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Un ecocentro di fronte al parco (anche qui: Ospite) |
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Spedito - 03/04/2008 : 17:23:40
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Ehi ragazzi. Qualcuno sta andando fuori di testa. Vogliono creare sul terreno di fronte al parco di Via Europa quello recintato e su cui dovevano piantumare centinaia di alberi, un ecocentro per la differenziata. Ma sono matti? Al centro di un quartiere residenziale con Comune scuole parco ed abitazioni private. L’elenco dei materiali scaricabili è lungo e prevede anche i rifiuti speciali (tutti quei materiali che a vario titolo sono composti o contaminati da elementi chimici pericolosi (residui di vernici, inchiostri, adesivi e resine rimasti nei barattoli al termine delle attività del bricolage domestico, bombolette spray e residui di fitofarmaci e antiparassitari usati nella cura del verde domestico). Ma anche olii esausti vegetali e animali, olii esausti minerali, polistirolo in grandi quantità o derivante da imballaggi, lastre di vetro, pneumatici usati, batterie al piombo, prodotti etichettati “T” e/o “F”. La notizia sta in http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=7282 Io dico che il Commissario non ha rispetto né per Gallipoli né per i suoi abitanti. Questi centri di norma vengono creati lontani dalle periferie e non nei centri abitati. Vi immaginate inoltre il traffico in quella zona già compromesso dalla presenza del Comune e delle scuole? Bisognerebbe muoversi tutti da subito ed evitare questo grande errore. E Lega ambiente dove sta? Latita
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Spedito - 04/04/2008 : 09:05:44
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Qualcuno è già andato fuori di testa !!!!
FERMIAMOLI
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Spedito - 04/04/2008 : 11:06:51
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Ti ringrazio per la sensibilita'avuta,e la prontezza con la quale hai risposto (con fermezza direi).Io pero' non vedo pronunciarsi, gli altri amici del forum ,evidentemente o non sono aconoscenza del fattaccio,oppure (nonglienepuofregardemeno).Lega ambiente come al solito, ha cose piu' importanti da fare,oaspetta che gli facciamo una telefonata a casa.SVE..........GLIAaaaaaaaa!!!!!!!!!!!
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Paese: Italy ~
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Spedito - 04/04/2008 : 11:15:04
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Ciao Gazzella54, cominciamo intanto a segnalare questa spiacevole "svista" del Commissario Prefettizio a tutti i candidati sindaci, cosicchè sapranno già regolarsi di conseguenza.
Quanto a Legambiente ........ sarebbe il caso davvero di avvertirli!
Illustre conforumiano
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Spedito - 04/04/2008 : 11:24:10
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Salve, è da un po’ che seguo silente le discussioni del forum ma solo ora ho deciso di intervenire. Questa notizia è allucinante! Non si può e non si deve accettare passivamente tutto quello che ci viene propinato. A Gallipoli ognuno si sente nel diritto di fare il bello e il cattivo tempo, sapendo che la cittadinanza non si oppone mai. E' ora di finirla! Bisogna fermare immediatamente questa iniziativa scellerata. Mi piacerebbe sapere come stanno le cose dal punto di vista legale: è possibile realizzare una discarica in pieno centro abitato? E' inaudito. P.S. Complimenti per il forum molto interessante, continuate così.
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Spedito - 04/04/2008 : 11:28:22
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Caro kashi l'anno scorso quando ci fu il problema del canale dei samari,lega ambiente(nella persona diMaurizio Manna)fu invitato al dibattito al bellavista,per le azioni del caso.Non solo non si presento',al dibattito,ma non si fece vedere neanche a lecce,(alla provincia,dove riuscimmo con Coppola ad ottenere quello che sai.Se dovessi decidere di telefonare a qualcuno,sicuramente lo farei a qualcuno piu' in alto.Aparte questo io penso che si devono mobilitare i gallipolini,anche quelli del centro storico,usiamo il nostro TAM TAM.ciao.
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Spedito - 04/04/2008 : 11:31:55
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Benvenuta nel Forum Slide.
Utilizzare questo mezzo (Internet) ed il nostro spazio, per creare informazione, serve anche ad evitare che simili aberrazioni vengano portate a termine.
Non mi stancherò mai di sostenere che dovremmo sfruttare di più questa possibilità: ne è in gioco la democrazia, la libertà ed il nostro futuro.
PS: se vuoi puoi raccontarci qui http://forum.salentovirtuale.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1500 come sei giunta al Forum.
Ciao e buone discussioni.
NB: Ho già sottoposto la questione oggetto di questo 3d al Dott. Coppola tramite lo Spazio Elettorando di questo Forum http://forum.salentovirtuale.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1607, vediamo cosa ne pensa .....
Modificato da - kashiwara on 04/04/2008 11:32:40
Illustre conforumiano
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Spedito - 04/04/2008 : 12:13:11
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Sembra che ce ne siano altri di questi ecocentri. Occorrerebbe vedere il progetto fatto dall'Ato2. Certo che è assurdo destinare aree a verde come questa di viale europa a immondezzaio. Io capisco che bisogna creare dei luoghi di raccolta ma che non siano di impatto con l'urbanistica circostante e soprattutto nel cuore di un centro residenziale caratterzzato dal parco di via firenze dal comune dalla scuola di primo grado scuola materna e magistrale. Ma poi proprio in quel luogo caratterizzato dalle cave ipogee. A proposito il comune non ha speso già un po di soldi per il recupero della cava su via imperia? Penso comunque che la responsabilità oltre che del Commissario è della struttura amministrativa in gran parte non gallipolina che manca di specifica sensibilità. Io propongo di mandare comunque un testo di protesta condiviso da tutti al Commissario del Comune. Potrebbe essere un buon inizio per far sentire la voce dei gallipolini.
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Spedito - 04/04/2008 : 12:17:52
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Citazione:. Io propongo di mandare comunque un testo di protesta condiviso da tutti al Commissario del Comune. Potrebbe essere un buon inizio per far sentire la voce dei gallipolini.
Originariamente inviato da abatem83 - 04/04/2008 : 13:13:11
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E' una buona idea, non bisogna perdere nemmeno un minuto. Dobbiamo agire.
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Spedito - 04/04/2008 : 14:39:14
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contro l'ecocentro hanno già preso posizione i due candidati sindaco Giuseppe Coppola e Giuseppe Venneri. Leggere i comunicati integrali su http://www.lecceprima.it/img/10823/Comunicato%20%20stampa%20candidato%20sindaco%20Giuseppe%20Coppola.doc e su http://www.lecceprima.it/img/10824/Comunicato%20Stampa%20candidato%20sindaco%20Giuseppe%20Venneri.doc
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Spedito - 04/04/2008 : 15:01:40
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Questa proprio non la sapevo, io abito in viale Europa, ho assistito alle diverse sistemazioni fatte in epoche addietro, e come sempre qui a Gallipoli andate perse per la mancanza di volontà (da parte dei gallipolini) di mantenere le bellezze che hanno!, per ben due volte sono stati spesi dei soldini, per piantumazione e assetto da giardino, con collocazione di strutture per i bambini, adesso è tutto distrutto. Cosa fare adesso per FERMARE questo ABUSO nei nostri confronti (di tutti i gallipolini), perchè Gallipoli non è e non può essere solo GALLIPOLI Vecchio, ma è tutto il suo territorio comunale!!! Come qualcuno ha ben specificato bisogno essere presenti e partecipare, credo che sarebbe opportuno fare un sit-in in viale Europa per dire BAAASSTTAAAAAAA!!!!!!, non vogliamo che non gallipolini GIOCHINO con il nostro destino! Insomma possiamo dimostrare che sappiamo cavarcela anche da soli?????
anmigallipoli
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Spedito - 04/04/2008 : 16:25:12
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Ho letto l'articolo di lecceprima, ho letto l'andamento di questa discussione, ho letto i comunicati stampa dei due candidati sindaci. Si è alzato un gran polverone, e secondo qualcuno ha perso il "target" della discussione. Si è iniziato a parlare di discarica quando discarica non è. Si è iniziato a parlare di rischi per la vicinanza con le case, addirittura di impatto sulla qualità di vita, quando nessuno probabilmente si è documentato sull'impatto ambientale di questo tipo di struttura. Non si sa nemmeno quanto grande sarà la struttura. Onestamente io sarei molto più preoccupato da quelle discariche a cielo aperto che pullulano in periferia, a contatto con l'aria e la terra (quindi con la falda acquifera quindi con la nostra acqua), senza alcun controllo, senza sapere davvero che cosa c'è... vogliamo parlare dei tetti di amianto? Vogliamo parlare dell'area "industriale" sulla Gallipoli-Chiesanuova? Sono queste i problemi veri e già visibili! Non sto dicendo che sono favorevole all'ecocentro, dico solo che ci vuole tanto, ma tanto buon senso. E di documentarsi: in cosa consistono gli ecocentri? Possiamo fare il confronto con altre realtà cittadine? Servono davvero? Io proverò a farlo. Io non credo neanche che il commissario Trovato sia uno scellerato nell'individuare quella zona come adatta all'ecocentro: forse è stato scelto quel sito perchè altri disponibili a congrue distanze non ce n'erano. Congrue, già, per chi vuole davvero vuole fare una raccolta differenziata scrupolosa, e non vuole certo fare chilometri con i rifiuti a spasso... anche questa è qualità della vita..., no? Quindi mi fanno un pò ridere gli affannosi comunicati dei candidati sindaci, che puzzano di populismo... ragazzi, non stanno mica scaricando diossina! E ai cittadini della zona direi di stare calmi e di vedere di che si tratta... Forse, il rischio, concreto, è che a Gallipoli un ecocentro può diventare discarica, dove si getta di tutto..... Ma questa è un'altra storia, e prescinde dall'ecocentro.
francescof www.gallipoliviva.splinder.com
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Spedito - 04/04/2008 : 16:27:16
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Come mai la sinistra non si esprime in merito a questa faccenda? Ci sono novità? Sarei curioso di sapere qual è la posizione di Schirosi
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Spedito - 04/04/2008 : 16:44:08
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scusate, ma questo Commissario non dovrebbe fare le cose "essenziali" in attesa di una nuova amministrazione comunale, che DEmocraticamente decida con delibere di consiliari temi cosi importanti come quello della "pattumiera" ? Se poi ci sono amministrazioni che il consiglio non lo convocano mai ...per paura di cadere ... come qualche amministrazione passata... allora poi meglio il Commissario .. Ah no scusate come qualche giornalista Amico lo definisce "Sua Eminenza o Sua maestà"
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Spedito - 04/04/2008 : 16:47:28
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Ho l'impressione che francescof non abbia capito un bel niente o fa finta. Che occorrano gli ecocentri non v'è dubbio alcuno. Il problema che occorre avere rispetto per gli insediamenti abitati e soprattutto significativi per la presenza di uffici scuole (per non parlare del parco). La movimentazione di materiali nocivi, dei materiali edili e ingombranti occuperà una delle più belle zone del peepII divenendo peraltro caotica la zona sotto il profilo del traffico. Caro amico ti prego di non fare come coloro che magari si scatenerebbero se l'ecosito fosse collocato in via Alfieri. Siamo più solidali tra di noi. Studiamo il problema, le localizzazioni, le modalità di trattamento, i tempi di deposito e poi decidiamo tutti assieme. Quando parli dei depositi incontrollati sulla strada dici bene. Allora immaginiamo tytti quanti quei depositi concentrati al centro residenziale di Viale europa. Che bello spettacolo! O ti dispiace che sia assente la sinistra in questa presa di posizione? Notizia dell'ultima ora. E' convocata presso la Provincia per il 10 aprile prossimo la conferenza dei servizi per le autorizzazioni all'impianto dell'ecosito finanziato con fondi POR. Tra i documenti che saranno presentati naturalmente le modalità di conferimento e quelle di tutela ambientale ra cui i sistemi di intercettazione e smaltimeno dei percolati. Come vedi caro francesco il sito sarà interessato anche dai percolati derivati anche dalle sostanze nocive dei residui speciali e tossici.
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Spedito - 04/04/2008 : 17:14:14
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Citazione:Ho l'impressione che francescof non abbia capito un bel niente o fa finta. Che occorrano gli ecocentri non v'è dubbio alcuno. Il problema che occorre avere rispetto per gli insediamenti abitati e soprattutto significativi per la presenza di uffici scuole (per non parlare del parco). La movimentazione di materiali nocivi, dei materiali edili e ingombranti occuperà una delle più belle zone del peepII divenendo peraltro caotica la zona sotto il profilo del traffico. Caro amico ti prego di non fare come coloro che magari si scatenerebbero se l'ecosito fosse collocato in via Alfieri. Siamo più solidali tra di noi. Studiamo il problema, le localizzazioni, le modalità di trattamento, i tempi di deposito e poi decidiamo tutti assieme. Quando parli dei depositi incontrollati sulla strada dici bene. Allora immaginiamo tytti quanti quei depositi concentrati al centro residenziale di Viale europa. Che bello spettacolo! O ti dispiace che sia assente la sinistra in questa presa di posizione? Notizia dell'ultima ora. E' convocata presso la Provincia per il 10 aprile prossimo la conferenza dei servizi per le autorizzazioni all'impianto dell'ecosito finanziato con fondi POR. Tra i documenti che saranno presentati naturalmente le modalità di conferimento e quelle di tutela ambientale ra cui i sistemi di intercettazione e smaltimeno dei percolati. Come vedi caro francesco il sito sarà interessato anche dai percolati derivati anche dalle sostanze nocive dei residui speciali e tossici.
Originariamente inviato da gazzella 54 - 04/04/2008 : 17:47:28
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Ben detto! Poichè repetita iuvant, riporto un passo dell'articolo di lecceprima.it:
"L’Ecocentro sarà realizzato nell’area recitata che insiste nel quadrilatero tra le vie Pavia, Imperia e Spoleto ovvero prospiciente la sede degli uffici comunali di via Pavia appunto e il parco di via Firenze. Qui i cittadini residenti e le aziende, tra qualche tempo, potranno conferire tipologie di rifiuti secondo gli esempi riportati di seguito:
- Beni durevoli (frigoriferi, surgelatori e congelatori, televisori e monitor, computer, lavatrici e lavastoviglie, condizionatori d’aria). - Beni ingombranti (poltrone e divani, materassi e reti per letti, mobili vecchi, materiale ferroso e altri oggetti in metallo di grandi dimensioni, damigiane e grosse taniche, lastre di vetro e specchi, lavatrici e stendi-biancheria, biciclette vecchie). - Rifiuti speciali urbani (tutti quei materiali che a vario titolo sono composti o contaminati da elementi chimici pericolosi (residui di vernici, inchiostri, adesivi e resine rimasti nei barattoli al termine delle attività del bricolage domestico, bombolette spray e residui di fitofarmaci e antiparassitari usati nella cura del verde domestico). - Rifiuti inerti (ceramiche, terre, cemento, mattoni, ecc.) in modiche quantità e non derivanti da interventi di demolizione. - Altri rifiuti (olii esausti vegetali e animali, olii esausti minerali, polistirolo in grandi quantità o derivante da imballaggi, lastre di vetro, pneumatici usati, batterie al piombo, prodotti etichettati “T” e/o “F”) Verde e ramaglie (sfalci d’erba e fiori recisi, piante, ramaglie, potature di piccoli arbusti e siepi, residui vegetali da pulizia dell’orto). Si possono inoltre portare all’Ecocentro: vetro, plastica, alluminio, altri metalli, carta e cartone."
Ergo..discarica in piena regola.
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Spedito - 05/04/2008 : 08:53:16
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Cari ragazzi, non si può iniziare un intervento con un "non hai capito niente"; io posso dire lo stesso e stiamo punto a capo. Invece dobbiamo confrontarci, perchè remiamo dalla stessa parte e parliamo con l'amore che nutriamo per questa città e per chi ci vive. Citazione: Studiamo il problema, le localizzazioni, le modalità di trattamento, i tempi di deposito e poi decidiamo tutti assieme.
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Non posso che essere d'accordo. Come ho già detto, bisogna capire di preciso in che consiste quest'ecocentro e soprattutto se può stare vicino alle case. Io sono partito dal presupposto che il commissario non è matto, nè ha voluto farci uno sfregio a indicare quella collocazione. Qualcuno invece pensa che sia in malafede. Gazzella, sei sicuro della storia dei percolati? E' chiaro che questo non depone bene..., dammi qualche riferimento così da poter, nel caso, chiedere direttamente spiegazioni. E poi Gazzè, non pensare che abbia scritto per attaccare una parte politica e difendere un'altra.. sei proprio fuori strada! Ho scritto per senso civico; e poi penso che Schirosi non tarderà a schierarsi anche lui come gli altri... scommettiamo?
ciao alla prossima francescof
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Spedito - 05/04/2008 : 09:06:01
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Vorrei far notare che il sito indicato dal Commissario non può essere in alcun modo destinato ad un uso del genere, a meno che non sia diventato del tutto matto. L'area recintata in questione è l'unica ancora non interessata da edifici e al di sotto della quale si estendono le cave. Del resto vorrei far notare che esiste fra l'altro un aprertura delimitata da muretti di cemento armato attraverso la quale degli speleologi anni fa si calarono per ispezionare le cave ( mi sembra proprio su via Spoleto come la foto vista su Lecce prima indica ).
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Spedito - 05/04/2008 : 09:30:48
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concordo con quanto detto da Francescof. Bisognerebbe cercare di capire meglio la questione prima di partire all'attacco a testa bassa. Io ho cercato di capirne di più informandomi sulle normative che regolano gli ecocentri. Da quanto ho visto (le informazioni sono facilmente reperibili in rete) gli ecocentri devono essere in posizione "agibile" per tutti i cittadini, non si tratta di discariche a cielo aperto ma di vere e proprie "isole ecologiche" con contenitori idonei allo stoccaggio dei rifiuti (anche speciali) a tenuta stagna e a prova di "odore". Bisogna dire che la normativa prevede che il sito debba essere previsto ed individuato nel PRG comunale e bisognerebbe capire se ciò è avvenuto. I limiti imposti dalla legge per gli ecocentri sembrano essere i seguenti: 1. devono essere situati a distanze superiori ai 100 mt dalle civili abitazioni; 2. devono essere situati a distanze superiori ai 200 mt da eventuali pozzi per la captazione di acqua destinata al consumo idropotabile. Un punto degno di attenzione, invece, è il seguente: Poichè un ecocentro deve essere dotato di idonea platea in calcestruzzo ed è prevedibile, durante l'attività, un carico "ponderoso", sarebbe interessante sapere se è stata effettuata un'indagine idrogeologica anche alla luce delle recenti tristi vicende di via firenze. Da quanto ricordo, la zona intera poggia su enormi cavità (credo anche il sito individuato) e un eccessivo carico potrebbe creare qualche problema. Per informazione riporto quanto previsto dalla Regione Veneto nel documento. "LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DEGLI ECOCENTRI COMUNALI"
Citazione:6. Criteri di localizzazione Gli ecocentri vanno localizzati strategicamente sul territorio posizionandoli il più vicino possibile ai centri abitati in modo da essere facilmente raggiungibili dagli utenti serviti; in particolare, nel caso di ecocentri consortili a servizio di più Comuni, gli stessi dovranno essere preferibilmente collocati in posizione baricentrica rispetto ai centri abitati dei diversi Comuni consorziati. Di norma le aree prescelte devono essere destinate a tale uso dai P.R.G. comunali; in alternativa dovranno essere utilizzate le aree con destinazione urbanistica per servizi ed attrezzature ad uso pubblico. Relativamente ai nuovi ecocentri, va inoltre esclusa la localizzazione entro la fascia di rispetto cimiteriale ex art. 388 R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 e s.m.i. e nelle aree incompatibili individuate dal piano stralcio per l’assetto idrogeologico ex L. 18 maggio 1989 n. 183 e s.m.i. Sempre relativamente ai nuovi ecocentri dovranno essere di norma rispettate le distanze minime di metri 100 dalle civili abitazioni e di metri 200 dai pozzi per la captazione di acqua destinata al consumo idropotabile. La viabilità di collegamento tra gli ecocentri e le aree urbane da essi servite deve essere adeguata a sostenere la circolazione delle autovetture e dei piccoli automezzi pubblici e privati che vi conferiscono direttamente i rifiuti, nonché dei mezzi pesanti che provvedono al carico del materiale ed al successivo trasporto verso gli impianti di recupero o smaltimento. Gli ecocentri andranno realizzati su aree pianeggianti e su terreni con caratteristiche geotecniche medio – buone e, comunque, idonee per sopportare i carichi delle eventuali platee in calcestruzzo realizzate per l’impermeabilizzazione dell’area, nonché dei contenitori utilizzati per il conferimento dei rifiuti e degli automezzi pesanti utilizzati per il loro allontanamento dagli stessi ecocentri. |
Un altro aspetto degno di nota del problema è la vigilanza: un ecocentro non è aperto 24 ore su 24, durante gli orari di smaltimento deve essere presente un addetto al servizio che, addirittura, deve "contabilizzare", tramite registro di carico e scarico, le "entrate" e le "uscite" di materiale. Ciò, sia per evitare discariche "selvagge", sia per regolamentare il conferimento di rifiuti speciali (tipo oli combusti). Forse dovremmo cercare di capire di più di questo ecocentro prima di pensare male. Magari è una buona idea!
__________________________________________ Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni
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Spedito - 05/04/2008 : 09:57:33
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Citazione: Forse dovremmo cercare di capire di più di questo ecocentro prima di pensare male. Magari è una buona idea!
__________________________________________ Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni
Originariamente inviato da brenno - 05/04/2008 : 10:30:48
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E’ un’ottima idea, avremo il palazzo del comune con vista mare, si un mare di rifiuti! Un ottimo biglietto da visita per i nostri affezionati turisti. Edificante!
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Spedito - 05/04/2008 : 10:18:07
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Citazione:E’ un’ottima idea, avremo il palazzo del comune con vista mare, si un mare di rifiuti! Un ottimo biglietto da visita per i nostri affezionati turisti. Edificante! |
non condivido il tuo sarcasmo, scusami! magari potrebbe essere veramente positivo che i turisti vedano l'inizio di una nuova era basata su regole e rispetto. Come suggerito nel mio precedente post, ti consiglio di andare ad informarti su cosa veramente sia un ecocentro. Credo che si stia facendo confusione tra ecocentro e discarica, sono due cose completamente diverse. Comunque mi rendo conto che non hai letto attentamente quanto ho scritto, ho avanzato dei dubbi sull'individuazione di quel sito, non ho detto di essere completamente d'accordo. C'è da dire che se vogliamo parlare seriamente di raccolta differenziata lo dobbiamo fare con cognizione di causa e non per ipotesi. E' fin troppo "populista" l'atteggiamento di dire "no" a tutto, bisogna anche aver il coraggio di assumere posizioni impopolari. Ma poi, ti lamenti per l'ecocentro? e che mi dici della "pattumiera diffusa" che è diventata la nostra città? se fai una passeggiata puoi vedere ad ogni ora del giorno vicino ai cassonetti o, magari, abbandonati di notte sotto gli scogli, elettrodomestici, scatoloni, imballi, etc. etc.. Meglio com'è ora? un immenso "ecocentro" a cielo aperto?
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Spedito - 05/04/2008 : 10:31:50
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visto che al momento della firma mancava esattamente un mese non poteva lasciare tutto in mano a chi si accinge dopo le elezioni?
ORIGINALE Deliberazione N. 75 in data 13/03/2008 _____________________ CI TTA’ DI GALLIPOLI PROVINCIA DI LECCE Verbale di Deliberazione del Commissario Straordinario Oggetto: Realizzazione di un ECOCENTRO per l'incentivazione della raccolta differenziata - Approvazione del progetto esecutivo. L'anno 2008, addì 13 del mese di marzo alle ore 19:15 nella Residenza Municipale, il Commissario Straordinario, Dott. Angelo TROVATO nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 24/07/2007 con l'assistenza del Dott. Luigi DE TOMMASI Segretario Generale del Comune ha adottato la presente deliberazione: Il sottoscritto Responsabile del Servizio, in conformità all'art. 49 del D. Lg. 267/2000 esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica della proposta. Gallipoli, lì 26/02/2008 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ing. CATALDI Giuseppe (Proposta n. 65 del 26/02/2008 ) - Delibera C.S. n. 75 del 13/03/2008 - pag. 1 di 4 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Assunti i poteri di Giunta Comunale PREMESSO : #57356; che è stato costituito il Consorzio ATO Le/2 obbligatorio per la gestione dei rifiuti urbani del bacino Le/2 cui partecipa anche il Comune di Gallipoli; #57356; che l'A.T.O. Le/2, al fine di implementare le percentuali di raccolta differenziata nei comuni del proprio bacino ed attivare significativi sistemi di abbattimento dei rifiuti da avviare in discarica, ha predisposto un sistema di raccolta del tipo “porta a porta”, integrato però dalla presenza di “ecocentri” ritenuti essenziale valvola di sfogo per l'utenza del territorio; #57356; che il Consorzio ATO Le/2 ha redatto un progetto denominato “P.O.R. Puglia 2000- 2006 Asse 1 – Mis.1.8 Miglioramento del sistema gestione rifiuti – Azione 2: Miglioramento e ottimizzazione del sistema di gestione dei rifiuti – Realizzazione progetto di implementazione raccolta differenziata” per la realizzazione di un primo “ecocentro” in questo Comune, all'interno dell'area comunale recintata e compresa tra le vie Pavia, Spoleto ed Imperia, da intendersi cioè come un'area attrezzata dove sia i privati che le attività produttive conferiscono materiali recuperabili ovvero rifiuti per i quali è vietato lo smaltimento in una normale discarica per r.s.u.; #57356; che tale “ecocentro” ricade nelle particelle nn.976 e 977 del fg. 10 di Gallipoli ed urbanisticamente l'area interessata è tipizzata come F1.4-”Verde attrezzato” ed F2.8-”Attrezzature per fiere e mercati settimanali” dal vigente P.R.G.; CONSIDERATO che le pratiche tecnico-amministrative legate alla realizzazione dell'ecocentro (progettazione, affidamento lavori, direzione lavori, ...) e la sua futura gestione sono previste interamente a carico della struttura tecnica dell'A.T.O. Le/2; che la spesa realizzativa dell'intervento sarà sostenuta per intero dal Consorzio A.T.O. Le/2 grazie ai finanziamenti regionali di cui alla Mis.1.8 dei POR Puglia 2000-2006 - Asse1; Vista l'attestazione del Dirigente dell'Area 1 il quale riferisce che per la realizzazione di detti interventi non si rende necessaria alcuna variante degli strumenti pianificatori e/o urbanistici o procedimenti espropriativi; che il Responsabile del Procedimento del Consorzio A.T.O. Le/2 con propria nota prot.661 del 20.11.2007 ha trasmesso la progettazione esecutiva dell'”ecocentro” perchè essa venga approvata in tempi brevi; VISTO il parere di regolarità tecnica reso dal Dirigente dell'Area interessata, ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs N. 267/2000 (T.U. Enti Locali); VISTA l'attestazione resa sulla proposta della presente deliberazione dal Segretario (Proposta n. 65 del 26/02/2008 ) - Delibera C.S. n. 75 del 13/03/2008 - pag. 2 di 4 Generale, ai sensi dell'art. 97, comma 2 del D. Lgs. N 267/2000 in ordine alla conformità della proposta alle Leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti; DELIBERA #61589; di dare atto di quanto in premessa; #61589; di approvare il progetto esecutivo “P.O.R. Puglia 2000-2006 Asse 1 – Mis.1.8 Miglioramento del sistema gestione rifiuti – Azione 2: Miglioramento e ottimizzazione del sistema di gestione dei rifiuti – Realizzazione progetto di implementazione raccolta differenziata nell'ATO bacino utenza Le/2” per la realizzazione di un ecocentro nel Comune di Gallipoli, redatto dai tecnici del Consorzio A.T.O. Le/2; #61589; di autorizzare l'ATO Le/2 all'occupazione del suolo pubblico necessario per procedere alla realizzazione dell'ecocentro previsto in progetto; #61589; di dare atto che la spesa realizzativa dell'intervento sarà sostenuta per intero dal Consorzio A.T.O. Le/2 grazie ai finanziamenti regionali di cui alla Mis.1.8 dei POR Puglia 2000-2006 – Asse1. (Proposta n. 65 del 26/02/2008 ) - Delibera C.S. n. 75 del 13/03/2008 - pag. 3 di 4 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO IL SEGRETARIO GENERALE Dott. Angelo Trovato Dott. Luigi DE TOMMASI CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Certifico che la presente deliberazione viene pubblicata dal al all'albo pretorio del Comune. Gallipoli, .................... IL MESSO COMUNALE _______________________________________________________________________ CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' Certifico che la presente deliberazione: #61551; E' stata pubblicata nelle forme di legge all'Albo Pretorio; #61551; E' divenuta esecutiva il ......................... ai sensi dell'art. 134 comma 3 del D. Lgs. 267/2000 (T.U. Enti Locali); Gallipoli, ......................... IL SEGRETARIO GENERALE ____________________ (Proposta n. 65 del 26/02/2008 ) - Delibera C.S. n. 75 del 13/03/2008 - pag. 4 di 4
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Spedito - 05/04/2008 : 10:42:30
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Citazione:Citazione:E’ un’ottima idea, avremo il palazzo del comune con vista mare, si un mare di rifiuti! Un ottimo biglietto da visita per i nostri affezionati turisti. Edificante! |
non condivido il tuo sarcasmo, scusami! magari potrebbe essere veramente positivo che i turisti vedano l'inizio di una nuova era basata su regole e rispetto. Come suggerito nel mio precedente post, ti consiglio di andare ad informarti su cosa veramente sia un ecocentro. Credo che si stia facendo confusione tra ecocentro e discarica, sono due cose completamente diverse. Comunque mi rendo conto che non hai letto attentamente quanto ho scritto, ho avanzato dei dubbi sull'individuazione di quel sito, non ho detto di essere completamente d'accordo. C'è da dire che se vogliamo parlare seriamente di raccolta differenziata lo dobbiamo fare con cognizione di causa e non per ipotesi. E' fin troppo "populista" l'atteggiamento di dire "no" a tutto, bisogna anche aver il coraggio di assumere posizioni impopolari. Ma poi, ti lamenti per l'ecocentro? e che mi dici della "pattumiera diffusa" che è diventata la nostra città? se fai una passeggiata puoi vedere ad ogni ora del giorno vicino ai cassonetti o, magari, abbandonati di notte sotto gli scogli, elettrodomestici, scatoloni, imballi, etc. etc.. Meglio com'è ora? un immenso "ecocentro" a cielo aperto?
__________________________________________ Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni
Originariamente inviato da brenno - 05/04/2008 : 11:18:07
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Sai cosa sono i (R.U.P.)? I rifiuti che recano il simbolo T e/o F sono T=tossici e F=infiammabili. Bene, il nostro "ecocentro" li prevede. Lo sai che c'è un'alta incidenza delle neoplasie nelle vicinanze delle discariche che contengono R.U.P.? (Rifiuti Urbani Pericolosi, per chi non ne fosse a conoscenza)
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Spedito - 05/04/2008 : 11:23:37
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Dal sito www.giuseppevenneri.it
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Spedito - 05/04/2008 : 12:34:50
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Croi Brenno. Ti stimo moltissimo e non ho dubbi sul tuo interesse nei confronti della libertà di confronto. Lo dimostri egregiamente come moderatore. Mi permetti però di dirti che mi stupisco favorevolmente della competenza dimostrata sull'argomento da gazzella e da slide. Vedi anche sulla stampa si parla di 4 ecositi mentre la realtà vera e che l'ecosito è uno solo come evidenziato nella delibera 75 del Commissario. Diciamo allora che questo forum serve a ostendere i documenti tra cui anche la notizia che il 10 aprile prossimo ci sarà la conferenza dei servizi presso la Provincia per le autorizzazioni di rito. Allora cominciamo dal progetto. E' evidente che un ecocentro sarà custodito e il recapito dei materiali avverrà sotto controllo. Riflettiamo su cosa sarà recapitato da cittadini e da aziende. Residui tossici innanzitutto. poi ingombranti, poi lo scarto della potatura degli alberi e le erbe di campagna, la carta il vetro i metalli, i prodotti dell'edilizia ecc. E' escluso solo l'umido. Tu caro Brenno citi giustamente i depositi sparsi su tutto il territorio. benissimo. Li concentriamo tutti in una sola zona? E con quale impatto per un centro residenziale e a due passi dal parco e dal Comune? Non stiamo parlando di qualche contenitore da lavorare una volta a settimana. Stiamo parlando di un centro che dovrà lavorare giornalmente questi materiali, Con via vai di mezzi e di persone. mezzi anche pesanti. Al di sotto di quel terreno vi sono delle pregevoli cave a campana che il comune aveva iniziato dal 2002 a pulire nel tentativo di riutilizzarle a fini turistici. Vorrà dire che i visitatori li faremo passare attraverso i rifiuti, gli ingombranti, le ramaglie ecc. Il problema è che ogni Commissario riassume più dei politici l'alterigia del potere. Un sindaco almeno è moderato (sic) da un consiglio comunale cioè da venti persone gallipoline. Il commissario invece è sindaco e consiglio comunale allo stesso tempo. E non ha una memoria degli atti della pubblica amministrazione nè tanto meno la conoscenza vera delle aspettative dei cittadini. Allora vorrei soltanto dire che un ecocentro è sito particolarmente delicato sotto il profilo della gestione ambientale e sanitaria tanto da essere sottoposta alle procedure di autorizzazione provinciale per le discariche di rifiuti urbani speciali e sostanze nocive. Non ti sembra già questo un motivo per contestare, non la istituzione dell'ecocentro, bensì la localizzazione al centro residenziale e più significativo della zona di espanzione ex 167 di Gallipoli? Comunque se riuscirò (ora è top secret dopo le proteste) darò notizie dettagliate del progetto e dei parametri di rischio considerati per il deposito ed il trasporto, con i tempi, il personale e le misure di cautela.
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Spedito - 05/04/2008 : 13:46:55
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Ho trovato alcune norme relative ai depositi temporanei di rifiuti da inviare a riciclaggio o a discarica. Riflettiamo che l'obbligo di una cadenza di almeno tre mesi. Ergo...tre mesi di stazionamento. Se è così c'è da riflettere sul luogo scelto. Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006) 183. Definizioni (articolo così sostituito dall'articolo 2, comma 20, d.lgs. n. 4 del 2008) 1. Ai fini della parte quarta del presente decreto e fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle disposizioni speciali, si intende per: m) deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, alle seguenti condizioni: 1) i rifiuti depositati non devono contenere policlorodibenzodiossine, policlorodibenzofurani, policlorodibenzofenoli in quantità superiore a 2,5 parti per milione (ppm), né policlorobifenile e policlorotrifenili in quantità superiore a 25 parti per milione (ppm); 2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore, con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 10 metri cubi nel caso di rifiuti pericolosi o i 20 metri cubi nel caso di rifiuti non pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti pericolosi non superi i 10 metri cubi l'anno e il quantitativo di rifiuti non pericolosi non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno; 3) il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative nonne tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute; 4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose; 5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalità di gestione del deposito temporaneo;
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A.N.M.I.
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Spedito - 05/04/2008 : 15:00:13
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6. Criteri di localizzazione Gli ecocentri vanno localizzati strategicamente sul territorio posizionandoli il più vicino possibile ai centri abitati in modo da essere facilmente raggiungibili dagli utenti serviti... Bene! Come facilmente si intuisce da quanto trascritto sopra, gli ecocentri vanno localizzati, se ho compreso bene, vicino i centri abitati, ergo nella immediata periferia, altrimenti credo che sarebbe stato trascritto non vicino ma nei centri abitati. Quindi la zona prescelta non si trova nella periferia ma si trova al centro del paese e guarda caso in una zona in cui sussistono diverse tipologie zonali, Scuole e Scuole Materne, Parco Pubblico (anche se ancora non realmente presente), edifici Pubblici, Civili Abitazioni...! Cosa sarebbe costato aspettare l'insediamento del Governo dal quale noi gallipolini ci faremo governare?, che urgenza c'era di deliberare una cosa tanto importante per l'intera comunità? Rientra nel carattere di ordinaria amministrazione del quale il Commissario è titolare? Noi gallipolini (ci) sorprendiamo sempre!
anmigallipoli
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Spedito - 05/04/2008 : 15:55:29
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Non ho avuto fortuna nel cercare sul sito della Regione Puglia o della Provincia di Lecce. Ma dato il riferimento alle leggi generali di carattere ambientale riproduco quanto è prescritto dalla Provincia di Belluno per gli ecositi. Trasferiamo il tutto a Gallipoli e capiamo quali dovrebbero essere le caratteristiche dell’impianto “Documentazione da allegare (in conformità a quanto previsto dalla Delibera della Giunta Regionale Veneto n. 769 del 2005 - Linee Guida per la realizzazione e gestione degli ecocentri): 1. relazione tecnica dettagliata, contenente tutte le informazioni atte a caratterizzare i rifiuti da un punto di vista quali-quantitativo, nonché a descrivere l’impianto in tutti i suoi aspetti, comprendente: a. motivazioni relative alla scelta del sito con riferimento ai criteri di localizzazione previsti dalle linee guida regionali; b. individuazione del bacino di utenza con indicazione del Comune o dei Comuni serviti e della popolazione interessata per ciascuno di essi; c. tipologie di rifiuti per le quali si chiede l’autorizzazione al conferimento, relative descrizioni e possibilmente anche i CER - Codice Europeo dei Rifiuti; d. dati dimensionali relativi a: superficie occupata dall’intero ecocentro ed, in particolare, alle superfici delle zone adibite al deposito dei rifiuti; capacità dei contenitori destinati al conferimento dei rifiuti distinte per le singole tipologie degli stessi; superfici e volumi dei bacini di contenimento ove previsti; e. criteri di suddivisione dell’area dell’intero ecocentro con l’individuazione delle diverse zone destinate al conferimento dei rifiuti e delle zone destinate a parcheggio ed a locali ed uffici a servizio del centro; f. descrizione delle caratteristiche tecnico – funzionali dell’ecocentro con riferimento ai requisiti costruttivi delle pavimentazioni, dei bacini di contenimento, dei contenitori destinati al conferimento delle singole tipologie di rifiuti e delle reti di raccolta delle acque; g. descrizione della recinzione perimetrale e delle misure di mitigazione dell’ecocentro dal punto di vista dell’impatto visivo con l’indicazione delle essenze arbustive utilizzate a tal fine; h. descrizione delle modalità di gestione dell’ecocentro con l’indicazione delle modalità di apertura al pubblico e con riferimento alle modalità di svolgimento delle operazioni di carico/scarico dei rifiuti, delle operazioni di pulizia e di manutenzione del centro, nonché delle attività di formazione del personale. relazione tecnico descrittiva dell’eventuale impianto di trattamento degli effluenti liquidi comprensiva delle caratteristiche costruttive dell'impianto, dei dati dimensionali delle relative vasche, della descrizione del processo di trattamento adottato e delle modalità di gestione dell’impianto. Dovrà essere allegato uno schema di funzionamento dell'impianto, una planimetria ed una o più sezioni in scala adeguata 3. dichiarazione del Comune che l’area risulta urbanisticamente idonea e che non sussistono impedimenti di natura urbanistica ed edilizia, né di disponibilità dell’area per la realizzazione delle opere. 4. elenco degli eventuali vincoli di natura paesaggistico-ambientale e idrogeologica, nonchè i rispettivi nulla osta. 5. se l'attività svolta rientra tra quelle soggette al Decreto Ministeriale del 16 febbraio 1982 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere acquisito il certificato di prevenzione incendi. 6. deve esistente,copia dell'autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura. 7. copia del provvedimento comunale di approvazione del progetto. Tavole grafiche: 1. Corografia in scala 1:25000; 2. Inquadramento dell'area su estratto della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10000; 3. Estratto del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) vigente; 4. Estratto catastale comprensivo dell’ indicazione del rispetto delle distanze minime, di metri 100 dalle civili abitazioni e di metri 200 dai pozzi per la captazione di acqua destinata al consumo idropotabile; 5. Planimetria dell’impianto con disegni e descrizione delle opere da realizzare dacui risulti:la viabilità interna, le aree destinate a uffici e locali di servizio, le aree di deposito scoperte e i bacini di contenimento, il posizionamento dei contenitori con indicazione delle specifiche tipologie di rifiuti conferibili, la recinzione perimetrale e la piantumazione, la rete di raccolta delle acque di dilavamento con i relativi manufatti (quali caditoie e pozzetti), la rete idrica dedicata alle operazioni di lavaggio e pulizia con relative prese e manufatti, l'impianto antincendio con collocazione dei sistemi di sicurezza,l'impianto di illuminazione”
La regione Veneto (già postata come riferimento da Brenno) traccia le linee guida per la realizzazione e la gestione degli ecocentri tra cui sono previste le seguenti norme
“l titolare dell’autorîzzazione di un ecocentro pub essere un Comune, un Consorzio di Comuni oppure un soggetto terzo appositamente individuato dagli stessi Comuni e scelto secondo le procedure previste dai D. Lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni. Nel caso di soggetto terzo, la durata dell’autorizzazione è strettamente legata alla durata del rapporto di concessîone del servizio pubblico di gestione dei rîfiutî urbani. In tutti gli altri casi, la durata delI’autorizzazione di un ecocentro ha una validità che non puà superare gli anni cinque ed è rinnovabile. Sono fatte salve le procedure previste daII’art. 18 della legge 23 marzo 2001, n. 93, per le imprese che hanno ottenuto, ai sensi del regolamento (CEE) n. 1863/93 del Consiglio, la registrazione ai sistema comunitario di ecogestione e audit EMAS. Il rinnovo pub essere chiesto non prima di un anno ed aimeno sel mesi prima della scadenza delia stessa autorizzazione. L’autorizzazione di un ecocentro, salvo motivata proroga, decade automaticamente qualora non si dia inizio ai layon di realizzazione dello stesso entro dodici mesi dalla data di nilascio e qualora non venga messo in esercizio entro ventiquattro mesi dalla medesima. 4 Obblighi del titolare deII’autorizzazione e de! gestoœ deItTecocent,r~ Il titolare deIl’autorizzazione dell’ecocentro è tenuto a dare adeguata informazione ai cittadini circa l’esistenza dell’ecocentro e le modalità di conferimento in esso praticate. Taie azione pub awenire mediante semplice affissione di comunicati presso la sede del Comune o mediante volantinaggio da effettuarsi aile utenze. La viabilità di collegamento tra gli ecocentri e le aree urbane da essi servite deve essere adeguata a sostenere la circolazione delle autovetture e dei piccoli automezzi pubblici e pnivati che vi conferiscono direttamente i rifiuti, nonché dei mezzi pesanti che prowedono ai carico del materiale ed ai successivo trasporto verso gli impianti di recupero o smaltimento. GIi ecocentni andranno realizzati su aree pianeggianti e su terreni con carattenistiche geotecniche medio — buone e, comunque, idonee per sopportare i canichi delle eventuali platee in caicestruzzo reaiizzate per I’impermeabilizzazione dell’area, nonché dei contenitori utilizzati per il conferimento dei rifiuti e degli automezzi pesanti utilizzati per il Ioro allontanamento dagli stessi ecocentri. Z Caratteristiche tecnico — funzionali Pavimentazione La pavimentazione deil’area dell’ ecocentro dedicata ai conferimentq dei nifiuti deve essere realizzata in modo da impedire qualsiasi contaminazione dell’ambiente esterno ed evitare fenomeni di inquinamento del suoio e delie acque sotterranee a seguito di dispersioni accidentali di rifiuti liquidi. In linea generale dovrà pertanto prevedersi la realizzazione di una platea in calcestruzzo di idoneo spessore che, oltre a costituire un’adeguata impermeabilizzazione dell’area, consentirà il convogliamento delie acque meteoniche di dilavamento potenziaimente contaminate, nonché di eventuali spanti e colaticci, verso gli appositi pozzetti di raccolta.
A tai fine la citata pavimentazione dovrà essere realizzata con idonee pendenze anche per evitare la formazione di eventuali ristagni d’acqua. Solo in casi del tutto eccezionali, in presenza di tipologie di rifiuti autorizzate per le quali siano da escludere fenomeni di inquinamento connessi alla Ioro movimentazione, potrà essere prevista la realizzazione di un altro tipo di pavimentazione (ad esempio con mateniale inerte granulare rullato) e, comunque, subordinatamente ai parere favorevole della Provincia competente all’istruttoria ed all’approvazione del progetto. Contenitori cd aree ad/b/te ai conferimento de/ r/fiuti I rifiuti solidi non contenenti sostanze potenzialmente pericolose vanno depositati in cassoni scarrabili o in contenitoni di idonee caratteristiche tecniche; qualora la pavimentazione deII’area ad essi destinata non fosse impermeabile, gli stessi dovranno essere a tenuta stagna e dotati di copertura anch’essa a tenuta stagna in modo da impedire il dilavamento dei nifiuti ivi contenuti. Alcune tipologie di rifiuti solidi, non contenenti sostanze potenzialmente penicolose e non deteriorabili, corne ad esernpio nifiuti menti provenienti dalle attività di manutenzione deiie utenze domestiche o di giardini e parchi, possono essere depositati in piazzole scoperte impermeabilizzate e dotate di condoii in calcestruzzo di altezza adeguata ai fine di evitare la commistione tra differenti tipologie di rifiuti; la pavimentazione delle stesse piazzole dovrà inoltre avere pendenze adeguate per il convogliamento delie acque meteoriche potenzialrnente contaminate verso la rete di raccolta dedicata. Analoga sistemazione potrà essere prevista anche per i beni durevoli per uso dornestico (quali fnigonifeni, lavatrici, televisoni, etc.). I rifiuti contenenti sostanze potenzialmente pericolose ed i rifiuti Iiquidi, anche non penicolosi, vanno depositati in appositi contenitoni aventi requisiti costruttivi e funzionali idonei in relazione aile proprietà chirnico — fisiche della specifica tipologia di nifiuto, nonché aile caratteristiche di penicolosità dello stesso; i medesimi contenitoni devono essere inoltre collocati in aree dotate di idonea copertura che consenta di tenere i rifiuti in essi contenuti ai riparo dagli agenti atmosferici. I contenitori destinati ai ricevimento di rifiuti contenenti sostanze potenzialmente penicolose e/o nifiuti liquidi dovranno essere collocati in un bacino di contenimento impermeabile con fondo dotato di idonea pendenza in modo da convogliare eventuali spanti e colaticci verso un apposito pozzetto di raccolta a tenuta stagna di capacità pari ad un terzo della capacità cornplessiva dei contenitori per rifiuti liquidi, e comunque non inferiore alla capacità dei contenitore per nifiuti liquidi più grande. I Iiquidi raccolti dai pozzetti dei bacini di contenirnento di cui sopra dovranno essere asportati ed allontanati rnediante autobotti verso un impianto di smaltimento autonizzato ai sensi del D. Lgs. n. 22/97. Si dovrà comunque prowedere ali’asportazione ed ali’allontanarnento delle acque raccolte nei citati pozzetti dopo ogni eventuale fenomeno di dispersione accidentale di nifiuti liquidi. Qualora nell’ecocentro sia previsto il confenirnento dei nifiuti provenienti dallo spazzarnento stradale, gli stessi devono essere raccolti esclusivamente in cassoni a tenuta stagna e dotati di idonea copertura; trattasi infatti di nifiuti che, per lono natura, possono contenere acque di lavaggio delle strade e che pertanto possono nilasciare eluati. I contenitori e le piazzole di deposito devono essere corredati da apposita carteilonistica esplicativa riportante le tipologie di nifiuti arnrnessi in modo da facilitare il corretto conferimento delle frazioni differenziate omogenee da parte degli utenti. Si consiglia a tai proposito di riportare per ciascuna tipologia di rifiuto una breve e sempiice descnizione delio stesso integrata opportunarnente da un elenco di oggetti e rnateriali di uso cornune riconducibili alla specifica tipologia e prefenibilmente anche da disegni e schemi di chiana interpretazione. Gest/one cd eventuaie trattamento delle acczue di d/iavamento meteor/c/ie Le acque rneteoniche provenienti dal dilavamento delle superfici del centno interessate dal deposito dei nifiuti e potenzialrnente contarninate dagli stessi, devono essere convogliate con apposita rete di raccolta e possono essere scaricate direttarnente in pubblica fognatura, previa autorizzazione del soggetto gestore della rete fognaria, oppure, previo trattamento in loco, anche in corpo idnico superficiale. Lo scarico di norma non potrà awenire sui suolo, salvo il caso in cui ricorrano le condizioni previste daII’art. 29, cornrna 1, Iettera c) del D. Lgs. n. 152/99. In ogni caso, dovrà essere preventivamente ottenuta l’autonizzazione aIlo scarico ai sensi di Legge. In assenza di opere di scarico autorizzate, le acque di dilavamento sumrnenzionate, raccolte e convogliate in apposite vasche a tenuta stagna, devono essere asportate ed allontanate mediante autobotti verso un irnpianto di srnaltimento autorizzato ai sensi del D. Lgs. n. 22/97. L’impianto di trattarnento in loco delle acque di dilavamento, ove previsto, dovrà essere carattenizzato alrneno dalle seguenti fasi: Decantazione, — Disoleatura Le acque, cosi depurate, dovranno essere inviate all’apposito pozzetto di ispezione di capacità adeguata ai fine di consentire le operazioni di campionamento da parte dell’Autonità di controllo competente. I fanghi e gli oh prodotti all’interno del ciclo di trattamento vanno srnaltiti ai sensi del D. Lgs. n.22/97. V/ab/lltà interna e recinzione perimetrale Particolare cura dovrà essere posta alla viabilità interna del centro di raccolta ed aII’accesso da parte degii utenti ai contenitori ed aile piazzole di deposito; dovranno essere previsti appositi spazi destinati ai parcheggio delle autovetture, nonché rampe sopraelevate di dimensioni e caratteristiche teçniche adeguate qualora le stesse possano utilmente agevolare le operazioni di conferimento”
Tutto ciò ci fa capire la portata di un impianto di ecocentro per la differenziata soprattutto in rapporto ai rischi per l’ambiente e aggiungo io per la salute.
Modificato da - abatem83 on 05/04/2008 16:00:51
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Spedito - 05/04/2008 : 17:53:59
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Citazione:Non ho avuto fortuna nel cercare sul sito della Regione Puglia o della Provincia di Lecce. Ma dato il riferimento alle leggi generali di carattere ambientale riproduco quanto è prescritto dalla Provincia di Belluno per gli ecositi. Trasferiamo il tutto a Gallipoli e capiamo quali dovrebbero essere le caratteristiche dell’impianto “Documentazione da allegare (in conformità a quanto previsto dalla Delibera della Giunta Regionale Veneto n. 769 del 2005 - Linee Guida per la realizzazione e gestione degli ecocentri): 1. relazione tecnica dettagliata, contenente tutte le informazioni atte a caratterizzare i rifiuti da un punto di vista quali-quantitativo, nonché a descrivere l’impianto in tutti i suoi aspetti, comprendente: a. motivazioni relative alla scelta del sito con riferimento ai criteri di localizzazione previsti dalle linee guida regionali; b. individuazione del bacino di utenza con indicazione del Comune o dei Comuni serviti e della popolazione interessata per ciascuno di essi; c. tipologie di rifiuti per le quali si chiede l’autorizzazione al conferimento, relative descrizioni e possibilmente anche i CER - Codice Europeo dei Rifiuti; d. dati dimensionali relativi a: superficie occupata dall’intero ecocentro ed, in particolare, alle superfici delle zone adibite al deposito dei rifiuti; capacità dei contenitori destinati al conferimento dei rifiuti distinte per le singole tipologie degli stessi; superfici e volumi dei bacini di contenimento ove previsti; e. criteri di suddivisione dell’area dell’intero ecocentro con l’individuazione delle diverse zone destinate al conferimento dei rifiuti e delle zone destinate a parcheggio ed a locali ed uffici a servizio del centro; f. descrizione delle caratteristiche tecnico – funzionali dell’ecocentro con riferimento ai requisiti costruttivi delle pavimentazioni, dei bacini di contenimento, dei contenitori destinati al conferimento delle singole tipologie di rifiuti e delle reti di raccolta delle acque; g. descrizione della recinzione perimetrale e delle misure di mitigazione dell’ecocentro dal punto di vista dell’impatto visivo con l’indicazione delle essenze arbustive utilizzate a tal fine; h. descrizione delle modalità di gestione dell’ecocentro con l’indicazione delle modalità di apertura al pubblico e con riferimento alle modalità di svolgimento delle operazioni di carico/scarico dei rifiuti, delle operazioni di pulizia e di manutenzione del centro, nonché delle attività di formazione del personale. relazione tecnico descrittiva dell’eventuale impianto di trattamento degli effluenti liquidi comprensiva delle caratteristiche costruttive dell'impianto, dei dati dimensionali delle relative vasche, della descrizione del processo di trattamento adottato e delle modalità di gestione dell’impianto. Dovrà essere allegato uno schema di funzionamento dell'impianto, una planimetria ed una o più sezioni in scala adeguata 3. dichiarazione del Comune che l’area risulta urbanisticamente idonea e che non sussistono impedimenti di natura urbanistica ed edilizia, né di disponibilità dell’area per la realizzazione delle opere. 4. elenco degli eventuali vincoli di natura paesaggistico-ambientale e idrogeologica, nonchè i rispettivi nulla osta. 5. se l'attività svolta rientra tra quelle soggette al Decreto Ministeriale del 16 febbraio 1982 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere acquisito il certificato di prevenzione incendi. 6. deve esistente,copia dell'autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura. 7. copia del provvedimento comunale di approvazione del progetto. Tavole grafiche: 1. Corografia in scala 1:25000; 2. Inquadramento dell'area su estratto della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10000; 3. Estratto del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) vigente; 4. Estratto catastale comprensivo dell’ indicazione del rispetto delle distanze minime, di metri 100 dalle civili abitazioni e di metri 200 dai pozzi per la captazione di acqua destinata al consumo idropotabile; 5. Planimetria dell’impianto con disegni e descrizione delle opere da realizzare dacui risulti:la viabilità interna, le aree destinate a uffici e locali di servizio, le aree di deposito scoperte e i bacini di contenimento, il posizionamento dei contenitori con indicazione delle specifiche tipologie di rifiuti conferibili, la recinzione perimetrale e la piantumazione, la rete di raccolta delle acque di dilavamento con i relativi manufatti (quali caditoie e pozzetti), la rete idrica dedicata alle operazioni di lavaggio e pulizia con relative prese e manufatti, l'impianto antincendio con collocazione dei sistemi di sicurezza,l'impianto di illuminazione”
La regione Veneto (già postata come riferimento da Brenno) traccia le linee guida per la realizzazione e la gestione degli ecocentri tra cui sono previste le seguenti norme
“l titolare dell’autorîzzazione di un ecocentro pub essere un Comune, un Consorzio di Comuni oppure un soggetto terzo appositamente individuato dagli stessi Comuni e scelto secondo le procedure previste dai D. Lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni. Nel caso di soggetto terzo, la durata dell’autorizzazione è strettamente legata alla durata del rapporto di concessîone del servizio pubblico di gestione dei rîfiutî urbani. In tutti gli altri casi, la durata delI’autorizzazione di un ecocentro ha una validità che non puà superare gli anni cinque ed è rinnovabile. Sono fatte salve le procedure previste daII’art. 18 della legge 23 marzo 2001, n. 93, per le imprese che hanno ottenuto, ai sensi del regolamento (CEE) n. 1863/93 del Consiglio, la registrazione ai sistema comunitario di ecogestione e audit EMAS. Il rinnovo pub essere chiesto non prima di un anno ed aimeno sel mesi prima della scadenza delia stessa autorizzazione. L’autorizzazione di un ecocentro, salvo motivata proroga, decade automaticamente qualora non si dia inizio ai layon di realizzazione dello stesso entro dodici mesi dalla data di nilascio e qualora non venga messo in esercizio entro ventiquattro mesi dalla medesima. 4 Obblighi del titolare deII’autorizzazione e de! gestoœ deItTecocent,r~ Il titolare deIl’autorizzazione dell’ecocentro è tenuto a dare adeguata informazione ai cittadini circa l’esistenza dell’ecocentro e le modalità di conferimento in esso praticate. Taie azione pub awenire mediante semplice affissione di comunicati presso la sede del Comune o mediante volantinaggio da effettuarsi aile utenze. La viabilità di collegamento tra gli ecocentri e le aree urbane da essi servite deve essere adeguata a sostenere la circolazione delle autovetture e dei piccoli automezzi pubblici e pnivati che vi conferiscono direttamente i rifiuti, nonché dei mezzi pesanti che prowedono ai carico del materiale ed ai successivo trasporto verso gli impianti di recupero o smaltimento. GIi ecocentni andranno realizzati su aree pianeggianti e su terreni con carattenistiche geotecniche medio — buone e, comunque, idonee per sopportare i canichi delle eventuali platee in caicestruzzo reaiizzate per I’impermeabilizzazione dell’area, nonché dei contenitori utilizzati per il conferimento dei rifiuti e degli automezzi pesanti utilizzati per il Ioro allontanamento dagli stessi ecocentri. Z Caratteristiche tecnico — funzionali Pavimentazione La pavimentazione deil’area dell’ ecocentro dedicata ai conferimentq dei nifiuti deve essere realizzata in modo da impedire qualsiasi contaminazione dell’ambiente esterno ed evitare fenomeni di inquinamento del suoio e delie acque sotterranee a seguito di dispersioni accidentali di rifiuti liquidi. In linea generale dovrà pertanto prevedersi la realizzazione di una platea in calcestruzzo di idoneo spessore che, oltre a costituire un’adeguata impermeabilizzazione dell’area, consentirà il convogliamento delie acque meteoniche di dilavamento potenziaimente contaminate, nonché di eventuali spanti e colaticci, verso gli appositi pozzetti di raccolta.
A tai fine la citata pavimentazione dovrà essere realizzata con idonee pendenze anche per evitare la formazione di eventuali ristagni d’acqua. Solo in casi del tutto eccezionali, in presenza di tipologie di rifiuti autorizzate per le quali siano da escludere fenomeni di inquinamento connessi alla Ioro movimentazione, potrà essere prevista la realizzazione di un altro tipo di pavimentazione (ad esempio con mateniale inerte granulare rullato) e, comunque, subordinatamente ai parere favorevole della Provincia competente all’istruttoria ed all’approvazione del progetto. Contenitori cd aree ad/b/te ai conferimento de/ r/fiuti I rifiuti solidi non contenenti sostanze potenzialmente pericolose vanno depositati in cassoni scarrabili o in contenitoni di idonee caratteristiche tecniche; qualora la pavimentazione deII’area ad essi destinata non fosse impermeabile, gli stessi dovranno essere a tenuta stagna e dotati di copertura anch’essa a tenuta stagna in modo da impedire il dilavamento dei nifiuti ivi contenuti. Alcune tipologie di rifiuti solidi, non contenenti sostanze potenzialmente penicolose e non deteriorabili, corne ad esernpio nifiuti menti provenienti dalle attività di manutenzione deiie utenze domestiche o di giardini e parchi, possono essere depositati in piazzole scoperte impermeabilizzate e dotate di condoii in calcestruzzo di altezza adeguata ai fine di evitare la commistione tra differenti tipologie di rifiuti; la pavimentazione delle stesse piazzole dovrà inoltre avere pendenze adeguate per il convogliamento delie acque meteoriche potenzialrnente contaminate verso la rete di raccolta dedicata. Analoga sistemazione potrà essere prevista anche per i beni durevoli per uso dornestico (quali fnigonifeni, lavatrici, televisoni, etc.). I rifiuti contenenti sostanze potenzialmente pericolose ed i rifiuti Iiquidi, anche non penicolosi, vanno depositati in appositi contenitoni aventi requisiti costruttivi e funzionali idonei in relazione aile proprietà chirnico — fisiche della specifica tipologia di nifiuto, nonché aile caratteristiche di penicolosità dello stesso; i medesimi contenitoni devono essere inoltre collocati in aree dotate di idonea copertura che consenta di tenere i rifiuti in essi contenuti ai riparo dagli agenti atmosferici. I contenitori destinati ai ricevimento di rifiuti contenenti sostanze potenzialmente penicolose e/o nifiuti liquidi dovranno essere collocati in un bacino di contenimento impermeabile con fondo dotato di idonea pendenza in modo da convogliare eventuali spanti e colaticci verso un apposito pozzetto di raccolta a tenuta stagna di capacità pari ad un terzo della capacità cornplessiva dei contenitori per rifiuti liquidi, e comunque non inferiore alla capacità dei contenitore per nifiuti liquidi più grande. I Iiquidi raccolti dai pozzetti dei bacini di contenirnento di cui sopra dovranno essere asportati ed allontanati rnediante autobotti verso un impianto di smaltimento autonizzato ai sensi del D. Lgs. n. 22/97. Si dovrà comunque prowedere ali’asportazione ed ali’allontanarnento delle acque raccolte nei citati pozzetti dopo ogni eventuale fenomeno di dispersione accidentale di nifiuti liquidi. Qualora nell’ecocentro sia previsto il confenirnento dei nifiuti provenienti dallo spazzarnento stradale, gli stessi devono essere raccolti esclusivamente in cassoni a tenuta stagna e dotati di idonea copertura; trattasi infatti di nifiuti che, per lono natura, possono contenere acque di lavaggio delle strade e che pertanto possono nilasciare eluati. I contenitori e le piazzole di deposito devono essere corredati da apposita carteilonistica esplicativa riportante le tipologie di nifiuti arnrnessi in modo da facilitare il corretto conferimento delle frazioni differenziate omogenee da parte degli utenti. Si consiglia a tai proposito di riportare per ciascuna tipologia di rifiuto una breve e sempiice descnizione delio stesso integrata opportunarnente da un elenco di oggetti e rnateriali di uso cornune riconducibili alla specifica tipologia e prefenibilmente anche da disegni e schemi di chiana interpretazione. Gest/one cd eventuaie trattamento delle acczue di d/iavamento meteor/c/ie Le acque rneteoniche provenienti dal dilavamento delle superfici del centno interessate dal deposito dei nifiuti e potenzialrnente contarninate dagli stessi, devono essere convogliate con apposita rete di raccolta e possono essere scaricate direttarnente in pubblica fognatura, previa autorizzazione del soggetto gestore della rete fognaria, oppure, previo trattamento in loco, anche in corpo idnico superficiale. Lo scarico di norma non potrà awenire sui suolo, salvo il caso in cui ricorrano le condizioni previste daII’art. 29, cornrna 1, Iettera c) del D. Lgs. n. 152/99. In ogni caso, dovrà essere preventivamente ottenuta l’autonizzazione aIlo scarico ai sensi di Legge. In assenza di opere di scarico autorizzate, le acque di dilavamento sumrnenzionate, raccolte e convogliate in apposite vasche a tenuta stagna, devono essere asportate ed allontanate mediante autobotti verso un irnpianto di srnaltimento autorizzato ai sensi del D. Lgs. n. 22/97. L’impianto di trattarnento in loco delle acque di dilavamento, ove previsto, dovrà essere carattenizzato alrneno dalle seguenti fasi: Decantazione, — Disoleatura Le acque, cosi depurate, dovranno essere inviate all’apposito pozzetto di ispezione di capacità adeguata ai fine di consentire le operazioni di campionamento da parte dell’Autonità di controllo competente. I fanghi e gli oh prodotti all’interno del ciclo di trattamento vanno srnaltiti ai sensi del D. Lgs. n.22/97. V/ab/lltà interna e recinzione perimetrale Particolare cura dovrà essere posta alla viabilità interna del centro di raccolta ed aII’accesso da parte degii utenti ai contenitori ed aile piazzole di deposito; dovranno essere previsti appositi spazi destinati ai parcheggio delle autovetture, nonché rampe sopraelevate di dimensioni e caratteristiche teçniche adeguate qualora le stesse possano utilmente agevolare le operazioni di conferimento”
Tutto ciò ci fa capire la portata di un impianto di ecocentro per la differenziata soprattutto in rapporto ai rischi per l’ambiente e aggiungo io per la salute.
Originariamente inviato da abatem83 - 05/04/2008 : 16:55:29
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Ciao, come si può contrastare lecitamente una delibera comunale? Insomma, secondo te come può essere tutelato il cittadino in questi casi?
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Spedito - 05/04/2008 : 20:49:11
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Tok tok permesso????? Mi sembra che stia sfuggendo il vero significato dell’ecoparco e della correttezza della sua “location”. E’ indubbiamente un iniziativa sociopoliticaeconomicaculturale di primo piano.sembra ieri ma son passati 35 anni da quando nella zona detta “le taiate” il buon “malizia” all’interno della cava in disuso teneva il suo deposito di ferrivecchi. Se dobbiamo riallacciare con il nostro passato quale migliore occasione di questa??? La ricollocazione storica di un ferrivecchi mi sembra pari all’importanza alla ricollocazione di un monumento. Ricordo che le “taiate” furono colmate con materiale di riporto vario incluse le immondizie (abitavo in via Firenze lo so di sicuro in quanto testimone) ed ecco che come diceva de andre’ “dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior” dalle immondizie sorse il parco e ancora mi chiedo quale dei due era piu’ conveniente tenerci. E’ mi chiedo perche’ non far ritornare quei bei tempi andati?? Perche’ quello bello spiazzo invece di essere occupato da una struttura tensiostatica con campo da basket, pallavolo, calcetto o piscina non possa essere occupato da un centralissimo ecoparco. Grande opportunità per Gallipoli, il primo comune ad avere un ecoparco in centro, niente code, niente chilometri inutili, persino un invalido che voglia disfarsi del vecchio frigorifero potrà farlo con la propria sedia a rotelle da solo. Pensate alla soddisfazione di un padre che accompagnando il figlio a scuola potrà dirgli: vedi dove giocava papà da piccolo??? E tu che sei fortunato a giocare sull’asfalto ti lamenti che ti sbucci le ginocchia. Ho spiegato i vantaggi sociali, quelli economici e quelli culturali, mi mancano quelli politici ma sono intrinsechi nel silenzio assenso. Dovremmo incoraggiare tale iniziativa finanziandola con la vendita di sacchetti di plastica ai supermercati con l’effige di candidati e chi ha avuto questa brillante idea e anzi per cominciare a farli familiarizzare col panorama che avranno dagli uffici comunali propongo di consegnare direttamente al domicilio del candidato quanto andrebbe depositato nell’ecoparco
Revolucionariamente saludo
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Spedito - 05/04/2008 : 21:46:44
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Meno male che che oramai sto imparando a conoscerti (almeno spero)Certo ,che se qualcuno ti legge (per la prima volta)sono certo che rimane attonito per capire se ci fai o ci sei.Io dico che a volte ti diverti "anche".Ventoinpoppa ,Corsaronero.
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