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zap
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Stato: Sconnesso

 Spedito - 12/05/2008 :  10:43:30  Mostra Profilo  Aggiungi zap alla Lista Amici
Paolo73, per cortesia, rileggi meglio il contenuto del mio intervento. Siamo alle solite, ormai, basta fare un piccolo esempio e qualcuno insorge accusando di lesa maestà. Sia a destra che a sinistra. Allora sono costretto a spiegarmi meglio. Quanto affermavo riguardava la funzione dei partiti politici, di qualsiasi schieramento, nello scenario politico italiano e locale. Per non dilungarsi rimaniamo nell'ambito locale. Non ho detto assolutamente che il PD non debba stabilire un legame con l 'UDC. Se ritiene lo faccia è nel suo pieno diritto. Quello che invece constesto è che tutti i partiti hanno abbandonato la funzione di portatori di istanze e sono divenuti portatori di interessi. E per far ciò non possono confrontarsi con il proprio elettorato ma debbono necessariamente stabilire strategie nell'ombra e senza riguardo alcuno dei propri elettori, presentando a questi piatti già preparati e fatti.
E questo, si badi bene, è ormai comune a tutti i partiti. Se vogliamo il PD ha cercato di far un passo avanti nella direzione giusta con le primarie, vanificate poi da molti comportamenti inspiegabili. Prendiamo ad esempio i programmi dei candidati sindaci di Gallipoli delle passate elezioni. C'è qualcuno che li ricorda e che ha riscontrato la loro applicazione nel periodo amministrativo? Secondo da Fasano a Barba passando per Venneri possiamo affermare con certezza che almeno il 10% di quei programmi sono stati applicati?. A voi la risposta.
Per quanto riguarda la strumentalità del richiamo continuo a Fasano tengo precisare che non mi schiero tra i sostenitori di Fasano ma neanche contro. Trovo oltremodo singolare che però, se questo viene criticato, rappresenti un nemico. Il diritto di critica e sacrosanto e ancor di più se tale critica viene da persone che si sentono profondamente di sinistra e, che nel loro sentire, non si vedono adeguatamente rappresentati non dalla persona ma dai comportamenti poco trasparenti adottati da un proprio rappresentante politico. E' un delitto questo?
 Paese: Italy  ~  Invii: 6  ~  Membro da: 11/05/2008  ~  UltimaVisita: 26/05/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

Coriandolo
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Stato: Sconnesso

 Spedito - 12/05/2008 :  12:25:58  Mostra Profilo  Aggiungi Coriandolo alla Lista Amici
Per fortuna l'Avv. Palumbo è molto più predisposto intellettualmente per capire l'ironia e che non era un attacco personale. Gli chiedo scusa, anche se non credo che si possa essere offeso.

Credo invece che i personaggi, paladini dell'educazione civica, siano un rassicurante esempio di vigilanza e controllo delle altrui sensibilità.

Corsaronero, sei un signore, rettoscopia compresa.



 Paese: Italy  ~  Invii: 53  ~  Membro da: 17/03/2008  ~  UltimaVisita: 05/06/2009 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

filadelfos
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Stato: Sconnesso

 Spedito - 12/05/2008 :  12:41:17  Mostra Profilo  Aggiungi filadelfos alla Lista Amici
In questo forum c’è qualcuno a cui non piace lo scherzo e l'ironia, ma, a quanto pare, talora neanche il serio e/o il faceto. Ma non avete capito che probabilmente Coriandolo è interista e non sapeva come esplodere contro un celebre juventino dopo l’infelice Inter-Siena? Anch’io soffro di interite acuta, ma non vi dico che cosa ho potuto combinare ieri alle 17.00. Roba da manicomio per alcuni… ed era un semplice sfogo dettato dalla rabbia. Era tutto pronto per la festa, per esternare non so che. Figurarsi…
E i socialisti? Ma sì, che volete? quando mai non si è scherzato su questo argomento! La prossima volta toccherà agli ex DC e pentapartito, PCI, MSI e a tutti gli altri partiti, escluso Bertinotti e c. in giacca kashemere, oggi rimasti in pantofole.
Toccherà pure a tanti socialisti nella corte di Arcore.
Ma a Gallipoli non sapete affatto scherzare o sapete leggere solo voi stessi e le vostre citazioni, purché favorevoli, se non accettate banali scherzi e serie critiche, là dove per altro mostra un debole negativo il corsaro(bianco)nero!
Se i genitori di Biagino non gli avessero detto la verità sul Mal ladrone, oggi l'avv. Palumbo, che stimo per educazione, tolleranza e cordialità, sarebbe un fan accanito di quel tristo fantoccio da tutti voi celebrato, come è stato di Cicchitto e di Moggi... Ma per cortesia! Se questo non è humour, forse è satira politica? Su, ragazzi, datevi una regolata!
 Paese: Italy  ~  Invii: 74  ~  Membro da: 28/03/2008  ~  UltimaVisita: 09/09/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

Rigoletto
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Stato: Sconnesso

 Spedito - 12/05/2008 :  16:55:55  Mostra Profilo  Aggiungi Rigoletto alla Lista Amici
Sto con filadelfos. Ma si può essere così poveri di spirito, gretti e poi così volgari? Quando ho letto il messaggio di coriandolo ho riso quando ho letto quello dei soliti sputa sentenze mi è venuto il voltastomaco. peccato, avete perso una grande occasione per stare zitti. Quella del mal ladrone sulla croce era bella, le risposte beh lasciamo stare.
A Corià continua così che te frega, se vedemo tra 'na settimana.
 Paese: Qatar  ~  Invii: 8  ~  Membro da: 02/05/2008  ~  UltimaVisita: 23/05/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
Advanced Member


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 Spedito - 12/05/2008 :  17:01:47  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Personalmente ritengo che coriandolo sia stato un pò infelice nella battuta,al di là di ogni giudizio di educazione civica che personalmente non mi appartiene..Comunque lo sappiamo tutti quanto si è ironizzato su socialisti e juventini, come lo si è fatto e lo si fa, seppur con toni diversi, sugli interisti. Però è inutile sempre fare polemica su polemica....
Scusa zap ma io non difendo nessun sovrano...solo che ho notato, e non parlo di te, ma mi riferisco in generale, un accanimento personale nei giudizi politici che vengono dati sul PD, partito di cui Fasano è comunque l'esponente più in vista...
Ti ripeto che per me, è sottolineo per me, non votare è sbagliato e soprattutto in un contesto come quello gallipolino, caratterizzato anche da un elettorato "diverso", chi non è andato a votare per il sindaco si deve prendere le sue responsabilità.
Se non c'è nulla di male su un apparentamento fra PD ed UDC, perchè a Gallipoli si devono vedere sempre i fantasmi dietro ogni cosa? Non c'era nulla di nascosto e di segreto. Poteva essere una scelta non condivisibile ma l'elettorato di centro-sinistra doveva accettarlo senza farsi condizionare da chi dall'interno ha voluto, per diversi motivi, favorire la dstrumentalizzazione che, giustamente dal suo punto di vista, Giuseppe Venneri ha voluto fare.
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

b.palumbo
Average Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 12/05/2008 :  19:11:38  Mostra Profilo  Aggiungi b.palumbo alla Lista Amici
Perbacco, mi sono allontanato per 24 ore dal forum che subito ne avete approffittato per dirmene di tutti i colori, sul piano sportivo, si intende.. Non vi posso proprio lasciare soli!
Eppure me ne sono stato zitto zitto a godermi un pomeriggio calcistico veramente piacevole; ma dai, poi vedrete che domenica prossima, gli amici interisti vinceranno e faranno la loro bella sfilata sul corso (gufate, gufate...). E tutto passerà.
Torniamo all'argomento principale di questa nostra conversazione.
Non sono d'accordo con Zap su alcuni punti. Comprendo perfettamente che il mio sia stato un intervento di uomo di partito, anche se questo partito non c'è più o quasi, ma non è che posso buttarmi alle spalle, dimenticandoli, trentatrè anni del mio passato. Ma non è vero che "io non vedo, o non voglio vedere, che la POLITICA si può benissimo fare anche al di fuori di quei contenitori". Ho sicuramente dei limiti ed ho fatto tanti errori, ma mi chiedo però come si possa fare: e mi limito solo a Gallipoli.
Zap sa benissimo che la Costituzione italiana dice che i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Ed è quindi ai partiti che la Costituzione demanda anche di determinare la politica nazionale. Sono d'accordo con lui quando dice che la legge elettorale voluta e votata dai partiti non consente di scegliere i parlamentari e lede la sovranità popolare. Dobbiamo essere però onesti nell'affermare che se è stato il centrodestra a volere quella legge, il centrosinistra non è che abbia poi fatto granchè per liberarsene, forse perchè andava bene anche a loro.
Ma per tornare all'ambito locale, personalmente mi sono sforzato insieme anche con altri colleghi di altri partiti per investire o agevolare libere associazioni di cittadini per far sì che le stesse si interessassero attivamente dei problemi politici locali. Non ci sono riuscito, sicuramente per miei limiti, ma anche perchè alle associazioni o ai liberi cittadini evidentemente la cosa non interessava poi tanto. E nessuna risposta in tal senso c'è mai stata, anzi.
Affermare che questa legge elettorale è un motivo sufficiente per indignarsi e disdegnare il voto mi sembra limitativo. Non credo che quei 3000 cittadini che si sono astenuti al ballottaggio fossero solo quelli contrari alla legge elettorale per le elezioni politiche; qui si trattava di scegliere il Sindaco, ed i motivi dell'astensionismo sono stati tanti. Resta il fatto che quelli hanno scelto di non andare a votare.
Mi rifiuto di credere che i partiti del centrosinistra, e soprattutto quello in cui ho militato e milito ancora, siano portatori di interessi e non di istanze per la città. Abbiamo condotto negli ultimi sette anni battaglie per il solo interesse della città, e non per interessi privati. Se non ce ne siamo accorti, va bene, facciamo mea culpa per non avere saputo attrarre l'attenzione degli elettori. Ed anche sui programmi abbiamo detto svariate volte, sui giornali ( ma chi li legge a Gallipoli?), nei comizi e dove era possibile che quei programmi il centrodestra che ha sinora governato non li ha assolutamente rispettati. Ma se non siamo stati sentiti, la colpa sarà pure nostra, ma anche di chi non vuol sentire... (ricordo una barzelletta attribuita a D'Alema: ma allora cambiamoli questi benedetti elettori...).
Se poi sosteniamo che a Gallipoli chi non è andato a votare lo ha fatto per far capire la propria indignazione per una legge elettorale nazionale sballata, allora vuol dire che a Gallipoli ci sono almeno 3000 cittadini che si interessano della politica, nazionale e locale, e che noi non ce ne siamo accorti. Magari fosse così.
Ma li vedete voi davvero tanti cittadini che si interessano veramente e partecipano attivamente, soprattutto al di fuori dei partiti, delle cose locali? O c'è disinteresse quasi totale, indipendentemente da chi va a governare ed a prescindere dal fatto che i politici attuali hanno ormai scocciato?
Continuo a pensare che l'apparentamento era necessario per vincere sopratutto per Schirosi che era arrivato secondo al primo turno, e non "serviva a qualche esponente del centrosinistra per rinsaldare il rapporto con l'Udc per qualche futura alleanza o elezione".
Ma tant'è. Il dado è ormai tratto. E questo paese deve pensare a svegliarsi veramente.
 Paese: Italy  ~  Invii: 35  ~  Membro da: 06/05/2008  ~  UltimaVisita: 11/04/2009 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

zap
New Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 13/05/2008 :  07:51:25  Mostra Profilo  Aggiungi zap alla Lista Amici
Evviva b.palumbo è tornato ed ha alimentato da par suo, con argomenti validi e seri un dibattito che stava languendo.
Per mancanza di tempo mi vedo costretto a rispondere alle perplessità sollevate da palumbo un poco alla volta.
Alla osservazione se si debbano buttare a mare anni di esperienza di partito o movimento rispondo senza se e senza ma NO. L'esperienze maturate in politica o nei movimenti debbono essere la base su cui si deve incominciare o ricominciare a discutere e, sopratutto, a praticare la politica. Ma che fare di più si domanda il nostro. Nella sua estrema complessità ritengo che la risposta si semplice: si deve , dobbiamo ricordarci che il ruolo degli interpreti della politica (i partiti o meglio ancora i politici) debbono rifondare il loro modus operandi.
"...Bisogna tornare ai materassi..." come diceva una battuta del padrino quando, dopo un periodo di quiete mafiosa, ricominciava la querra tra bande. E la politica, sopratutto quella con una storia, una grande storia, oggi ridotta quasi al nulla deve tornare ai materassi. Riprendere il contato conh i problemi della città, farsi interprete delle richieste dei cittadini. La sanità , la scuola, il disagio giovanile, la povertà, gli anziani e molti altri temi sono affrontati secondo voi dall'Amministrazione Pubblica? Questi ultimi si preoccupano di costosi appalti, di incarichi professionali di, di feste di piazza e di quanto più effimero ci sia. Una rinascita della sinistra, è a quell'orizzonte cui io guardo, deve passare attraverso una riformulazione della prassi politica. E chissa se questo non sia il momento giusto.
purtroppo per me, cereto non per voi devo lasciarvi.
 Paese: Italy  ~  Invii: 6  ~  Membro da: 11/05/2008  ~  UltimaVisita: 26/05/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
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 Spedito - 13/05/2008 :  09:08:10  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Certo è il mio sogno ed il sogno di tanti che la politica rinasca facendosi interprete dei problemi sociali dei cittadini, del loro disagio. Questo è il sogno che molti hanno riposto nel PD e non è facile non disilludersi. Certo anche io speravo in risposte più immediate e mi rendo conto che questa campagna elettorale (vgs. formazione delle liste per le politiche o reazioni post sconfitta) non sempre ha dato le risposte attese. Ma bisogna realmente credere che qualcosa possa cambiare e che almeno la sinistra si possa realmente fare portatrice di certi valori .
Però la politica reale non può non fare i conti con le necessità che passano anche attraverso appalti ed incarichi professionali (poi qualche manifestazione "frivola" serve anche nella vita dei cittadini). Il male non sta nella loro esistenza, necessaria nell'amministrazione pubblica, ma sulla speculazione che viene fatta su queste cose non solo, a dir il vero dalla politica, ma da tutto il sistema (basti pensare a chi ottiene gli incarichi di perizie ed accertamenti tecnici giudiziari...sempre le stesse persone)...Sono queste le cose da sconfiggere e per farlo non votare a cosa è servito?
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

wendy
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 Spedito - 13/05/2008 :  18:07:04  Mostra Profilo  Aggiungi wendy alla Lista Amici
Ciao a tutti gli amici del forum soprattutto ai nuovi !!!!
non è che mi potete fare un riassunto ?
scherzo! i vostri interventi sono spesso impegnativi ma li leggo sempre molto volentieri. Che dire ? le cose sono andate come sono andate, partiamo da qua per per mettere a fuoco la situazione affinchè come dice Paolo 73 la politica possa rinascere facendosi interprete delle vere istanze sociali.........ma, mi chiedo, oltre a questo forum che già sembra un lusso, ci saranno altri luoghi,o spazi aperti al cuisque de populo che voglia partecipare ma che non sia in possesso di una tessera di partito (parola grossa questa ).........b.palumbo accennava a libere associazioni di cittadini si riferiva forse al " Ponte " ? l'unica mi sembra che sia stata pubblicizzata ma i cui scopi non sono apparsi chiari...o ad altre che parimenti non hanno decollato per il suddetto disinteresse dei cittadini ?
ora devo andare........ciao
 Paese: Italy  ~  Invii: 83  ~  Membro da: 11/02/2008  ~  UltimaVisita: 02/12/2009 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

zap
New Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 13/05/2008 :  18:57:22  Mostra Profilo  Aggiungi zap alla Lista Amici
Paolo73 mi permetto di suggerirti una diversa chiave di lettura.
Tu stesso affermi "... sempre le stesse persone..." ed io sono costreto a affermare con qualsiasi partito al governo cittadino.
Non sarebbe qualificante per una sinistra che rivendichi quel ruolo istituire un albo , a semplice richiesta degli interessati, dal quale attingere le professionalità di cui il Comune ha bisogno? ferme restando l'utilizzazione di alte professionalità per grossi problemi? Ad esempio lo sai che il Comune di Gallipoli affida le semplici cause delle buche stradali sempre agli stessi personaggi, sempre i più vicini al politico di turno?.
E' solo un problema di prospettive. Se amministri una citta con l'intento di portare benefici ai cittadini, a tutti i cittadini e non solo a coloro che ti sono più vicini, non devi preoccuparti di verificare se la tale ditta ti è amica o meno, se il professionista è dalla tua parte o no. Quando abbiamo governato siamo caduiti nello stesso errore e non abbiamo fatto nessun atto mirante ad una vera moralizzazione della vita amministrativa. Ecco questa è la contestazione che muove chi, oggi, non se la sente di esprimere il proprio voto. E' cosi terribile richiedere alla propria parte politica,che è perdente purtroppo su quel terrenno, di mettere in atto una forte spinta moralizzatrice? Di questo poi si tratta. La questione morale era l'ultima parola d'ordine portata da un grande leader politico oramai pressochè dimenticato come Berlinguer. Faccio un altro esempio per chiarire ancor meglio quanto affermo. Chi ha visto la trasmissione di Fazio con Travaglio ha potuto ascoltare le critiche che venivano fatte da questo in merito alla candidatura di Ciarrapico. L'indomani di tale candidatura la sinistra ha incentrato la sua protesta sul fatto che questi si professasse fascista dimenticandosi che, il fatto più importante, era che Ciarrapico era un pregiudicato con 4 condanne definitive e molto gravi.
Certo che anche le manifestazioni "frivole" servono alla città, e chi afferma il contrario. Ma è il contesto in cui queste si inseriscono che non possono essere accettate. Queste manifestazioni non debbono essere ritenute qualificanti su come viene amministrata la città ma ne devono rappresentare un corollario. Importanti ma sempre e solo un corollario. Che senso ha avere un grosso artista se la città è perennemente sporca?; che senso ha riempire ad agosto la città di autovetture se non si risolve a monte il problema perenne del traffico?. La sinistra deve avere questa missione: amministrare in maniera diversa e porre al centro della propria azione di governo il miglioramento di vita dei cittadini. Magari con scelte impopolari, dolorose. Questo è il cambio di prospettiva richiesto. La provincia di Lecce, amministrata da Pellegrino, ha conferito incarichi profumatamente retribuiti a personaggi politici in vista per non far quasi nulla. Ed allora qual'è la diffrenza tra NOI e loro?.
Comunque concludo ripromettendomi di argomentare in maniera più compiuta il senso del non voto. Non per convincere ma per chiarire meglio siffatto comportamento.
Ritengo estremamente proficuo questa nostra discussione e rilevo una buona predisposizione da parte di Paolo73 nell'approccio alla tematica.
 Paese: Italy  ~  Invii: 6  ~  Membro da: 11/05/2008  ~  UltimaVisita: 26/05/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
Advanced Member


Stato: Sconnesso

 Spedito - 13/05/2008 :  21:09:57  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Ciao zap. Ti ringrazio e ritengo che la chiave di lettura che tu proponi caratterizzi anche ciò che dico io. Certo non è l'unica presente in quanto affermo. Non posso non essere d'accordo con te riguardo all'avvilente problema degli incarichi che rientra, fra l'altro, in un trend che si ripropone negli ultimi anni per cui la sinistra non è diversa dalla destra. Credo che veltroni abbia intrapreso la strada giusta ma abbia comunque dovuto scendere anche lui a compromessi per non bruciare subito questa nuova via (ho fatto l'esempio delle liste alle politiche).
In quest'ottica ritengo che a volte bisogna essere più "realisti del re" ed accettare situazioni che in realtà si sanno non essere le più eticamente giuste.
E' vedendola da tale punto di vista che ritengo che a Gallipoli chi non è andato a votare abbia perso una grande occasione, quella di provare a cambiare una situazione che non è accettabile. Chissà se in futuro ci sarà di nuovo un'opportunità così ghiotta. Dico questo sapendo i tanti motivi per cui l'apparentamento non è stato accettato. Sono sicuro che senza apparentamento si sarebbe perso ugualmente.
Certamente però per vincere non bastava unirsi con l'UDC ma bisognava spiegarne i motivi, evidenziando fra l'altro l'impossibilità di altri dialoghi visto il comportamento della lista di Scigliuzzo e la posizione non facile di Coppola.
Grande colpa è stata quella di non aver saputo spiegare alla gente tutto ciò, creando invece un varco alle provocazioni del centro-destra, grazie all'atteggiamento di una parte della coalizione (pro-schirosi ?) che più volte ha anteposto sia nel 2006 che oggi l'antifasanismo alla sconfitta del centro-destra.
Posso essere d'accordo su tutto ed accettare le critiche agli errori che Fasano ha commesso quando governava la città. Errori, alcuni, ammessi dallo stesso, fermo restando che non penso che governare di fatto sia facile come scrivere tante belle parole come facciamo noi.
Ma davvero ora è meglio? Davvero la paura della presenza, fra l'altro non diretta, dell'esponente di spicco del primo partito a Gallipoli può giustificare quanto successo?
Secondo me no e ribadisco, inoltre, che i cittadini gallipolini potevano scegliere chi votare nella lista del PD, ma anche nelle altre...
Non in tutti i casi, leggeno gli eletti, hanno scelto bene....
Magari sarebbe stato il caso di andare nelle piazze, ascoltare qualche comizio di chi si è esposto a parlare seriamente (non mi riferisco certo ai quattro interventi scritti dei candidati del centro destra), chiedere informazioni sui candidati e soprattutto non credere alle bugie che tanti hanno raccontato in giro.
Tutto ciò avrebbe potuto migliorare la scelta di chi ha votato al primo turno così che avremmo avuto un consiglio comunale diverso, e magari questo avrebbe spinto tutti ad andare a votare anche al secondo turno.
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

callipolis
Moderatore


Stato: Sconnesso

 Spedito - 14/05/2008 :  09:09:49  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di oggi:

Proclamazione del consiglio comunale sempre più vicina.

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News: Proclamazione del consiglio comunale sempre più vicina ma probabilmente non saranno due i consiglieri dell’Udc a far parte dell’assise consigliare, bensì uno; nel tal caso scatterebbe un consigliere in più dalla parte del Pd.
Sta lavorando alacremente la commissione che ha verificato la validità di quello che sarò in toto il prossimo consiglio comunale. Anzi pare che abbia già finito o stia proprio per finire il suo lavoro, dal momento che, alcune voci raccontavano che proprio ieri sera tutto il fascicolo pronto sia stato già inviato alla prefettura, dalla quale partirà poi la proclamazione degli eletti e sembra anche che ci sia una novità inaspettata tra le fila dell’opposizione. Secondo la commissione, che avrebbe lavorato seguendo i dettami di una circolare inviata dalla Prefettura, l’apparentamento non avrebbe più valore in caso di sconfitta elettorale, per cui per il partito apparentato non scatterebbe il premio di maggioranza che invece, sempre secondo quella circolare, sarebbe scattato nel caso di vittoria di quella coalizione. Insomma, secondo la prefettura, una coalizione che non vince ritorna allo status quo ovvero al momento precedente al ballottaggio, alla prima tornata elettorale. Cosa comporterebbe tutto questo?
Nel caso che le cose fossero davvero così, succederebbe che l’Udc invece di avere due consiglieri in campo ne avrebbe soltanto uno e precisamente colui che è stato il candidato sindaco del partito, Giovanni De Marini, mentre rimarrebbe fuori l’avvocato Fabrizio Ferilli che, ironia della sorte, è stato invece il candidato in assoluto più suffragato di tutte le liste e coalizioni.
Ad avere la meglio, sarebbe a questo punto la coalizione del Pd che scenderebbe in consiglio con un candidato in più rispetto al numero che ci si aspettava. Sarebbero cinque, compreso il candidato sindaco, dunque i consiglieri della coalizione del Pd e ad entrare al posto di Ferilli dovrebbe essere colui che fino ad oggi si pensava dovesse ricoprire il ruolo di primo dei non eletti, ovvero Paolo Piccolo, l’attuale segretario cittadino dei Pd. Ai cinque si andrebbero ad aggiungere gli altri tre candidati sindaci non eletti ed ecco gli otto consiglieri dell’opposizione.
Questo dunque dovrebbe essere quanto deciso dalla commissione elettorale e così dovrebbe andare, salvo ricorsi al Tar da parte dell’Udc, secondo cui, l’interpretazione della prefettura non sarebbe corrispondente a quella della legge che prevedrebbe invece, in consiglio comunale, l’assetto finale, ovvero quello relativo all’apparentamento. Ma ormai si tratta di poche ore e anche questo nodo verrà sicuramente sciolto.



Povero Ferilli se fosse vero (ah, ah, ah, ah, ah )

Ciao alla prossima callipolis
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_____________________
.....in medio stat virtus.....
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
Advanced Member



Stato: Sconnesso
Membro Valutato:


 Spedito - 14/05/2008 :  09:19:34  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Grande Callipolis, questo sì che è un bel servizio.

Mi@@@@a ragazzi, che scoop!

PS: Mi@@@@a = mizzica.


 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
Advanced Member


Stato: Sconnesso

 Spedito - 14/05/2008 :  09:34:21  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
...Bentornato callipolis....E' proprio così...ciò che hai ampiamente raccontato tu è ciò che cerco di dire da settimane...l'apparentamento in caso di sconfitta non conta, ma si fa l'assegnazione dei seggi in rapporto a tutti coloro che non fanno parte della coalizione vincente...Il numero dei consiglieri dell'opposizione varia soltanto se ci sono apparentamenti nella coalizione vincente...Il problema era che secondo i calcoli di qualcuno Ferilli sarebbe comunque stato dentro....invece come già aveva giustamente scritto callipolis al termine del primo turno correggendo un precedente elenco l'avvocato, primo degli eletti, rimane fuori...e diventa il primo dei non eletti (del suo partito)....
Chissà magari un domani l'UDC torna a destra e si aprirà qualche porta, intanto penso che sia una beffe clamorosa senza precedenti e difficilmente ripetibile da altri...rimanere fuori ncon tanti voti...mamma mia
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

abatem83
Advanced Member


Stato: Sconnesso
Membro Valutato:


 Spedito - 14/05/2008 :  09:45:47  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
La corretta applicazione della legge elettorale in relazione all'attribuzione dei seggi è stata evidenzaiata dal TAR lecce di cui alla seguente sintesi:
25/10/2007 - TAR Lecce: metodo di Hondt per la ripartizione dei seggi nelle elezioni amministrative
Ai sensi dell'art. 73, commi 8 e 9 del T.U.E.L nei comuni con più di 15.000 abitanti i seggi vanno ripartiti tramite il metodo di Hondt, dapprima tra i gruppi di liste e poi all'interno di ciascuna lista.
E' questo il principio con cui il TAR Lecce con l'ordinanza in commento ha accolto il ricorso proposto dal ricorrente che erroneamente è stato escluso dall'assegnazione del seggio elettorlare, ordinando al Prefetto la ripartizione dei seggi, attribuendoli prima ai gruppi di lista componenti le varie coalizioni e poi alle singole liste.
In particolare, secondo il TAR salentino, l'Ufficio elettorale centrale, nel determinare i seggi spettanti ai gruppi di liste, che hanno partecipato alle elezioni amministrative del 27 e 28 maggio 2007 presso il Comune di Martina Franca, ha erroneamente indicato, quale quoziente, la cifra elettorale delle singole liste più suffragate, in luogo della somma dei voti riportati complessivamente dai gruppi.
Ciò ha determinato, ha proseguito il TAR, l’erroneità dell'atto di proclamazione terminativo del procedimento elettorale avviato, essendo stata posta in risalto l'erronea applicazione dell'art. 73, commi 8 e 9 del T.U.E.L.. Pertanto, il TAR Lecce ha demandato all'autorità prefettizia territorialmente competente la rideterminazione dei seggi spettanti ai gruppi di liste che hanno preso parte alla competizione elettorale in argomento, secondo quanto previsto dall'art .73 del d.lgs. 267/2000.
(Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia - Lecce - Prima Sezione, Ordinanza 10 ottobre 2007, n.1331).

Resta però da stabilire se tali calcoli vanno fatti in base ai collegamenti del primo turno o a quelli del secondo turno. Mi spiego. Se prendiamo i dati del gruppo di liste del primo turno collegato a Schirosi al PD toccherebbero 5 seggi, all'UDC 1, a Grande Gallipoli 1, a Noi ci siamo 1, per un totale di 8 seggi.
Scuola giuridica contraria dice che i gruppi sono quelli del secondo turno per cui vanno sommati i voti di tutte le liste collegate con Schirosi al fine di determinare i seggi da assegnare. Secondo questa ulteriore interpretazione al PD toccherebbero 4 seggi, all'UDC 2 seggi, gli altri due a Grande Gallipoli e Noi Ci siamo.
Questa seconda interpretazione ai più sembra la più corretta in quanto privilegia l'istituto dell'apparentamento. Ma siamo in Italia, non si fanno mai leggi chiare e occorre l'interpretazione dei tanti soloni del Tar che spesso vengono smentiti dal Consiglio di Stato. D'altra parte cosa ci starebbero a fare gli azzeccagarbugli?
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abatem83
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 Spedito - 14/05/2008 :  10:14:42  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
A maggiore chiarimento di quanto postato da me in precedenza riporto la SENTENZA sul ricorso n. 2073/2003 del TAR di Salerno che afferma senza mezzi termini e con riferimento a precedenti illustri del Consiglio di Stato che i quozienti delle liste sono realizzati con riferimento agli apparentamenti del secondo turno elettorale
Per leggere tutta la sentenza http://www.entilocali.provincia.le.it/appalti/doc/giu_0017.doc
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abatem83
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 Spedito - 14/05/2008 :  13:06:52  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
Per essere esaustivo con le decisioni della maggistratura amministrativa devo anche con riferimento a varie richieste giuntemi allegare altri documenti che mi sembrano conclusivi sull'argomento. E' vero quanto qualcuno mi ha osservato; ma la stampa come fa a fare ceri articoli. Capisco anche le motivazioni che fanno sperare in un esito diverso. Ma in democrazia bisogna accettare il responso delle urne. Peraltro mi sembra che Ferilli sia il più suffragato. Quindi... Se problemi circa l'incetta di voti ci sarebbero stati, chi ne è a conoscenza lo denunci agli organi competenti. E non aspettiamo un Pindinelli di turno che faccia il salvatore della Patria.
Dunque le mie cognizioni in materia mi fanno rilevare la sostanziale omogeneità delle interpretazioni della magistratura amministrativa. Il quorum va calcolato in base agli apparentamenti al secondo turno, Quindi Ferilli è sicuramente consigliere eletto.
Ecco quindi le sintesi dei pronunciati amministrativi più significativi compresa la decisione dell'alta Corte Costituzionale.
Scusatemi per la lungaggine ma non saprei come fare diversamente. Se fossi giudicato logorroico prego il moderatore di tagliere... senza pietà. Ho creduto di svolgere un servizio (ritengo correto) di informazione.

SENTENZA N. 429 ANNO 1995 REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE COSTITUZIONALE
Omissis…1. -- La questione di legittimità costituzionale concerne la disposizione che, nel contesto della disciplina dell'elezione diretta del sindaco, stabilisce i criteri di ripartizione dei seggi nell'elezione del consiglio comunale per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. L'art. 7, comma 6, della legge 25 marzo 1993, n. 81 (Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale), dopo avere disposto che alla lista o al gruppo di liste collegate al candidato eletto alla carica di sindaco è assegnato il 60 per cento dei seggi del consiglio, prevede, nell'ultimo periodo, che i restanti seggi sono assegnati alle altre liste "o gruppi di liste collegate" con candidati non eletti alla carica di sindaco. Quest'ultima disposizione, relativa ai criteri di ripartizione dei seggi tra le liste rimaste in minoranza, è sospettata di essere in contrasto con la Costituzione, nella parte in cui prevede, facendo riferimento ai "gruppi di liste collegate", che le loro cifre elettorali siano considerate unitariamente ai fini della determinazione dei quozienti elettorali per l'assegnazione dei seggi, da ripartire poi nell'ambito delle liste collegate in base ai quozienti più alti di ciascuna di esse. Il Consiglio di Stato dubita che il calcolo dei quozienti per l'assegnazione dei seggi in base alla cifra elettorale complessiva delle liste collegate sia in contrasto con il principio di eguaglianza del voto (art. 48, secondo comma, della Costituzione), inteso non solo come divieto di accordare un peso diverso al voto a seconda delle qualità personali dell'elettore, ma anche come rispetto della sovranità popolare (art. 1, secondo comma, della Costituzione), che comprenderebbe un principio di proporzionalità, secondo il quale è eletto chi ha più voti.In un sistema proporzionale a liste contrapposte, quale è quello attuale, il principio di eguaglianza del voto, connesso con quello di sovranità popolare, sarebbe alterato dalla determinazione della cifra elettorale delle liste collegate, rimaste in minoranza, attraverso la somma delle cifre elettorali di ciascuna di esse. Questo criterio di calcolo consentirebbe ad una lista che ha ottenuto meno voti di conseguire, grazie al collegamento, più seggi di quella presentatasi senza collegamenti, per la quale la cifra elettorale è determinata esclusivamente in base ai propri voti.Considerando il principio di eguaglianza del voto corrispondente a quello di pari trattamento dei candidati, sarebbe violato anche il diritto di accedere in condizioni di eguaglianza alle cariche elettive (art. 51, primo comma, della Costituzione). Inoltre posto che le liste non sarebbero altro che i partiti politici nel momento elettorale, il diverso trattamento delle stesse determinerebbe anche la violazione dell'art. 49 della Costituzione.
2. -- La questione di legittimità costituzionale, che va esaminata nei termini fissati dall'ordinanza di rimessione senza considerare ulteriori profili proposti dalle memorie di parte, non è fondata.
L'eguaglianza del voto che la persona è chiamata ad esprimere nell'elezione di organi politici riflette l'eguale dignità di tutti i cittadini e rappresenta una particolare applicazione del principio fondamentale di eguaglianza, sancito dall'art. 3 della Costituzione (sentenza n. 96 del 1968). L'eguaglianza del voto concorre inoltre a connotare come compiutamente corrispondente alla sovranità popolare l'investitura di chi è direttamente chiamato dal corpo elettorale a rivestire cariche pubbliche rappresentative.
L'art. 48 della Costituzione, stabilendo che il voto, oltre che personale e segreto, deve essere eguale, assicura la parità di condizione dei cittadini nel momento in cui essi, con l'espressione del voto, danno concreto contenuto alla sovranità popolare (sentenza n. 39 del 1973). Non sono, dunque, ammesse forme di voto multiplo o plurimo, dovendo essere assicurati sempre la pari capacità elettorale e l'eguale valore numerico di ciascun voto. Ma il principio di eguaglianza del voto non si estende "al risultato concreto della manifestazione di volontà dell'elettore. Risultato che dipende, invece, esclusivamente dal sistema elettorale che il legislatore ordinario, non avendo la Costituzione disposto al riguardo, ha adottato per le elezioni politiche e amministrative, in relazione alle mutevoli esigenze che si ricollegano alle consultazioni popolari" (sentenza n. 43 del 1961). Difatti l'Assemblea costituente, pur manifestando, con l'approvazione di un ordine del giorno, il favore per il sistema proporzionale nell'elezione dei membri della Camera dei deputati, non intese irrigidire questa materia sul piano normativo costituzionalizzando una scelta proporzionalista o disponendo formalmente in ordine ai sistemi elettorali, la configurazione dei quali resta affidata alla legge ordinaria.
La legge n. 81 del 1993 disciplina l'elezione diretta del sindaco con la maggioranza assoluta dei voti validi e prevede, per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il ballottaggio in un secondo turno elettorale tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. La stessa legge stabilisce un collegamento tra l'elezione del sindaco e quella del consiglio comunale, per assicurare al sindaco eletto, nella normalità dei casi, una consistente maggioranza nell'organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo del comune.
Il collegamento di più liste ad un candidato alla carica di sindaco presuppone l'omogeneità del programma politico che si intende realizzare e prefigura, nell'ambito del consiglio comunale, una coalizione che rispecchi il raggruppamento dichiarato prima della votazione per l'elezione del sindaco.
L'aggregazione è destinata ad operare tanto per la maggioranza che per le minoranze. Difatti il candidato alla carica di sindaco che non risulti eletto è il primo proclamato eletto alla carica di consigliere, se il gruppo di liste a lui collegate ha ottenuto almeno un seggio.
I gruppi di liste collegate manifestano dunque aggregazioni che si presentano come stabili. Sommare i voti ottenuti dalle singole liste collegate per comporre la cifra elettorale complessiva dei gruppi sia della maggioranza che delle minoranze ai fini della assegnazione dei seggi rispecchia questa realtà e non costituisce un arbitrario trasferimento di voti da una lista ad un'altra. Nè altera l'espressione del voto incentivare, riducendo la dispersione nell'utilizzazione dei voti, la libera aggregazione di liste diverse, le quali, pur mantenendo la propria identità, concorrono nel proporre al corpo elettorale programmi politici convergenti.
3. -- La disposizione denunciata non incide sulla parità di condizione dei candidati alla carica di consigliere comunale.
L'art. 51, primo comma, della Costituzione, in rispondenza al principio generale di eguaglianza, si riferisce eminentemente alla capacità di accedere agli uffici pubblici ed alle cariche elettive, in base a requisiti che, fissati dalla legge, rispettino il principio di parità. Ma non si vede come possa ledere tale principio un criterio di ripartizione e di assegnazione dei seggi oggettivamente predeterminato, che opera in modo eguale per tutti i candidati, attribuendo rilievo a collegamenti liberamente stabiliti dalle singole liste e sottoposti alla valutazione degli elettori.
4. -- Non si configura neppure la sospettata lesione dell'art. 49 della Costituzione.
Omissis…Il collegamento di più liste ad un candidato alla carica di sindaco presuppone l'omogeneità del programma politico che si intende realizzare e prefigura, nell'ambito del consiglio comunale, una coalizione che rispecchi il raggruppamento dichiarato prima della votazione per l'elezione del sindaco.
L'aggregazione è destinata ad operare tanto per la maggioranza che per le minoranze. Difatti il candidato alla carica di sindaco che non risulti eletto è il primo proclamato eletto alla carica di consigliere, se il gruppo di liste a lui collegate ha ottenuto almeno un seggio.
I gruppi di liste collegate manifestano dunque aggregazioni che si presentano come stabili. Sommare i voti ottenuti dalle singole liste collegate per comporre la cifra elettorale complessiva dei gruppi sia della maggioranza che delle minoranze ai fini della assegnazione dei seggi rispecchia questa realtà e non costituisce un arbitrario trasferimento di voti da una lista ad un'altra. Nè altera l'espressione del voto incentivare, riducendo la dispersione nell'utilizzazione dei voti, la libera aggregazione di liste diverse, le quali, pur mantenendo la propria identità, concorrono nel proporre al corpo elettorale programmi politici convergenti.
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N. 2429 REG.RIC.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quinta ANNO 2005
Omissis…Premesso che effettivamente dopo il turno di ballottaggio la ripartizione dei seggi spettanti alla minoranza va effettuato, in applicazione dell’articolo 73 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali emanato con decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, dapprima tra le liste o gruppi di liste collegati
al medesimo candidato sindaco (considerando, cioè le liste collegate come se fossero una sola lista), e poi all’interno dei gruppi di liste collegate Omissis…Secondo il sistema elettorale per i comuni con più di 15.000 abitanti disciplinato dall’articolo 73 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali emanato con decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, la ripartizione dei seggi assegnati al consiglio
comunale va effettuata, con il metodo détto di Hondt, dapprima tra le liste o gruppi di liste collegate allo stesso candidato sindaco, e poi tra le liste all’interno di ogni gruppo; e non è in discussione che, nel caso di ballottaggio (in vista del quale le liste
possono effettuare un nuovo collegamento tra loro oltre che con il candidato sindaco) i seggi vadano ripartiti avendo riguardo ai nuovi collegamenti tra liste e non già a quelli del primo turno (articolo 73, comma 10, del testo unico citato: «… per
l’assegnazione del numero dei consiglieri a ciascuna lista o a ciascun gruppo di liste collegate, nel turno di elezione del sindaco …»).
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callipolis
Moderatore


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 Spedito - 14/05/2008 :  13:21:43  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Anch'io nutro perplessità su come la commissione centrale elettorale sta applicando la norma richiamata da abatem83 (art. 73 comma 8 e 9 del D.lgs 267/00).
Del resto quando ho richiamato l'articolo del Quotidiano ho commentato "Povero Ferilli se fosse vero" e una bella risata.
Sul sito del Ministero dell'interno ho trovato una pagina web con riferimento al ballottaggio di Gallipoli con l'applicazione corretta della norma:

http://ballottaggi.interno.it/ballottaggi/ball080427/G0410300.htm

Temo però che la commissione intenda procedere escludendo Ferilli a vantaggio di Paolo Piccolo (non che la cosa mi dispiace tuttavia occorre anche dire che la legge va applicata correttamente e quindi è giusto che Ferilli vada a scaldare la poltrona di consigliere che si è sudato) e probabilmente assisteremo ad un ricorso da parte dell'Udc per vedersi assegnare l'agognato seggio.

_____________________
.....in medio stat virtus.....
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