Zitti zitti, piano piano. Un signore di cui non si fa nome, membro di un nuovo partito che non si dice, un giorno sindaco di una città dello jonio che non si nomina. Si dice, si mormora, si sibila che sia impegnato in campagna elettorale. Si dice, si sussurra che stia facendo propaganda per un candidato sindaco che non si nomina e non si dice, ma che del partito nuovo non è membro né candidato. Zitti zitti, piano piano . Nel nuovo partito che nuovo non pare giovani e nuovi sommersi dal vecchio? Zitti zitti, piano piano. Si mormora che dopo elezioni eleggenti il nuovo partito sarà sopraffatto da vecchi giochini. Si farà pulizia finalmente. Finalmente il vecchio trionferà. “Monarca io son e decido” pare dire il signore ai suoi cortigiani. Zitti zitti, piano piano. Verrebbe bene la rima finale con piano. Ma nomi non si posson fare, siamo in campagna elettorale. E non passiam dire, al fine dei giochi, che se perde il professore gioiranno quei pochi che fra un caffè la mattina e segrete riunioni la sera chiederanno dei nuovi la testa al partito nuovo che nuovo non pare. Zitti ziti, piano piano. E mi riscappa la rima con…….
Paese: Italy ~
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Membro da: 24/03/2008 ~
UltimaVisita: 28/04/2008
Zitti zitti piano piano, scappa la rima con… Tra caffè la mattina e segrete riunioni la sera, zitti zitti… questo il piano? Il partito nuovo che nuovo non è fa cilecca con soli seggi tre. I due baffoni che nuovi non sono, zitti zitti piano piano, si trovan la palla in mano. Fitto fitto, ecco qua: il potere logora chi non ce l’ha! Il prof. ha solo fans non cortigiani! Tanto meglio se non sono… …n(i)ani. Zitti zitti piano piano, questo il disegno berlusconiano: tutti i sinistri suonati, al 2013 rimandati!
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