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Gallipoli Virtuale
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la questione morale gallipolina (anche qui: Ospite) |
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Spedito - 29/11/2009 : 11:55:46
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Credo che se si vuole continuare a parlare su questo forum, trattando magari un tema attuale quale quello della legalità nell'attività amministrativa di Gallipoli, lo si possa tranquillamente fare utilizzando questa nuova discussione che ho appena aperto. Oggi vi riporto le dichiarazioni rilasciate da Antonio Barba, nipote dell'on. Barba e consigliere comunale.
Dal Corriere Salentino: http://www.corrieresalentino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=13080:antonio-barba-per-gallipoli-piu-morale-e-meno-moralismi&catid=33:politica&Itemid=64
A prescindere che siano stati espressi a nome del partito o a titolo personale (come fa esplicitamente intendere il Commissario Cittadino dell’Udc), i temi sollevati dal comunicato dei colleghi consiglieri De Marini e Ferilli meritano un doveroso approfondimento, in quanto fanno riferimento all’importante collante civico che deve tenere insieme una società importante come quella gallipolina. Aggiungo, tuttavia, che Ferilli e De Marini giungono ad affrontare queste tematiche non per primi, ma a circa una settimana di distanza da un importantissimo intervento dell’On.le Vincenzo Barba che ha avuto una vasta eco mass-mediatica. Quando, perciò, De Marini e Ferilli dicono che non si può tacere su quella che, troppo sbrigativamente viene definita, con chiaro termine giornalistico, “… questione morale gallipolina” hanno pienamente ragione, ma difettano di memoria nel momento in cui lasciano comprendere che gli uomini della “Città Bella” che ricoprono incarichi istituzionali, sono stati pavidi e silenziosi. L’On.le Vincenzo Barba, la più alta carica istituzionale della nostra città, uomo che non mi risulta essere nato a Cortina D’Ampezzo, né tantomeno residente a Mazara Del Vallo, ha lanciato nello stagno della discussione non un sasso, bensì un macigno grande quanto una casa. Egli ha detto che i faccendieri debbono allontanarsi dalla politica della città e del territorio, ma ha ribadito con forza che Gallipoli non è né il Bronx né la città in cui la corruzione ha preso il sopravvento sulla buona amministrazione e sulla vita commerciale, imprenditoriale e sociale. Ciò non per quell’afflato di gallipolinità che tutti gli riconosciamo e ci riconosciamo, ma per un’analisi istituzionale scevra dal vuoto sentimentalismo. Da uno scranno modestamente più basso rispetto a quello dell’On.le Barba, credo che sia giusto e doveroso discutere di etica e morale nella politica e nella società gallipolina, senza dare l’impressione a qualcuno di preferire il silenzio alla parola, ma è proprio da quelle riflessioni che dobbiamo ripartire. Ad oggi non risulta in nessun atto che la nostra Amministrazione, onestamente guidata dal Dott. Giuseppe Venneri, si debba sentir chiamata in causa per qualsiasi triste vicenda. Anzi, l’assenza di ogni spregiudicatezza amministrativa fa del nostro buon governo il punto di partenza da cui riprendere il cammino, avvalendosi di ogni proficuo contributo che, in tal senso, vorranno apportare tutti i colleghi dell’opposizione e tutte le persone di buona volontà della società civile. Ognuno di noi deve sempre sentirsi in discussione e deve sempre essere pronto a fare un passo indietro, qualora apparisse o fosse inadeguato ad un responsabile progetto di crescita e sviluppo nell’alveo della legalità della nostra città. Ma ciascuno di noi, come ha opportunamente ricordato l’On.le Barba nel suo intervento, deve compiere non uno, bensì due passi in avanti per impegnarsi per il bene della cosa pubblica, a testa alta, senza il timore di sentirsi sospettato per cose che una specchiata moralità comportamentale non possono e non debbono mai adombrare. Ciascuno di noi è utilissimo al progetto, pur senza avvertire l’arroganza di sentirsi necessario. Ciò che conta è il bene di un’intera collettività ed una classe dirigente che voglia dirsi all’altezza di quella collettività, deve sentire il dovere morale di impegnarsi per essa, difendendone l’onestà, la laboriosità e l’eccellenza senza mai nascondere le mele marce che in ogni buon paniere pur si annidano. E’ da qui che dobbiamo ripartire. Ciascuno per quanto di propria competenza. Lo scaricabarile non serve. Nemmeno il pessimo gioco del “… tanto peggio, tanto meglio”. Ci vuole dignità, onestà e trasparenza. E forse, come diceva qualcuno, “Amore per Gallipoli”. Se questo è il fine che ci accomuna, andiamo avanti. Altrimenti, tutti a casa!
Antonio Barba
_______________________ .....in medio stat virtus.....
Modificato da - callipolis on 06/12/2009 21:07:15
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Spedito - 29/11/2009 : 15:42:59
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La storia sembra quasi tristemente ripetersi. Come accadde agli inizi degli anni '90 il malaffare non sembra aver abbandonato Gallipoli, tutt'altro stando al gossip che si fa sui giornali e sulle Tv locali la commistione tra politica, affari e criminalità sembra esserci più di prima. E la cosa peggiore e che la gente comune non sente la necessità di indignarsi, o meglio si indigna ma non ha la forza nè la voglia di arrabbiarsi e dimostrare il disappunto verso una classe politica che si è ampiamente dimostrata incapace di governa e dare risposte ad una città che è ormai in un lento declino. Fa rabbia sentire i signorotti locali riempirsi la bocca dando lezioni di moralità e di legalità. Una settimana fa strappai quasi il giornale nel leggere le dichiarazioni dell'on. Barba, con la sua consueta faccia tosta dichiarava: Citazione:"La nostra città merita un impegno civico che non può fermarsi dinanzi a niente e a nessuno. La nostra città merita un’attenzione costante, frutto di un impegno serio e disinteressato. La nostra città merita che i faccendieri che utilizzano la politica per realizzare le loro ambizioni personali o, peggio ancora, i loro affari facciano un passo indietro, lascino libero il campo, si dimettano da tutto e da tutti e facciano respirare legalità e la e laboriosità, da ogni singolo poro, il tessuto sociale della Città Bella." |
Impegno civico, impegno serio e disinteressato, attenzione costante ecc. Ma sa di cosa sta parlando? In tutti questi anni che fa politica cosa ha prodotto di buono per questo benedetto paese. Assolutamente nulla, nulla! E si mette a parlare di queste cose. Di cosa parla? Gallipoli non è migliorata in nulla, si curano gli interessi dei parenti e degli amici più stretti. Si vendono beni comunali e casualmente un consigliere comunale (barbiano doc) senza arte nè parte se lo aggiudica per la modica cifra di 1.500.000 euro. Forse lui non rientra nei faccendieri scesi in politica per tutelare e ampliare i propri affari. La vicenda del porto turistico non riguarda più l'on. Barba che i pescatori di Gallipoli? Non è forse lui che ha nell'area chiesta da Italianavigando il suo distributore di gasolio, e vede perciò minacciato il suo bussiness? Su una cosa ha ragione però l'onorevole, questi faccendieri è bene che lascino libero il campo, che si dimettano da tutto e da tutti. Prenda esempio perciò dall'amico Flavio Fasano e ci faccia questo favore. Gli saremo eternamente grati. Si faccia da parte. Non è così indispensabile come crede. Possiamo tranquillamente fare a meno di lui e dei suoi lacchè. Gallipoli merita altro!
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Spedito - 29/11/2009 : 20:09:36
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ma che belle parole quelle del delfino in odore di santità...ricordano tanto le dichiarazioni di de marini e ferilli...ora scopriremo che in realtà sono i cittadini che non vogliono bene a gallipoli...ci voleva proprio questa lezione di educazione civica completa di esortazione...
Citazione:Se questo è il fine che ci accomuna, andiamo avanti. Altrimenti, tutti a casa! |
mi sembra che da questo spazio lo si sia sempre fatto, mi sembra che abbiamo sempre esortato tutti i politicanti ad andare a casa perchè avevano fatto il loro tempo...risultato? sono ancora lì, in persona o per interposta persona...in mancanza di fatti non posso e non voglio demonizzare nessuno nè, tantomeno, sussurrare nomi come si fa' in ogni angolo della città, certo è che qualcuno le mazzette pare proprio che le abbia prese e ora sarebbe onesto da parte di tutti i rappresentanti chiudersi in un dignitoso silenzio ed attendere le valutazioni della magistratura (sempre che la cosa emerga e non venga affossata). come ho già detto, mi sarei aspettato solo un piccolo gesto dal sindaco, avrei voluto che uscisse fuori con un manifesto pubblico per informare la popolazione di quanto stia accadendo; del resto, se parliamo di trasparenza allora facciamolo fino in fondo e non a "targhe alterne". si ha un bel parlare di buon governo e di etica e morale, intanto lo spettro dell'indagine si aggira nei corridoi del comune. qualcuno pare che abbia preso stè benedette mazzette e la cosa che sfugge agli indignati signori è il fatto che (se dovesse essere accertato il reato) una cosa del genere è già indice di cattivo governo. significa che qualcuno ha approfittato del proprio ruolo o che ha omesso il controllo. quindi per ora farebbero bene a non rivestire il ruolo delle "vergini violate" e ad indignarsi, tutto è possibile e tutto può accadere...magari scopriamo che le mazzette non sono state prese ma magari viene fuori che l'onorevole deve ancora restituire gli stipendi indebitamente percepiti di quando era sindaco o che qualcuno a lui vicino deve ancora regolarizzare l'acquisto dell'immobile di via chiaiese...forse è un bene che stì benedetti ROS siano andati a dare uno sguardo alle carte, ogni tanto una ventata d'aria in quei faldoni polverosi e magari ben nascosti al chiuso di qualche armadio fa' proprio bene. ci sono volute le intercettazioni per far si che la magistratura mettesse il naso tra le carte quando invece un tale intervento sarebbe dovuto essere stato invocato dall'opposizione (antonè, non me ne volere ma te l'ho sempre detto ). "mintimu focu a casa brusciata" direbbero i saggi...pretendiamo chiarezza e informazione, facciamo finalmente valere i nostri diritti. ora scusate ma esco un attimo fuori tema...mi spiegate come mai ad un tratto su questo forum si assiste al risveglio dei morti viventi? siete stati tutti zitti e ora vi beate della ripresa delle attività...ma perchè? non potevate continuare a scrivere per vostro conto? avevate bisogno della "sferzata"? ....mbah, e ci bbè capisce...
__________________________________________ Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni
Illustre conforumiano
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Spedito - 05/12/2009 : 09:21:28
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Mala politica: Il prefetto chiede una indagine sul voto
Notizia apparsa sul Nuovo Quotidiano di Puglia. In sostanza il Prefetto vuole vederci chiaro sul voto delle comunali del 2008 e delle Provinciali del 2009. Si parla delle relazioni di servizio delle forze dell'ordine sui rapporti tra politici gallipolini e criminalità. Rapporti che riguardano non solo il discorso di "Dare e avere", ma anche l'inserimento nelle liste elettorali di persone con condanne di mafia e di droga,nonchè coinvolte in sparatorie e tentati omicidi (sto riportando testualmente dall'articolo). L'attenzione è rivolta anche al sempre denunciato voto di scambio (denuncia pubblica su questo forum ma anche nei comizi da parte di molti politici e non locali) e ai rapporti tra Salvatore Padovano e il Sandro Quintana, ma anche ai rapporti tra Flavio Fasano e Rosario Padovano. Con riferimento alle elezioni di giugno si elenca una serie di pratiche messe in atto per calamitare il consenso: banconote porta a porta (un classico), promesse di posti di lavoro (la solita litania), strade asfaltate (una new entry), ecc. ecc. Dall'articolo mi sembra di capire che si voglia scavare a fondo il problema andando anche a ritroso nel tempo fino all'inizio della seconda metà degli anni '90. Nella stessa pagina del giornale c'è un comunicato a firma del sindaco, il quale dice di non voler parlare dell'argomento perchè ha rispetto della magistratura e del lavoro che sta svolgendo. Il suo non è un atteggiamento omertoso e accusa coloro che stanno agitando le acque dicendo che lo fanno nella speranza di racimolare qualche voto in più, e spingendo nella direzione di giungere allo scioglimento per infilatrazioni mafiose come nel '91.
Caro sindaco, invece di nascondersi dietro frasi di circostanza, e dietro qualche spot ad effetto (come quello sul progetto di realizzare parcheggi sotto il piazzale del monumento dei Caduti e in Piazza Giovanni XXIII), col solo intento di distogliere l'attenzione da un argomento scottante, non è forse il caso di convocare un consiglio Comunale monotematico nel quale approfondire la questione della moralità della politica gallipolina e nello stesso Consiglio dimettersi? In questo modo darebbe la possibilità ai gallipolini di eleggere (si spera) una nuovo Consiglio comunale e un nuovo sindaco che non siano toccati da queste vicende. Le accuse di voto di scambio non sono certo sconosciute ai più a Gallipoli. Se poi le relazioni con la criminalità fossero confermate dai magistrati sarebbe veramente controproducente per Gallipoli. La città non ha bisongo di un lungo commissariamento.
Sindaco Venneri si dimetta!
Modificato da - Il Nomade on 05/12/2009 09:31:41
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Spedito - 05/12/2009 : 13:42:54
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LA QUESTIONE MORALE GALLIPOLINA
_____________________ Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà. epitteto
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Spedito - 06/12/2009 : 09:56:14
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Vedo, Sento, ma... non parlo. Che infelice titolo quel manifesto!!! Una frase che ho letto qualche altra volta con riferimento alla mafia, o almeno il senso era uguale. D'altra parte è nello stile mafioso tacere. Talvolta si lanciava questo messaggio per dire agli altri che il soggetto incappato nelle maglie della giustizia non avrebbe mai parlato pur avendo visto e sentito. Date le notizie che corrono sui giornali e con i primi nomi che escono fuori, quel titolo potrebbe anche essere interpretato da qualcuno in questo ultimo senso. Che pena e che sofferenza!!!
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Spedito - 06/12/2009 : 10:42:20
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Questione morale,voto di scambio alle elezioni amministrative e provinciali,nomi altisonanti da 25 anni presenti in Consiglio Comunale in "odore"(direi meglio puzza)di indagine per corruzione............quante novità per il mio paesello!!!!! E chi mai si è accorto di qualcosa?Ma sara vero?
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Spedito - 06/12/2009 : 11:21:03
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Vedo con piacere che le discussioni sui temi travagliati di Gallipoli sono riprese e che gli amici bene informati hanno ripreso a commentare. Sarebbe possibile leggere qualche articolo di stampa interessante inserendolo sul forum?
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Spedito - 06/12/2009 : 11:35:00
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BENE! Ora che i nomi cominciano a venir fuori, che ne dice il signor...anzi Benvenga: non sarebbe il caso di chiedere scusa al popolo gallipolino per essere stato costretto a sopportare la sua ingombrante presenza, facendo la prima cosa utile davvero per Gallipoli, cioè SPARIRE totalmente dalla circolazione? Vergogna! I gallipolini pagano, e i furbi intascano.
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Spedito - 06/12/2009 : 12:55:08
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Sindaco,se hai ancora un po' di dignita',dimettiti(finche' sei in tempo)in quanto ai tuoi consiglieri,spero che gli sia passata la voglia di ridere e scherzare durante i consigli comunali pensando che cosi' facendo potevano prendere per il culo i cittadini che erano in sala.A proposito...sul corso non si fanno piu' vedere,come mai? I nomi...vogliamo i nomi.
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Spedito - 06/12/2009 : 13:43:18
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Citazione:Sarebbe possibile leggere qualche articolo di stampa interessante inserendolo sul forum?
Originariamente inviato da Luigi De Tommasi - 06/12/2009 : 11:21:03
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E' vero ci sono i gallipolini che da fuori città non riescono ad avere informazioni di prima mano. Per loro ed in particolare all'amico Luigi fornisco il testo dell'articolo pubblicato ieri sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
I Misteri di Gallipoli. Le Confessioni inconsapevoli[/b] Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri 5.12.2009.
[b]Il libro nero delle tangenti «Soldi a sei-sette persone a cominciare dall’assessore» Un libro nero con gli importi delle tangenti. Denaro che sarebbe stato dato agli amministratori gallipolini «incominciando dall’asses - sore e finendo al consigliere». Sono contenute nelle intercettazioni telefoniche eseguite dai militari del Gico della Guardia di Finanza nell’indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia. Ora emergono nuovi particolari. Sono contenuti nei verbali di tra scrizione delle conversazioni intercettate nelle studio di Gian - carlo Carrino, 48 anni, di Nardò, consulente a m m i n i s t r at ivo. Il professionista parla con una donna. E dal contenuto dei dialoghi, gli investigatori ipotizzano il versamento di «tangenti che sarebbero state versate ad esponenti politici del comune di Gallipoli». Ecco alcuni passaggi dell’inter - cettazione effettuata il 9 maggio del 2008 all’interno dello studio professionale di Nardò. Carrino: io ho visto il libro nero di tutti. Non mi fare parlare glieli ha dati 5 carte, 5 carte, 5 carte, questo è il libro nero, stai tranquilla. Donna:soltanto lui e ma gli hanno fatto vincere l’appalto. Tu lo dai quanti milioni ha incassato quell’appalto? Carrino: Si, ma non mi dire che non glieli ha dati. Glieli ha dati perché quello ha tutto scritto, io ho visto, me l’ha detto lui e io non ci credevo... Più avanti, poi, nella stessa conversazione, si precisa. Carrino: Lui ha tutto un elenco di tutte le persone che hanno mangiato a Gallipoli che hanno mangiato... Tutto ce l’ha, tutti! Io non ci credevo che arrivasse a tal punto. Donna: io te l’ho detto... che ha distribuito Carrino: In non ci credevo, però i soldi glieli ha dati. Non una volta ma 2, 3, 4,5, glieli ha dati parecchie volte, Non mi rendo conto perchè sono nello stesse mese a 6-7 persone, capiscimi dunque. Ce li ha tutti scritti. Tutti incominciando dall’assessore e finendo al consi gliere, finendo a quello che si mette in mezzo per la tangente a tutti! E puntigtliosamente c’è scritto tutto, momento, attimo: dove, chi c’era, chi non c’era... Se scoppio io, scoppiano tutti! Donna: Però, ripeto, solo con gli arresti può incastrare Nel corso della conversazione il consulente, poi, aggiunge. Car rino: Ha preso soldi ogni mese, soldi seri. E a Roma sono a conoscenza di tutto perché quei documenti hanno viaggiato via fax. Quello si annota tutto e carica tutto perché i soldi non li ha cacciati lui, li hanno cacciati quelli di Roma. Donna: Lui non è.... Car rino: Lui non è niente. la Seta Eup è a Roma. Lui è amministratori di qui. Non c’entra un cazzo. E tutte le uscite lui le ha tutte dimostrate. Nella conversazione la donna, poi, fa riferimento ad una dazione di denaro (20mila euro) ricevuta da un parente impegnato in politica da parte di un imprenditore e ad alcuni lavori effettuati in una proprietà dello stesso politico per realizzare un muro di recinzione ed una piscina. I finanzieri, infine, annotano che «i due fanni riferimento a presunte appropriazioni/tangenti che il parente-politico avrebbe acquistato in relazione alla sua attività lavorativa presso un istituto scolastico della provincia». Ma nello studio di Giancarlo Carrino non si sarebbe parlato solo di tangenti. Gli investigatori del Gico, ottenuta l’autorizzazione di intercettare, ma anche di filmare gli incontri e di registrare le conversazione, hanno raccolto elementi tali da far sospettare tentativi di infiltrazione mafiosa nelle aste giudiziarie. Le indagini sono ancora in corso. L’attività dei militari del Gico, condotta sotto traccia, è uscita allo scoperto il giorno dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare per l’omicidio di Salvatore Padovano. Nel corso delle indagini, infatti, i finanzieri del Gruppo d’investi - gazione sulla criminalità organizzata, aveva raccolto elementi che, poi, sono confluiti nell’inchiesta sull’omicidio e sono stati richiamati nei provvedimenti restrittivi. Da qui la necessità di effettuare anche perquisizioni in casa degli indagati. All’esame della Guardia di Finanza ci sono professionisti che ruotano attorno alle procedure esecutivo. Il sospetto è che si siano attivati per condizionare le aggiudicazioni e che «abbiamo messo a disposizione dei gruppi criminali le proprie conoscenze e le proprie competenze professionali nell’ambito delle aste». Un business a cui era interessato Rosario Padovano che si sarebbe avvalso della collaborazione di Giancarlo Carrino. In una conversazione è lo stesso consulente amministrativo di Nardò ad ammettere si essere «riuscito a far anticipare l’asta tanto da sorprendere anche gli avvocati della controparte». E in un’altra conversazione Carrino aggiunge che «queste cose si fanno con la mente, con il cervello, non con la forza... adesso che ti sei portato qua ehh pinco pallino non serve a niente...»
Oggi vi è un articolo su Quotidiano in cui secondo la rassegna stampa è fatto il primo nome dei presunti corrotti: Enzo Benvenga, presidente del Consiglio comunale. Non l'ho ancora letto perchè come si può immaginare i giornali di questo periodo a Gallipoli vanno a ruba. Ma se chedi in giro è difficile che ti dicano qualcosa di concreto neppure su ciò che leggono. Siamo innegabilmente un popolo riservato e schivo da ogni pettegolezzo, come ben si sa. Lo stesso sindaco lo afferma: Vedo, sento ma...non parlo. articolo originale all'indirizzo web: http://edicola.lagazzettadelmezzogiorno.it/olive/ode/GDM/ aprire indice e cliccare su Gazzetta di Lecce. Sfogliare.
Modificato da - ElioPindinelli on 06/12/2009 14:06:12
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Spedito - 06/12/2009 : 16:13:34
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........ ae, ma a Caddrhipuli, Caputannu rriva prima ?
...... 'stà sparene certi corpi ..........
Illustre conforumiano
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Spedito - 06/12/2009 : 16:16:19
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Benvenga.......chi è questo Benvenga????? E' forse questo l'ex preside, con la villa con piscina ,da 25 anni amministratore di questo paese???' E cosa ha fatto mai di così tanto grave un uomo di tale spessore???? Secondo me sono da condannare tutti quelli che per così tanti anni gli hanno permesso di fare ciò che vuole!!! Non bisogna punire solo il peccatore ma anche chi gli ha permesso per 25 di peccare.
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Spedito - 06/12/2009 : 16:21:12
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Citazione: ........ ae, ma a Caddrhipuli, Caputannu rriva prima ?
...... 'stà sparene certi corpi ..........
Originariamente inviato da kashiwara - 06/12/2009 : 16:13:34
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Pe mo sta sparene i corpi ma tra picca sparene i pupi!
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Spedito - 06/12/2009 : 16:29:48
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Citazione:
OK, il link segnalato da Elio è giusto, ma ho fatto fatica a rileggere la pagina del giornale (colpa del mio browser ????). A questo link c'è la possibilità di leggerlo e di stamparselo, così da poterlo passare a chi non ha un PC ...... http://www.portadimare.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=10568
Citazione:Citazione: ........ ae, ma a Caddrhipuli, Caputannu rriva prima ?
...... 'stà sparene certi corpi ..........
Originariamente inviato da kashiwara - 06/12/2009 : 16:13:34
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Pe mo sta sparene i corpi ma tra picca sparene i pupi!
Originariamente inviato da libero - 06/12/2009 : 17:21:12
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.... ae, vastasi, cci boi ddici ???????
Illustre conforumiano
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Spedito - 06/12/2009 : 18:05:20
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Oggi sul Quotidiano e sulla Gazzetta del Mezzogiorno sono stati pubblicati due interessantissimi articoli. Già Elio Pindinelli ne aveva fatto cenno. In entrambi si fanno i nomi dei primi indagati (presunti), e oltre a E. Benvenga è stato fatto il nome di Ferruccio Piscopiello da Melissano. La cosa comincia a farsi interessante.
Modificato da - Il Nomade on 06/12/2009 18:06:50
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Spedito - 06/12/2009 : 18:40:56
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Ho letto con interesse e sgomento l'intercettazione nello studio di Carrino, i nomi che emergono e le dichiarazioni del nostro sindaco. Ammetto di essere un cittadino disattento, e, nell'interpretazione della vicenda, bisognerebbe ricostruire la vicenda dell'appalto rifiuti alla ditta seta per capirne di più. Andando a memoria, ricordo che si era palesata l'illegittimità dell'assegnazione dell'appalto dei rifiuti, ma onestamente non so come sia finita la vicenda (bisognava fare/è stata fatto un nuovo appalto?) Ricordo anche di un legame tra l'attuale ditta e il sindaco Venneri. Chi può, può fare un pò di chiarezza a favore di tutti? Quindi, prima vediamo di contestualizzare.
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Spedito - 06/12/2009 : 19:12:36
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Citazione: [.....] In entrambi si fanno i nomi dei primi indagati (presunti), e oltre a E. Benvenga è stato fatto il nome di Ferruccio Piscopiello da Melissano. La cosa comincia a farsi interessante.
Originariamente inviato da Il Nomade - 06/12/2009 : 19:05:20
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Un altro link dalla Gazzetta del Mezzogiorno ......
Citazione:Politica e affari sospetti spuntano i nomi di Benvenga e Piscopiello Più volte citati il presidente del consiglio comunale e l’ex capo della «Seta» • GALLIPOLI. Potrebbe essere il presidente del consiglio comunale di Gallipoli, l’«assessore» di cui si parla a proposito di tangenti nelle intercettazioni carpite dai militari del Gico della Guardia di finanza, nello studio del consulente Giancarlo Carrino, a Nardò .
Si tratterebbe di Enzo Benvenga del Pdl, sino allo scorso anno preside dell’istituto professionale «Leonardo da Vinci» di Gallipoli, e più volte eletto consigliere comunale. In passato, l’uomo politico ha ricoperto anche l’incarico di assessore e quasi certamente è per questo motivo che nelle intercettazioni ambientali delle conversazioni fra Carrino e una donna, i due continuano a chiamarlo appunto «assessore».
In una delle inchieste-satellite nate dalle indagini di Finanza, carabinieri del Ros e polizia dopo l’omicidio del boss Salvatore Padovano, Benvenga risulta indagato al pari dell’imprenditore Ferruccio Piscopiello di Melissano.
Sino a poco più di un anno fa l’uomo d’affari era responsabile della «Seta», la Società che ancora oggi gestisce il servizio di nettezza urbana a Gallipoli, e che oggi conta su una sede a Roma e su un nuovo amministratore.
I due, stando alle indiscrezioni raccolte, risultano indagati per gli articoli 317 e 319 del codice penale, che corrispondono ai reati di concussione e corruzione.
L’iscrizione sul registro delle persone indagate è una sorta di atto dovuto, perché, intercettazioni a parte, gli investigatori coordinati dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia Elsa Valeria Mignone, sono ancora a caccia di riscontri, e quindi di prove.
Siamo, insomma, nel campo delle ipotesi. Verosimilmente, a dare peso ai sospetti sarebbe stato proprio il tenore delle conversazioni intercettate nello studio di Carrino (anche il consulente amministrativo è indagato, ma nell’inchiesta sulle aste giudiziarie), sul giro di tangenti, che al momento sono da considerare soltanto presunte. I due nomi spuntano proprio in quei dialoghi che, per la loro crudezza, nulla lasciano alla fantasia. Ma Benvenga e Piscopiello, sempre che effettivamente a loro si faccia riferimento, non sono i soli di cui si parla. Tant’è che a proposito delle dazioni di denaro ci sono ripetuti riferimenti ad altri, «incominciando dall’assessore», per rimanere testualmente alle trascrizioni, « ed arrivando al consigliere » .
Frasi tagliate con l’accetta, verrebbe da dire, che però - va sottolineato - necessitano ancora di mille e uno riscontri.
Ma Carrino, che nel corso delle conversazioni rivela di aver visto con i propri occhi il libro nero delle tangenti, e quindi nomi e soldi versati, procede nei suoi dialoghi a colpi di sciabola. Tanto da indurre la sua interlocutrice ad indossare i panni dell’«avvocato del diavolo» e a sbottare, a proposito del presidente del consiglio: «Perché, allora, ha dovuto fare 10mila mutui, prestiti?».
La donna quasi non credendo alle proprie orecchie, mette in campo un altro argomento a difesa di Benvenga e fa cenno alle spese elettorali: «Per esempio, per la campagna elettorale, i soldi glieli ha dati Barba». E sebbene di Barba non venga fatto anche il nome di battesimo, pare chiaro che il riferimento sia al parlamentare Vincenzo Barba. E Carrino, di rimando: «Ma che gli ha dato? Quei 4, 5 i 7 o 9, non è quello».
La donna puntualizza: «4.500 euro». Ed ancora Carrino: «Non è quello il discorso, non è il fatto di Barba, non stiamo parlando di 3, 4, 5.000 euro. Stiamo parlando di soldi molto più seri, che lui ha incassato ogni mese, che ha speso tutto il giorno».
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Spedito - 07/12/2009 : 12:43:58
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Comunicato stampa: “Continuo ad apprendere, con immenso dolore e grande vergogna, le inquietanti notizie che nel corso dell’ultimo mese, vengono diffuse dai locali organi di stampa e che riguardano le indagini giudiziarie circa presunti intrecci tra esponenti della criminalità organizzata locale, gruppi affaristici ed amministratori comunali. Rispetto allo scorso anno, quando in seguito al “noto fatto di sangue” si paventò la possibilità di uno scioglimento del Consiglio Comunale della nostra città, oggi, con le indagini in dirittura d’arrivo, con nomi e cognomi, ruoli di responsabilità e capi di accusa che stanno venendo alla luce, sento il dovere morale e civile, prima ancora che di mera opportunità politica, di rendermi disponibile a rimettere il mandato rappresentativo che ho ricevuto dai miei elettori. A dispetto di chi, in maniera ipocrita e pavida “ascolta, sa ma non parla”, invito tutti i colleghi di buona volontà, presenti in Consiglio Comunale e che hanno a cuore le sorti della nostra Gallipoli, a dare identica disponibilità alle dimissioni. In particolare, ai consiglieri della maggioranza, rivolgo l’esortazione a segnare una forte e coraggiosa discontinuità con il passato ed a prendere le giuste distanze dai loro colleghi in “odore di illegalità”. Ritengo infatti che sia doveroso da parte di tutti i colleghi Consiglieri, risparmiare alla città l‘onta ed il disastro del sempre più incombente scioglimento del Consiglio Comunale. Il movimento di categoria della pesca gallipolina ed i cittadini che hanno sostenuto la Lista Civica per Gallipoli “NOI CI SIAMO!” (fenomeno elettorale imprevisto e coraggioso laboratorio politico cittadino dallo scorso anno), unitamente alla dirigenza provinciale del Partito dell’Italia dei Valori, mi hanno sollecitato e confortato in questa scelta e mi hanno altresì investito del poco gradevole compito a che mi faccia ambasciatore, in Consiglio Comunale, di una mozione di sfiducia al sindaco, in occasione della prossima seduta utile.”
Dott. Avv. Tommaso Scigliuzzo Cons. Comunale nella Lista Civica “NOI CI SIAMO!” Responsabile Circolo Cittadino “Di Pietro – Italia dei Valori”
Corciulo Vincenzo Giovanni Carmone Promotori della “Lista Civica per Gallipoli NOI CI SIAMO!”
Avv. Francesco D’Agata Responsabile per la Provincia di Lecce “Di Pietro – Italia dei Valori”
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Spedito - 07/12/2009 : 16:33:37
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Ulteriori notizie in merito: http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=8865
7 dicembre 2009 Politica e malavita. Gallipoli sotto indagine
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Spedito - 07/12/2009 : 18:14:36
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L'ultimo articolo che hai riportato kashi getta ombre inquietanti su quello che sta per accadere e da ciò che potrebbe emergere dalle indgini. E' sibillino come tutte le indiscrezioni di questi giorni. A questo punto mi chiedo quanto manca alla conclusione dell'indagine per veder emergere i rinvii a giudizio. Spero poco, per porre fine alla ridda di voci e per sapere davvero cosa è successo e chi è coinvolto. Nel frattempo, bisogna stabilire cosa fare politicamente. Dai giornali emerge il coinvolgimento di Benvenga; ergo, Benvenga dovrebbe dimettersi. I suoi colleghi? Dipende. Se hanno il coraggio di affermare che Benvenga ha agito da solo e si dichiarano estranei alla vicenda, nulla può vietare loro di continuare nel loro incarico. Aspettando con serenità la conclusione delle indagini. Anche noi aspettiamo con serenità che emergano i nomi. Il silenzio, invece, è assordante; sembra di timore, più che di rispetto per le forze dell'ordine. La mozione di sfiducia di Scigliuzzo o dei rappresentanti dell'opposizione può avere significato politico, ma formalmente è vuota. Se i signori della maggioranza si reputano integerrimi vadano avanti, ma "scarichino" al tempo stesso Benvenga.
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Spedito - 07/12/2009 : 18:25:13
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Le carte sono da tempo in mano alla procura,basta guardarle.
16 Anche la sinistra prende posizione e riconosce: QUESTIONE MORALE COMUNICATO STAMPA Le dichiarazioni dell’ex Vice Sindaco Pindinelli, rese pubbliche in diverse occasione negli ultimi giorni, sono di una gravità inaudita ed avrebbero dovuto provocare un atto di immediato chiarimento da parte del Sindaco della Città, di tutta la Giunta e della maggioranza consiliare così pesantemente chiamati in causa. Si tratta di una denuncie circostanziate, nelle quali sono ipotizzabili diversi reati di natura penale, coinvolgenti anche la struttura tecnica del Comune, per le quali non può essere tollerato alcun silenzio e omissione. Pindinelli, al quale va politicamente, comunque, contestata la tardività delle accuse, ha il dovere di informare l’Autorità giudiziaria circa i fatti ed i nomi che ha fatto trasparire chiaramente (ma non ha detto esplicitamente) fornendo tutti gli elementi utili per individuare ogni eventuale responsabilità. Ma è altrettanto evidente che chi guida la civica amministrazione ha un dovere in più nei confronti dei cittadini. § E’ stato ipotizzato il comportamento illegittimo “di un assessore che, in barba al divieto esplicito della legge, non solo firmava progetti per privati, ma si riteneva anche autorizzato ad interferire sull’attività di quello che era l’assessorato all’urbanistica”. § E’ stato detto che un Assessore “si intrometteva in procedure finalizzate all’agibilità di un locale commerciale attestando (si fa per dire) la conformità dell’autorizzazione edilizia”; § E’ stato detto che un Assessore “riteneva lecito sostituire un intero faldone a sua firma con altro con firma aliena, conservando però l’originaria domanda protocollata”; § E’ stato detto che non si sono avute risposte a queste segnalazioni perché si tratta di un Assessore “riferimento diretto a numeri consiliari recuperati strada facendo”; § Ed infine è stato pure detto che “note riservate” a firma di Pindinelli, sono state inviate agli organi tecnici del Comune; Davanti a queste segnalazioni, come ogni cittadino di Gallipoli, intendiamo chiederci: cosa aspetta l’Assessore indicato nella denuncia a fare immediatamente chiarezza sui fatti segnalati? Cosa aspettano gli Organi Tecnici del Comune ad aprire una indagine interna per verificare l’attendibilità delle segnalazioni dell’ex Vice Sindaco Pindinelli? E cosa aspetta il Sindaco Venneri, anziché tergiversare e scaricare ad altri responsabilità che gli appartengono tutte, a fare quello che dovere morale gli impone: mettere a disposizione della Magistratura tutta la documentazione in suo possesso ed in possesso degli Uffici comunali? Se il Sindaco, l’Assessore, i Consiglieri Comunali si sentono denigrati dalle pesanti accuse di Pindinelli lo smentiscano immediatamente facendo conoscere ai cittadini la verità dei fatti. In caso contrario traggano subito le conseguenze che ogni uomo pubblico degno di questo nome avrebbe già dovuto sentire: se ne vadano a casa. Gallipoli, 20.6.2003. IL PRESIDENTE IL COORDINATORE (Giorgio CASALINO) (Salvatore FERRARO) IL CAPO GRUPPO (Gianfranco CONTE)
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Spedito - 07/12/2009 : 19:09:33
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E' chiaro che questi sono i fatti successi nel 2003,se andate sul linck c'e' tutto il dossier di Pindinelli (questo per chi non ha avuto la possibilita' di leggerlo)
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Spedito - 07/12/2009 : 19:18:39
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Oggi in città è apparso un manifesto a firma di Enzo Benvenga. Per quanta buona volontà,impegno e concentrazione abbia messo per poterlo capire, non ci sono riuscito!!!!Sarà stata la pesantezza della puccia???? Stasera ci riprovo.
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Spedito - 07/12/2009 : 19:32:03
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Citazione:Oggi in città è apparso un manifesto a firma di Enzo Benvenga. Per quanta buona volontà,impegno e concentrazione abbia messo per poterlo capire, non ci sono riuscito!!!!Sarà stata la pesantezza della puccia???? Stasera ci riprovo.
Originariamente inviato da libero - 07/12/2009 : 19:18:39
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Sembra che la puccia abbia appesantito anche la dialettica di Gazzella54 che pur conoscendo le vicende relative al mio esautoramento da vicesindaco nel 2003, evidentemente non ricorda i documenti da me pubblicati in relazione al servizio della spazzatura e ai contrasti con Enzo Benvenga in commissione. Sarebbe forse opportuno che la procura acquisisse nuovamente quei documenti che furono a suo tempo frettolosamente archiviati senza neppure avere avuto la decenza di convocarmi. E pensare che io mi prendevo la responsabilità di accuse di reato e con l'archiviazione nessuno mi ha contestato la calunnia, che è reato perseguibile d'ufficio. In ogni caso quei documnti sono liberamente scaricabili all'indirizzo web: http://digidownload.libero.it/elpidio1949/PDF/questione%20morale1.pdf
Modificato da - ElioPindinelli on 11/12/2009 11:01:16
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Spedito - 08/12/2009 : 04:31:38
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Citazione:Oggi in città è apparso un manifesto a firma di Enzo Benvenga. Per quanta buona volontà,impegno e concentrazione abbia messo per poterlo capire, non ci sono riuscito!!!!Sarà stata la pesantezza della puccia???? Stasera ci riprovo.
Originariamente inviato da libero - 07/12/2009 : 20:18:39
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Anch'io ho provato a capire il manifesto di Benvenga e siccome non avevo ancora mangiato, dubito che la mancata comprensione del manifesto stesso possa essere attribuito alla nostra tradizionale Puccia. Forse l'incomprensibilità può essere attribuito all'età avanzata dell'ingegnere che comincia a farsi sentire.
Per ciò che riguarda la mozione di sfiducia, al contrario di francescof che dice:
Citazione:La mozione di sfiducia di Scigliuzzo o dei rappresentanti dell'opposizione può avere significato politico , ma formalmente è vuota |
io la cosa la vedo diveramente. Non vedo in effetti perchè una mozione di sfiducia se ben costruita possa essere considerata formalmente vuota. La mozione oltre ad avere un chiaro significato politico (come dice lo stesso francescof) è l'unico strumento formale a disposizione dell'opposizione per discutere sull'argomento della moralità nella politica gallipolina. Scigliuzzo secondo me vuole che in questo caso la crisi che sta investendo la nostra amministrazione sia affrontata nella sede opportuna, ovvero il Consiglio Comunale. Chi ha seguito i suoi comizi o i suoi interventi sa che ha sempre criticato aspramente il modo in cui si decide sulla vita amministrativa della città. Le decisioni importanti si sono sempre prese fuori da Palazzo Balsamo. Un bar mentre si prende il caffè con l'onorevole, o presso la segreteria politica dello stesso onorevole, o magari nell'ufficio di un notaio mentre si rassegnano le dimissioni da consigliere. Mai che di argomenti importanti si sia mai discusso alla luce del sole in Consiglio Comunale. La proposta quindi vista sotto questo punto di vista la trovo interessante. Secondo me è l'unico modo per stanare il sindaco e i suoi consigieri e costringerli a parlare.
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Spedito - 08/12/2009 : 14:01:56
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Al fine solo di documentare gli accadimenti pubblico la foto del manifesto fatto affiggere da Benvenga. In verità mi sarei aspoettato una sonora querela nei confronti di Carrino e della sua, fino ad ora, anonima interlocutrice, per vedere subito accertata la verità di qulle affermazioni. Comunque ognuno sceglie come difendersi, anche se il silenzio non aiuta a capire.
Interessante anche l'articolo della Margarito pubblicato sul Nuovo Quotidiano con le dichiarazioni di Barba. Il nostro onorevole si accorge all'improvviso, dopo aver sparlato di tutto e di tutti e dopo aver sbeffeggiato i propri avversari politici si accorge all'improvviso che occorre salvare le regole della democrazia, il rispetto della dignità delle persone, il rspetto del dovere civico...etc....etc... Come se, insomma Barba avesse adempiuto a quelle regole. In fine vi è l'avvertimento (mafioso o che?). Dice infatti che o"sarebbe molto meglio chiudere la bombola del gas delle polemiche per evitare che quella pentola sbotti definitivamente e salti inaria, deflagrando e facendo anche del male alle persone ignare che non lo meritano affatto". Attenti dunque, maggioranza e opposzione, la pentola potrebbe esplodere. Barba però non s'accorge che c'è tanta gente a Gallipoli che invece che assistere all'ennesimo inciucio preferirebbe vedere saltare in aria l'intera pentola. Dopo il disastro subentra almeno la tanto sosparata ricostruzione.
Modificato da - ElioPindinelli on 11/12/2009 11:07:10
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Spedito - 08/12/2009 : 15:22:17
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Certo che l'interlocutrice di Carrino, lascia intendere che conosce molto bene la situazione del "politico interessato alle tangenti" - quando parla della piscina, del muro di cinta, e dei presunti innumerevoli mutui che lo stesso avrebbe contratto per far fronte alle sue spese. Ciò lascia intendere che la stessa interlocutrice è molto vicina al "personaggio politico" se non addirittura parente. Credo quindi che la querela che Pindinelli si aspettava non la vedremo mai, ma di sicuro al quartiere lido San Giovanni, nei giorni scorsi ci saranno state delle urla non indifferenti...
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Spedito - 08/12/2009 : 15:33:17
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Caro Elio ,conoscevo già ieri era il contenutodel comunicato di Barba ma non ho detto nulla per evitare che lo potesse modificare. Oltre a quello che dici tu mi sembra come se fosse una rassicurazione per i consiglieri comunali di totale garanzia che non ci sono pericoli e che nulla succederà. Io direi di lasciare fare alla magistratura il suo lavoro....tanto lo sta facendo ed anche molto bene.
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Spedito - 09/12/2009 : 12:06:55
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allora, uno vede, sente e non parla, l'altro dice che c'è un momento per parlare e un altro per tacere e, infine, l'ultimo dice che bisogna spegnere il gas per evitare che la pentola salti in aria... su una sola cosa sono daccordo con i tre, sul fatto che ci si debba augurare che la magistratura faccia chiarezza sulle questioni. non c'è molto da commentare in verità, la città è travolta da uno scandalo che vede come presunti protagonisti noti politici locali, l'opposizione chiede (giustamente) le dimissioni del consiglio comunale ma coloro che sono chiamati in causa proprio non ne vogliono sapere di abbandonare la poltrona...fulgido esempio di "attaccamento al dovere"...ciò che mi sconvolge, in realtà, è l'impermeabilità, tutto scivola addosso senza lasciar traccia, neppure lo sforzo di andare in consiglio comunale per discutere la cosa alla luce degli sviluppi. nessuno che senta l'esigenza di spiegare la cosa alla luce del sole. in città i soliti cicalecci, i soliti capannelli in cui si discute a bassa voce, le solite voci non confermate. nomi che circolano, leggende metropolitane, etc. etc... inutile dire che mi ha lasciato sconcertato l'affermazione di barba circa la pentola che potrebbe esplodere...io, da lettore poco attento, frettoloso e poco avvezzo alla politica, l'ho interpretata come la raccomandazione affinchè non si vada avanti nel richiedere le dimissioni del consiglio perchè potrebbe venire fuori altro, ma si sa, non parlando il politichese, ho sicuramente interpretato male. ma anche le altre due affermazioni diramate a mezzo manifesto mi hanno lasciato di stucco: un sindaco che non parla pur sapendo non mi sembra il massimo della trasparenza da lui tanto proclamata; un presidente del consiglio sempre tanto logorroico e pronto a scatenarsi contro tutti che dice che ora c'è un momento per tacere...il primo avrebbe dovuto parlare invece, magari raccomandando le dimissioni di chi è coinvolto nella vicenda e l'altro avrebbe potuto anche risparmiarci la lettura di quelle parole di cui, francamente, avremmo fatto volentieri a meno...a proposito, mia moglie e un paio di amici mi hanno fatto notare che il sindaco risponde per proprio conto con un manifesto a nome "città di gallipoli", è come se dicesse che TUTTI noi cittadini non dobbiamo parlare...perchè? perchè i manifesti non li ha fatti stampare a proprio nome? perchè coinvolge tutta la cittadinanza in questa sua scelta? è inutile dire che il buon senso imporrebbe, a coloro che sono coinvolti, di rassegnare le dimissioni da qualsiasi incarico ricoperto "motu proprio". in questo, devo dire, ho molto apprezzato Fasano: non appena è venuto fuori il suo nome nell'inchiesta si è subito dimesso dal partito nonostante a tutt'oggi, credo, non sia neppure destinatario di avviso di garanzia. l'opposizione, checchè se ne dica, ha detto ciò che si doveva dire. quel "tutti a casa" assume il significato di vero rispetto per la democrazia, è un atto dovuto nei confronti di chi ha concesso la propria fiducia a coloro che ora siedono (ancora) in consiglio comunale. barba può dire tranquillamente il contrario, ormai in italia siamo abituati ad avere governanti che hanno problemi con la giustizia, io però non accetto le sue lezioni di democrazia. il rispetto verso le regole è un dovere fondamentale di ogni cittadino e, a maggior ragione, di un rappresentante eletto dal popolo. non esistono cittadini di serie A, non esistono privilegi...mi chiedo cosa avrebbe detto/fatto l'onorevole nel caso a gallipoli ci fosse stata un'amministrazione a lui contraria, non avrebbe sicuramente gridato allo scandalo e non avrebbe chiesto a gran voce le dimissioni del consiglio comunale? tutti i consiglieri di buona volontà (come li chiama, appellandosi a loro, l'ottimo Tommaso Scigliuzzo) farebbero bene a ristabilire il rispetto verso le vere regole della democrazia e a fare atto di umiltà e trasparenza abbandonando il proprio incarico, permettendoci, eventualmente, di non subire per la seconda volta l'onta dello scioglimento "di autorità".
__________________________________________ Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni
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Spedito - 09/12/2009 : 14:00:44
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Ho letto anche le dicharazioni di Barba su Lecceprima http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=17766 e mi ha colpito in particolare una frase (non inserita nell’articolo della Margarito), che a mio parere oltre ad essere un ridicolo esercizio di esibizione culturale (a pagamento?) è anche oscuro in alcuni passaggi. Ve lo ripropongo per una eventuale riflessione da parte dei forumisti: “Quindi: bando alle chiacchiere ed alle ciarle! Chi deve amministrare, amministri! Senza remore e senza paura. Chi deve controllare, controlli! Con coerenza e correttezza istituzionale! Chi preferisce o è costretto a stare a casa a dormire, dorma. Le strumentalizzazioni non servono a nessuno e sarebbe bene evitarle per il bene della cosa pubblica. Quanto a ciascuno di noi, visto che in questi giorni ho letto dotte citazioni filosofiche spesso fuori luogo, sono a ribadire che sarebbe il caso che tutti rispettassimo, per davvero, il caposaldo della morale kantiana: ‘Il Cielo Stellato sopra di me! La legge morale dentro di me!’. A Gallipoli abbiamo la fortuna di poter guardare, molto spesso, un bellissimo cielo stellato. Per il resto, per l’altra parte del brocardo kantiano, ciascuno si guardi allo specchio e indaghi sulla propria coscienza. Altro che…![/b]”. Il riferimento all’epitaffio inciso sulla tomba di Kant ed estrapolato dalla “Critica della ragion pratica”, del 1788, mi sembra l’evidente frutto del bagaglio culturale di quel professore che ha contribuito a formulare il testo del comunicato, che non si accorge di esagerare parlando di “Brocardo” kantiano dato che con quel termine si indica esclusivamente una massima giuridica. Quel professore avrà pensato alla situazione giudiziaria in essere ed ha impasticcato il suo bravo “Brocardo”, tanto per dare il segno della notoria immensa cultura del nostro onorevole. Non ho compreso invece (o meglio ho paura di averne colto il sinistro significato, spero di sbagliare) di quell’avvertimento dato a “Chi preferisce o è costretto a stare a casa a dormire, dorma”. Non so perché ma mi sembra in linea con quel titolo del manifesto di Venneri: “Vedo, sento ma…non parlo”. In linea anche con l’annuncio fatto da Benvenga secondo cui non è il tempo di parlare. [b]Come dire: se va bene parlerò contro i calunniatori, se andrà male…il diluvio.
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