Salento Virtuale
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kashiwara
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Stato: Sconnesso
Membro Valutato:


 Spedito - 07/03/2008 :  12:09:44  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
segue dalla 1a parte: http://forum.salentovirtuale.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1531
e dalla 2a parte: http://forum.salentovirtuale.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1532

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Non sono solo i bagordi e le libaggioni delle festività natalizie ad esser rimaste sullo stomaco ai gallipolini, ma anche alcune questioni rimaste lì nei giorni scorsi.
Si comincia a vociferare circa i vecchi basoli che da Piazza Imbriani vengono rimossi e sostituiti da un pavimento di pietra bianca che mal si sposa con il decoro urbano del centro storico.
Si riapre la polemica sulle aiuole cittadine ed la cura del verde pubblico con la nota presentata dai gestori del bar Fontana Greca che dal 2006, in seguito ad una loro richiesta al Comune, attendono di sapere se possono "occuparsi" personalmente dell'aiuola antistante il loro esercizio commerciale.

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Il 5 gennaio il Comune di Gallipoli, con una nota del dirigente dell'Ufficio Tecnico, Giuseppe Cataldi, sgombera il campo da fantasiose ipotesi su dove stessero finendo i basoli di Piazza Imbriani e dimostrando la loro sede di temporaneo stoccaggio. Ciò che comunque lascia perplessi i cittadini è il modo in cui queste antiche pavimentazioni vengono letteralmente "ammassate" nel vecchio Mattatoio Comunale. Ma si sà, così van le cose a Gallipoli .....

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Il 7 gennaio il Presidente del Pdci, Bruno Fiammata, torna sull'argomento immobili comunali.
“Sperando, stavolta, di trovare orecchie più importanti e attente, torniamo a ripetere quant’è politicamente ed economicamente sbagliato continuare a svendere inopinatamente il patrimonio immobiliare della nostra città per risanare le casse comunali.
Anche se è assai difficile, pensiamo che la cosa più impellente per la nostra città non sia quella di mettersi in vendita ma di doversi dotare di un Sindaco e un Consiglio e una Giunta Comunale aventi idee produttive e solide basi politiche, scevre dagli interessi personali della cosiddetta società civile quasi sempre responsabile dei gravi problemi generali della nostra città e non solo. Purtroppo la nostra città, pur senza attività produttive, e stata lasciata negligentemente espropriare di tutto il suo importante patrimonio demaniale e suoi storici uffici ed enti di riferimento comprensoriale.
Espropriarla, oggi, anche del suo residuale patrimonio immobiliare, è un atto di miope strategia politica che a breve tempo la ridurrà a mero villaggio turistico balneare d’esclusivo uso e consumo degli asociali parvenu locali e d’entroterra. E senza futuro possibile per le giovani generazioni ancora costrette altrove in cerca di lavoro stabile e qualificato. Esperienza e lungimiranza assicurano che le comunità si arricchiscono solo se si adoperano nell’acquistare e capitalizzare il proprio patrimonio pubblico, non quando si svende, vende o depaupera ciò che costituisce la propria carta di credito. Soprattutto quando si tratta di patrimonio pubblico utile all’istruzione e cultura dei propri cittadini amministrati. Una comunità senza istruzione e cultura e solo una comunità spenta e senza futuro.
Pensiamo proprio che il dottor Trovato, nella sua qualità d’amministratore straordinario della città, pur avendone l’autorità legittima di poterlo fare, farebbe bene invece a non alienare l’istituto scolastico di Via Chiaiese e il suolo di via Lecce per quattro buoni motivi. Ovvero: operazioni così responsabilità tanto onerose sarebbe bene lasciarle assumere agli amministratori locali democraticamente eletti; il loro ricavato, senza una lungimirante azione di politica produttiva, oltre che un palliativo per le casse comunali è anche un deleterio esempio per chi gli succederà alla guida della città che potrebbe anche lui pensare così di risolvere i problemi generali quand’anche non sarebbe rimasto più nulla da vendere; perché quegli immobili sono simboli dell’istruzione dei nostri giovani, e della solidarietà dei cittadini che potrebbero venir meno verso i propri anziani disumanamente scacciati dalla loro casa di riposo. Perché gli stessi atti di vendita potrebbero essere impugnati dai cittadini, poiché diretti proprietari non preventivamente consultati, e in quanto atti pubblici ritenuti non abbastanza trasparenti, poiché non hanno previsto il divieto di partecipazione al loro acquisto di concorrenti che hanno avuto responsabilità di governo della città negli ultimi 5 anni, e il fatto che chiunque vi partecipi lo debba fare senza prestanome e in prima persona, proprio per non lasciare intendere loro che a comprarsi a pezzettini la città siano proprio gli stessi amministratori che prima l’hanno dissestata e poi messa in svendita”.


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10 gennaio: la provincia si dimentica di Gallipoli. Nello schema triennale delle opere pubbliche, elaborato dalla Provincia ed attotato dall'esecutivo il 27 dicembre, porta il Consigliere azzurro Giuseppe Coppola a dichiarare:
“Emerge evidente un dato incontrovertibile: c’è una volontà politica della maggioranza di Palazzo dei Celestini di affossare la città di Gallipoli. E’ quanto ho evidenziato fin dal 2004, anno di insediamento del Governo Pellegrino e della sua maggioranza, per i quali sembra che la ‘Città bella’ esista solo nel periodo caldo della campagna elettorale, come serbatoio utile per la raccolta dei voti. Tanta attenzione e dedizione che di contro scompare improvvisamente - e puntualmente - nella fase di programmazione ed elaborazione delle opere pubbliche o di qualsivoglia altro intervento di ricaduta diretta sul territorio. E la storia si ripete con rituale ciclicità e tra il silenzio ‘assordante’ di chi tra la maggioranza di centrosinistra continua a ricoprire ruoli di prestigio in enti nazionali, ma che di fatto non riesce, a poco più di un anno dalla fine del mandato, ad incidere sulle scelte mirate del Governo provinciale che possano portare servizi e benefici al territorio gallipolino.
Infatti, anche quest’anno, il piano della Giunta di Palazzo dei Celestini ha completamente ignorato il Comune di Gallipoli, facendo slittare ancora una volta, addirittura nel 2009, l’unica - e solita - promessa mancata della realizzazione del II° lotto dell’Istituto Nautico e senza prevedere nel contempo nessuna risorsa finanziaria per altre opere da realizzare nel territorio. Al contrario di ciò che avviene invece per i territori di riferimento di altri ‘attenti’ rappresentanti politici della maggioranza, che sembrano fare incetta di risorse, come nel caso del triangolo Leverano – Copertino – Porto Cesareo, feudo dell’assessore Cosimo Durante; per l’area di Nardò e dintorni - feudo dell’assessore Manieri - o anche dell’area di Casarano, quale amministrazione, guarda caso, interessata al voto di primavera. Qui, spulciando nel dettaglio lo schema delle Opere pubbliche, ecco inserite ingenti risorse per strade, circonvallazioni, scuole e quant’altro. Risorse peraltro realmente spendibili e non ipotetiche promesse di mera programmazione. Risorse pronte che potranno incidere nelle singole realtà territoriali.
Per Gallipoli nulla di tutto questo, e le priorità certo non mancano. Ancora una volta la cittadina ionica resta a bocca asciutta. Nessun intervento, nonostante impegni di assessori e Presidente Pellegrino, nemmeno per la realizzazione del famoso marciapiede sulla provinciale per Sannicola, per mettere in sicurezza il collegamento viario con l’Istituto Nautico e Commerciale che insiste su quell’arteria. Una strada pericolosissima dove gli studenti sono giornalmente esposti ai rischi della viabilità. Speriamo solo che non debba accadere qualche disgrazia prima che qualcuno - oltre al rimorso - decida di intervenire solo a posteriori per metter in sicurezza l’unica strada di collegamento con l’istituto scolastico in questione. Un piano delle Opere pubbliche che beffa e mortifica ancora una volta Gallipoli e i suoi cittadini, non prevedendo nessun interevento per la litoranea, per lo stadio e l’impiantistica sportiva in generale, per la viabilità, per l’ambiente. Misure ambientali per l’appunto: nessuna risorsa, ma solo ... scarichi a mare!".


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Chissà perchè il primo a rispondere alle accuse dettagliate di Coppola è ancora una volta il senatore Barba.
“Se, come dice Giuseppe Coppola, esista una chiara volontà politica della Provincia di Lecce di affossare la città di Gallipoli, appare a tutti evidente, tranne che al personaggio in questione, che tale volontà di danneggiare la Perla dello Jonio è certamente inferiore alla sua che, mentre accusa strumentalmente gli altri di disinteresse, ha pensato bene di interessarsi tanto alla nostra città da far cadere la Giunta guidata dal Senatore del suo partito. Il Coppola ha avuto tanto a cuore la città di Gallipoli chi ha preferito farla governare da un commissario piuttosto che da chi era stato scelto dagli elettori per portare efficienza e managerialità nella gestione della cosa pubblica, mettendo al bando gli inciuci e le pastette di chi era abituato a tenere i fili dei burattini senza mai esporsi in prima persona e governando attraverso la longa manus di amici, parenti e sodali.
Ci vuole davvero una faccia di bronzo a meravigliarsi che chi governa tenda in maniera particolare verso il territorio da cui proviene. A chi vuole che si interessi l’assessore Durante? Agli amici di Coppola? A chi vuole che si interessi l’assessore Manieri? Ai problemi personali di Coppola? A chi vuole che si interessino gli altri assessori provinciali? Alle questioni di ‘Casa Coppola’?. E nella sua passata gestione assessorile, a chi si è interessato Coppola? Non scherziamo … È fisiologico che chi ha il privilegio e la responsabilità di governare abbia naturalmente un occhio particolare per le cose che gli sono più vicine e che conosce meglio. Coppola, invece, è uno di quei pochi che, alla stregua di Nerone, ha amato mettere fuoco alla sua città. E tanto ha fatto che ha preferito capeggiare la congiura contro Barba piuttosto che lavorare sodo per contribuire alla rinascita di Gallipoli e, da protagonista, al suo governo.
Non guardi la pagliuzza nell’occhio degli altri quando una trave offusca il suo! I cittadini di Gallipoli non sono serbatoio di nessuna clientela e sanno perfettamente come e a chi dare fiducia senza farsi prendere in giro e non pensi di illudere nessuno con le continue, improvvise, estemporanee ed inopportune uscite sui giornali. Ognuno faccia il suo, per come il proprio talento e il proprio acume consigliano, provando, se proprio non riesce a dare una svolta alle cose, a non essere di impedimento a chi, invece, ha intuito e carisma per farlo, senza porsi d’intralcio, nel presente e nel futuro, sulla via della buona amministrazione di cui tanto c’è bisogno e di cui tanto necessita, veramente … Gallipoli”.


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A metà gennaio, dopo esser passata la paura dello sprofondamento di un tratto di Via Firenze, la stessa zona viene nuovamente interessata per via di quel che dovrebbe essere il Parco Botanico di Gallipoli.
Si sono susseguite per giorni le denunce di abitanti della zona preoccupati dello stato di abbandono e per le problematiche di carattere igienico-sanitario e di sicurezza dell'area. A questi allarmi sono seguiti controlli da parte dell'Ufficio Tecnico del Comune e successiva interdizione al passo nella zona.

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A fine gennaio il mondo politico gallipolino sembra darsi uno scossone per destarsi da uno stato di torpore inusuale per chi si appresta ad affrontare le Elezioni amministrative di primavera.
Parte Coppola con questa dichiarazione:
"Questa città è in piena emergenza e per risolvere questa emergenza ci vuole essenzialmente un patto tra persone serie. Persone capaci e con la voglia di far bene, unite dallo spirito collaborativo e che lavorino su una idea complessiva di città. Un’idea capace di essere sostenuta da un ampia fascia di cittadini, ceti produttivi, associazioni e magari anche da un’adeguata classe politica che sappia renderla attualizzabile”.

Palumbo risponde:
“Non vorremmo che dietro ai ritardi di qualcuno si celassero altri propositi e che si arrivasse, come è avvenuto nel 2006, all’ultimo momento quando ormai non c’è più nulla da discutere. I problemi di Gallipoli sono gravi, atavici e urgenti. E’ necessario un patto tra persone serie di centrosinistra, ma anche di centrodestra, l’importante è che abbiano a cuore gli interessi della città”.

A seguito di questo Barba sente puzza di bruciato ed esordisce:
“Nessun inciucio, nessuna possibilità di pastette e commistioni tra schieramenti opposti.
I rappresentanti dei partiti importanti del centrodestra e i loro leader s’incontrano a tutti i livelli per discutere delle prossime amministrative e per organizzare squadre vincenti di governo, a prescindere dal candidato sindaco. E così, è bene che qualcuno avverta il signor Palumbo, accade come ci è dato di sapere anche nel centrosinistra ….”.



Ovviamente, Biagio Palumbo risponde a Barba:
“Il senatore Barba, inconsapevole del fatto che in democrazia ognuno è libero di esprimere il suo pensiero e nel contempo mosso dalla frenesia di rispondere a tutto e a tutti pur di prendere la parola anche su argomenti che non lo sfiorano nemmeno, prende fischi per fiaschi. Nessuno ha parlato mai di inciuci, pastette e commistioni tra schieramenti opposti. Non è nel mio costume, né in quello del Partito socialista. Si è solo preso atto dell’esistenza di problemi antichi, gravi ed urgenti e della conseguente necessità di affrontare le elezioni e la futura vita amministrativa di Gallipoli con un patto tra persone serie, indipendentemente ed al di là della loro collocazione politica, che possano lanciare idee e modi nuovi di affrontare una situazione amministrativa che la stessa compagine guidata dall’ex sindaco Barba ha aggravato sensibilmente. Forse l’idea, che non è confusa o appiattita e che ha già raccolto consensi tra la gente, spaventa il senatore?
Fa piacere che dopo il fallimento della sua esperienza amministrativa egli pensi ad un governo politico. Si sarà persuaso sulla via per Damasco? Ma con chi, visto che dell’ex o futura Casa delle Libertà non vi è oggi traccia? Gli inciuci li lasciamo a lui e agli altri. Di certo, il signor Barba può stare tranquillo. Io partecipo assiduamente a tutte le riunioni del centrosinistra - guarda caso, proprio ieri se n’è tenuta una - e sono continuamente informato. A queste, ovviamente, l’ex sindaco non partecipa. A meno che lui, dall’alto della sua posizione, non partecipi ad altre, non ufficiali, inciuciando a sua volta…”.



Anche il dissidente Francesco Errico non resiste alla tentazione e si lascia andare:
“Le dichiarazioni rese dal senatore Barba sembrano surreali, proprio lui il “re dell’inciucio” parla di governo politico - ricordiamo tutti le elezioni D’Alema-Mantovano di cui si è sempre vantato …..
Lui che ha distrutto una maggioranza politica cittadina facendo l’opposto di quello che oggi dice;
parla lui che dimostra di essere informato tanto di quanto appare nel centrodestra tanto di quanto appare nel centrosinistra;
parla lui che nel corso della crisi amministrativa non si è fatto scrupolo a chiedere il sostegno al suo oppositore/amico Fasano - vedi intervista a TeleRama - e poi vorrei tanto sapere chi sono i partiti cittadini e chi i rappresentanti del locale centrodestra con i quali interloquisce, visto che la ‘Sua’ Forza Italia aspetta ancora la convocazione di un congresso, An è ancora commissariata e l’Udc si è federata con l’Udeur guardando benevolmente al Pd.
Ma pensa proprio che i gallipolini abbiano dimenticato tutto? O forse non vuole essere il candidato sindaco per paura di confrontarsi con una proposta politica alternativa e democratica a favore della Città e non confusa con il suo modo di agire perché certo non possiamo chiamarlo amministrare?
Su una cosa sono però in pieno accordo con quanto detto dal senatore, serve una squadra di amministratori veramente onesta e competente, è vero: si sarà reso conto in ritardo che la sua amministrazione non aveva nessuno di questi requisiti visto che solo le cronache politiche stanno mettendo in evidenza queste lacune della sua amministrazione. Serve amore per questa Città, serve responsabilità e dedizione e per questo condivido i contenuti di chi propone la realizzazione di un progetto per la Città capace di garantire l’uscita dal torpore e ne sappia programmare lo sviluppo”.


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Il 30 gennaio: è ufficiale Barba è il candidato sindaco. Con una nota ufficiale, il parlamentino cittadino di FI dichiara:
“Al termine dell’ultima riunione svoltasi sabato 26 gennaio u.s. in una delle locali sezioni gallipoline del partito, sita in Via Tito Minniti, il Parlamentino cittadino di Forza Italia, all’unanimità e con grande entusiasmo e spirito propositivo finalizzato al bene della città di Gallipoli, nel segno della continuità amministrativa, ha chiesto al senatore Vincenzo Barba la disponibilità a candidarsi a sindaco della Perla della Jonio. Alla riunione, presieduta dal senatore Vincenzo Barba, hanno preso parte, tra gli altri: il dott. Di Mattina, già capogruppo di Forza Italia al Comune di Gallipoli; il prof. De Matteis; il sig. Scigliuzzo; il dott. Picciolo; il sig. Scorrano; il dott. Murra; il rag. Buccarella; l’avv. Scialpi; il rag. Piccinno; l’avv. Barba; il sig. Melgiovanni; il dott. Perruccio; il dott. Liaci. L’unico assente, per motivi professionali, era il dott. Venneri, in totale sintonia con il resto dell’assemblea”.

A seguire le dichiarazioni degli iscritti:

Di Mattina:
"Il partito in un momento fondamentale della politica cittadina, un momento in cui ha inizio lo sprint finale per presentare le candidature e stendere i programmi in occasione delle elezioni amministrative di primavera che restituiranno un sindaco alla nostra città dopo quasi un anno di commissariamento, con una lodevole compattezza e con una granitica concordia ha voluto individuare nella persona di Vincenzo Barba il candidato naturale per rilanciare la Perla dello Jonio.
Innanzitutto c’è da portare a termine un grande progetto politico che si è interrotto solo e soltanto a causa di una congiura di palazzo lontana dalla volontà e dalla sensibilità dei cittadini, una congiura voluta dalla espressa cattiva volontà di qualcuno che ha danneggiato Gallipoli.
Vincenzo Barba è un grande imprenditore, un manager competente, un uomo sensibile, un politico di esperienza. Vincenzo Barba è il candidato ideale che il Parlamentino cittadino di Forza Italia propone a Gallipoli, ai gallipolini e agli alleati politici per far tornare a risplendere la luce della pubblica amministrazione in riva allo Jonio, senza ricatti, soprusi e diversi condizionamenti”.


De Matteis:
“La nostra richiesta di disponibilità al Senatore Barba è un atto di responsabilità nei confronti della nostra comunità, poiché, quella di Barba è la candidatura più giusta per riprendere un cammino interrotto. Vincenzo Barba è l’unico che in termini di energie, competenze e amore disinteressato per la nostra città, può far compiere un passo in avanti alla nostra Gallipoli”.

Piccinno:
“Sono certo che il Senatore Barba verrà incontro alla nostra richiesta e darà la sua disponibilità a candidarsi come Primo cittadino. Glielo chiede l’intera città che noi ci onoriamo di rappresentare in una sua fetta significativa e importante, convinti come siamo che gli elettori premieranno il nostro partito per il senso di responsabilità che ha sempre saputo dimostrare e per la coesione che ha manifestato anche nei momenti difficili”

Liaci:
“Chi altri se non Vincenzo Barba? Noi proponiamo una candidatura che a quanto sentiamo dire dai nostri concittadini è quasi doverosa, per non dire scontata. Conosciamo bene gli impegni di Vincenzo Barba, ma conosciamo ancor di più il suo amore per Gallipoli. Sono certo che il Senatore non potrà e non saprà dire di no alla sua città, che gli chiede di mettere a disposizione del bene comune le sue dote di grande manager e di grande amministratore”.

Melgiovanni:
“Siamo sempre in attesa del congresso cittadino che farà luce su alcuni recenti episodi in maniera chiara e indelebile. Ma ora è tempo di mettere da parte le piccole questioni interne e di non guardare a qualche neo che pur ci ha riguardato. Adesso la città ci chiede un atto di responsabilità. E la nostra risposta a questa domanda si chiama Vincenzo Barba, una risposta limpida, palese, trasparente e generosa. Siamo certi che il Senatore Barba accoglierà la nostra richiesta che è a tutti gli effetti da intendersi come una richiesta salva-Gallipoli”.

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5 febbraio: Barba-Craxi 4° round. Stefania Craxi, referente nazionale della Giovane Italia, venedo a conoscenza di recenti esternazioni da parte del senatore Barba riguardo alla sua Associazione Politica, risponde a mezzo stampa:
“Barba dice, consapevolmente e strumentalmente, cose fuori dal mondo.
E non è la prima volta. Perché Giuseppe Coppola è un esponente della Giovane Italia, come lo sono io, che siedo in Parlamento per Forza Italia, partito del quale sono membro della segreteria politica. Il movimento Giovane Italia è una Associazione politica e culturale interna a Forza Italia dal 2005, ed è stato, in accordo con Silvio Berlusconi, tra i primi ad aderire al Partito del Popolo della Libertà. Non so se questo per Barba è sufficiente per attribuirci una licenza forzista.
In caso contrario, non mi toglierebbe certo il sonno. Non posso, e ne sono fiera, vantare amicizie di ordine politico con D’Alema, e neanche relazioni economiche ed imprenditoriali. Ma le questioni sono ben altre: Barba non accetta critiche, ne’ tantomeno perdere posti di potere. Sfiduciando il sindaco, Coppola ha fatto un’operazione politica limpida e responsabile che i cittadini sono in grado di giudicare da soli. Saranno anche in grado di giudicare a quale titolo il senatore amico di D’Alema, possa chiedere consenso alla città di Gallipoli quando non riesce ad ottenere quello dei dirigenti e dei militanti del mio partito”.


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Alla dichiarazione della Craxi, Barba non è da meno e dichiara:
"L’onorevole Stefania Craxi ha un cognome troppo pesante per diventare il grillo parlante di chi, non avendo autorevolezza sul territorio, è costretto a far parlare altri per sé …
Dubito, del resto, che la ‘Nostra’ segua con tanto interesse le vicende della città di Gallipoli andando a leggere tutti gli articoli che riguardano la politica cittadina. Se così dovesse essere, saremmo ben lieti perché avremmo un’altra new entry nell’esercito dei mordi-e-fuggi. Molto più probabile che l’onorevole Stefania Craxi si limiti a firmare pensieri e parole che le vengono scritti e inviati dalla Città Bella e che, poi, risultano esser divulgati a suo nome e cognome. Sic transit gloria mundi! Dispiace che figli di cotanto padre, che ho avuto il piacere e l’onore di incontrare e conoscere nella mia vita politica e imprenditoriale, non ne abbiano seguito le orme (come vede, cara Signora Stefania, non ho frequentato soltanto Massimo D’Alema, di cui, pure, mi onora l’amicizia…) e si barcamenino nelle piccolezze di tante polemiche che hanno senso sul territorio nel quale si alimentano, ma diventano ridicole se coinvolgono persone e personaggi che in questa terra non vengono nemmeno a trascorrere le vacanze. Devo dire, inoltre, che non ero informato che Stefania Craxi avesse già sostituito – autonomamente e senza alcuna pubblica investitura - il nostro grande Coordinatore Regionale, On.le Raffaele Fitto, di cui solo ci è dato riconoscere la leadership, l’autorità e l’autorevolezza nel guidare il nostro partito in Puglia.
L’opinione di Stefania Craxi sulle vicende gallipoline, pugliesi e nazionali è, di conseguenza, una tanto rispettabile quanto soggettiva opinione personale e, come tale, va da noi presa in considerazione. Se poi la sua associazione sia una stella del firmamento del Partito delle Libertà o del semplice pulviscolo atmosferico, saranno i voti e il consenso popolare a stabilirlo. Tanto a Roma quanto a Gallipoli. Alla fine ciò che conta è sempre e soltanto la parola dei cittadini-elettori e non gli interventi sul giornale tesi ad inserirsi in polemiche in casa altrui, che è cosa poco cortese e poco elegante. Il consenso della città di Gallipoli e dei gallipolini per il sottoscritto potrà essere certificato dalla Signora Craxi se e quando deciderà di fermarsi dalle nostre parti per più di cinque minuti e per un tempo superiore a quello necessario a prendere un caffè. Conoscere le situazioni prima di parlare è assai importante. Se la Signora Stefania avesse seguito soltanto qualche insegnamento in più del padre (come l’essere prudente, dote di cui Bettino Craxi in politica faceva scuola) lo saprebbe bene. Pertanto, non si faccia tirare più per la giacchetta e cerchi di rimanere un po’ più equilibrata nelle valutazioni su Gallipoli e le sue persone, auspicandoci che ciò possa servire per meglio e di più conoscerle”.


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8 febbraio: Cade Prodi e Coppola sbotta.
“La disciplina di partito, oltre alla stima e all’affetto che mi lega da sempre al coordinatore regionale di Forza Italia On. Raffaele Fitto, mi ha imposto, per due lunghi anni, una forzata ma doverosa cautela nell’esprimere il mio pensiero sulle cause e sulle conseguenze relative alla delicata vicenda della crisi amministrativa poiché, ahinoi, strettamente legata alla precaria situazione numerica del Senato.
Il tutto atteso che, sin dall’avvio della Sua legislatura a Palazzo Balsamo, ad inizio estate del 2006, l’ex senatore Barba ha giocato la sua carta preferita: quella di immaginare di poter tenere sotto scacco i rappresentanti locali del partito azzurro ed il sottoscritto in particolare, paventando più volte e pubblicamente, di disertare gli scranni del Senato e impedire all’Opposizione del Governo Nazionale di avere i ‘numeri’ utili per controbilanciare l’esiguità numerica della maggioranza di Centrosinistra. Tutti ricorderanno infatti le numerose velate sollecitazioni ai vertici del partito con cui, a mezzo stampa, l’ormai ex Senatore Barba subordinava la Sua doverosa presenza al Senato alla mia espulsione da Forza Italia; fatti e conseguenze che peraltro hanno trovato autorevole riscontro nelle cronache statistiche del ‘Sole 24ore’ che hanno certificato con ben il 33%, l’assenza dalle sedute nell’aula parlamentare dell’ex senatore Barba. La più grave, senza dubbio, ed è giusto che i cittadini lo sappiano, quella in sede di approvazione dell’emendamento per l’abolizione totale dell’Ici sulla prima casa, non approvato per due soli voti, di cui uno era proprio quello di Barba.
Ora le Camere sono state sciolte e nessuno può far valere di più 1 voto al Senato rispetto ad un sano confronto politico sul territorio. Quindi, Adesso Parlo Io. E' naturale che chi è abituato giornalmente a ‘Autoelogiarsi’ ed ‘Autoesaltarsi’, vantando amicizie a destra e a manca, non può gradire l'intervento di un autorevole parlamentare come Stefania Craxi in merito a ‘piccole’ vicende politiche locali e soprattutto a sostegno di un semplice consigliere provinciale. Si continua a sbagliare dimostrando di non essere all’altezza di questa città. Primo perché Gallipoli non è una piccola realtà locale, ma gode di rilevanza nazionale. Secondo perché Stefania Craxi è fortemente legata a questo territorio, non solo per la mia amicizia, ma anche per una serie di suoi collaboratori che sono salentini. Primo fra tutti, l’onorevole Sergio Pizzolante, di Castrignano del Capo. Il suo addetto stampa, è di Taviano, la sua segretaria di Taranto. Gallipolino ‘verace’ è stato il consigliere economico di Suo padre, il dottor Pedone. Oltre naturalmente alla folta rappresentanza di iscritti e simpatizzanti della Giovane Italia dei diversi comuni salentini riunitisi a Gallipoli lo scorso dicembre. Un elettorato silenzioso, di fede riformista, che sta in Forza Italia e si riconosce tanto nella guida nazionale del Presidente Berlusoni quanto in quella regionale dell'onorevole Fitto. Un elettorato che può contribuire a far crescere Forza Italia, soprattutto in Puglia se, con la giusta attenzione, sapremo parlare e farci ascoltare da quei tanti socialisti che ancora oggi, sono mal sopportati nello schieramento di centrosinistra. Una sfida sono certo, che la lungimiranza politica di Raffaele Fitto, saprà cogliere in pieno.
Coerentemente con quanto ho riferito in tutti questi mesi – soprattutto agli organi di informazione e agli amici giornalisti che mi hanno a lungo incalzato per un intervento di risposta o di commento alle esternazioni ad ampio raggio dell’ex senatore ed ex sindaco di Gallipoli Vincenzo Barba - ora, e solo ora, ritengo di dover rompere il silenzio e rispondere con la forza della coerenza e della linearità che mi contraddistingue, in politica come nella vita quotidiana, per dare contezza soprattutto ai cittadini di Gallipoli di tutte le assurdità, falsità e le offese gratuite che ho dovuto ascoltare e ‘sopportare’ per tanto - e forse troppo – tempo. E’ arrivato dunque il momento di dire basta evidenziando, oggi come nel giugno dello scorso anno, la necessità di quella scelta politica che ha prodotto la caduta dell’amministrazione Barba. Capisco che qualcuno non gradisce chi non è allineato alle Sue volontà.
‘Caro Barba con i tuoi soldi non mi compri….’. Così ho iniziato l’esperienza nell’amministrazione Barba. E con gli stessi principi di libertà ho condotto, sia pure con sacrificio, obbedendo alle indicazioni del Partito ed alla paziente opera di convincimento del coordinatore regionale Fitto, la mia azione amministrativa continuando a sperare in una inversione di tendenza, in un miglioramento. Purtroppo niente di tutto ciò è accaduto.
Ancor prima del Suo insediamento, ed ad urne appena chiuse, ricorderete tutti i toni e soprattutto gli appellativi che, dall’alto della Sua onnipotenza attribuiva ai consiglieri comunali della sua stessa maggioranza: scaldasedie, accattoni, traditori e vigliacchi, esibendosi quasi facesse parte della compagnia del ‘bagaglino’ invece che del Senato della Repubblica. La politica è, al contrario, una cosa seria. Senza dimenticare poi la formazione e successiva presentazione di una Giunta tecnica che ha avuto solo il merito di dissipare i soldi delle casse comunali senza produrre o programmare il benché minimo risultato per la città, incapace anche di portare a compimento ciò che altri avevano prodotto. Concertini, insignificanti sfilate di moda, passerelle, viaggi, l’importante che ci fosse un palco ed un microfono per ‘esaltarsi’, ‘esibirsi’ niente altro. In cambio tanti, tantissimi soldi buttati al vento. O forse, non proprio al vento!
Questo ha prodotto l’amministrazione Barba a danno di questa città. Queste insignificanti manifestazioni tanto volute da qualche esperto di quella giunta tecnica che hanno portato sin da subito a produrre un debito di oltre € 300.000,00. Studiate con la precisa convinzione di sostituire egregiamente il Premio Barocco! Cacciato da Gallipoli per delitto di ‘lesa maestà’. Successivamente, un mio ordine del giorno al Consiglio comunale, finalizzato a creare i presupposti per il ritorno del Premio Barocco a Gallipoli nell’anno successivo, ha scatenato il finimondo. Sarebbe utile, per la storia politica di questa città, che qualcuno ‘raccontasse’ i veri motivi che lo indussero a ritirare la firma da quell’ordine del giorno sul Premio Barocco! Questa è stata la brillante programmazione turistica di Barba e della Sua Giunta. Lontani dalla realtà quotidiana che invece, ha visto solo confusione e disagi per gli operatori commerciali e balneari nel rilascio delle autorizzazioni; la diminuzione delle presenze turistiche ed il disagio di tutti i cittadini costretti giornalmente a vivere in una città allo sbando. E la presunzione dell’ex Sindaco di poter fare e disfare come stesse a casa sua. Nessuno ha dimenticato i ‘personaggi’ che pensavano essere diventati i padroni della città. E intanto si sperperavano soldi pubblici per accontentare le manie di alcuni suoi assessori. Le cronache, non solo politiche, dei mesi che hanno seguito la caduta dell’amministrazione Barba non hanno fatto altro che legittimare quella scelta e confermare che tutti i rilievi e le “opposizioni” alle scelte sconsiderate e scellerate poste in essere dall’approssi-mativo Esecutivo della Giunta Barba, avevano un sacrosanto fondamento.
Purtroppo però, noi cittadini di Gallipoli, saremo costretti a pagare con le nostre tasche, gli incredibili aumenti delle tasse comunali alle quali il Commissario Prefettizio ha dovuto far ricorso per ripianare lo sfacelo delle casse comunali causate dalla scellerata azione amministrativa di quella Giunta di ‘forestieri’ fortemente voluta dall’ex senatore Barba. Per tutto questo tempo, non ho voluto cedere alle continue e costanti provocazioni lanciate dall’ex senatore Barba per non creare situazioni di imbarazzo ai vertici di quello che è il mio partito da sempre. A Camere sciolte un’ultima riflessione. Forza Italia a Gallipoli è stata forte sin dal suo debutto, eleggendo un consigliere provinciale nel 1995, vincendo le elezioni regionali del 2000, le comunali del 2001 ed eleggendo il sottoscritto al Consiglio provinciale nel 2004. Ha fatto storia politica il duello D’Alema – Mantovano. Ricorderanno tutti infatti come, a quei tempi, l’ex senatore Barba si onorava, non solo dell’amicizia, ma anche del sostegno politico all’onorevole D’Alema! Oggi bisogna ripartire. Nell'interesse della città, è necessario proporre una idea complessiva di sviluppo e di buona amministrazione. Approvando sin da ora le soluzioni che l’autorevolezza del coordinatore regionale Raffaele Fitto, saprà dare per ricondurre nel giusto dibattito politico la delicata vicenda Gallipoli”.


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Tra la nascita di un nuovo soggetto politico, l'Associazione "IL PONTE" e "inciucesche staffette Venneri-Barba", quest'ultimo, passato qualche giorno, rompe gli indugi e con un manifesto affisso su molti cartelloni cittadini risponde a Coppola:
“Caro Coppola, l’incoerenza è una brutta bestia! Quando poi si accompagna all'esibizionismo, alla megalomania e al disfattismo infantile diventa una miscela esplosiva e una malattia pericolosa. Un consiglio: meglio, molto meglio, curarla subito!Da ciò che scrivi e da come lo scrivi, risulta subito chiaro che per te la logica è un optional strumentale, da utilizzare a seconda della convenienza personale e non certo degli interessi generali della nostra collettività, della nostra Gallipoli. Dall'alto della posizione del tuo ruolo istituzionale, hai atteso lo sciogliersi delle nevi della legislatura prima di spuntare fuori. .. Diradatesi la nebbia e sciolta la neve, sei ricomparso al sole per raccontarci la tua verità, strumentale e. ..univoca. “Adesso parlo io...”, ti sei lasciato scappare, senza avere paura di apparire ridicolo. Racconti a destra e a manca di esseri i trattenuto tanto in questi due anni... come se le tue parole avessero potuto provocare degli scossoni alla Borsa di New York o a quella di Tokyo...Eppure ciò che dici potrebbe anche non essere tanto strampalato. Basta capovolgere il foglio e sembra che hai dato vita ad un autentico trattato di logica. Prima scrivi che sei stato costretto a startene, per ben due lunghi anni, zitto zitto e quieto quieto per amore del partito e del suo Coordinatore Regionale dinanzi all'azione politica, a tuo dire troppo energica, del Cavaliere - Presidente - Senatore a tutti gli effetti - Sindaco della Città di Gallipoli..., poi non ti rendi conto che sei stato cosi disciplinato e così responsabile che, nell'ultimo anno, hai speso tutte le tue energie per far cadere l'Amministrazione Comunale scelta plebiscitariamente dai gallipolini, un’amministra-zione guidata dalla persona più autorevole del tuo partito nella nostra città. Roba proprio di poco conto.. .in una fase in cui la Casa delle Libertà era all'opposizione ovunque e la Perla della Jonio rappresentava un baluardo contro la comune linea politica rossa che partiva da Prodi ed arrivava a Vendola, passando per Padoa Schioppa, Pecoraro Scanio, Caruso e compagni. Bel senso di responsabilità! Bella disciplina di partito! Grande correttezza nei confronti di Forza Italia! Mirabile dimostrazione di stima nei confronti del Coordinatore Regionale, On.le Raffaele Fitto! Alla faccia del bene che dici di volere alla tua città, alla quale, tanto per gradire, hai "soltanto" regalato un anno di commissariamento! Prima affermi di essertene stato accucciato silenziosamente nell'angolo e poi fingi di dimenticare di aver rilasciato una serie infinita di intervistine - vuote e tendenziose - tese soltanto a destabilizzare il clima politico cittadino, con, da ultima, la strampalata ipotesi di un “governo di inciuci” con la sinistra gallipolina. Un’idea, questa, partorita da una mente contorta che, certamente, il nostro Coordinatore Regionale ed i nostri leader nazionali avranno tempo e modo di valutare, apostrofare e te ne accorgerai! Prima chiami “forestiero” un ex assessore della mia Giunta che è nato a Matino e vive a Taviano, e poi, acido e risentito, gridi ai quattro venti che i collaboratori di Stefania - rispettivamente di Castrignano del Capo e Taranto - sono più gallipolini veraci dei nostri pescatori. Infine, dimostrandoti un comico d’altri tempi, nel tuo delirio di onnipotenza, ma consapevole del tuo alto indice di impopolarità, arrivi ad accusarmi di aver minacciato di barattare la tua espulsione dal partito con i miei doveri di lealtà alla Casa delle Libertà in Senato e di responsabilità nei confronti degli elettori. Come fai, caro Coppola, a ritenerti tanto importante? Un conto è Palazzo Madama, altra cosa sei tu! Come fai a mischiare questioni di livello cosi diverso? Come si possono confondere persone e materie di peso specifico cosi disparato e diametralmente opposte? Dinanzi a queste astruserie, il nostro ruolo, la nostra etica e il nostro spirito cristiano ci impongono di non infierire. Restiamo fermi, sorridiamo e non commentiamo oltre, perché potremmo, da un giorno all'altro, vederti girare per Gallipoli vestito da Napoleone Bonaparte, mentre vai in giro per la Città Vecchia a raccontare della sconfitta di Waterloo e della Campagna di Russia...”.

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Il 18 febbraio nasce la Sinistra Arcobaleno a Gallipoli. UAll'annuncio Ufficiale hanno preso parte il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Piero Manni, il segretario provinciale dei Comunisti Italiani Tommaso Moscara, rappresentanti dei Verdi e della Sinistra Democratica, e Pompeo De Mitri che voci di corridoio vorrebbero come candidato del Centro-Sinistra alla poltrona di Sindaco di Gallipoli.

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Il 20 febbraio: UDC e UDEUR candidano De Marini.

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26 febbraio: il centro-sinistra candida Schirosi.

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Il 27 febbraio spunta anche il nome di Cosimo Romano per Palazzo Balsamo.

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29 febbraio: Barba non stà a guardare.
“Sono convinto che la fumata sarà, da subito, una fumata bianca, e sono certo che troveremo tutti insieme la quadratura del cerchio. Si tratterà soltanto di individuare con concretezza e trasparenza gli obiettivi comuni da raggiungere subito attraverso la scelta di un percorso chiaro e condiviso. Ovviamente, come è nostra tradizione, non andremo avanti con il bilancino, dal momento che a noi, a differenza di altri, non interessa la spartizione scientifica dei posti, ma l’attribuzione dei medesimi alle personalità ed alle professionalità curricularmente più idonee.
Tante sono le aperture che si valuteranno in questi frangenti, a cominciare da quella del sottoscritto che, avendo constatata la assoluta praticabilità del doppio percorso politico-istituzionale, sia al Senato della Repubblica che a Palazzo Balsamo, ha manifestato apertamente la disponibilità ad assumere entrambi gli impegni.
Ma sono certamente da tener in grande considerazione le candidature autorevolissime del dottor Salvatore Di Mattina, noto imprenditore della città, del dottor Giuseppe Venneri, personalità di spicco dalle note competenze professionali e dall’intangibile esperienza amministrativa, del professor Giovanni De Matteis, grande docente gallipolino e coscienza storico-civica della città. A questi nominativi che hanno avuto modo di circolare sulla stampa locale, c’è da aggiungere, anche, il prezioso contributo in nomi e proposte che porteranno gli amici di Alleanza Nazionale, della Democrazia Cristiana e dei circoli delle Libertà. Altresì c’è da valutare con grande stima la disponibilità di ineguagliabile importanza offertaci dal noto imprenditore Cosimino Romano, del quale abbiamo recepito l’interesse a guidare la nostra città, un interesse animato dall’amore vero per Gallipoli.
Siamo sicuramente in condizioni di poter offrire, a strettissimo giro, la nostra risposta allo schieramento avverso di centrosinistra che ha individuato nel professor Schirosi, salvo correttivi in extremis dell’ultimo minuto, una candidatura sufficientemente autorevole per concorrere, contro di noi, alla guida di Gallipoli. Cercheremo, inoltre, di effettuare un ultimo tentativo con gli amici dell’Udc, al fine di provare, come i cittadini ci chiedono a convergere su un candidato comune. E siamo certi che, da persone responsabili quali sono, avranno modo e tempo di valutare la bontà della nostra proposta. Una cosa è certa: daremo a Gallipoli un candidato sindaco coinvolgente, in grado di portare energia e vitalità alla competizione e che il nostro programma sarà quello vincente”.


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Il 1 marzo: Barba- Pindinelli, di nuovo scontro. Stizzito dai risultati del nostro sondaggio sul Forum di GallipoliVirtuale, Barba attacca nuovamente Pindinelli:
“A noi, per davvero, piacerebbe che Elio Pindinelli diventasse da candidato virtuale candidato reale, trasformandosi da rospo in principe come avviene nelle favolette belle e a lieto fine che si raccontano ai fanciulli.
La domanda, comunque, nasce spontanea: se il nostro tal Pindinelli, dopo essersi lanciato, senza paracadute, nella professione di telepredicatore e teleimbonitore, ambisce a fare politica dalla sedia più alta di Palazzo Balsamo, perché non lo dichiara apertamente e, con trasparenza e cristallinità, lancia la sua candidatura e la sua disponibilità a tornare nell’agone dove ci si confronta sui problemi concreti e non sulle chiacchiere fumose da bar? Ha forse bisogno di inventarsi questa candidatura virtuale per ritornare a sentirsi preso in considerazione nelle vicende politiche che contano? Già, perché il suo sarebbe un ritorno dopo l’esilio causato da innumerevoli sconfitte e allontanamenti. Infatti, tutto preso dal suo telepredicare e teleimbonire, il caro Elio finge di dimenticare di essere stato già sconfitto e bocciato inequivocabilmente in passate competizioni elettorali per le Politiche, inesorabilmente alle Regionali, tremendamente e definitivamente alle Comunali.
Per non parlare poi delle sue disfatte da assessore - quando fu mandato a casa per manifesta incompetenza dall’allora sindaco Venneri - e da coordinatore cittadino del suo partito. Ma se malgrado questi conclamati insuccessi egli continua a riconoscersi, da solo e soltanto da solo, grande managerialità, grande onestà comportamentale, grande spirito di iniziativa in ogni campo, grande cultura e grande conoscenza di vita-morte-e-miracoli dei monumenti della nostra città, perché non scende in campo e si sottopone, per l’ennesima volta, al giudizio sovrano dei cittadini elettori? Ma, attenzione: non di quelli che “smanettano” su internet e lo votano per tenerlo contento, bensì di coloro che si recano alle urne e che con senso di responsabilità scelgono gli amministratori ai quali consegnare le chiavi della gestione complessa della nostra città. Se Pindinelli facesse questo passo in avanti il sottoscritto sarebbe disposto a farne due indietro, per fargli toccare con mano quanto ciò che è facile dire con le parole - durante le sue televendite e i suoi teleschiamazzi - diventa complicato nel momento in cui si passa ai fatti, certi e concreti”.


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Il 3 marzo viene annunciato: Venneri è il candidato del centro-destra. Il senatore Vincenzo Barba, così parlò (forse dimenticandosi del passato ..... ndr):
“Con l’apertura festosa di una bottiglia di champagne e con un grande brindisi collettivo si è conclusa la riunione-fiume del Parlamentino del Pdl gallipolino, un vero e proprio “Parlamentone”, visto il numero cospicuo di rappresentanti delle forze che animano e vivificano il nostro movimento che, nella notte tra sabato e domenica scorsi, nella sede della segreteria politica del sottoscritto, ha incoronato Giuseppe Venneri quale nostro candidato a sindaco della Perla dello Jonio per le prossime amministrative. Abbiamo dapprima sottoscritto una bozza programmatica inerente a tutti i punti strategici e progettuali che dobbiamo raggiungere da subito e dopo, soltanto dopo, abbiamo pensato ad individuare il candidato più adatto per esperienza, per attaccamento alle istituzioni e per carica di gallipolinità al perseguimento di quegli obiettivi. Abbiamo valutato tante disponibilità parimenti autorevoli a coadiuvarci nella guida della nostra Gallipoli, disponibilità e sensibilità varie e diverse, provenienti dal mondo della cultura, dell’imprenditoria, delle professioni, della giustizia, dell’ambiente militare. Tutte disponibilità, di cui abbiamo preso atto con grande gioia e con grande senso di responsabilità, anche se alla fine, all’unanimità ha prevalso l’indicazione nei confronti dell’amico Giuseppe Venneri, personalità di grande spessore, proveniente dal mondo delle professioni, con una importantissima e felice esperienza amministrativa alle spalle , dal momento che è stato già anche nostro sindaco per ben cinque anni. Uomo di grande trasparenza e moralità, ben stimato a tutti i livelli. Venneri ha rappresentato la sintesi politica più adatta a trasformare, in questi momenti di grande propositività programmatica, le proposte di tutti noi in fatti concreti. Abbiamo ritenuto tutti insieme, ed io credo che abbiamo fatto bene, ma veramente bene, che Giuseppe Venneri abbia l’esperienza amministrativa e il carisma umano per poter realizzare i nostri progetti, che sono i progetti di chi ama Gallipoli e di chi pensa che sia arrivato il momento giusto di occuparsi di tutti e non sempre dei soliti”.

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Questo è quel che è successo ....... e, come nell'immortale VIA COL VENTO ..... ".... domani è un altro giorno, si vedrà ......"

Sperando di non avervi annoioato, vi saluto.
Ciao

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Serenella
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 Spedito - 07/03/2008 :  13:25:48  Mostra Profilo  Aggiungi Serenella alla Lista Amici
Bell'exursus, è molto utile avere memoria di quanto succede, spesso si dimentica e i voltagabbana non vengono a galla..
 Paese: Italy  ~  Invii: 387  ~  Membro da: 07/06/2007  ~  UltimaVisita: 19/09/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

brenno
Moderatore



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 Spedito - 07/03/2008 :  13:45:18  Mostra Profilo  Aggiungi brenno alla Lista Amici
veramente un ottimo lavoro Kashi, ho molto apprezzato. Serve a far chiarezza e a far capire a chi legge che sul forum le cose non si dicono giusto per dire, abbiamo sempre citato le fonti e ci siamo avvalsi delle dichiarazioni rese sui giornali!
Probabilmente qualcuno dimentica che le parole si scrivono apposta per non essere perdute nel vuoto!
Grazie ancora Kashi......vabbè, offro io la camomilla!

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 Illustre conforumiano
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jonium
Amministratore


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 Spedito - 07/03/2008 :  23:35:38  Mostra Profilo  Aggiungi jonium alla Lista Amici
Bel lavoro Kashiwara, anche perchè poichè gli articoli che riceviamo e pubblichiamo su Gallipolivirtuale.com sono solo quelli della Margarito che colgo l'occasione di ringraziare, parecchi di questi passaggi erano quindi andati perduti.

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