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Gallipoli, una finestra (abusiva) sulle antiche mura per rimirar il mare GALLIPOLI - Danneggiamento di bene storico comunale: è questo il reato ipotizzato dalla polizia municipale in relazione alla finestra aperta sulle mura della città vecchia e del quale è chiamato a rispondere, salvo ulteriori evidenze, il proprietario dei locali retrostanti le mura. Nei giorni scorsi, un lettore aveva segnalato proprio alla «Gazzetta» la comparsa dell’apertura all’altezza del baluardo San Francesco d’Assisi, antistante l’omonima chiesa, sul versante di ponente, in prossimità dell’angolo che si affaccia poi sul seno della Purità. Ne è seguito un accertamento in due fasi, da parte del capitano della polizia municipale Giuseppe Parisi e dell’architetto Livio Bleve dell’ufficio tecnico comunale. Inoltre è stato effettuato un sopralluogo dal mare, con l’ausilio della motovedetta della guardia costiera che ha comprovato l'apertura fatta nell’atrio privato retrostante le mura, le quali, però, sono di proprietà pubblica. Le alterazioni, per altro, sono risultate molto più consistenti di quanto si possa percepire dall’esterno. Infatti, le mura sono costituite da una doppia parete e quella interna è stata rimossa, per formare una sorta di varco atto a facilitare l’affaccio dall’apertura realizzata sulla parete esterna. Alla denuncia del proprietario dell'immobile che ha effettuato l'apertura della finestra (da quell'angolazione si possono ammirare degli straordinari tramonti) ora il Comune darà seguito ai lavori di restauro di tutte le mura, aldilà della «finestra illegale» lo stato del muraglione è particolarmente precario. di GIUSEPPE ALBAHARI IL DETTAGLIO DELLA MURAGLIA DOVE E' STATA APERTA LA FINESTRA ABUSIVA (segnata dalla freccia) http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=214103&IDCategoria=1