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Autore Discussione Precedente: Percorso stradale da Baia Verde a Gallipoli Discussione Discussione Successiva: cazza/mendula  

paolo73
Advanced Member


Stato: Sconnesso

 Spedito - 09/06/2008 :  15:51:19  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Seguendo il suggerimento di jonium riporto qui un resoconto del I consifglio comunale già inserito in altro topic. Mi scuso per eventali inesattezze ma ho cercato di riepilogare quanto successo secondo ciò che mi ricordo, a vantaggio di chi non è stato presente.

Ad inizio della seduta, dopo la presentazione degli eletti ed il voto su eventuali motivi di inelleggibilità (non riscontrati) il Consiglio, su iniziativa del sindaco stesso, ha votato all'unanimità un documento di solidarietà e di impegno su questa questione ed una contestuale mozione di Coppola che ha voluto inserire un richiamo per cui il sindaco s'impegna ad avviare entro trenta giorni le procedure per il ripristino del mercato ittico, facendo pressione verso la Regione affinchè eroghi il promesso finanziamento.
Nel corso della seduta che prevedeva la presentazione della Giunta,l'elezione del presidente del Consiglio, di due vice-presidenti, di cui uno vicario e della commissione elettorale effettiva e supplente (due della maggioranza e uno dell'opposizione per commissione) nonchè la lettura delle linee programmatiche da parte del sindaco (che hanno ripreso in linea di massima il programma elettorale e la cui lettura è stata decisamente più lunga rispetto a quella del suo predecessore) vi sono stati diversi interventi alcuni dei quali si son limitati agli auguri di buon lavoro. Il gruppo consiliare del PD ha aperto al sindaco manifestando il desiderio di collaborare senza chiedere nulla in cambio e garantendogli di essere a disposizione per il bene di Gallipoli per cui lo stesso Venneri non dovrebbe allargare la maggioranza con la già vista "integrazione" di consiglieri non eletti nelle sue liste (chiaro riferimento a Vallebona, Picciolo e....Padovano). Venneri non ha fatto una piega anche perchè, nonostante il tentativo di Fedele di spiegare che Padovano non fa parte della maggioranza, alimentato da altrettanti inutili interventi di Di Mattina (vero collante fra Padovano e la maggioranza), è chiaro che Padovano è nella maggioranza (d'altra parte è in mezzo al gruppo consiliare del PDL che ha preso fisicamente posto). A dimostrazione di ciò è stato eletto, con i voti del centro-destra, come membro supplente della commissione elettorale. Aver proclamato il gruppo misto è solo un mezzo per essere presente nelle varie commissioni. Padovano, che, prima di collocarsi fra i banchi della maggioranza, ha aperto la seduta, in qualità di consigliere avente la cifra individuale elettorale più alta (voti del PD più voti personali), ha replicato alla Greco, che lo invitava alle dimissioni, affermando che il suo è un comportamento democratico ed aggiungendo testualmente:"tu sei stata eletta con i voti del PD, non io".
Al di là di questo passaggio il consiglio è stato in mano alla maggioranza che ha tranquillamente eletto Benvenga come Presidente con 15 voti (12 del gruppo consiliare, il sindaco e poi naturalmente Padovano ed un altro della minoranza). Tranne che in questo caso la minoranza, che magari avrebbe potuto formulare un nome provocatorio per la Presidenza (penso che il nome di Coppola avrebbe potuto creare qualche frizione anche dall'altra parte), è rimasta unita votando sempre con 7 preferenze:la Greco vice presidente del consiglio, De Marini membro effettivo dell Commissione elettorale e Scigliuzzo membro supplente della stessa. La maggiornaza invece, oltre a Benvenga, ha indicato: Murra vice-presidente vicario del Consiglio, Fedele e Caiffa effettivi e Buccarella e Padovano supplenti nella Commissione elettorale.
I toni si sono alzati solo circa la replica della maggioranza nella persona di Liaci alle accuse che Antonella Greco aveva fatto per mezzo stampa ad Antonio Negro, nella sua qualità di assessore al Bilancio. Antonella Greco ha specificato che non era un attacco personale ma diretto all'operato di Negro e di tutta la giunta Venneri in materia di bilancio nella precedente esperienza amministrativa. Liaci, che aveva diviso con Negro il mandato in giunta, è intervenuto in difesa, cadendo però in qualche contraddizione al che è intervenuto anche Venneri cercando di spiegare che lui non ha lasciato vuoti di bilancio, che la situazione SETA è ancora da definire ed attribuendo, a quanto mi sembra di aver capito, i quattro milioni e mezzo di euro di debiti fuori bilancio sia a questa situazione che ad un ritardo della giunta Barba (naturalmente secondo Venneri errore giustificato dal tanto lavoro che la stessa giunta ha fatto) ad effettuare alcune comunicazioni che avrebbero mantenuto in fase di stallo la situazione debitoria.Inoltre il sindaco ha evidenziato che i debiti aumentano anche perchè vi è continuità fra un'amministarzione e l'altra ed ha citato l'affiorare di situazioni debitorie legate ad errori di esecutivi di sinistra riferendosi alla SASPI (anni 80, giunta di sinistra) ed al 1991 (in cui però a me risulta non ci fosse il centro-sinistra).
Per il resto Coppola ha chiesto perchè mancasse una delega alle risorse comunitarie ed ha manifestato una mal distribuita attribuzione delle deleghe fra gli assessori, De Marini ha criticato il PD per la situazione Piccolo-Ferilli ma ha dato ragione a Schirosi nei confronti di Di Mattina sul fatto che la vicenda Padovano sia politica e da trattare anche in Consiglio ed ha criticato il passato operato di Venneri attirandosi la replica di Liaci che gli ha ricordato che anche lui era in quell'esecutivo, Schirosi ha posto il problema della nettezza urbana, dei vigili e del centro-storico mentre Mariello ha basato il suo intervento sul tema dell'edilizia e su alcuni interventi urgenti di cui ha già parlato in altre sedi con Venneri, Scigliuzzo infine ha fatto un intervento di carattere generale ed ha illustrato le ultime novità sulla situazione caro-gasolio.
Sono stati eletti capi-gruppo: Di Mattina, Schirosi, De Marini, Scariolo e naturalmente Coppola, Scigliuzzo e Padovano.

Modificato da - paolo73 on 09/06/2008 15:56:37
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore 

abatem83
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 Spedito - 09/06/2008 :  17:01:33  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
Chi ci informa del Consiglio comunale di ieri? Se è vero ciò che mi hanno riferito era un Consiglio dedicato ai gazebo dei commercianti. In pratica anche con il voto favorevole di Gino Schirosi di padovano e della maggioranza è stato revocato il regolamento del Commissario Trovato.
Se la notizia è vera si comincia veramente bene. Continua la storia dei gazebo dalla purità alla stazione. Eppure c'era chi si era adeguato ai nuovi provvedimenti di Trovato (vedere gli ombrelloni alla briciola).
Stupefacente il voto favorevole di Schirosi (sembra che abbia dichiarato che lui è favorevole ai commercianti).
Personalmente mi pento di averlo votato. L'accaduto dimostra l'ulteriore frantumazione politica del PD.
 Paese: Italy  ~  Invii: 417  ~  Membro da: 14/03/2008  ~  UltimaVisita: 17/12/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

callipolis
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 Spedito - 09/06/2008 :  22:17:30  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Citazione:
Chi ci informa del Consiglio comunale di ieri? Se è vero ciò che mi hanno riferito era un Consiglio dedicato ai gazebo dei commercianti. In pratica anche con il voto favorevole di Gino Schirosi di padovano e della maggioranza è stato revocato il regolamento del Commissario Trovato.
Se la notizia è vera si comincia veramente bene. Continua la storia dei gazebo dalla purità alla stazione. Eppure c'era chi si era adeguato ai nuovi provvedimenti di Trovato (vedere gli ombrelloni alla briciola).
Stupefacente il voto favorevole di Schirosi (sembra che abbia dichiarato che lui è favorevole ai commercianti).
Personalmente mi pento di averlo votato. L'accaduto dimostra l'ulteriore frantumazione politica del PD.

Originariamente inviato da abatem83 - 09/06/2008 : 19:01:33



La revoca della delibera del Commissario non mi sembra una sciagura. Il commissario nell'ultimo mese del suo mandato si è dato parecchio da fare per quanto riguarda i regolamenti comunali e non solo (basti ricordare la delibera sull'ecocentro), approvando anche norme molto discutibili.
Ieri il consiglio comunale ha revocato la delibera del Commissario prefettizio del 19 marzo scorso ( 14 voti favorevoli compreso il prof. Schirosi e 5 astenuti, mancavano se non mi sbaglio Fedele e Mariello), delibera con la quale era stato modificato il regolamento comunale per l'occupazione di suolo pubblico prevedendo la possibilità di utilizzare solo ombrelloni o tende retroattili. Bisogna considerare che a maggio un noto ristorante di Gallipoli aveva già ottenuto dal Tar un decreto presidenziale sospensivo, decreto con il quale veniva autorizzato a montare il gazebo. Il decreto è stato successivamente confermato in camera di consiglio. Le ragioni del Tar sono sostanzilamente riconducibili alla maggiore igienicità dei gazebo e al dano economico che poteva derivare dal mancato utilizzo del gazebo. Io aggiungerei che i gazebo danno maggiore protezione dal vento e dalla pioggia, ciò vale soprattutto per chi ha la sua attività commerciale lungo le mura della città vecchia o sul lungomare.
Comunque il consiglio comunale si è impegnato a rivedere da subito tutta la materia, appena saranno costituite le commissioni consiliari infatti si comincerà a predisporre un nuovo regolamento in materia di occupazione di suolo pubblico, il quale, stando alla delibera adottata ieri dal Consiglio comunale, dovrà essere approvato prima della stagione turistica 2009.
Personalmente io non ci trovo nulla di strano, semmai strano è il comportamento del Commissario che prima di approvare le modifiche al regolamento avrebbe dovuto quantomeno ascoltare le categorie economiche interessate.

Il consiglio comunale ha inoltre discusso e in questo caso approvato all'unanimità una delibera con la quale viene fatta richiesta all'acquedotto pugliese di coprire le vasche del depuratore consortile.

N.b. Rispondo a Paolo73 circa l'amministrazione comunale del 1991, se non mi sbaglio il sindaco di Gallipoli di allora era un certo Flavio Fasano, credo fosse iscritto al PCI. Ma forse ricordo male.

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.....in medio stat virtus.....

Modificato da - callipolis on 10/06/2008 16:05:24
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

callipolis
Moderatore


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 Spedito - 10/06/2008 :  07:46:04  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Dal Nuovo Quotidiano di Puglia

Secondo consiglio comunale: il si ai gazebi, sedie e tavoli fuori dai locali.

Articolo di A. Margarito
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Via ai gazebi e via a sedie e tavolini: la maggioranza vota la revoca del regolamento prefettizio che vietava i gazebi, e non accetta consigli. E’ durato circa un paio d’ore il consiglio comunale domenicale dove si sono registrate due assenze, una nella maggioranza, Francesco Fedele, e una nella minoranza Vincenzo Mariello. Da domenica dunque, dopo la delibera dei consiglieri, passata con tutti voti della maggioranza più, sicuramente a sorpresa, il voto di Gino Schirosi capogruppo del Pd che non si è allineato al resto della sua compagine, via libera ai gazebi estivi, in particolare nel centro storico. Le modifiche al regolamento fatte dal commissario prefettizio prevedevano infatti che si usassero soltanto ombrelloni, ma sulle mura in particolare, questa soluzione pare essere davvero improponibile perché Gallipoli, si sa, è la città dei venti e gli ombrelloni potrebbero diventare addirittura pericolosi. Bocciati invece i due emendamenti, che volevano essere migliorativi, proposti da Giuseppe Coppola ex candidato sindaco della lista ‘Grande Gallipoli’. Coppola pur dichiarandosi d’accordo nel revocare le modifiche al regolamento fatte dal commissario proponeva che immediatamente venisse affidato ad un tecnico ad hoc uno studio per un piano particolareggiato, una sorta di studio serio rivolto al centro storico in materia di gazebi. Uno studio il cui obiettivo doveva essere quello di definire colori, materiali, stili e quant’altro, allo scopo di dare, all’esterno, un messaggio culturale e innovativo di una città, che come lo stesso sindaco Giuseppe Venneri dice, deve diventare patrimonio dell’Unesco. “Ma questa amministrazione, evidentemente”, ha detto Coppola, “ non vuole affatto guardare all’Europa, il massimo sembra essere navigare a vista, anzi, con quella delibera si è fatto soltanto un salto all’indietro senza assolutamente guardare avanti” . Bocciato anche il secondo emendamento di Coppola che chiedeva che i commercianti del centro storico, penalizzati in questo periodo primaverile dai lavori che hanno riguardato la zona, potessero usufruire del permesso di tenere tavolini e sedie fuori, sino al 31 dicembre piuttosto che fino a settembre. Niente, ma Coppola non demorde e annuncia che chiederà un consiglio comunale ad hoc sui problemi dei commercianti e in particolare proprio sulla normativa relativa all’occupazione di suolo pubblico. Passata all’unanimità invece la richiesta per l’acquedotto pugliese di copertura delle vasche che purtroppo mandano odori sgradevoli nelle periferie cittadine, una richiesta che parte anche con una messa in mora per l’Acquedotto Pugliese che malgrado istanze di questo tipo siano già state fatte, non ha ancora provveduto alla copertura.




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filadelfos
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Stato: Sconnesso

 Spedito - 10/06/2008 :  16:23:02  Mostra Profilo  Aggiungi filadelfos alla Lista Amici
A quanto ho capito dall’articolo di A. Margarito sul Nuovo Quotidiano di Lecce (10.6.08), a Gallipoli era in vigore dal marzo scorso la delibera del commissario prefettizio che vietava i gazebo anche lungo le marine e sulle mura. Questo nei soli mesi estivi, allorché, pare, fa caldo e nessuno ha voglia di mettersi al chiuso per un gelato, una granita, una pizza, una cenetta tra amici. Neppure con l’aria condizionata. Ma oltretutto nessuno si sente di stare sotto un ombrellone al vento di scirocco o di libeccio con l’umidità addosso o col freddo di maestrale. Ognuno fugge da casa per stare all’aperto in comitiva, specie di sera con vista mare, con un po’ di musica, possibilmente al riparo dall’inclemenza del clima e a tutela degli acciacchi! Tutto sommato per una agognata, meritata e tranquilla vacanza nel totale relax! Non c’è niente di meglio nella vita per un cittadino che lavora per l’intero arco dell’anno.
Così il turismo dappertutto! O non si ha idea di cosa davvero significhi turismo?
Ora si dà il caso che il clou dell’estate a Gallipoli dura si e no un mese (15 luglio-15 agosto), il resto è poca cosa. Ci si arrangia alla meglio.
Ebbene, si voleva impedire ad un esiguo numero di commercianti e di esercenti (bar, pub, ristoranti, pizzerie, ecc.) di poter sopravvivere sfruttando al massimo per un breve lasso di tempo la sola possibilità disponibile con evidente ricaduta economica per l’indotto e per l’occupazione giovanile seppure stagionale.
Un sacrificio, pensate, utile unicamente a salvaguardare la bellezza del paesaggio! Che stranezza! Roba per soli ambientalisti incalliti, esageratamente anacronistici.
Non si può essere sempre e comunque struzzi o ipocriti. O sprovveduti con una visione pregiudizievole e preconcetta della realtà e dell’esistente. Solo chi non viaggia non ha mai visto nelle metropoli, nelle città d’arte o nelle località turistiche e balneari tali strutture “precarie” in attività per tutto l’anno, d’estate o a Natale. Soprattutto nei centri storici che è interesse comune tutelare non proprio da tale fenomeno ovunque diffuso, che certo non rappresenta pericolo né degrado. Avete mai visto cosa c’è in piazza di Spagna, in piazza del Pantheon, in piazza Navona, in piazza Parioli e nelle relative adiacenze? Per non parlare della riviera ligure o romagnola. E mi fermo qui senza tediare, perché, credo, si è capito il succo della questione.
Il problema, si fa per dire, assume tutta la sua gravità unicamente a Gallipoli! E preoccupa di volta in volta certi politici, a seconda dei flussi meteoropatici.
Intanto, per carattere d’urgenza e in tempi di assoluta emergenza (l’estate imminente), era importante invalidare la delibera del commissario (che altro di peggio ha fatto) e ritornare in via provvisoria alla precedente disposizione della prima amministrazione Venneri, il quale, nella presente delibera di revoca, s’impegna in maniera esplicita e ufficiale di attivare nella competente commissione uno studio di settore per elaborare e avviare a fine estate un piano specifico e particolareggiato che potesse da un lato eliminare la giungla dell’anarchia e della precarietà, dall’altro mettere in ordine e disciplinare in via definitiva un regolamento generale, aggiornato e curato nei minimi dettagli per soddisfare tutti e tutto, senza compromessi o particolarismi di sorta.
Votare per la revoca aveva indubbiamente questo senso al di là degli schieramenti in aula, l’astensione (cosa facilissima!) è comunque un’azione pilatesca. Eppure Coppola e De Marini, componenti fondamentali della passata amministrazione (2001-06) e autori, insieme con altri pusillanimi dietro le quinte, di quella delibera cui s’intende ora rifarsi in attesa di ridefinire tutto il quadro dell’occupazione degli spazi pubblici, si sono farisaicamente o pretestuosamente astenuti. È assai facile non prendere posizione e delegare ad altri la responsabilità di una scelta di carattere urgente e d’interesse generale.
Ma forse nel loro piano occulto, confermando cioè la delibera commissariale col divieto dei gazebo, particolarmente richiesti dai turisti, c’è la voglia di danneggiare, insieme con l’immagine della città e gli interessi dei commercianti, anche la credibilità dell’attuale governo cittadino da cui per ironia della sorte si vedono per la prima volta esclusi…
Nella vita conta essere coerenti con se stessi, onorare con coraggio il proprio pensiero e guardare con senso di solidarietà alle altrui necessità senza calcoli politici né ripicche personali.








 Paese: Italy  ~  Invii: 74  ~  Membro da: 28/03/2008  ~  UltimaVisita: 09/09/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

giuseppe coppola
Average Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 10/06/2008 :  17:52:27  Mostra Profilo  Visita l'homepage di giuseppe coppola  Aggiungi giuseppe coppola alla Lista Amici
Citazione:
A quanto ho capito dall’articolo di A. Margarito sul Nuovo Quotidiano di Lecce (10.6.08), a Gallipoli era in vigore dal marzo scorso la delibera del commissario prefettizio che vietava i gazebo anche lungo le marine e sulle mura. Questo nei soli mesi estivi, allorché, pare, fa caldo e nessuno ha voglia di mettersi al chiuso per un gelato, una granita, una pizza, una cenetta tra amici. Neppure con l’aria condizionata. Ma oltretutto nessuno si sente di stare sotto un ombrellone al vento di scirocco o di libeccio con l’umidità addosso o col freddo di maestrale. Ognuno fugge da casa per stare all’aperto in comitiva, specie di sera con vista mare, con un po’ di musica, possibilmente al riparo dall’inclemenza del clima e a tutela degli acciacchi! Tutto sommato per una agognata, meritata e tranquilla vacanza nel totale relax! Non c’è niente di meglio nella vita per un cittadino che lavora per l’intero arco dell’anno.
Così il turismo dappertutto! O non si ha idea di cosa davvero significhi turismo?
Ora si dà il caso che il clou dell’estate a Gallipoli dura si e no un mese (15 luglio-15 agosto), il resto è poca cosa. Ci si arrangia alla meglio.
Ebbene, si voleva impedire ad un esiguo numero di commercianti e di esercenti (bar, pub, ristoranti, pizzerie, ecc.) di poter sopravvivere sfruttando al massimo per un breve lasso di tempo la sola possibilità disponibile con evidente ricaduta economica per l’indotto e per l’occupazione giovanile seppure stagionale.
Un sacrificio, pensate, utile unicamente a salvaguardare la bellezza del paesaggio! Che stranezza! Roba per soli ambientalisti incalliti, esageratamente anacronistici.
Non si può essere sempre e comunque struzzi o ipocriti. O sprovveduti con una visione pregiudizievole e preconcetta della realtà e dell’esistente. Solo chi non viaggia non ha mai visto nelle metropoli, nelle città d’arte o nelle località turistiche e balneari tali strutture “precarie” in attività per tutto l’anno, d’estate o a Natale. Soprattutto nei centri storici che è interesse comune tutelare non proprio da tale fenomeno ovunque diffuso, che certo non rappresenta pericolo né degrado. Avete mai visto cosa c’è in piazza di Spagna, in piazza del Pantheon, in piazza Navona, in piazza Parioli e nelle relative adiacenze? Per non parlare della riviera ligure o romagnola. E mi fermo qui senza tediare, perché, credo, si è capito il succo della questione.
Il problema, si fa per dire, assume tutta la sua gravità unicamente a Gallipoli! E preoccupa di volta in volta certi politici, a seconda dei flussi meteoropatici.
Intanto, per carattere d’urgenza e in tempi di assoluta emergenza (l’estate imminente), era importante invalidare la delibera del commissario (che altro di peggio ha fatto) e ritornare in via provvisoria alla precedente disposizione della prima amministrazione Venneri, il quale, nella presente delibera di revoca, s’impegna in maniera esplicita e ufficiale di attivare nella competente commissione uno studio di settore per elaborare e avviare a fine estate un piano specifico e particolareggiato che potesse da un lato eliminare la giungla dell’anarchia e della precarietà, dall’altro mettere in ordine e disciplinare in via definitiva un regolamento generale, aggiornato e curato nei minimi dettagli per soddisfare tutti e tutto, senza compromessi o particolarismi di sorta.
Votare per la revoca aveva indubbiamente questo senso al di là degli schieramenti in aula, l’astensione (cosa facilissima!) è comunque un’azione pilatesca. Eppure Coppola e De Marini, componenti fondamentali della passata amministrazione (2001-06) e autori, insieme con altri pusillanimi dietro le quinte, di quella delibera cui s’intende ora rifarsi in attesa di ridefinire tutto il quadro dell’occupazione degli spazi pubblici, si sono farisaicamente o pretestuosamente astenuti. È assai facile non prendere posizione e delegare ad altri la responsabilità di una scelta di carattere urgente e d’interesse generale.
Ma forse nel loro piano occulto, confermando cioè la delibera commissariale col divieto dei gazebo, particolarmente richiesti dai turisti, c’è la voglia di danneggiare, insieme con l’immagine della città e gli interessi dei commercianti, anche la credibilità dell’attuale governo cittadino da cui per ironia della sorte si vedono per la prima volta esclusi…
Nella vita conta essere coerenti con se stessi, onorare con coraggio il proprio pensiero e guardare con senso di solidarietà alle altrui necessità senza calcoli politici né ripicche personali.










Originariamente inviato da filadelfos - 10/06/2008 :  17:23:02


Carissimo, ho letto il Tuo pensiero ma devo dirti che, se sei stato presente in consiglio comunale, evidentemente non hai compreso ciò che io ho detto. diversamente, se eri assente, hai commentato senza sentire e capire. Il problema dei cosidetti "gazebo", è un problema che esiste da sempre. E proprio in quanto problema, evidentemente vuol dire che non è regolamentato bene. Io sono fermamente convinto che il centro storico dev'essere fruibile tutto l'anno e non solo per il brevissimo periodo estivo. Questo vuol dire mettere nelle condizioni gli operatori commerciali di poter mantenere i "dehors" ( così vengono definiti nei comuni turisticamente avanzati) tutto l'anno, anzi, come succede per esempio a Torino, fino a 5 anni. A monte però, c'è la necessità di uno studio approfondito, fatto da tecnici e non, se permetti, da consiglieri comunali. Altrimente si finisce per fare un regolamento pasticciato che crea costantemente problemi agli stessi operatori commerciali. Nel mio intervento ho chiesto proprio questo: invitare il sindaco ad affidare uno specifico incarico tecnico per poi mettere nelle condizioni il consiglio comunale di poter fare un buon regolamento. Mi sorge il ragionevole dubbio che non c'è volontà di fare un buon regolamento. L'altro mio emendamento invece proponeva al sindaco di autorizzare i commercianti in regola con il pagamento dell'occupazione del suolo pubblico al 30 sttembre, di poter utilizzare lo stesso sino al 31 dicembre senza ulteriori oneri, quale ristoro dei disagi avuti sino ad ora a causa dei lavori nel centro storico. Neanche questa proposta è stata ritenuta accoglibile !!!!! Solo dopo questi rifiuti da parte della maggioranza, ho ritenuto di dare un voto di astenzione a quella proposta. Se hai ancora dubbi, sono a disposizione. Sono abituato ad onorare con coraggio il mio pensiero, a partire dalla firma chiara su questo forum.
saluti
 Paese: Italy  ~  Invii: 31  ~  Membro da: 29/03/2008  ~  UltimaVisita: 23/01/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

spartaco
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Stato: Sconnesso

 Spedito - 10/06/2008 :  19:43:02  Mostra Profilo  Aggiungi spartaco alla Lista Amici
Credo doveroso rivolgere un ringraziamento a Paolo73 il quale si è fatto diligentemente carico di mettere a disposizione del forum un resoconto dettagliato della prima parte del consiglio comunale. Questo, unitamente alle notizie sinteticamente riportate dal Quotidiano di Lecce in ordine allo svolgimento del prosieguo del consiglio nella giornata di domenica, offre finalmente l’opportunità di fare alcune riflessioni sulla base di dati di fatto reali e non di mere illazioni.
Personalmente sono poco, anzi per niente, interessato alle vicende sottostanti la designazione dei componenti della giunta e la nomina di presidente, vicepresidenti e componenti delle varie commissioni del consiglio comunale: è fin troppo scontato dire che la formazione dell’esecutivo è il risultato di “mediazioni” varie, così come la nomina di presidente del consiglio comunale. Ormai il dato è tratto: la squadra degli assessori c’è, così come il consiglio comunale (salvo eventuali variazioni a seguito del riferito ricorso in sede giurisdizionale del candidato Piccolo).
A parte la unanime deliberazione del consiglio sui temi del “caro-gasolio” e “depuratore consortile” (problematiche sulle quali era ovvio che vi fosse una collaborazione di tutti i consiglieri), la questione “gazebo” rappresenta, a mio avviso, un caso tipico da risolvere in base al principio della democrazia partecipata.
Abbiamo sentito rivolgere al commissario prefettizio le giuste critiche per aver adottato nei mesi scorsi un regolamento relativo alla occupazione di suolo pubblico, senza il previo ascolto delle categorie interessate (ossia gli esercenti dei locali di ristorazione, bar, ecc.ecc.) ed omettendo di considerare i seri problemi di carattere tecnico (e di sicurezza) derivanti dalle strutture consentite.
Come molto pragmaticamente sostiene Filadelfos, vista la imminente stagione estiva, era necessario invalidare la delibera del commissario onde consentire agli operatori del settore di poter sopravvivere; lo stesso consigliere Coppola, nel suo intervento sul forum, ribadisce la necessità, dallo stesso sostenuta in consiglio, di adottare un regolamento della materia all’esito di uno studio approfondito ad opera di tecnici, e non dei consiglieri comunali, onde scongiurare il pericolo di soluzioni pasticciate che possano creare problemi agli stessi operatori del settore.
Ma mi chiedo, e chiedo agli stessi Filadelfos e consigliere Coppola: in questa Città i problemi dell’occupazione di suolo pubblico riguardano solo gli operatori del settore, o non anche i cittadini residenti ed i turisti, ai quali deve essere garantito il diritto di fruire liberamente degli spazi aperti (soprattutto se in punti caratteristici, quali le mura, le vie del centro storico, ma anche lo stesso Corso Roma e vie traverse) ?
Insomma è possibile raggiungere un punto di equilibrio tra le esigenze della produzione e quelle della vivibilità, oppure dobbiamo necessariamente sacrificare le seconde alle prime, in virtù del ragionamento secondo cui lo sviluppo della Città si deve misurare solo ed esclusivamente dal numero dei locali (con annesse pertinenze esterne) che riusciamo a piazzare ad ogni angolo di strada?
Vista la composizione del consiglio comunale e della giunta, organi nei quali è ampiamente rappresentata, direttamente ed indirettamente, la categoria degli esercenti di locali pubblici, credo che difficilmente le esigenze dei residenti potranno essere tenute nella giusta considerazione.
E qui vengo al più volte ricordato tema delle consulte civiche: se venissero fin d’ora istituite potrebbero fornire un contributo anche in tema di vivibilità della Città, questione evidentemente connessa con la occupazione degli spazi pubblici, oltre che con quella del piano traffico, e riequilibrare a livello decisionale una situazione che vede attualmente in netto svantaggio tutti i privati cittadini che talvolta subiscono una vera e propria espropriazione dei propri diritti nell’utilizzo del territorio.
Mi auguro che il consigliere Coppola, che pure aveva inserito nel proprio programma il tema delle consulte civiche (e nei cui confronti va il mio apprezzamento per aver deciso di continuare ad interloquire con il forum anche dopo la campagna elettorale) porterà all’attenzione del consiglio comunale la questione della immediata istituzione di tali organi di partecipazione, che, ancora una volta, appaiono indispensabili per l’esame e la soluzione delle varie problematiche della Città.
Peraltro l’immediato varo dei regolamenti concernenti le consulte darebbe la possibilità anche di istituire quella delle pari opportunità, quanto mai necessaria stante la scarsa (in termini numerici) rappresentanza dell’universo femminile sia in consiglio che in giunta: voglio sperare che le neoelette Greco, Oltremarini e la stessa assessore Casavecchia sapranno, al di là dei ruoli e degli schieramenti di appartenenza, farsi promotrici di tale necessità, e sollecitare l’avvio delle procedure previste dallo Statuto comunale.
Mi auguro altresì che lo stesso consigliere Coppola vorrà portare all’attenzione del consiglio comunale la necessità di rendere pubblico lo svolgimento delle sedute consiliari (tramite messa in onda televisiva e/o su sito web del Comune, ovvero pubblicazione sullo stesso sito web della trascrizione integrale delle riunioni), tenendo fede ad un suo preciso impegno assunto, sia pure quale candidato sindaco, nella sezione Elettorando di questo forum durante la campagna elettorale (in risposta a mie precise domande sul punto).
Insomma spero che dalle parole si passi ai fatti.
 Paese: Italy  ~  Invii: 305  ~  Membro da: 28/02/2008  ~  UltimaVisita: 02/12/2009 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
Advanced Member


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 Spedito - 10/06/2008 :  22:24:16  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Ritengo che probabilmente ci è stato un fraintendimento fre Coppola e l'interpretazione che dei suoi due emendamenti ha fatto filadelfos. Non credo che il consigliere comunale volesse disconoscere quanto da lui in passato sottoscritto ma solo migliorare tecnicamente la proposta dalla maggioranza attuale...Almeno questo credo di aver capito...
Negli ultimi tre interventi su questo topic degli stessi filadelfos, coppola e di spartaco si possono estrapolare passaggi, a mio parere, importantissimi su cui riflettere in prospettiva futura. Se guardiamo all'organizzazione di altre città come giustamente fa filadelfos riguardo al piano commerciale penso che non possiamo esimerci dal considerare anche ciò che afferma spartaco relativamente alla necessità di rispettare anche le esigenze dei residenti,penso innanzitutto al centro storico ma non escludo nemmeno le marine. Tali esigenze non per forza sono opposte a quelle dei turisti e dei commercianti. Ed in questo tanto ci insegnano non solo i centri storici delle grandi metropoli ma anche e soprattutto situazioni più paragonabili a Gallipoli (cito Ostuni e Polignano a Mare). Personalmete pecco di campanilismo e provo veramente disagio a constatare come in altri luoghi, potenzialmente mai paragonabili a Gallipoli, ci sia uno sfruttamento delle risorse di gran lunga superiore rispetto a ciò che avviene da noi. Per questo ritengo che le proposte di Coppola di approfondire attraverso analisi specialistiche le questioni, sempre però se non costi troppo, forse avrebbero dovuto avere più seguito e, a ben vedere, dovrebbero estendersi a vari aspetti della gestione della città. Credo che ogni decisione che verrà presa non debba prescindere dalla concertazione fra le esigenze dei residenti, dei turisti, dei commercianti e dalle valutazioni di impatto ambientalistico (concordo con filadelfos naturalmente nel dire basta agli ambientalisti "signor no" a tutti i costi). Inoltre ritengo importante anche una convergenza delle azioni dei diversi assessori. Infine, concordo con abatem83 sulla critica al modo di procedere dell'opposizione in questo consiglio. E' troppo semplicistico da parte di Schirosi scegliere di votare dalla parte della maggioranza sol perchè sostiene (sempre che sia vero che l'abbia detto) di essere dalla parte dei commercianti. Davanti alla pur necessaria esigenza di modificare le scelte del commissario sono più interessanti sicuramente le spiegazioni date da Coppola nel motivare la sua astensione. Oltretutto non ostacolare la maggiornaza come ha detto di voler fare Schirosi su questioni su cui è d'accordo è una cosa importante ma da attuarsi anche in accordo col gruppo consiliare da lui rappresentato. Invece a me il tutto è apparso un pò improvvisato. Qualcuno sa spiegare le assenze di Fedele e Mariello?
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abatem83
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 Spedito - 11/06/2008 :  09:18:37  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
Penso che è mecessario far comprendere nella sua più essenziale portata la questione dei gazebo a Gallipoli. Il Commissario aveva adottato la modifica al regolamento sulle occupazioni di suolo pubblico innanzitutto per risolvere la questione della occupazione permanente (perchè di questo si tratta). Esempio clamoroso il gazebo della Puritate del fratello del consigliere Fedele. (ecco caro Paolo73 il motivo dell'assenza di Fedele in aula. Per Mariello? Forse è progettista di qualche gazebo?). Fedele tiene quella struttura (precaria?) se non sbaglio dal 2001. Mi dite che differenza c'è tra quel gazebo e una nuova costruzione nel cuore del centro storico e con l'impatto ben evidente essendo peraltro addossato alla chiesa della Purità?
In secondo luogo il commissario aveva cercato di aderire alla necessità esplicitate dal dr. Raffaele Coppola in sede di rilancio della proposta per Gallipoli città dell'Unesco.
Data questa premessa è di tutta evidenza per me che la politica a Gallipoli si muove (come al solito) a difesa degli interessi di parte (qualcuno dice forse giustamente degli amici degli amici).
Non condivido perciò quanti parlano di interessi dei commercianti tirando in ballo anche il vento che impedirebbe l'uso degli ombrelloni. Eppure non credo che non si siano visti tantissimi ombrelloni nell'estate scorsa.
Certo i commercianti... Dovremmo cominciare però a dire con franchezza quando questi signori salderanno il loro debito con il comune per sole occupazioni di suolo pubblico che amonta a quanto si dice ad oltre 200.000 euro. Quando questi signori cominceranno a dichiarare come vuole la legge tutti quei giovani che vengono letteralmente schiavitizzati sul lavoro in nero e per dodici ore e passa per quattro soldi.
Sono contento delle posizioni assunte in Consiglio dal consigliere Coppola. Dimostra spessore politico e coscienza di dover operare liberamente a favore degli interessi reali di Gallipoli e della sua gente. Se continua così non deluderà chi lo ha votato.
 Paese: Italy  ~  Invii: 417  ~  Membro da: 14/03/2008  ~  UltimaVisita: 17/12/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
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 Spedito - 11/06/2008 :  12:33:39  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Naturalmente la mia era una domanda retorica circa le assenze in consiglio...Ha ragione abatem83 su qual'è il punto di cui bisogna parlare relativamente al problema dei commercianti e cioè:"...Dovremmo cominciare però a dire con franchezza quando questi signori salderanno il loro debito con il comune per sole occupazioni di suolo pubblico che amonta a quanto si dice ad oltre 200.000 euro. Quando questi signori cominceranno a dichiarare come vuole la legge tutti quei giovani che vengono letteralmente schiavitizzati sul lavoro in nero e per dodici ore e passa per quattro soldi".
Perchè non lo sviluppiamo questo argomento? Schirosi se lo è posto il problema in Consiglio?
Anche io apprezzo il comportamento che sta avendo Coppola in questa fase...non ne ho condiviso, pur comprendendone i motivi, quello assunto in ballottaggio, ma ora è sicurament ecoerente...
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callipolis
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 Spedito - 11/06/2008 :  13:50:56  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Volevo sapere da paolo73 o da abatem83 l'importo di cui si parla in questa discussione a cosa si riferisce, all'occupazione temporanea, ossia le persone che occupano stagionalmente suolo pubblico, o all'occupazione permanente che rigurda i vari chioschi sparsi qua e là per la città es. Viale Bari, Lungomare Gallileo Gallilei, Ospedale Vecchio, Piazza Carducci, Corso Capodi Leuca ecc. . Sono due cose un pò diverse. Io so che c'è gente che occupa suolo pubblico in modo permanente, perchè concessionario di un chiosco, che deve soldi al Comune, ma poco e nulla hanno a che fare con quegli esercizi che chiedono l'occupazione temporanea per la sola stagione estiva. Chiarite meglio la faccenda e "non facciamo di tutta l'erba un fascio", perchè c'è gente che ha sempre pagato e che continua a farlo.
Visto che avete tirato in ballo la questione dei lavoratori stagionali schiavizzati, perchè non discutiamo anche del costo degli affitti dei locali che i commercianti sono costretti a pagare per avere un'attività su Corso Roma o nelle strade adiacenti, o nel centro storico, costo che pesa come un macigno sui bilanci di molte attività commerciali? Magari vediamo se i commercianti sono solo carnefici (come qualcuno lascia intendere) oppure anche loro sono vittime.

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Modificato da - callipolis on 11/06/2008 13:55:46
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Serenella
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 Spedito - 11/06/2008 :  15:42:29  Mostra Profilo  Aggiungi Serenella alla Lista Amici
Bene Callipolis sono pienamente d'accordo con te ... non facciamo i difensori ad oltranza di una sola parte ... affitti, tasse, aumento dei prezzi delle forniture... ecc. non penso rendano tanto facile la vita ai commercianti che peraltro non dimentichiamo guadagnano bene solo dalla stagione estiva che (ainoi) ormai si riduce solo ad agosto. Ed a tal proposito che mi sembra molto pertinente la proposta del Consigliere Coppola per la lungimiranza che dimostra con uno sguardo alla benedetta destagionalizzazione .. ma a quanto pare anche l'attuale governo cittadino ha lo sguardo corto e ottuso ... Pensate che in moltissime città costiere e non solo anche in pieno inverno vengono mantenuti i tavolini fuori e riscaldati con faretti appositi o stufe per esterni .. quest'inverno mi è capitato di passare una serata ai tavolini esterni di un pub in piazza Ferrarese a Bari e vi assicuro che era molto gradevole e la gente brulicava.
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brenno
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 Spedito - 11/06/2008 :  16:33:02  Mostra Profilo  Aggiungi brenno alla Lista Amici
questo thread promette di diventare veramente interessante!
vediamo un po':
Sono sempre stato convinto che la mitezza del clima gallipolino potrebbe permettere ai ristoranti/bar di lasciare i tavolini all'aperto anche d'inverno alla stessa maniera di quanto avviene in altre località turistiche (quelle vere). Concordo con coppola circa la necessità di dotarsi di un adeguato regolamento che sia conseguenza di un serio studio effettuato da tecnici su, magari, suggerimenti della consulta di settore (bravo spartaco ad insistere sulla questione, non vorrei che alla fine si dimenticasse!). Concordo con spartaco anche sul fatto che bisognerebbe salvaguardare i diritti dei cittadini e dei turisti rendendo facilmente fruibili spazi che, in mancanza di regolamentazione, diventano facile preda del "tavolino selvaggio". Mi spingo oltre, addirittura, e penso che un primo passo per questa convivenza possa derivare dal divieto di accesso e circolazione permanente nel centro storico per tutti i veicoli e, in particolar modo, per tutti i motoveicoli allo stessa stregua di quanto accade in altri centri storici sicuramente meno pregevoli ma tenuti di gran lunga meglio. E' pacifico che la regolamentazione dovrebbe cercare di uniformare lo stile dei "dehors" (grazie coppola per la precisione) evitando, così, le nascite di strane e, spesso, bruttissime strutture che mal si adattano al panorama circostante.
Sicuramente bisognava mettere una toppa d'urgenza ad una carenza amministrativa e spero che quanto deciso in consiglio sia solo in deroga per motivi urgenti e non diventi prassi.
A mio avviso dovrebbe essere prioritario recuperare le somme eventualmente ancora non riscosse ponendo tale requisito come condizione necessaria alla futura concessione di suolo pubblico. Bisognerebbe "bonificare" la situazione entro un ragionevole lasso di tempo (siamo a giugno e penso che ottobre o novembre potrebbe essere una buona data), contemporaneamente avviare lo studio tecnico in modo da giungere ad ottobre/novembre con una situazione "azzerata" e con gli strumenti adatti a varare il regolamento che, e qui faccio appello alla sensibilità e alla praticità di coppola, dovrebbe essere semplice, con poche e chiare norme in modo da non prestarsi a cavilli burocratici. Penso che concedere una stessa porzione di suolo pubblico a tutti gli esercizi (magari differenziandoli solo per tipologia) potrebbe essere una buona idea (p.e. i ristoranti 3 mt quadri, i bar 2 mt quadri), così come potrebbe essere una buona idea cominciare a rimettere ordine nella giungla delle licenze concesse. E' veramente pazzesco vedere il centro storico completamente sguarnito di negozietti di artigianato o di altri esercizi necessari mentre esistono ristoranti e bar ad ogni metro di strada. Contemporaneamente, a mio avviso, bisognerebbe vietare l'accesso ad auto e moto/scooter in modo da non rendere ancor più difficoltosa (quando non pericolosa) la passeggiata di cittadini e turisti. Mi rendo conto che le mie due ultime ipotesi sono estremamente impopolari ma, credo, che alcune volte bisognerebbe anche aver il coraggio di prendere decisioni "controcorrente". Sono, altresì, convito che una città turistica dovrebbe abolire i turni di chiusura per gli esercizi commerciali e, addirittura, prolungare fino a sera tarda (d'estate) l'orario di chiusura.
Ora passo ad un'altra nota dolente: i commercianti gallipolini da sempre non hanno avuto/voluto un organo di autoregolamentazione. Ciò ha portato ad un fiorire di licenze per esercizi che, spesso purtroppo, non presentano i requisiti minimi (per come la vedo io) a rimanere aperti. Mi spiego: quanti esercizi commerciali dispongono di personale in grado di parlare una qualsiasi lingua straniera? quante volte, anche noi stessi gallipolini, siamo stati trattati male o con indolenza? Purtroppo le attività si aprono con pressapochismo, senza una reale preparazione anche in conseguenza di un organo di autocontrollo che detti gli standard minimi necessari all'apertura. Sono estremamente convinto che i permessi stagionali non dovrebbero essere concessi per ristoranti e/o bar ma che dovrebbero favorire attività commerciali di tipo artigianale (un bel negozietto di ceramiche o di lavori in giunco) prettamente legate al territorio. Qui ritorna il problema delle consulte, credo che sia necessario inaugurare una nuova stagione basata sulle scelte condivise e sulla fattiva collaborazione tra operatori di settore e istituzione. Ciò è imprescindibile per avviare una seria regolamentazione necessaria per lo sviluppo turistico della città.
A margine vorrei solo rispondere a quella che mi sembra più una provocazione: callipolis lascia trapelare (ma forse ho capito male io) che gli affitti, oggettivamente, alti dei locali commerciali "giustificano" (passami il termine caro callipolis) il fatto che i commercianti siano costretti a pagare poco (o magari anche in nero) il personale. Sicuramente non aiuta ma, in generale è chiaro, non credo che le cattive abitudini dipendano dalle eccessive spese sostenute e, quand'anche esistessero tali problematiche, penso che nulla potrebbe giustificare la mancanza di rispetto nei confronti del lavoro di un altro e la conseguente mancanza di dignità di chi si presta ad un misero compenso in cambio di 12 o anche più ore di lavoro. Credo che tutto ciò sia frutto di una mentalità antica e ristretta. Non voglio credere che un qualunque commerciante che paga il lavoro mensile di qualcuno solo 300 euro (e magari in nero) sia sulle spese. In quel caso, mi chiedo, perchè continuare con un'attività in perdita o che non frutta un decoroso guadagno?

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abatem83
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 Spedito - 11/06/2008 :  16:38:11  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
Se ci fosse maggiore trasparenza nella Pubblica amministrazione potremmo vedere l'elenco dei debitori del Comune tra cui ripeto molti commercianti. Che poi qualcuno voglia fare le differenze...Io non faccio di tutta un'erba un fascio. Sollevo solo un problema che attiene ad una categoria visto che qualcuno ha voluto schierarsi a suo favore. E sia ben chiaro io non sono contro. Che un esercizio commerciale sia gravato da costi chi lo nega? Ma non capisco perchè un datore di lavoro deve far lavorare in nero i propri dipendenti e per giunta non deve dare il giusto compenso stabilito dalel leggi e dal contratto. E in questo la politica non fa nulla per normalizzare la situzione. Naturalmente non tutti si comportano in questo modo. E sul pagamento del dovuto ai dipendenti e sul lavoro nero entra anche la categoria dei gestori di spiagge e del comparto turismo. Sarebbe istruttivo conoscere i dati sull'incremento dell'occupazione durante il periodo estivo e ci accorgeremo che un enorme volume di affari calcolato da istituti specializzati non produce una significativa occupazione.
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callipolis
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 Spedito - 11/06/2008 :  18:38:00  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Citazione:
A margine vorrei solo rispondere a quella che mi sembra più una provocazione: callipolis lascia trapelare (ma forse ho capito male io) che gli affitti, oggettivamente, alti dei locali commerciali "giustificano" (passami il termine caro callipolis) il fatto che i commercianti siano costretti a pagare poco (o magari anche in nero) il personale. Sicuramente non aiuta ma, in generale è chiaro, non credo che le cattive abitudini dipendano dalle eccessive spese sostenute e, quand'anche esistessero tali problematiche, penso che nulla potrebbe giustificare la mancanza di rispetto nei confronti del lavoro di un altro e la conseguente mancanza di dignità di chi si presta ad un misero compenso in cambio di 12 o anche più ore di lavoro. Credo che tutto ciò sia frutto di una mentalità antica e ristretta. Non voglio credere che un qualunque commerciante che paga il lavoro mensile di qualcuno solo 300 euro (e magari in nero) sia sulle spese. In quel caso, mi chiedo, perchè continuare con un'attività in perdita o che non frutta un decoroso guadagno?

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Originariamente inviato da brenno - 11/06/2008 : 18:33:02



Forse mi sono espresso male. Non volevo in alcun modo giustificare lo sfruttamento che c'è di molti lavoratori stagionali e non solo stagionali. Le persone che lavorano nei bar, ristoranti, trattorie, nei locali di abbigliamento ecc. meritano il massimo rispetto, soprattutto meritano un adeguato stipendio, ferie pagate, il recupero in forme diverse di tutte quelle festività che ahimè molti di coloro che operano nel settore della ristorazione difficilmente potranno mai godere. Il mio intervento di prima era rivolto a mettere in evidenza un problema che riguarda molti commercianti, e che al pari di quello evidenziato da abatem83 e paolo73 merita particolare attenzione. Non dimentichiamo che chi decide di aprire un'attività opera degli investimenti, spende dei soldi e lo fa con il chiaro intento di ottenere un guadagno, in sostanza chi si assume il rischio di impresa non fa beneficenza. Non è accettabile che tali persone debbano sostenere costi per l'affitto di un locale che su Corso Roma da quanto ne so io possono variare dai 2000 a 4000 euro al mese. Unendo un costo di queste dimensioni a tutti gli altri costi di gestione di una qualsiasi attività, e considerando gli obblighi verso il fisco, l'Inps, Camera di Commercio ecc. un' impresa nasce morta già in partenza e lo dimostra il fatto che molte attività aprono e chiudono alla velocità della luce.

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hurricane08
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 Spedito - 11/06/2008 :  21:03:03  Mostra Profilo  Aggiungi hurricane08 alla Lista Amici
Approfitto di questa unica discussione attiva per ricordare un nostro giovane concittadino tragicamente scomparso a Parma: Cesare Fontana. Era un bravo e buon amico di tutti. Lascia un vuoto tra i numerosi amici e conoscenti. Si aggiunga il mio cordoglio ed un fraterno abbraccio ai suoi. Il prossimo consiglio comunale dovrebbe spendere qualche parola per celebrare la perdita di CESARE, ultimo di una lunga falcidia di giovani vittime della strada.
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paolo73
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 Spedito - 12/06/2008 :  16:30:47  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Credo che Brenno abbia rissunto benissimo il nocciolo della questione facendo anche delle giuste considerazioni e proposte che possono essere naturalmente valutate...
Quanto alle scelte impopolari la storia dimostra (chiusura del centro storico docet) che a volte gli stessi che inizialmente sono contrari ad una novità, in seguito cambiano idea e ne diventano sostenitori.
Attualmente in Consiglio comunale quello con le idee più chiare sembra Coppola, anche se naturalmente la posizione della maggioranza è più difficile da quella di chi fa opposizione avendo il dovere di fare scelte amministrative tout court e non per singole situazioni.

Sarebbe bello se in questo topic che si sta dimostrando interessante ci confrontassimo cercando di evitare polemiche che spengano l'entusiamo della discussione...Mi spiego meglio: è naturale ed auspicabile il confronto di posizioni contrastanti ma non dimentichiamo mai che a volte possono nascere fraintendimenti derivanti da interpretazioni diverse da quelle volute da chi scrive ed altresì può succedere che qualcuno sia più a conoscenza di altri rispetto a certe situazioni.

Detto questo chiarisco che io non sono contro i commercianti...anzi proprio il contrario, e nel mio discorso non mi riferisco ad un commerciante in particolare. Effettivamente non ho fatto alcuna distinzione fra gazebi fissi o temporanei. Non intendo fare di tutta l'erba un fascio, ma credo che ci sia chi sfrutta oltremodo i pienoni di agosto dando poco o niente in cambio in termini lavorativi, anche a scapito di un servizio offerto ai turisti che poi non genera commenti positivi.
Ribadisco solo che Gallipoli ha tutte le potenzialità affinchè vi sia perfetta convergenza fra varie forme di turismo (culturale, naturale, eno-gastronomico, basato sulle tradizioni) e gli interessi ddi commercianti e intera popolazione.

Tutti giusti i ragionamenti di callipolis sul rischio d'impresa e su situazioni oggettivamente non confutabili, però se ci fosse maggior chiarezza (come dice abatem83:"Se ci fosse maggiore trasparenza nella Pubblica amministrazione potremmo vedere l'elenco dei debitori del Comune...") i primi che ne troverebbero vantaggi sarebbero proprio coloro che investono nel commercio e che non fallirebbero subito.
Purtroppo a Gallipoli, ho la sensazione, che indipendentemente da chi è l'amministratore di turno, la legge del settore commercio non sia mai uguale per tutti, e chi ne paga le conseguenze sono proprio solo per quelle attività che "aprono e chiudono alla velocità della luce" perchè nascono già morte... Il tutto a vantaggio dei soliti noti...


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callipolis
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 Spedito - 21/06/2008 :  09:10:26  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Qualcuno sa cosa sta accadendo con le commissioni consiliari. Oggi ho letto un articolo sul Quotidiano dove i capigruppo di Pdl e Lista civica con Venneri sindaco (Di Mattina e Scariolo) polemizzavano con l'opposizione o le opposizioni (fate voi). Ne sapete niente?

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spartaco
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 Spedito - 21/06/2008 :  23:17:26  Mostra Profilo  Aggiungi spartaco alla Lista Amici
A quanto ne so, le presidenze delle commissioni consiliari sono andate tutte ad esponenti della maggioranza, mentre a quelli della minoranza sono state assegnate le vicepresidenze, che pare siano state rifiutate; credo che questo abbia dato adito alle polemiche riportate dal giornale.
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callipolis
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 Spedito - 21/06/2008 :  23:23:22  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Citazione:
A quanto ne so, le presidenze delle commissioni consiliari sono andate tutte ad esponenti della maggioranza, mentre a quelli della minoranza sono state assegnate le vicepresidenze, che pare siano state rifiutate; credo che questo abbia dato adito alle polemiche riportate dal giornale.

Originariamente inviato da spartaco - 22/06/2008 : 01:17:26



Grazie per l'informazione proverò a saperne di più da qualche consigliere.

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callipolis
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 Spedito - 26/06/2008 :  09:40:30  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

26 Giugno 2008



La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per il quale esiste già un finanziamento regionale di 250mila euro

La gestione della struttura sarà successivamente assegnata all'associazionismo giovanile con un bando pubblico



GIUSEPPE ALBAHARI

La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di ristrutturazione del chiostro di San Domenico, la cinquecentesca struttura che fungeva da trait d'union tra l'omonimo tempio ed il convento. L'importo è di 275 mila euro, finanziato per 250 mila dalla Regione Puglia nell'ambito di «Bollenti spiriti», programma regionale per le politiche giovanili.
Per concorrere al finanziamento, che richiedeva bacini di utenza di almeno 30 mila abitanti, Gallipoli si è associata ai Comuni di Galatone (capofila) e Sannicola.
La proposta progettuale, intitolata «Cantieri giovani: viaggi nel territorio», è stata giudicata aderente all'azione che prevede d'attivare «laboratori urbani» in edifici pubblici dismessi.
In tale contesto, Gallipoli potrà recuperare il chiostro, che nei primi anni '60 aveva subito modifiche funzionali all'uso scolastico dell'ex-convento, con strutture aggiunte che ne hanno fortemente alterato l'assetto e che saranno demolite, nel contesto della ristrutturazione dell'intero piano terreno dell'edificio che si affaccia sulla riviera di ponente. La gestione della struttura sarà successivamente assegnata all'associazionismo giovanile mediante un bando pubblico.
L'iter di partecipazione al concorso, con elaborazione del progetto preliminare, risale alla prima amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Venneri, che ora è particolarmente soddisfatto di portarlo a conclusione, «Tale progetto - commenta - rappresenta la sintesi del nostro modo di amministrare: per un verso, intercettare fondi per rivalutare la città, in questo caso restituendo l'antico splendore ad un prezioso contenitore culturale; per altro verso, privilegiare quali interlocutori i giovani, che debbono avere spazi e modi per mettere a frutto le loro capacità ed il loro talento».

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brenno
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 Spedito - 27/06/2008 :  10:55:22  Mostra Profilo  Aggiungi brenno alla Lista Amici


dopo l'articolo postato da callipolis, per par condicio, riporto il trafiletto che c'era accanto (gazzetta del mezzogiorno del 26 giugno 2008)!
ricordo che all'epoca ci fu anche l'inaugurazione sul ponte ma non ricordo di aver mai visto le luci lampeggiare....spente magari si ma lampeggianti mai!
Non so se sono stati spesi soldi (pubblici o privati) e manco mi interessa a dire il vero. Rimane solo l'amarezza di dover ascoltare altisonanti proclami che poi sfociano irrimediabilmente nel nulla! Sarà anche una piccola cosa ma è carina. Non credo che ci vogliano sforzi sovraumani per renderla attiva ed invece a gallipoli siamo riusciti a far naufragare anche una cosa piccola come questa. Del resto, da ciò che ricordo, esiste una legge dello stato che impone ai comuni di piantare un albero per ogni nuovo nato, ogni genitore dovrebbe dichiararlo all'atto della denuncia di nascita. Io lo feci ma non sono mai riuscito a capire se e dove sia stato piantato l'albero per mio figlio! Ecco quello che mi fà incaz@@@@re: ci si riempe la bocca di milioni di euro, si parla di progetti tipo "taglio dell'istmo di suez" e poi ci si perde con queste piccole cose, non si dà seguito ai progetti e non ci si rende conto che tutto svanisce in una bolla di sapone.
Poi viene fuori qualcuno che ti dice che a gallipoli sono stati convogliati ben 25 milioni di euro.......mbah, sarà! a me viene in mente solo un'immagine:



....si, un bel mandala, tanto tempo per realizzarlo e solo un secondo per distruggerlo!

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abatem83
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 Spedito - 27/06/2008 :  11:20:15  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
Fu un progetto del 2003 di Garutti. Una sorta di monumento informale "ai nati d'oggi" promosso nell'ambito del progetto "Itinere" del Comune di Nardò e finanziato coi soldi della Comunità europea.

Quotidiano di Puglia – Domenica 6 Luglio 2003
"La luce come la cicogna.
A Casarano e Gallipoli (LE) quando nascerà un bambino si accenderanno le luci delle piazze cittadine.
I lampioni delle piazze Diaz e Indipendenza sono collegati al reparto Maternità dell’ospedale civile “F. Ferrari”: ogni volta che la luce pulserà vorrà dire che è nato un bambino. L’opera è dedicata a lui, “Ai nati oggi” di questa città. Alberto Garutti 2003. Così reciterà la pietra in marmo che vrrà posta sui muri delle piazze centrali della città e sintetizza una delle installazioni nel paesaggio del progetto “Itinere”, forse l’evento culturale più importante della stagione in ambito regionale. In questi giorni, infatti, i luoghi centrali della città sono caratterizzati da una serie di lavori che interessano proprio l’impianto d’illuminazione pubblica e Palazzo D’Elia, dove si stanno sistemando le opere degli artisti che parteciperanno alla sezione “acqua&sale”.
La ditta appaltatrice infatti ha dotato i lampioni di lampadine suppletive e sta eseguendo continui interventi, seguendo le direttive dell’artista e degli organizzatori della manifestazione. Lavori e verifiche continue si sono svolti anche al reparto Maternità del “Ferrari” dove pare abbiano accolto il progetto con grande entusiasmo. Nella sala d’attesa del reparto sarà sistemato un pulsante con cui i parenti del neonato annunceranno a tutti il lieto evento. In quel momento i lampioni di piazza Diaz e piazza Indipendenza si illumineranno di più.
L’opera di Garutti sta già suscitando interesse e curiosità prima ancora che venga presentata.
Anche a Gallipoli sono curiosi di vedere i lampioni del ponte che collega la città vecchia aumentare di intensità ogni volta che nasce un bambino nel loro ospedale, il “Sacro Cuore di Gesù”. L’artista milanese, infatti, ha progettato un’installazione simile anche nella città Jonica, così come ha hfatto a Istanbul nel 2001 sul ponte del Bosforo. L’Opera “Ai nati oggi” è stata realizzata anche in piazza Pontida a Bergamo e a Gent (Belgio).
Il progetto “Itinere”, nato da un’idea dell’artista casaranese Nicola Sansò, è una manifestazione promossa dalla Provincia di Lecce, dal Comune di Castrano, dall’Akademie Gestaltung im Handwerk di Munster (Germania) e dalla Municipalità di Corfù (Grecia) in collaborazione con dieci comuni salentini.
Enzo Schiavano

A questo punto penso che il Sindaco di Casarano e quello di Gallipoli debbano dare risposte ai cittadini, soprattutto sulla spesa sostenuta e sulla regolarità della rendicontazione. Le responsabilità se sussistono devono essere sanzionate.
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abatem83
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Dal sito di Garutti

Initinere
Sede diversi comuni, Casarano
Altre informazioni Tel +39 0833 501773 | monicathurner@libero.it | http://www.initinere.it/
http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/alberto_garutti/dettaglio-mostra/3292.html
Data di apertura sabato 12 luglio 2003
Data di chiusura domenica 28 settembre 2003

Gli artisti correlati Alberto Garutti, Dimitris Kozaris, Maria Papadimitriou, Nicola Pellegrini, Ottonella Mocell
Comunicato della mostra : Initinere
percorsi d'arte nel salento dall'età della pietra alla multimedialità

un progetto di Nicola Sansò

Per i giorni d'inaugurazione delle due mostre, 12 e 13 luglio, sara' disponibile un servizio gratuito di navetta per i luoghi d'intervento di ogni artista. Per prenotazioni tel. 0833 501773 o sul sito www.initinere.it

(poly)morphosis

a cura di:
Gabi Scardi, Manfred Heilemann, Evi Polimeri

artisti e sedi:
Alberto Garutti: Piazza Diaz e Piazza Indipendenza, Casarano; ponte Seicentesco di Gallipoli
Dimitris Kozaris: Presicce, Palazzo Ducale
Maria Papadimitriou: Ex convento dei Domenicani, Sternatia
Nicola Pellegrini & Ottonella Mocellin: Ipogea Piccola Leuca, Barbarano
Constanze Unger: Santa Maria della Croce, Casarano; Porto Badisco, Lago di Bauxite, Otranto; cava dimessa, Ugento; Chiesa del diavolo, Tricase; ex mercato coperto, Gallipoli; Torre Pali, Salve; la guardiola, Corsano
Jürgen Witte: cave dimesse, Acquarica del Capo


Inaugurazione: sabato 12 luglio con servizio navetta
ore 9,00 Casarano, Atrio del Comune
ore 10.30 Gallipoli, Ponte citta' vecchia
ore 12,00 Acuqrica, cave dismesse
ore 13,00 Presicce, Palazzo Ducale
ore 14,00 Buffet
ore 16,00 Barbarano, Ipogeo, Piccola leuca
ore 17,00 Tricase, Chiesa del Diavolo
ore 18,00 Porto badisco, Bar Alemntari 'Da Carlo'
ore 19,00 Sternatia, ex Convento dei Domenicani


durata:
12 luglio ­ 28 settembre 2003

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