Salento Virtuale
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kashiwara
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 Spedito - 07/03/2008 :  09:34:00  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
segue dalla 1a parte: http://forum.salentovirtuale.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1531

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Il 9 ottobre, dalle pagine dei Quotidiani assistiamo a quello che sarà lo scontro verbale Barba-Pindinelli di questo autunno.
Ad aprire il ballo è come al solito il Senatore Barba che ospite dell'emittente televisiva leccese RTS, approfitta per sparare a zero, e senza possibilità di contraddittorio, su Elio Pindinelli.

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Il giorno successivo, finalmente vede la luce, dopo anni di gestazione, il PRG di Gallipoli. Di seguito la dichiarazione dell'ex sindaco Venneri che se ne attribuisce la paternità:
“Alla fine, con l’approvazione conclusiva del Prg da parte della Regione Puglia, ha vinto la città di Gallipoli e sono state sconfitte per sempre le aspettative e gli interessi di chi voleva che il principale strumento di sviluppo e crescita della nostra città rimanesse riposto in un cassetto, semplicemente perché non in sintonia con le proprie esigenze di bottega, che prevedevano la devastazione con colate di cemento delle nostre realtà ambientali più pregiate. Ora, viceversa, si apre una nuova fase in cui la nostra città potrà esprimere al meglio tutte le proprie potenzialità, grazie ad un Piano Regolatore Generale che ha un nome e un cognome ed una paternità ben precise ed individuate, vale a dire l’Amministrazione Comunale da me presieduta, che ha avuto il merito e la capacità di interrompere anni di attese, rinvii, incertezze e portare all’approvazione definitiva del consiglio comunale questo fondamentale strumento urbanistico. Uno strumento che i cittadini agognavano da anni e che il nostro esecutivo, nei 5 anni in cui è rimasto in carica, ha saputo garantire, nella seduta consiliare del 12 aprile 2006, dimostrando ancora una volta come in quella esperienza amministrativa si sia parlato esclusivamente con i fatti ed i risultati a vantaggio dell’intera comunità cittadina, distinguendosi così da chi si fa notare soltanto per il chiacchiericcio stantio e fumoso, privo di qualsivoglia effetto per il benessere dei cittadini. Ora che col Prg varato dalla mia Amministrazione è stata tracciata la via maestra per la crescita di Gallipoli ed ora che gli sciacalli che volevano impedire l’approvazione di questo Piano Regolatore per modificarselo a proprio uso e consumo, magari cancellando per sempre le oasi naturali del nostro territorio, sono stati sconfitti, la nostra comunità cittadina può guardare al futuro in modo molto più sereno e nella piena convinzione di poter sviluppare ancora di più le molteplici potenzialità a propria disposizione”.

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11 ottobre: Barba- Pindinelli 2° round.
Dichiarazione di Barba riguardo a quanto accaduto durante la trasmissione "Talk Sciò" su RTS:
“Nella trasmissione Talk Sciò della nota emittente provinciale Rts alla quale sono stato invitato, ho espresso il mio libero pensiero nei confronti di chi pensa di offendere senza avere il buon gusto e l’ironia di sentire cosa gli altri pensano di lui. Ho espresso le mie libere opinioni nel pieno esercizio del rispetto del mio mandato istituzionale, ma soprattutto nel pieno rispetto della mia coscienza limpida e cristallina. Se il confronto si deve spostare dal franco scambio di opinioni alle aule dei tribunali nessuno più di Vincenzo Barba, anche se a malincuore, sarà contento di ritenere ciò come un invito a dimostrare chi sono le vittime e chi sono i carnefici della vicenda e quali accordi e quali inciuci sottobanco si tengano ben nascosti in virtù di futuri accordi. La nostra dirittura morale non si piega e non si spezza davanti alle paventate minacce giudiziarie di chicchessia, continuando ad avere, come sempre, la massima fiducia nella Giustizia che saprà valutare le eventuali manchevolezze di ciascuno di noi”.

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2° Round dell'incontro Barba-Coppola.
Mai pago della crescita a dismisura del proprio ego, l'ex sindaco Barba torna a far parlare di sè con una dichiarazione che lascia veramente allibiti:
"Io sono candidato sindaco, ma se la Cdl decidesse di far scendere in campo per la carica di primo cittadino Giuseppe Coppola, solo in quel caso farei un passo indietro. E appoggerei in campagna elettorale lo stesso Coppola….!”.

La risposta di Coppola non si fa attendere:
“Gallipoli oggi, di tutto ha bisogno all’infuori di una corsa personalistica e autoreferenziale per occupare la poltrona più alta di Palazzo Balsamo. In gioco non c’è l’affermazione del singolo o l’egemonia sulle rappresentanze partitiche della città. In gioco c’è il futuro stesso della città e dei suoi cittadini che hanno bisogno di una programmazione responsabile e orientata verso obiettivi di crescita e di rilancio di quei comparti produttivi capaci di garantirne lo sviluppo.
Ritengo che l’identificazione del candidato sindaco sia per Gallipoli l’ultimo dei problemi, prima ancora di arrivare ad identificare Chi guiderà le sorti amministrative della Città bella nel futuro prossimo, è opportuno pensare e delineare Quale potrebbe essere l’idea progettuale di città più adatta a garantire la ripresa sociale, economica, culturale e imprenditoriale di questo territorio. Quale idea di sviluppo può essere più consona e perseguibile per rilanciare settori trainanti della città. Gallipoli ha bisogno di idee e di programmi e non può certo permettersi più il lusso di navigare a vista. Un’idea e un programma non fondati sulle opere faraoniche o su un numero esorbitante di progetti, poche cose, pochi obiettivi sui quali concentrare l’azione amministrativa e che siano soprattutto concreti e realizzabili. Un’idea di Città capace di essere sostenuta da un’ampia base di cittadini, ceti produttivi, partiti politici e perché no anche oltre i tradizionali schieramenti”.


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12 ottobre: Barba contro tutti. Quando a Elio Pindinelli cominciano a giungere messaggi e attestazioni di stima e solidarietà per il duro attacco di Barba, quest'ultimo attacca tutti e tutto:
“È una vera e propria Armata Brancaleone, composta da forze raccogliticce ed imbarcate in ogni dove, quella che prova a combattere contro di me coalizzandosi sul nulla pur di tentare di osteggiarmi e, cosa più grave, pur di tentare di apparire costi quel che costi. Fa piacere notare che il quadro è al completo e la foto ricordo si può scattare senza problemi, senza aver paura che qualcuno si lamenti per esserne rimasto fuori: Coppola e Venneri, Piro e Pindinelli, Fedele e Solidoro, Errico e Padovano, passando per Antonella Greco e qualche altro personaggio minore. La squadra è al completo e può affrontare il campionato della politica cittadina, presentandosi a ranghi completi, per raccogliere il consenso dei gallipolini che certamente saranno ben lieti di consegnare la loro città ad un parterre così ben assortito … e chi più ne ha più ne metta! Al sottoscritto questo gruppo eterogeneo di persone unite soltanto dall’invidia e dall’odio per Vincenzo Barba non fa alcuna paura. Anzi, non posso che essere lieto del fatto che finalmente gli schieramenti in campo vengano a definirsi.
È questa l’occasione giusta per far capire a tutti da che parte ci si schiera. A naso l’impressione che tutti i cittadini comuni si stanno costruendo è quella che le vecchie forze, i vecchi poteri, i vecchi potentati, i vecchi inciuciatori, gli sconfitti di sempre, i personaggi che non sono in grado di andare avanti con il proprio talento, ma soltanto salendo sul carro del vincitore, stanno tentando, in maniera confusa e disordinata, di riorganizzarsi per presentarsi, con una finta verginità, a chiedere il consenso del popolo. Ma proprio qui ci saremo noi, sempre pronti, in qualsiasi momento e in qualsiasi istante a smascherare chi vuole svendere la dignità di Gallipoli barattandola per un piatto di lenticchie da consumare, lontano da occhi indiscreti e da orecchie attente, nella penombra di stanze chiuse. Provo un piacere particolare nel trovarmi di fronte, tutte insieme, persone che sono conosciute soltanto per aver fatto e voluto il male della comunità gallipolina: chi avendola lasciata sull’orlo del baratro, chi avendola spinta dentro, chi provando a nascondere dietro gli interessi generali della gallipolinità il desiderio maldestro di dare qualche incarico assessorile ad amici, parenti, amici degli amici e amici dei fratelli. Noi proseguiremo a testa bassa contro questa “Armata Brancaleone”, senza perdere il gusto di raccontare a tutti i cittadini, uno per uno, la verità sui fatti e dei fatti. Pindinelli continui ancora a fingersi vittima, anche se è difficile considerarlo tale mentre quotidianamente spalanca i denti da squalo provando a tele-imbonire i gallipolini. Non sto qui a citare gli attestati di stima che il sottoscritto ha ricevuto per le aggressioni che subisce ogni giorno dalla piccola antenna cittadina, la quale raggiunge qualche sparuta casa dei nostri concittadini, e per il coraggio con cui ha stanato il fine politologo Pindinelli che tutto sa e tutto capisce all’infuori di sé e di se stesso. Come sempre, fiduciosi, aspetteremo le valutazioni degli organi competenti senza smettere per un solo istante di combattere per il bene di Gallipoli contro i lobbisti del qualunquismo e dell’irresponsabilità, ai quali farò consegnare la videocassetta incriminata che sì tanto ha stordito e meravigliato il fido Pindinelli e il suo emerito e illuminato legale”.


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12 ottobre: nessuno tocchi Elio Pindinelli!
Giuseppe Venneri si schiera dalla parte di Elio Pindinelli e dichiara:
"Esprimo piena e sentita soliderietà nei confronti di Elio Pindinelli per l'attacco personale e frontale che ha subito e che ha investito la sua sfera privata ed il suo trascorso politico, parte del quale speso nel mio esecutivo quinquiennale al governo della Città. Credo che sia davvero deprimente assistere a monologhi che intaccano con tono canzonatorio le libere scelte di una persona ed è ancor più triste ascoltare giudizi che nulla hanno a che vedere con la dialettica politica, che dovrebbe essere invece confronto, dialogo o contrapposizione, dura se vogliamo, ma sempre e comunque nel rispetto primario della persona verso cui le proprie opinioni divergono. Io stesso con Pindinelli ho avuto momenti di confronto, anche molto serrato, ma sempre nel rispetto della sua persona, perchè lo considero un uomo perbene, che ha speso la sua vita per tutelare e valorizzare la cultura di Gallipoli e di questo credo gli si debba dare atto, anche da parte di chi non condivide il suo pensiero o il suo modo di essere. La politica, almeno per come la intendo, deve fuggire da questi comportamenti che non hanno nulla di costruttivo ma che producono solo livore ed astio e che al massimo avvalorano le teorie di chi crede che per risolvere i problemi basti solo parlare e denigrare, dimenticando che alla fine contano solo i risultati. Forse è proprio per questa consapevolezza che ci si rifugia nell'offesa gratuita e personale, che attacca persone valide come Elio Pindinelli, senza avere la capacità di confrontarsi sulle idee, sui programmi e anche su cosa si è fatto una volta che si è avuta la possibilità di mettere in pratica le proprie teorie. Elio Pindinelli ha la mia piena e totale solidarietà per una sequela di insulti che di fatto impoverisce e mortifica il panorama politico della nostra città”.

Antonella Greco, commenta:
“Un dibattito politico non dovrebbe mai scendere ad un livello così basso”.

Roberto Piro:
“Le ultime farneticanti esternazioni dell'ex sindaco Barba, non fanno altro che confermare l'idea, abbondantemente diffusa a Gallipoli ed in provincia, che si è di fronte ad un personaggio che poco ha a che fare con la civiltà politica. Gli attacchi senza senso a chiunque non condivida la sua smania di potere o la sua collocazione politica, dimostrano quanto poca avvedutezza vi sia stata nell'averlo voluto a rappresentare Gallipoli ai diversi livelli istituzionali cui è stato chiamato. Le offese gratuite nei confronti della senatrice Premio Nobel, Rita Levi Montalcini, indicata come persona che si trova in Senato senza merito, pronunciate da chi in quel posto si trova solo perché una sconsiderata legge elettorale non ha consentito di esprimere la preferenza, rasentano la maleducazione. Così come la stupida cantilena di dileggi e attacchi furibondi nei confronti di Teleonda e di Elio Pindinelli, responsabili di aver messo più volte a nudo l'inconsistenza politica ed amministrativa del Senatore, sono il segnale evidente che con questi personaggi non ci può essere un futuro per la città di Gallipoli. Ad Elio Pindinelli, oggetto di un attacco tanto meschino quanto inutile, va tutta la nostra solidarietà, con l'invito ad andare avanti nella sua opera di informazione, convinti come siamo che favorire la conoscenza dei cittadini, sempre con maggiore obbiettività e trasparenza, favorendo il confronto fra tutte le posizioni politiche non può che giovare alla democrazia ed alla città. Il Senatore Barba, molto bravo a sproloquiare da solo, farebbe proprio bene ad accettare di confrontarsi con la città ed i cittadini in un pubblico dibattito. Senza di questo la sua resterà sempre una posizione isolata ed indifendibile”.

Giuseppe Coppola non perde l'occasione e dice:
“Noto purtroppo come ogni qualvolta manchi il contraddittorio e si dia libero spazio a certi monologhi, il rischio di denigrare le persone sia davvero molto alto. Esprimo la mia solidarietà ad Elio Pindinelli per quanto accaduto e conoscendolo sono certo che non si farà minimamente intimidire da questa provocazione assai pesante nei contenuti ma insignificante e senza peso relativamente al lavoro di informazione che settimanalmente Pindinelli svolge su Teleonda. Purtroppo sono uscite senza contradditorio e copioni già visti in passato, non certo dell'ultima ora: tuttavia se è possibile accettare qualsiasi critica purchè posta all'interno di un confronto anche aspro ma sempre leale, non è tollerabile in nessun caso l'offesa personale, perchè è indice di maleducazione. Una cosa è il confronto, il dialogo, la divergenza di idee e di opinioni. Ben altro l'attacco a senso unico”.

I Dissidenti Coppola, Errico, Abate, Solidoro e Padovano in un documento congiunto:
“Caro Elio, abbiamo assistito nostro malgrado agli attacchi verbali contro la tua persona e contro quella che qualcuno definisce ‘piccola, piccolissima, insignificante emittente’ dalla quale tu intrattieni i nostri concittadini informandoli sugli accadimenti politici della nostra città. La nostra prima reazione è stata quella di profondo sgomento: ci sono tornati subito in mente i momenti bui della politica di Gallipoli, in cui siamo stati anche noi vittime di attacchi personali e politici sul cui tenore abbiamo sempre voluto glissare, perché questo tipo di bagarre non giova proprio a nessuno. In quei giorni la tua ‘piccola, piccolissima, insignificante emittente’ ci ha ospitati e ci ha permesso di spiegare ai gallipolini le ragioni del nostro agire, assolvendo così al principio cardine della libera informazione, ossia il confronto civile delle proprie idee e delle proprie azioni. Da quella ‘piccola, piccolissima, insignificante emittente’ tu hai invitato più volte chi oggi ti offende prima come uomo e poi come politico a un confronto leale e democratico senza mai ottenere un minimo cenno di risposta, positivo o negativo che fosse. Noi cinque ex consiglieri comunali, comprendendo il tuo attuale stato d’animo, desideriamo esprimerti tutta la nostra solidarietà innanzitutto all’uomo, quindi al politico e sentiamo l’esigenza di darti un modesto suggerimento: vola alto, non scendere a questo livello di polemica che danneggia esclusivamente chi la pratica. Noi alle offese abbiamo risposto dalla tua ‘piccola, piccolissima, insignificante emittente’, evitando polemiche sterili e inconcludenti. Ti preghiamo di estendere il nostro attestato di stima e di solidarietà a tutta la redazione di Teleonda e al suo editore, Luciano Sebaste, cui rivolgiamo l’augurio che questa ‘piccola, piccolissima, insignificante emittente’ continui a svolgere il suo importantissimo ruolo di informazione, in modo sempre più incisivo e puntuale, come fatto sinora, assolvendo così a uno dei principi fondamentali della democrazia: la libertà e il diritto di informare, lasciando ai cittadini il compito di giudicare fatti e parole”.

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17 ottobre: 3° Round dell'incontro Barba-Coppola. Dopo la dichiarazione dell'11 ottobre, nalla quale Barba chiedeva a Coppola di candidarsi per Palazzo Balsamo, oggi lo stesso Barba rincara la dose:
“Da che mondo e mondo sono gli uomini a determinare le imprese e le svolte della storia. Sono gli uomini che, con la loro forza, con il loro coraggio, con la capacità di aggregare intorno a sé il consenso sulle idee e sui valori riescono a far voltare pagina al corso degli eventi, imprimendo quelle accelerazioni che di per sè sono necessarie a modificare l’esistente. Rido – e rido di gusto – quando sento certe fandonie sull’importanza dei programmi rispetto alle persone. Non esiste! Questa affermazione è tipica di chi vuole utilizzare il linguaggio politichese, il linguaggio oscuro e incomprensibile dei gattopardi, il linguaggio in codice degli inciuciatori per prendere tempo, non far capire nulla ai cittadini e provare sottobanco a trovare accordi carbonari noti soltanto a chi li ha messi in essere. A Vincenzo Barba questo modo di fare non piace e credo non piaccia nemmeno ai cittadini che chiedono, invece, trasparenza, limpidezza, moralità ed efficienza. Il sottoscritto pertanto, ritenendo di avere queste doti, gioca a carte scoperte e con trasparenza e limpidezza si candida a chiedere il consenso dei gallipolini sul programma che verrà scritto insieme a loro. Perché Giuseppe Coppola non fa lo stesso? Perché non mette in bella evidenza e direttamente la sua faccia ed il suo nome e chiede, come trasparenza e democrazia vorrebbero, il voto dei cittadini sulle sue idee e sui suoi programmi, ammesso che ci siano? Io sarei il primo a fare un passo verso di lui! L’importante è giocare a carte scoperte. Ma se invece qui, nella nostra Gallipoli, in una città portata allo sbando, qualcuno pensa di sedersi a giocare a scopa con le carte dei tarocchi facendolo sulla pelle dei cittadini, si sbaglia di grosso. Ciò non potrà mai essere fatto con l’avallo del Senatore Vincenzo Barba che, fino a quando avrà voce, starà sempre dalla parte di chi vuole bene a questa città in maniera disinteressata. Invece il consigliere Coppola, senza mai uscire allo scoperto, spera di giocare alle spalle degli altri. Ciò non è corretto! Come sempre, anche grazie al sostegno del mio partito e dei suoi più autorevoli rappresentanti, oltre che all’abbraccio affettuoso degli esponenti degli altri partiti della Casa delle Libertà e di innumerevoli cittadini, trovo necessario impegnarmi in prima persona perché non si può pretendere di cambiare il mondo senza rimboccarsi le maniche e operando direttamente”

Anche a questo invito Coppola risponde:
“Ringrazio di cuore il senatore Barba per la considerazione, ma ribadisco il concetto: Gallipoli non ha bisogno ora di un candidato sindaco, ma di persone serie capaci di delineare quale strada percorrere per risolvere i problemi della città. Pochi progetti su quali puntare e soprattutto capire come e con chi realizzarli”.

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Il 19 ottobre giunge in città la notizia della messa in vendita della Scuola di Via Chiaiese. Viene messa in vendita all'asta con una base di partenza per le offerte di € 800.000.

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25 ottobre: guerra dei Coriandoli 1° round. Quando viene annunciato dal Commissario Straordinario, a mezzo stampa, che l'edizione 2008 del Carnevale di Gallipoli verrà abbinata alla Lotteria Nazionale, l'ex sindaco Giuseppe Venneri esce allo scoperto per rivendicare la paternità dell'istituzione.

“Nel suo intervento il senatore Maritati, ha dimenticato di sottolineare che tale inserimento nel prestigioso circuito delle Lotterie Nazionali è consequenziale all’impegno costante della mia amministrazione che nel 2003 ha ottenuto per la prima volta in assoluto lo storico ingresso a vantaggio della città di Gallipoli ed è riuscita a introdurre per gli anni successivi il principio dell’alternanza, grazie all’impegno nella Commissione Finanze del senatore Giorgio Costa, che è risultato decisivo per fare in modo che Gallipoli possa fregiarsi di questo ambito riconoscimento una volta ogni due anni. Per questo oggi si scopre l’acqua calda dicendo che il Carnevale di Gallipoli sarà nelle Lotterie Nazionali, visto che c’è già stato chi si è impegnato per tempo quando è stato al governo della città, per ottenere questo straordinario risultato, che mai nessuno in precedenza era riuscito nemmeno a ipotizzare”

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Il 26 ottobre il TAR regionale si esprime sulla vicenda dei Lidi e delle spiagge libere attrezzate. Ora si può.

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26 ottobre: Piro ed il codice etico. Roberto Piro, ex-vicesindaco, in attesa della nuova stagione politica gallipolina lancia un messaggio a tutti i soggetti interessati:
“Si tratta innanzitutto di stabilire assieme un codice etico, che impegni tutti i soggetti che intendono essere protagonisti nella vita pubblica della nostra città, finalizzato esclusivamente al raggiungimento del bene comune e che non lasci alcuno spazio a manovre speculative poggiate tutte sull’esercizio della forza economica, del clientelismo, del trasformismo, dell’arroganza del potere, della non verità. Un codice sottoscritto da persone serie, in rappresentanza di partiti e gruppi politici seri, che pubblicamente si impegnano a rinunciare alle predette pratiche, ma anche a denunciare, isolando politicamente chi non intende adeguare il proprio comportamento a principi e metodi che sono essenzialmente di civiltà e moralità politica. Serve un codice comportamentale che sappia anteporre l’interesse generale dell’intera comunità ai piccoli interessi di parte o di partito, puntando all’obiettivo della governabilità e non del solo successo elettorale. E’ importate anche che la discussione sui temi programmatici che si intendono affrontare e portare all’attenzione del corpo elettorale siano passati preventivamente al vaglio dei cittadini. Paiono del tutto condivisibili, quindi, e segnano, comunque, un buon punto di partenza nel dibattito politico in vista delle elezioni amministrative della primavera prossima, le dichiarazioni rese del consigliere provinciale di Forza Italia Giuseppe Coppola che chiede maggiore attenzione ai programmi. E’ indispensabile che i Partiti facciano partire da subito una campagna di ascolto dei singoli cittadini, delle associazioni e delle forze sociali, in cui si possa avere la possibilità di ascoltare le necessità, per come vengono avvertite dai cittadini e dagli operatori dei diversi settori, senza ovviamente rinunciare a quel ruolo di sano discernimento tra le spinte individualiste o settoriali e l’interesse generale che la politica deve saper esprimere”.

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Entra novembre e comincia la disputa sulla palestra del Magistrale. Silvano Cataldi, direttore tecnico della Tennis tavolo Gallipoli, rilascia a mezzo stampa una dichiarazione nella quale espone quello che è un vero e proprio atto d'accusa nei confronti del Dirigente Scolastico dell'Istituto Magistrale di Gallipoli:
"Il Preside dell'Istituto Magistrale, nella cui palestra sino allo scorso anno ci siamo allenati, ci ha chiuso le porte negandoci la disponibilità per l’utilizzo e quindi per svolgere regolarmente gli allenamenti necessari per la preparazione e lo svolgimento del campionato maschile di serie D”.

Anche il Presidente della A.S.D. “Nuova Pallacanestro Gallipoli”, Antonio Lenucci, ed il Responsabile della squadra del Volley Gallipoli, Giorgio Cacciatori, rincarano la dose.
Antonio Lenucci: “Ora è accaduto, che alla vigilia dei campionati, ai quali le società di Basket e Pallavolo si sono già iscritte, il Consiglio di Istituto, pare su suggerimento del Dirigente scolastico, ci ha negato l'autorizzazione ad utilizzare la struttura dell’Istituto pedagogico. Eppure, credo che aver raccolto 150 ragazzi intorno ad un pallone e al sicuro di una struttura sia in perfetta sintonia con quanto perseguito dalle Istituzioni. Ma così va il mondo!”.

La situazione viene presa a cuore dal Consigliere Provinciale, Giuseppe Coppola che in Provincia chiede:
“In seguito alle ripetute sollecitazioni di alcuni giovani sportivi di Gallipoli e dai riscontri delle notizie riportate dalla stampa locale ho appreso che da quest’anno la palestra dell’Istituto Magistrale di via Torino non è stata messa a disposizione delle associazioni sportive di pallacanestro, pallavolo e ping pong per lo svolgimento delle relative attività agonistiche. Una decisione, quella assunta dal Dirigente scolastico e dal Consiglio d’Istituto, che ritengo lesiva nei confronti delle giovani generazioni gallipoline che vorrebbero continuare a svolgere la loro attività sportiva, ma che allo stato dei fatti non possono allenarsi ne disputare le gare casalinghe nell’unico luogo oggi designato ad accogliere i sodalizi cittadini di basket, volley e ping pong in assenza di un palazzetto dello sport. Per questo ho sollecitato un intervento urgente dell’Assessore provinciale allo Sport e all’Edilizia scolastica e impiantistica sportiva, Salvatore Capone, al fine di convocare un incontro tra le parti - assessore provinciale, dirigenza scolastica e rappresentanti delle associazioni sportive - per dirimere quanto prima la questione, tenendo conto anche del fatto che sono già iniziati i relativi campionati e della funzione educativa e sociale che svolgono i cosiddetti sport ‘minori’ sul territorio di Gallipoli e dell’intera provincia”.

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12 novembre: guerra dei coriandoli 2° round. Ovviamente, anche su questo tema l'ex-sindaco e senatore Vincenzo Barba non si esime dall'esprimere la propria opinione:
“Altro che biglietti e lotterie, con i soldi della lotteria i maestri gallipolini della cartapesta non ci possono comprare nemmeno la colla ..... Tutti devono essere messi a conoscenza del fatto che le casse del nostro Comune sono state totalmente svuotate da anni e anni di mala amministrazione. Infatti già l’anno scorso non c’era nessuna risorsa pubblica da mettere nel piatto degli eventi di Carnevale, e la mia amministrazione si è dovuta inventare in tutti i modi l’aiuto e la partnership di privati, per far sì che quel grande evento, che fa parte della nostra tradizione e della nostra identità, non dovesse essere soppresso per mancanza di fondi. Con l’aggio derivante dalla vendita dei bigliettinon si può rimborsare nemmeno la colla ai nostri maestri, figurarsi se quelle risorse sono sufficienti per le sfilate, gli eventi, l’allestimento delle tribune, la pubblicità, la diretta televisiva satellitare, e via dicendo. Insomma, i gallipolini e i salentini devono sapere che avremo l’abbinamento del nostro Carnevale alla lotteria, ma non sappiamo se avremo il Carnevale perché è cosa difficile fare le nozze soltanto con i fichi secchi, non avendo la voglia, il coraggio e la fantasia per darsi da fare. Pertanto il sottoscritto lascia con grande piacere la paternità dell’abbinamento tra il Carnevale e la lotteria nazionale alle grandi menti che si battono esibendosi a colpi di comunicati per rivendicare il merito. E così, Fasano sulle spalle di Maritati e Venneri su quelle di Costa passano il loro tempo spensierato a rinfacciarsi la primogenitura dell’abbinamento del nostro Carnevale alla lotteria nazionale, spacciando il tutto per una grande operazione di alta amministrazione e di sapiente marketing territoriale. Nulla di più falso, ovviamente.
Che sia stata la coppia Maritati-Fasano, oppure quella Venneri-Costa poco importa. Farebbero bene invece, tutti e quattro, se veramente amano Gallipoli, la sua storia e le sue tradizioni, a darsi una mano per trovare gli sponsor senza i quali si avranno serissime difficoltà ad organizzare il carnevale della città bella, e senza i quali faranno ridere tutto il mondo per aver abbinato alla lotteria nazionale qualcosa che non esiste, un carro fantasma sul quale sfilano, invisibili, tutti questi politici che non si rendono ancora conto che le parole le porta via il vento mentre i fatti sono l’unica cosa che resta a futura memoria”.


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Il giorno successivo, 13 novembre la guerra dei coriandoli presenta il 3° round. L'ex sindaco Giuseppe Venneri, stizzito dalle parole di Barba, risponde:
“Quando l’ex sindaco Barba, riferendosi a Gallipoli, parla di mala amministrazione, mi ricorda le parole del Metastasio, che diceva come ‘ciascun dal proprio cuor l'altrui misura’. La mala amministrazione, come la chiama lui, è esclusivamente quella che in un solo anno ha prodotto il vuoto assoluto per Gallipoli, senza non solo realizzare ma nemmeno programmare un singolo intervento per la crescita della nostra comunità. Per questo è patetico rifugiarsi ad ogni piè sospinto al falso paravento delle casse comunali vuote o asfittiche. Se così fosse stato, l'ex sindaco Barba non avrebbe potuto spendere, come primo atto della sua amministrazione, 40mila euro per l´arredamento della stanza del sindaco a Palazzo Balsamo, realizzato interamente coi soldi dei gallipolini.
Non bisogna dimenticare, tanto per restare in uno dei più fulgidi esempi di mala amministrazione, i 300mila euro di danaro pubblico bruciati in appena 10 giorni nell´estate 2006 per accontentare i capricci dell’allora assessore al Turismo, tale Alessandra Pizzi da Lecce. Se ci fosse stato il disastro economico, che viene tirato fuori solo per coprire il vuoto più assoluto, non si sarebbero accontentate le scelte dissennate dell’assessore leccese.
Un’amministrazione oculata avrebbe invece utilizzato quel danaro per allestire le luminarie dello scorso Natale o per realizzare un’edizione 2007 del Carnevale all’altezza delle precedenti manifestazioni, senza ridursi alla penosa ‘questua’ tra imprenditori privati e senza spiazzare i tanti turisti giunti la domenica pomeriggio per la sfilata e rimasti senza intrattenimento, visto che si era deciso di anticiparla al sabato sera, alla presenza di uno sparuto e infreddolito pubblico”


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Per Barba ci sono sorprese: il 14 novembre gli vengono formulate, dalla Procura di Lecce, accuse circostanziate di associazione a delinquere, falso e truffa in una vicenda legata alle attività di bunkeraggio della Società Nuova An.Pa., di cui Egli stesso è titolare.

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14 novembre: guerra dei coriandoli 4° round. Le parole di Venneri rilasciate qualche giorno prima, non sono piaciute a Barba che replica:
“Questione di memoria corta … Come altrimenti definire le parole di Giuseppe Venneri che non riesce a ricordare la situazione che lasciò in eredità a Gallipoli e ai gallipolini al termine del suo mandato di primo cittadino? Come spiegare altrimenti il convincimento univoco di tutte le forze politiche e sociali della nostra città che, all’unanimità, alla presenza dello stesso Venneri, ritennero cosa saggia evitare di ricandidarlo per un secondo mandato e si rivolsero al sottoscritto chiedendomi un ulteriore sacrificio dopo lo sforzo immane delle politiche, con la valida argomentazione che, se ci si fosse intestarditi sul nome di Venneri, il centrodestra avrebbe certamente perso le elezioni? Chi ha memoria per ricordare ben ricorda il malumore che serpeggiava tra i gallipolini all’indomani della conclusione della sua esperienza amministrativa.
Venneri dimostra di difettare di memoria anche quando dimentica l’esperienza del Carnevale gallipolino organizzato dal sottoscritto. Innanzitutto i festeggiamenti per il carnevale durarono tre giorni, e non uno, grazie all’aiuto di tanti sponsor privati che credettero nel nostro progetto ludico e sociale. Se questo coinvolgimento degli imprenditori locali viene definito da Venneri ‘penosa questua’ ciò attiene al suo strano modo di intendere la gestione del denaro pubblico, non certo al nostro. Non solo: i salentini e i gallipolini hanno assistito ai cortei di Carnevale sia nella serata del sabato che nel pomeriggio della domenica. Il tutto rilanciato in Europa e nel Mondo da una diretta televisiva per la quale abbiamo ricevuto i complimenti degli addetti di settore, tra i quali, ovviamente, non ci risulta Giuseppe Venneri che immaginiamo più a suo agio nella schiera di coloro che invidiarono quella sapiente azione manageriale.
Se poi per tenerezza dobbiamo far credere a Giuseppe Venneri che la sua amministrazione fu la migliore di tutte, mettendoci alle spalle gli innumerevoli sbagli e gli infiniti errori, potremmo anche lasciarci andare a quest’atto pio, a patto che la lista elettorale nella quale Giuseppe smania di candidarsi non sia quella di un partito politico, ma, magari, quella di un cartone animato o di una tavoletta per bambini. ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’ andrebbe bene? Li sì che certamente l’amico Venneri eccellerebbe…”


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27 novembre: i conti non tornano e Barba se ne lava le mani. La Corte dei Conti impartisce un secco ordine al Commissario Trovato: invertire la rotta per quel che riguarda i conti pubblici del Comune di Gallipoli. Una situazione economico-finanziaria disastrosa che gli ex consiglieri di opposizione Fasano e Conte attribuiscono alle mani bucate delle amministrazioni di Venneri e di Barba.

Accuse circostanziate dalle quali il Senatore azzurro si tira fuori dichiarando:
“Spero che la Corte dei Conti, in tempi rapidissimi, getti un fascio di luce sulla situazione economico-finanziaria del Comune di Gallipoli, anzi, dichiaro sin da ora che sono tra i primi ad attendere che si faccia verità su una serie di questioni che non possono più essere oggetto di contesa politica, ma devono, invece, diventare oggetto di ragionevole valutazione da parte di tutta la comunità gallipolina. Magari la Corte dei Conti facesse una lunga trasferta nella nostra città per portare chiarezza laddove molti politicanti di professione, utilizzando un fumus parolaio, tentano di portare caos e confusione. Venga la Corte dei Conti a Gallipoli. Sarò il primo ad accoglierla, convinto come sono che questa città ha sete e bisogno di verità e che è davvero giunta l’ora di sbugiardare i mistificatori di professione che vogliono soltanto confondere le idee ai cittadini. Venga la Corte dei Conti a fare luce sullo stato delle finanze pubbliche gallipoline e troverà in Vincenzo Barba un ossequioso alleato pronto a collaborare nell’interesse comune. Saranno altri in quei giorni a darsela a gambe per paura che la verità finalmente emerga.
La storia della breve amministrazione di Vincenzo Barba è stata contraddistinta da una stella polare: il risanamento dei conti pubblici lasciati allo sfascio da anni e anni di mala amministrazione. Mi piacerebbe ricordare al Dott. Gianfranco Conte, che in queste ore dimenticando il suo passato di amministratore si erge a censore e a moralizzatore, il suo contributo allo sfascio della contabilità pubblica della nostra città quando, non il secolo scorso, ma una manciata di anni fa, ricopriva la carica di assessore al Bilancio del nostro Comune. Conte faccia uno sforzo di recupero della memoria e ricordi in che condizioni l’amministrazione alla quale ha partecipato attivamente ha lasciato le casse del nostro municipio. E così, dopo anni e anni di un andazzo fatto di scialo del denaro pubblico, mi sono ritrovato sulle spalle una situazione alla quale se non avessi posto immediatamente rimedio ci sarebbe stato soltanto da portare i registri in Tribunale per fare la fine che ha fatto l’amministrazione di Taranto. È da imputare esclusivamente ai cinque dissidenti, se non siamo stati in grado di proseguire nel percorso di risanamento dei conti pubblici. E’ a loro che si deve l’ennesimo stop sulla via virtuosa della gestione manageriale dei bilanci, iniziata, ma ahimè mai conclusa, e portata avanti dall’amministrazione da me presieduta”.


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A fine novembre viene celebrato il matrimonio UDEUR-UDC. I segretari dell'UDC di Gallipoli, De Marini e Andrisani annunciano che si uniranno al partito dell'UDEUR in vista delle elezioni amministrative di primavera.

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Ritorna altresì prepotentemente alla ribalta la "sporca" questione del Canale dei Samari. A Palazzo dei Celestini si presentano solo Coppola ed il vice di Trovato, Calignano. Pronti a fronteggiarsi sulle sponde del Canale sono invece i cittadini di Gallipoli, da una parte, ed una coalizione composta da Casaranesi, Tavianesi, Matinesi e Parabitani dall'altra. Al largo di Punta Pizzo incroceranno le "SuperParanze gallipoline" .

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L'1 dicembre il generalissimo Barba, dichiara:
“Basta con le parole e con i meeting patinati! Dinanzi al rischio sempre più concreto che le acque di Gallipoli possano essere inquinate dallo sversamento in mare dei reflui provenienti dai depuratori dell’hinterland jonico, è giunto il momento di coinvolgere il Governo nazionale affinché tutte le istituzioni, anche e soprattutto quelle centrali, si assumano le loro responsabilità per rischi di carattere sanitario, sociale ed economico che la comunità gallipolina non merita di subire.
Credo sia doveroso sapere, dinanzi allo scempio ambientale ed economico che si paventa sulla nostra costa, quali strategie e quali politiche intenda adottare il Governo al fine di evitare che tutta la comunità gallipolina e salentina si trovi dinanzi all’irreparabile e irreversibile distruzione del nostro territorio. Ma c’è di più: chiederò personalmente all’Esecutivo quali direttive e quali strumenti operativi intende dare alla Regione Puglia e alla Provincia di Lecce per far fronte alla seria problematica ambientale che potrebbe materializzarsi nella acque joniche.
Non basta più discutere, spesso in maniera improduttiva, su una situazione di fronte alla quale già da tempo l’amministrazione che ho avuto l’onore di guidare si è espressa in maniera univoca, arrivando a chiedere che le acque di Gallipoli diventassero patrimonio dell’umanità per loro limpidezza e per la loro cristallinità che consente, ad un’economia zoppicante come la nostra, di trarre vantaggi e risorse che vanno al di là della mera stagione balneare”.
A partire da subito mi attiverò anche per incontrare il Governatore di Puglia, Nichi Vendola, e il Presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, affinché si faccia immediata sinergia politica finalizzata alla risoluzione reale del problema attivando una vera e propria task force che si imponga come suo unico e forte obiettivo di sbarrare il campo a qualsiasi errore di carattere procedurale o amministrativo che tuttora tiene con il fiato sospeso un intero territorio che vede pendere sulla sua testa il rischio del danno ambientale”.


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7 dicembre: ombre oscure su Via Chiaiese. Un altro "strano" caso si presenta a tutta la comunità gallipolina i primi giorni di dicembre. Come già anunciato tempo addietro, la succursale del 1° Circolo Didattico di Via Chiaiese verrà messa all'asta per rimpiguare le esigue casse comunali svuotate dapassate Amministrazioni spendaccione. Un nuovo milionario anonimo, il 21 novembre ha presentato un'offerta al rialzo di 1.155.mila e rotti €uro! bel il 44% in più rispetto alla base d'asta fissata ad € 800.000. Molti cittadini si dichiarano perplessi ed alcuni avanzano dubbi e sospetti.

Uno su tutti il presidente del Pdci, Romano Bruno Fiammata:
“Con riferimento alla vendita con cui inopinatamente è stato messo in vendita l’istituto scolastico di via Chiaiese di proprietà comunale, pur con la strutturale carenza di aule scolastiche per lo studio dei nostri ragazzi, penso sia moralmente se non legalmente giusto sospendere la prima istanza d’asta a favore dell’anonimo acquirente che, con una inusuale offerta d’acquisto, superiore di oltre il 44% sul prezzo base, sembra abbia voluto dire a tutti gli altri possibili concorrenti di starsene zitti e buoni poiché nessuno, più di ‘Lui’, ha diritto di potersene appropriare.
Come si sa, l’offerta d’acquisto è stata avanzata per procura da parte di uno studio legale che si è subito preoccupato di dichiarare di non essere tenuto a chiarire il nome del facoltoso cliente che lo ha incaricato di acquistare l’immobile. Cosa che, a mio modesto avviso, lascia pensare si tratti di personalità conosciuta e tanto interessata che s’è preoccupata di non dover partecipare a viso aperto ad un’asta avente in oggetto la vendita di quel specifico bene di pubblica proprietà. Rammento a tutti noi che l’immobile è di proprietà dei concittadini contribuenti. E che, come tali, avrebbero tutto il diritto di sapere prima chi è l’amministratore pubblico che ha avuto la deleteria idea di doverlo alienare, se era oggettivamente opportuno alienarlo, se il prezzo di base d’asta è adeguato al suo reale valore di mercato ed anche perché non si è ritenuto opportuno di premettere che l’asta sarebbe stata inibita alla partecipazione di chiunque abbia avuto responsabilità di governo della città negli ultimi cinque anni”.
Purtroppo, la nostra città, da qualche tempo è arrogantemente spezzettata e messa in svendita senza che siano mai preventivamente consultati i suoi cittadini in qualità di legittimi proprietari. La stessa cosa accade ai danni del suo lungo e prezioso demanio costiero, dato tutto in concessione privata, senza che tutto ciò torni d’alcun sollievo alle sempre più dissanguate nostre casse comunali. Oggi, però, che la misura ha superato il colmo, è arrivato il momento di dire basta. Vogliamo sapere se risponde al vero quel che si dice che a divertirsi nello svendere a pezzettini la nostra città sono gli stessi politicanti che poi se la ricomprano a proprio piacimento. E’ l’occasione giusta, per noi, di poterlo sapere e proprio quella che ci può arrivare dal profondo e trasparente lavoro dell’estranea Corte dei Conti che si sta interessando di conoscere il grave stato finanziario della nostra città, ed anche quella del disinteressato e proficuo lavoro che sta svolgendo il Commissario prefettizio nella sua qualità d’Amministratore unico della nostra città”.


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14 dicembre: Barba-Craxi. Che fosse un combattente nato ne aveva già dato dimostrazione, ora il senatore Barba attacca anche "in alto".
All'Hotel Bellavista c'è Stefania Craxi, figlia dello statista Bettino e rappresentante dell'Associazione "Giovane Italia" un movimento vicino agli ambienti di Forza Italia.
All'incontro è presente, tra gli altri, Giuseppe Coppola e tutto fa ipotizzare la nascita di una Lista Civica "Giovane Italia per Gallipoli" per candidare quest'ultimo per le Amministrative di primavera.

Ovviamente Barba non ci stà e sbotta:
".... non si muove foglia che Barba non voglia ...." e poi: “Forza Italia è una cosa seria. La Giovane Italia con noi non c’entra nulla”
Ed ancora: "Forza Italia a Gallipoli è una sorta di Torre di Babele dove tutti i signor-Coppola-di-turno dicono e fanno ciò che si sentono di dire e di fare, senza alcun raccordo e senza alcuna armonia. Un’orchestra dove tutti stonano e dove la bacchetta del direttore, che si contraddistingue sempre per l’eccelsa signorilità e l’alta onorabilità dei comportamenti, ha difficoltà ad esser presa in considerazione.
La presenza del consigliere Palese alla riunione organizzata dall’Associazione Giovane Italia, in spregio alle precise direttive del Coordinatore Regionale di Forza Italia, On.le Raffaele Fitto, rappresenta, a tutti gli effetti, un episodio di inaudita gravità poiché conferma una serie di dubbi che da un po’ di tempo, unitamente a tutta la cittadinanza gallipolina, sono portato ad avanzare sul rispetto dei valori, degli ideali e, più semplicemente, delle regole all’interno del nostro partito”.


Segue dunque la replica ufficiale del Coordinatore Regionale di FI, Raffaele Fitto:
“In riferimento al convegno sui rapporti con il nuovo partito del Popolo della Libertà organizzato venerdì a Gallipoli dal movimento Giovane Italia dell’onorevole Stefania Craxi alla quale ci legano apprezzamento e stima, riteniamo che certamente la Giovane Italia fornirà il suo importante contributo al nuovo grande soggetto politico e di questo gliene diamo costantemente atto. Nell’ottica di dialogo, condivisione e assoluta apertura del nuovo soggetto politico, che nasce per intuizione e iniziativa del Presidente Silvio Berlusconi e quindi di Forza Italia, appare tuttavia assolutamente incomprensibile come si possa organizzare a Gallipoli un dibattito su tale tema senza invitare i parlamentari salentini e, in particolare il senatore di Forza Italia di Gallipoli, Vincenzo Barba. Questa sgradevole e imbarazzante esclusione ci induce a condannare la partecipazione di esponenti di Forza Italia che con la loro presenza hanno favorito un comportamento teso a dividere e non ad unire”.

Per diritto di replica anche Stefania Craxi si sente di dover rispondere:
“Ricambio la stima personale nei confronti di Raffaele Fitto. Trovo tuttavia incomprensibile la polemica innescata in modo scomposto dal senatore Barba e nata a seguito della riunione provinciale dell’Associazione Giovane Italia, che appartiene a Forza Italia, e di cui il responsabile della Provincia di Lecce è il consigliere provinciale di Forza Italia Giuseppe Coppola. L’incontro dei quadri dirigenti di Giovane Italia del Salento si è svolto a Gallipoli per ragioni logistiche, ed ha avuto come tema la partecipazione dell’Associazione al futuro partito del Popolo delle Libertà. Non ci siamo occupati, né era nostra intenzione farlo, di temi locali o di polemiche interne a Forza Italia di Gallipoli.
Trovo quindi incredibili le dichiarazioni del senatore Barba nei confronti di una manifestazione promossa da due parlamentari di Forza Italia e dalla sottoscritta che è membro della segreteria politica del partito. Il senatore Barba non è stato invitato; visti i toni del Suo comunicato garantisco che non sarà invitato neanche la prossima volta. Trovo, mi spiace dirlo, maldestre le dichiarazioni di Fitto. Capisco le difficoltà a gestire un personaggio come Barba, ma Raffaele non può biasimare la partecipazione di un autorevole esponente di Forza Italia ad una iniziativa della mia Associazione, che è parte di Forza Italia e del futuro partito del popolo delle Libertà. In questo modo, per tentare di risolvere un problema, ha rischiato di aprirne uno più grande.
Problema che, lo dico a Fitto responsabile nazionale di Forza Italia per i rapporti con i movimenti ed i circoli vicini al partito, non si aprirà perché, ne sono sicura, troveremo insieme il modo per valorizzare il Suo ruolo e la funzione che la Giovane Italia si è assunta di apertura al popolo dei socialisti riformisti pugliesi per la costruzione di un grande partito dei popolari e dei riformisti, il partito che Silvio Berlusconi ha in mente”.


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Dopo un'inizio di fuoco, dicembre e le sue sante feste, passa via in una Gallipoli un pò sottotono, sia per quanto riguarda le luminarie, sia per tutto il resto.

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A nota d'anno si registra un'iniziativa, a parere dello scrivente, alquanto bizzarra e contraddittoria.
"Adotta un'aiuola" della FIDAPA - Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari che, per mezzo della Presidente Anita Marzano vuol far passare questo messaggio:
“Adottiamo un’aiuola”. Non un semplice slogan, visto che nella convinzione di dover contribuire, anche con segnali visibili, alla cultura del rispetto della città, la Fidapa ha fatto propria l’aiuola compresa nello spartitraffico di fronte all’Hotel Joli Park.
La nostra idea parte dal presupposto, che un gesto, anche minimo, come questo, può generare il gusto di tenere la città in ordine, di prendersene cura, come ognuno fa con la propria persona e con la propria casa tutti i giorni. Ci auguriamo, dunque, di dar vita ad una reazione a cascata in modo da assistere a più grandi e più consistenti iniziative analoghe.
Colgo l’occasione, per porgere con questo gesto e a nome di tutte le associate, i nostri più sinceri auguri di Buone Feste a tutta la popolazione di Gallipoli”.


Peccato però che un'iniziativa lodevole e meritoria come questa stride di fronte a quella che è la situazione di altre aree verdi della Città.


... continuerà con la terza parte.

Ciao e buona discussione.

Modificato da - kashiwara on 07/03/2008 09:41:18
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