PD Circola per Gallipoli un volantino bifacciale con due comunicati del circolo di gallipoli.Il primo intitolato La politica per l'interesse personale...ed il trasformismo continua!!! (ovvero, il lupo cambia il pelo ma non il vizio).La riproduzione di questo comunicato è questo: http://digilander.libero.it/abatem83/pdpadovano.jpg Un fatto positivo: Il PD chiede scusa ai suoi elettori e ai cittadini di Gallipoli per aver candidato il trasfuga Padovano. Mi domando: bisognava aspettare l'uscita del Padovano dal gruppo PD e le dichiarazioni di pentimento in Consiglio comunale? Sulla facciata posteriore del volantino vi è il comunicato n.2 dal titolo: Mai negato il collegamento con l'UDCLa riproduzione del comunicato è la seguente http://digilander.libero.it/abatem83/pdpiccolo.jpg Il PD nega di aver sconfessato l'apparentamento con l'UDC. Certo che di faccia tosta bisogna averne tantissima. E perchè poi aspettare solo le dichiarazioni in Consiglio comunale di De Marini? La cosa più strabiliante in questo comunicato è la parte relativa al ricorso al Tar del segretario cittadino del PD Paolo Piccolo sulla base di una sentenza del Tar del 22 aprile 2004 n. 2312/04 che (è scritto testualmente nel comunicato) ha autorevolmente sentenziato : "il collegamento con l'UDC avrebbe avuto efficacia solo in caso di vittoria del candidato Sindaco Schirosi, dando all'UDC ben tre consiglieri, invece l'attribuzione dei seggi, in caso di sconfitta, va effettuata sulla base dei soli voti ottenuti al primo turno ed in questo caso al PD, oltre al candidato Sindaco Schirosi sarebbero assegnati quattro consiglieri mentre all'UDC uno". Ma quando mai??? E' una frase questa scritta in questo barbaro modo solo per disorientare il lettore, per trarlo in inganno. Come si suol dire per turlupinarlo. Quella benedetta frase è riferita al petitum dell'avvocato (sembra sia l'avv. Fasano) non alla sentenza. E la sentenza riguarda caso (come da me riferito correttamente in altra discussione) del tutto differente in cui l'apparentamento non era stato effettuato e non compariva sulla scheda elettorale. Per leggere integralmente la sentenza: http://digilander.libero.it/abatem83/REPUBBLICA%20ITALIANA%20%20%20%20%20%20%20N.doc Povero Partito Democratico. Doveva essere un partito di moderati aperto alle istanze democratiche di trasparenza onestà socialità difesa dei diritti dei cittadini e quant'altro di buono possiamo immaginare dalla politica. Invece stiamo scoprendo un partito degli azzeccagarbugli, dei mestatori di mestiere, dei pusillanimi, dei fanfaroni, del club di difesa degli intoccabili (leggasi Piccolo). E dire che ho votato Schirosi al ballottaggio pur comprendendo i limiti del personaggio ma difendendo la possibilità di un ricambio politico alla guida della città. Dopo tutto questo penso che il ricambio sarebbe stato peggiore del già visto. Povera Gallipoli.
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Pare proprio che in fatto di autoreti il PD non sia secondo a nessuno. Noto una certa continuità fra il nazionale con la vicenda ombrosa del governo ombra, dove si è negata ogni possibilità a Di Pietro di essere parte in causa. Al di la delle alleanze. E il caso Gallipoli che ne è emblematica prosecuzione al grido “i nostri alleati NON hanno gli stessi diritti nostri”. E questo comportamento ha dato la stura, proprio a Gallipoli, al sindaco dimissionato di dire, con buona ragione, che il PD non rispetta gli impegni. Oltre ad aver umiliato quanti hanno votato al ballottaggio per l’UDC. Non so quanto conta qui un posto di minoranza in consiglio comunale. Ma deve avere un prezzo veramente elevato se si ricorre al TAR e asi percorre la strada dell’impopolarità per ottenerlo. Quello che mi pare invece di poter affermare è che d’ora in avanti ogni alleanza, pur indispensabile per un centro sinistra, con il PD, non potrà prescindere da accordi scritti e sottoscritti con tanto di testimoni. A meno che la tendenza a correre da soli sarà vincente al punto tale che l’onnipotenza del PD sarà un assioma indiscutibile. E lo sarà nonostante i loro panni sporchi li stiano lavando in pubblico. E nonostante la miseria dei risultati elettorali. Tornare alla politica intesa come cosa alta e bella dovrebbe essere un compito dei partiti nuovi o vecchi che siano. Non è così. In questa triste vicenda stravince il peggio della vecchia politica. Se qualche residuo dubbio mi rimaneva per non aver partecipato alle primarie, questi giochi sporchi me lo levano del tutto. A livello nazionale si stanno scornando per chi è più vicino al papa di chi, chiamandosi fuori da ogni ideologia, decide che il PSE dovrà cambiare nome se vuole l’onore di avere la Binetti e Rutelli fra le sue file. Il tutto dimenticando di essere opposizione alle leggi xenofobe di Maroni. Senza porsi il problema di rintuzzare Berlusconi quando dice “il mio governo non può che compiacere il papa e la chiesa”, con buona pace della costituzione repubblicana e di omuncoli come Cavour del “libera chiesa in libero stato”. E il PD è nel vortice delle correnti negate strenuamente dal suo capo supremo. Il problema vero è che ogni riferimento culturale è stato sacrificato in nome della caduta delle ideologie. E con essa pare caduta anche la stessa ipotesi di una società ideale. Ha vinto il berlusconismo, ed ha fatto massacri anche in quello che era il centro sinistra che ora si chiama PD. Questa è la società giusta, secondo loro. Il resto è ideologia vecchia. Lo dice anche Castagnetti, quindi il nuovo che incombe. E Gallipoli non si è tirata indietro da questo punto di vista. A quando un bell’accordo trasversale con il sindaco dimissionato in nome del dialogo ed alla faccia dei gallipolini e del loro voto? A livello nazionale accettiamo ronde in camicia verde senza indignarci. Ora accetteremo, in nome e per conto della sicurezza, l’esercito in armi per le strade cittadine. Saranno cadute le ideologie, però siamo caduti tutti quanti in basso, molto in basso. Una sola domanda agli illuminati dirigenti del PD: “sono così sicuri che i loro voti siano già acquisiti definitivamente?”, se la risposta è positiva si accontentano veramente di poco, una sconfitta secca non è poi un gran bottino. Se è negativa provino ad ammettere qualche errore. Altro che scuse per un candidato sbagliato o meno che sia. Debbono scusarsi per aver consegnato la città in mano alla destra. Come Veltroni dovrebbe pensare meno all’america e più all’Italia. Non è Obama. E’ solo un discreto cinefilo. Buona democrazia a tutti.
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