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paolo73
Advanced Member


Stato: Sconnesso

 Spedito - 03/05/2008 :  10:16:19  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
buongiorno a tutti...A dimostrazione di quello che diceva Francesca, che diceva Gianni in maniera diversa e che ho detto io....siamo alle solite: esce sempre fuori il nome di Flavio Fasano ed esce soprattutto da parte di chi è contro di lui. Ma vi endete conto che adesso assistiamo all'elogio della tattica politica e della sagacia di Giuseppe Venneri? Certo lui ha già dimostrato di durare cinque anni e lo farà anche questa volta, poco importa se Barba lo ha circondato, anche utilizzando, caro callipolis, i 4, fra "miracolati"(si fa per dire) ed enfants prodige, della lista civica. Durerà, perchè ha già dimostrato in passato di saper essere un'ottimo politico del compromesso. Peccato che in politica i compromessi andrebbero fatti per mediare fra posizioni opposte, non per accontentare questo o quell'altro consigliere o, in questo caso si, il "burattinaio" di turno. Come sette anni fa Giuseppe ha dovuto ingoiare rospi amari fin dalla formazione delle liste, subendo la presenza di tanti filo barbiani e di chi l'altra volta aveva impedito la sua ricandidatura, non ultima quella di Benvenga che due mesi fa dichiarava su tutti i giornali che non avrebbe mai votato Venneri sindaco e semmai si sarebbe schierato con De Marini. Proprio quel De Marini che Venneri non ha voluto come alleato per il semplice motivo che avrebbe perso anche l'ultimo alleato eletto: Francesco Fedele nonchè Dino Scariolo che rispetto ad altri (anche rispetto a tanti trombati della sua lista), essendo stato appoggiato da un gruppo di giovani si è veramente guadagnato la sua elezione con 109 voti. Speriamo ora che Dino non cambi strada, perdendo alcune qualità come successo ad altri giovani prima di lui entrati nell'area del PDL. Venneri in realtà aveva puntato nella civica sull'elezione di un'altra persona ma non vi è riuscito. Altro che rappresentanti di lista "scientifici" che hanno calcolato i voti incrociati. Sappiamo bene a che serve avere centinaia di rappresentanti nelle sezioni. Quindi, non è carino giudicare le precise analisi di voto che qui sono state fatte, in cui nessuno ha mai sostenuto che l'UDC avesse potuto portare 1700 voti a Schirosi, ma questa difesa fatta da destra nei confronti dell'Arcobaleno gallipolino è troppo ed è ridicola. Già era bastato sentire Venneri fare l'ambientalista in TV....Certo sappiamo bene chi è l'ambientalista suo amico...nella coalizione del centro sinistra (nell'Arcobaleno) c'era un vero ambientalista che avrebbe dato tanto alla città in caso di vittoria, come assessore, Enrico Ancora.
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

callipolis
Moderatore


Stato: Sconnesso

 Spedito - 03/05/2008 :  11:59:49  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Caro Paolo73 chi ti dice che io sia di destra, il fatto che io abbia appoggiato Venneri specialmente al secondo turno non basta per etichettare una persona come di destra . Certo mi sono allontanato dalla sinistra e dal Pd in particolare alla cui fondazione non ho partecipato, ma non mi sembra il caso di mettere etichette alle persone. Comunque la mia metaforfosi non è ancora completa e chi sa cosa potrò decidere di fare .
Per quanto riguarda la mia difesa di rifondazione essa nasce dal profondo rispetto che nutro nei confronti di chi come mio padre e di molti suoi amici (comunisti fino al midollo) per spirito di appartenenza sono andati a votare ingoiando si loro il boccone amaro del tradimento politico ordito dall'avvocato Fasano, dal Pd che non ha potuto dire no al suo "Re" e dai socilasti che invece dell'apparentamento erano tempestivamente e sufficientemente informati e che per avere un loro rappresentante in consiglio comunale si sono venduti l'anima. Ma a voi cosa importa la rotta del Pd è già segnata "A vele spiegate verso il centro", quale centro poi non ho capito visto che Berlusconi se l'è risucchiato tutto senza neanche portarsi dietro la zavorra dell'Udc. Comunque al di là di tutto credo che sia legittimo criticare senza però denigrare, offendere e accusare ingiustamente qualcuno come è stato fatto (non certo tu ovviamente), ritieni Fasano una risorsa della quale il Pd gallipolino non può fare a meno, contento te e chi la pensa come te, vi faccio un grande in bocca al lupo. Io però la penso diversamente e sono e resto contro di lui e contro il suo modo arrogante di fare politica, e non mi astengo come qualcuno legittimamente ha fatto ma lo contrasto. Mi sbaglio? Credo di no visto i precedenti, ho scelto il cavallo sbagliato? Vedremo non ho la sfera di cristallo, so però per certo di aver scelto una persona per bene, non arrogante, un buon professionista (anche se qualcuno dal palco dei comizi ha messo pure in dubbio la professionalità di Venneri) e che sicuramente amministrerà per altri 5 anni (cosa non da poco) Gallipoli, sarà un male o un bene lo vedremo nel corso della consiliatura.
Da questo momento in avanti non parlerò più di Fasano, credo di aver speso troppe parole per un tale personaggio politico che neanche il suo partito di appartenenza ha voluto candidare alla Camera o al Senato preferendogli l'ex presidente della Provincia Lorenzo Ria e il senatore Maritati.

Ciao a presto,
callipolis

N.b. non ho mai detto che qualcuno nel forum pensava che l'Udc avrebbe portato 1790 voti a Schirosi, la totalità delle persone che partecipa a questo forum è persona molto intelligente e sveglia per poter pensare una cosa del genere. Io ho parlato di errore politico di Fasano che dal palco nel comizio di chiusura della campagna elettorale dava i numeri (6700 voti diceva) invece di prodigarsi e spiegare le ragioni di un apparentamento che a molti e non solo ai militanti della sinistra arcobaleno ma anche a molti candidati consilgiere dell'Udc (che si sono immediatemente schierati dalla parte di Venneri) è sembrato strano.
_____________________
.....in medio stat virtus.....

Modificato da - callipolis on 03/05/2008 12:33:25
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

mr 4011
Average Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 03/05/2008 :  12:55:02  Mostra Profilo  Aggiungi mr 4011 alla Lista Amici
Ciao callipolis,

approvo alla grande il tuo modo di pensare riguardo
alla telenovelas messa in onda dal nostro ex ex sindaco
Flavio Fasano. Anch' io come te ho (o forse avevo) delle sane
ideologie che sono andate man mano in decadenza .
Adesso vorrei risponderti da apolitico cercando di
convincermi che quanto hai detto di Venneri sia un po' vero;
ma non ci riesco , non che abbia qualcosa contro il neo
eletto , ma tenimo presente che il dottore ha gia' governato in passato
e di fiori profumati sparsi per il paese se ne son visti pochissimi .
Non dimentichiamo inoltre che proprio l'amministrazione Venneri
ha svenduto buona parte del nostro paese .

Un vecchio detto gallipolino dice "Ci ta ffare scannare , fatte scannare te nu bonu macellaiu"
 Paese: Italy  ~  Invii: 55  ~  Membro da: 14/03/2008  ~  UltimaVisita: 27/09/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

francesca
Average Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 03/05/2008 :  20:22:22  Mostra Profilo  Aggiungi francesca alla Lista Amici
L'intervento di callipolis ci riporta indietro e tenta ancora una volta di farci litigare e dividere su fesserie. Nessuno credo ha cercato di difendere ad oltranza fasano, anzi, con toni molto pacati, da sinistra, si sta dicendo che forse qualce errore c'è stato. Per tutta risposta ci troviamo con un osanna a venneri. questo rischia di farci arroccare su posizioni precostituite. Andiamo invece avanti sull'analisi pacata e seria che da più parti si sta facendo. L'errore del centro sinistra è ormai vecchio di anni. qualche partito che non vede più in fasano il leader della sinistra a gallipoli non ha il coraggio di dirlo apertamente, anche perchè avrebbe rischiato di essere responsabile della spaccatura nella coalizione ed invece ha cercato di tramare e agire in maniera subdola. non sto condannando chi non è pro fasano, sto solo dicendo che non ha avuto il coraggio politico di palesarlo. a Destra invece venneri non ha voluto apparentarsi perchè sapeva che coppola de marini e i pescaori avevano presentato delle lise in contraposizione alla sua e quindi era naturale, anche per la presenza di barba, che la sua posizione fosse di netta chiusura alle altre liste. nel prossimo futuro sicuramente ci saranno un sacco di ripicche e sgambetti per cui la vita per venneri non sarà facile. credo inoltre che questa amministrazione durerà 5 anni, anzi lo spero perchè da un lato vorrei che ci fosse un poco di satabilità, dall'altro perchè credo che la crisi del centro sinistra nel complesso, ma più in particolare del PD, non sarà facile superarla. comunque, considerate le premesse tutti i partiti dovrebbero impegnarsi a fare chiarezza al proprio interno perchè questa è oggettivamente una maggioranza molto debole e basterà poco per implodere
 Paese: Italy  ~  Invii: 35  ~  Membro da: 09/03/2008  ~  UltimaVisita: 05/12/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

callipolis
Moderatore


Stato: Sconnesso

 Spedito - 03/05/2008 :  22:43:26  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Ringrazio francesca per l'attenzione rivoltami e per il suo giudizio (fesserie) su quanto da me detto. Se sono fesserie un apparentamento fatto all'insaputa della sinistra arcobaleno e portato alla loro conoscenza solo a cose fatte, beh direi che bene hanno fatto alcuni esponenti della sinistra arcobaleno ad astenersi vista la grande stima e apprezzamento che si ha e si sta dimostrando nei loro confronti. Dici che si stava facendo una corretta e pacata analisi del voto, analisi partita dalla condanna di molti verso la sinistra arcobaleno e che è stata additata come la causa della disfatta, poco invece si è parlato della natura e dello scopo dell'apparentamento con l'Udc e soprattutto del perchè del suo fallimento. Ricordo bene le parole di qualcuno che pochi giorni fa diceva "apparentandoci con l'Udc vinceremo", mi chiedo dove sia finita questa sicurezza e perchè non si sia chiesto ne si stia chiedendo anche in questo forum spiegazioni all'Udc e che comunque al di là della sconfitta elettorale ha tratto giovamento dall'apparentamento, riuscendo a portare in consiglio comunale tale avvocato Ferilli sconosciuto ai più che stranamente riesce a ottenere (credo alla sua prima esperienza come candidato consigliere) un numero di preferenze incredibile e al quanto strano "492", ed estromettendo dal consiglio comunale l'avvocato Pompeo De Mitri esponente della sinistra arcobaleno che aveva ottenuto un dignitoso e sudato numero di prefernze "162" e che tenuto conto del lusinghiero risultato ottenuto dalla lista Sinistra arcobaleno "855 voti", meritava sicuramente e più di Ferilli di entrare in consiglio comunale; perchè questo qualcuno ora non si assume le sue responsabilità e si mette da parte invece di tirare in ballo schede nulle e bianche che fra l'altro messe insieme non superano neanche il 6% e non il 10% come è stato detto nel vano tentativo di sminuire il risultato elettorale del sindaco Venneri? Se si deve fare una analisi di quanto avvenuto a livello locale la si faccia pure ma la si faccia a 360 gradi in nome di quella chiarezza da te richiamata, evitiamo di omettere dettagli non certo trascurabili e responsabilità oggettive che non possono essere liquidate in maniera sbrigativa come hai fatto cara francesca definendole "qualche errore" e che poco hanno a che vedere con i presunti colpevoli.
La cosa più curiosa in tutta questa faccenda sono le dichiarazioni rilasciate da Giovanni De Marini all'indomani della sconfitta elettorale, il quale sul nuovo Quotidiano di Puglia affermava che lui non era apparentato con la sinistra arcobaleno ma con Gino Schirosi, definito dall'ingegnere una persona squisita, ma con chi credeva che avrebbe amministrato Gallipoli qualora avessero vinto? Forse da solo visto che si ritiene il migliore? Mah non lo saprò mai visto che le cose sono andate diversamente.

Ciao callipolis

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.....in medio stat virtus.....

Modificato da - callipolis on 03/05/2008 22:58:32
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
Advanced Member


Stato: Sconnesso

 Spedito - 03/05/2008 :  23:54:48  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
ciao a tutti.Devo ancora una volta sottosrivere in pieno quanto detto da francesca. Se qualcuno nella sinistra (PD, Arcobaleno ecc.) ha come scopo principale quello di far fuori Fasano deve aver coraggio di farlo alla luce del sole, non tramando alle spalle. Ma il problema è che loro non vogliono togliere la leadership a Fasano ma non lo riconoscono come leader a priori. Indipendentemente dagli errori passati di Fasano è evidente che troppa gente è invidiosa di lui e fomenta un antifasanismo che però non si tramuta mai in consenso per loro che rimangono piccoli nei loro pochi voti. Tutto ciò ha portato al suicidio politico di perdere elezioni impossibili da perdere nonostante gli osanna a Venneri che leggo qui.Scusa Callipolis se dalle mie parole sembrava ti avessi etichettato ma i miei riferimenti erano in generale a chi, compreso il mio amico Giuseppe Venneri (che è comunque mio amico, non sono ironico), da destra si è trasformato in paladino della sinistra storica per strumentalizzare l'apparentamento con De Marini. Ho già detto che tale apparentamento aveva tanti lati negativi e concordo con callipolis sul fatto che tale scelta sarebbe dovuta essere motivata diversamente e meglio all'elettorato, invece di credere di aver vinto. Ciò, nella considerazione che era facilemente ipotizzabile che non tutti i voti dell'UDC erano gestibili (stante anche la campagna acquisti segreta iniziata da Barba), che i pescatori avrebbero tradito e si sarebbero traditi fra loro (facilitati anche in questo caso dalle pressioni del senatore) e che Grande Gallipoli non avrebbe influito sul risultato. In tutto questo il PD (e quindi non solo Fasano), i socialisti, Schirosi ma anche l'Arcobaleno avrebbero dovuto fare una campagna sul territorio per motivare le scelte. Invece sappiamo cosa è successo,compresa una trasmissione televisiva dove, complice il presentatore, Venneri ha fatto il mattatore mentre Schirosi, in buona fede, intendeva parlare di programmi laddove sarebbe stato necessario scendere su un terreno sporco, dove gli argomenti anti Venneri-Barba non sarebbero mancati, tenuto conto che anche lo stesso Giuseppe qualche autogol lo ha fatto in trasmissione....ma troppo signore il buon Gino. Concordo con callipolis anche riguardo all'atteggiamento opportunistico dei socialisti che volevano un solo apparentamento per difendere il loro seggio ottenuto con "ben" 89 voti da D'Amato.Ora però non posso esagerare ad esser d'accordo con callipolis su tutto ,per cui vorrei ricordare che dell'apparentamento lo sapevano tutti all'interno della coalizione, poi che qualcuno non era d'accordo è stato evidente, ma non è giusto parlare di trabochetti. Inoltre ti chiedo, se è vero che sono "strani" i voti di Ferilli, quanto sono strani quelli di Di Mattina? Lui è conosciuto? Non lo è ora e non lo era le altre volte quando ne prese 400.Fra l'altro, per essere strani i voti non c'è bisogno che si arrivi a tali cifre e ti assicuro che di stranezze dal lato centro-destra ce ne sono state tante anche a quote più moderate.Se Ferilli è sconosciuto, Antonio Barba cosa è, oltre che nipote del Presidente? Riguardo a De Mitri e sul fatto che non entra mai in consiglio ci sarebbe da scrivere un romanzo. Questa volta per farlo, avendo naturalmente bisogno dei voti di lista, e non potendo rischiare di candidare qualcuno che prendesse più voti di lui (vgs. Vincenti nel 2006) aveva tentato di convincere i socialisti a fare lista unica, poi fallito il tentativo è riuscito a trovare voti nuovi di lista in persone allontanatesi dal PD come Furio, Frisenna e qualcun altro, infine ha fatto il colpaccio di ottenere la candidatura di un giovane pulito come Enrico Ancora. Inoltre non credo che senza apparentamento De Mitri sarebbe entrato in Consiglio in quanto probabilmente il sacrificato è stato Piccolo (e questo dovrebbe far riflettere sulle illazioni di qualcuno nei confronti del PD).
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

gianni51
Average Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 04/05/2008 :  12:18:15  Mostra Profilo  Aggiungi gianni51 alla Lista Amici
Due articoli sul quotidiano di lecce di domenica 4 maggio non fanno altro che confermare il mio pessimismo su una situazione grigia tendente al nero per le sorti del centro sinistra.
Da una parte l’intervista a Flavio Fasano a tutto campo sul PD, elezioni e quant’altro. Afferma Fasano: “...Guai a cambiare impostazione politica e abbandonare la cultura del riformismo, socialista e cattolico assieme, per abbracciare una posizione identitaria della sinistra tradizionale... la scomparsa della sinistra radicale non si può attribuire alla nascita del PD ma alla litigiosità e all’instabilità governativa frutto di immotivate chiusure all’innovazione....” e prosegue il Fasano privilegiando un rapporto dialettico e aperto con l’UDC.
Per quanto riguarda Gallipoli la responsabilità unica della sconfitta va alla sinistra radicale, oltre che a frange di dirigenti del PD che non sono in linea.

A pagina 17 sempre del quotidiano un intervento di Fiammata del PDCI in cui si insiste che la responsabilità della sconfitta sta nell’abbandono della falce e martello. E che il suo partito è l’unico erede morale del “grande PCI”.

Vedo in queste due posizioni il massimalismo e la conferma di quanto scrivevo in altro post. Fasano, buon erede della rinnegata tradizione del PCI, non vuole nulla alla sua sinistra. Proclama il suo PD la vera forza del socialismo e del cattolicesimo ed è pronto, probabilmente, alla notte dei lunghi coltelli in casa sua per far fuori quanti non sono in linea. Dimentica di spiegare però dove si intende schierare il PD in Europa. Nel gruppo socialista o in quello popolare con Forza Italia e an? E scorda di enunciare cosa intende fare il PD riguardo alla laicità dello stato. Se una componente socialista c’è in quel partito, questa attende con ansia delle risposte precise nel merito.
E dimostra, nei fatti, che il PD non è assolutamente un partito senza correnti, infatti si evince dalle sue parole che c’erano due linee distinte per la gestione delle elezioni amministrative. Una che guardava al centro sinistra ed una che era fortemente rivolta ad alleanze diverse e a divaricare le distanze con ogni sinistra.
Per quanto riguarda il PDCI non posso non notare quanto sia poca la voglia di fare riferimento non già alle ragioni del socialismo, quanto all’egemonia di ogni nuova formazione che si verrà a creare. Siamo ricaduti nel “io sono più comunista di te” . Non si comprende infatti che l’unità delle forze della sinistra dovrà essere una piazza in cui debbono trovare posto tutte le istanze riformatrici e socialiste. Dove chi si dichiara comunista abbia pari dignità dei socialisti o degli ambientalisti o dei movimenti e dei circoli. Il PDCI è extraparlamentare come tutta la sinistra. Ed un nuovo partito in quest’area non potrà porre pregiudiziali sui simboli o quant’altro. Sarebbe la cesura del dialogo . L’arcobaleno inteso come forza plurale. Dove possano trovar posto anche quei cattolici che non riconoscono il nuovo nel PD, ma solo una somma di due formazioni che si stanno assestando, se la linea di Fasano è quella della maggioranza del PD, stabilmente al centro dello schieramento politico.

 Paese: Italy  ~  Invii: 45  ~  Membro da: 30/04/2008  ~  UltimaVisita: 28/04/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

spartaco
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 Spedito - 04/05/2008 :  17:19:47  Mostra Profilo  Aggiungi spartaco alla Lista Amici
Condivido il pessimismo sulle sorti del centro-sinistra esternato da Gianni51 nel suo ultimo intervento.
Devo dire che sul punto io sono ancor più pessimista di lui e, nel riprendere quanto avevo scritto in altri interventi, continuo a ritenere dannosa la politica espressa dal PD fin dal suo esordio e le posizioni assunte dalla cd.sinistra radicale.
Credo infatti che sia stata inopportuna la dichiarazione di Veltroni fatta nello scorso autunno circa l’intendimento del PD di non voler fare alleanze elettorali; è infatti evidente che così facendo ha finito con l’indebolire ancora di più il governo Prodi, già messo a dura prova da assurdi comportamenti di esponenti della sinistra radicale, con ministri che partecipavano a manifestazioni organizzate contro il governo di cui facevano parte. Il risultato è poi noto a tutti: la crisi di governo, solo formalmente dovuta al caso Mastella (la cui indagine peraltro è stata archiviata), visto che ormai era data per certa la caduta di Prodi, e la vittoria del duo Bossi – Berlusconi.
Che dire di tali improvvidi comportamenti del neonato PD e dei partiti della sinistra radicale?
Secondo me dimostrano che sostanzialmente non sono forze di governo, o quanto meno che numerosi loro rappresentanti non hanno la cultura e la serietà necessarie a reggere le sorti del Paese.
Se giustamente Gianni51 evidenzia le proprie perplessità sulla collocazione del PD (se nel PSE o nel PPE), io credo che un suo apparentamento con i partiti socialisti europei sia assai problematico e per certi versi impraticabile: la doppia natura del PD, vista la prevalenza al suo interno di postcomunisti e di postdemocristiani, impedisce una visione unitaria su molte questioni, prima tra tutte quella della laicità dello Stato; su tale tema, che rappresenta il presupposto fondamentale di tutta una serie di scelte sui diritti e sulle libertà dell’individuo, il PD è lontano anni luce dalle posizioni di tutti gli altri partiti socialisti europei. Del resto Veltroni in campagna elettorale ha evitato accuratamente di qualificare come “socialista” il proprio partito, e si è impegnato a tenere lontano dal PD tutto ciò che potesse evocare la parola “socialismo”, a cominciare dallo stesso Partito Socialista di Boselli (al quale ha preferito la lista Di Pietro, notoriamente contrario ad ogni forma di garantismo, valore tradizionalmente socialista). Lo stesso D’Alema, nell’intervista televisiva oggi rilasciata a Lucia Annunziata, si è limitato ad utilizzare il più timido aggettivo “riformista” a proposito del PD: evidentemente non si tratta di una questione puramente terminologica o lessicale ma di una reale presa di posizione politica.
Mi sembra ancor più inaffidabile la cd.sinistra radicale, tuttora alle prese con i simboli della falce e martello e le rivendicazioni dell’identità comunista, la cui storia è in palese contraddizione ed opposizione con le ragioni del socialismo e del riformismo.
Fino a quando saranno queste le posizioni, rispetto al socialismo, di due forze politiche che dovrebbero rappresentare l’elettorato di centro-sinistra, non credo, al contrario di Gianni51, che sarà possibile dare vita ad una forza pluralista, espressione della sinistra socialista, in cui tutte le istanze possano trovare collocazione, e sia garantita a tutti la pari dignità.
 Paese: Italy  ~  Invii: 305  ~  Membro da: 28/02/2008  ~  UltimaVisita: 02/12/2009 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

gianni51
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 Spedito - 04/05/2008 :  18:03:02  Mostra Profilo  Aggiungi gianni51 alla Lista Amici
Beh Spartaco, voglio crederci. Altrimenti vivere in un paese bloccato fra due centri sarebbe una ben triste realtà. Proviamo a parafrasare (in senso socialista) Veltroni: Si può fare. E proviamo a far saltare i tavoli delle sinistre, costringerli ad uscire fuori dai gusci delle falcette e martellini, stanarli. Hanno perso tutto il perdibile. Riproporre una nuova sinistra con chi ci sta, chi vuole affogarsi nella sua melma di rivendicazioni, centralismi e settarismi lo faccia. Non ci riguarda. E' altro. Altrimenti teniamoci il PD con i suoi comizi con luci tipo POOH e l'immagine prima di tutto, la sostanza viene dopo. E viene dopo anche la politica.
 Paese: Italy  ~  Invii: 45  ~  Membro da: 30/04/2008  ~  UltimaVisita: 28/04/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

francesca
Average Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 04/05/2008 :  19:44:31  Mostra Profilo  Aggiungi francesca alla Lista Amici
qualche tempo fa dicevo che la nascita del PD ha avuto il merito di movimentare un quadro poltico che ormai era bloccato e che non faceva intravedere spiragli che rendessero la nostra nazione più governabile. Partiamo dal presupposto che noi italiani siamo fondamentalmente dei moderati, non abbiamo voglia di grandi rivoluzioni, siamo più portati ai ragionamenti piuttosto che alle azioni di forza. ed alora l'intuizone del PD è stata quella di contrapporre a forza talia e le sue alleanze,come forza moderata ma conservatrice con un'altra realtà, sempre moderata, ma con forti cartteristiche riformiste.In realtà oltre a rendere più chiaro il quadro politico nazionale(via gli sporchi comunisti come via i "fetenti" fascisti) questa situazione mette tutti di fronte ad una scelta più semplice: o l'accettazione di un programma di sviluppo che prevede un padrone "illuminato" che pensa lui ai bisogni della gente o piuttosto uno che sottende la patecipazione attiva di tutti i protagonisti con un'attenzione particolare alla solidarietà, alla tolleranza, alla meritocrazia.
 Paese: Italy  ~  Invii: 35  ~  Membro da: 09/03/2008  ~  UltimaVisita: 05/12/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

corsaronero
Senior Member

Stato: Sconnesso

 Spedito - 05/05/2008 :  10:18:29  Mostra Profilo  Aggiungi corsaronero alla Lista Amici
Si si si si
Santissime parole l’avvento di Veltroni ha movimentato non di poco il panorama politico. Questo nuovo messia della sinistra italiana col suo immediato “via gli sporchi comunisti” ha realizzato il sogno non solo della destra e del clero ma anche quello del suo nemico storico la “democrazia cristiana” dando tranquillità alle mamme italiane certe che nessun comunista avrebbe più mangiato i suoi bambini. Poco importa se ancora il pd debba trovare degli ideali, visto che ha abortito quelli storici della sinistra, e su questi ideali che nessuno vede grava un atto di fede come per la santissima trinità. La nascita di questo nuovo partito ha visto in rapida successione, la caduta dell’alleato governo, la disfatta alle politiche e una catastrofica conclusione delle amministrative tanto da far nascere movimenti spontanei che hanno come fine ultimo” VELTRONI SANTO SUBITO” . analizzo i fatti, esamino le conseguenze, si e’ creato uno sterile duplicato del centrodestra che non da alternative all’elettore ma solo confusione, una realtà fatta non di politici ma di politicanti come dimostrano le ultime alleanze. Si parla di un via i “fetenti” fascisti come di una volonta’ di Veltroni e non di una storica scelta di non dialogo della fazione avversa. Parliamo di solidarietà/assistenzialismo di tolleranza (raccogliamo di tutto purchè stiano con noi e non contro di noi) ma sulla meritocrazia ci mettiamo una bella scopa e ci battiamo le mani perché di meriti (se non quelli di VELTRONI SANTO SUBITO) ancora non ne ho visti. Si danno caratteristiche riformiste a chi negli ultimi anni di governo non e’ riuscito a farne nemmeno una. Oddio come rimpiango gli eschimo che si picchiavano con i loden e che nonostante le mazzate reciproche avevano stima uno degli altri in quanto motivati da ideali quantunque opposti. Oggi non si menano più ma quanto e’ difficile trovere stima in qualcuno e soprattutto ideali. Mi fermo e’ meglio, uscirei fastidiosamente fuori tema.

Revolucionariamente saludo
 Paese: Italy  ~  Invii: 135  ~  Membro da: 12/03/2008  ~  UltimaVisita: 23/08/2012 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
Advanced Member


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 Spedito - 05/05/2008 :  11:53:44  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Comprendo le posizioni di tutti ed anche di chi ha sentito tradito i suoi ideali dalla nascita e dall'impatto che il PD ha avuto sulla vita politica e partitica italiana ed in questa discussione è difficile dare torto a qualcuno ma quanto dice Spartraco è inappuntabile come sono ovvie le perplessità di gianni51. Credo che Veltroni sapesse benissimo quali sarebbero state le conseguenze dell'indirizzo politico che lui ha voluto dare al PD. E' vero quanto dice francesca che in Italia siamo fondamentalmente moderati (magari perchè, aggiungo io, così è più facile passare da una parte all'altra), però è anche altrettanto vero che esiste uno "zoccolo duro" di sinistra importante non trascurabile ma che non si può più sopportare laddove diventa stucchevole e volto solo alla critica ad ogni costo e che porta a ministri che manifestano in piazza contro il governo o nelle elezioni amministrative a favorire il centro destra. Clamorosa poi è questa gara ad"essere il più comunista" che ha portato oltre l'1% dei consensi complessivi alla La sinistra critica ed al Partito dei lavoratori...salvo poi dire che è colpa del PD se l'Arcobaleno non ha superato lo sbarramento alla Camera. In questo senso ritengo i socialisti di Boselli i più colpiti dall'accentramento dei voti verso il PD ed infatti, leggendo l'intervista di Fasano è chiara la necessità a livello provinciale di apertura verso quel partito. Ora mi chiedo, in un contesto in cui a destra tale frammentazione non vi è, quali siano le gravi colpe di Veltroni? Forse aver cercato di creare chiarezza nel panorama politico? Oppure aver capito che non si poteva più governare con un'accozzaglia di partiti uniti solo dall'antiberlusconi? (salvo poi voler far credere che il colpevole fosse Mastella quando l'attività governativa ha subito due anni di ostracismi interni di varie provenienze). Certo poi che sono stati compiuti diversi errori strategici e chissà perchè la rimonta (comunque impossibile) nei confronti di Berlusconi, che i sondaggi fino ad un certo punto indicavano, è terminata con la presentazione delle liste! Magari l'opinione pubblica si è resa conto che la composizione di tali liste non rispecchiava le attese di novità ed erano figlie delle stesse persone che in due anni di governo non avevano modificato la legge elettorale per salvaguardare se stessi e gli amici degli amici. Senza dimenticare l'opportunità di inserire nelle liste personaggi radicati nel territorio che pur senza preferenze avrebbero comunque garantito maggiore attenzione (ciò che è avvenuto in Puglia (ed in Salento) è un esempio lampante: quanto tirano Fitto, Mantovano, la Poli ed altri signorotti locali minori rispetto a Bellanova, Maritati e Ria, che a perso pure a Taviano?). Personalmente ritengo che Veltroni debba andare avanti ma per farlo deve liberarsi completamente dai vincoli imposti dalle vecchie nomenclature di DS e Margherita, solo così i cittadini comprenderanno la novità ed apprezzerano. Altrimenti saranno sempre condizionati dai Beppe Grillo di turno che trovano terreno fertile nelle incertezze di un nuovo che non avanza...
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filadelfos
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 Spedito - 05/05/2008 :  13:41:00  Mostra Profilo  Aggiungi filadelfos alla Lista Amici
Non stiamo centrando il problema di fondo, pur con tanti sforzi. Continuiamo a girare viziosamente intorno al tema senza sviscerarlo come si conviene.
PD, Socialisti e Arcobaleno, tutti insieme apparentemente “d’amore e d’accordo”, cosa volevano ottenere nella sciagurata tornata elettorale dell’aprile scorso a Gallipoli? Rafforzare o indebolire la leadership di Fasano? Scegliamo quale delle due ipotesi. Chi voleva la prima e chi la seconda tra PD e Sinistra estrema dopo il connubio con De Marini, il famigerato palazzinaro? Senza fare dietrologia non sarebbe stato preferibile per l’intera coalizione, credo, mandare quanto prima a casa Venneri e Barba con tutti i giannizzeri prezzolati? Era l’obiettivo primario, ineludibile. L’unica via, dunque, era vincere con De Marini. Il resto veniva dopo. Perché è da dimostrare se era l’ingegnere a rafforzare Fasano o viceversa. O dire quale paura suscitava la coppia.
Altrimenti qualcuno dimostri in qual misura la giunta Schirosi, con dentro Demitri, Ancora, Palumbo, Conte e sa Dio quale altro, con consiglieri come D’Amato, Crisogianni, Piccolo, Mariello, Greco, ecc. avrebbe permesso o subìto l’imposizione di un colpo di mano in tema di urbanistica selvaggia a danno del PRG. Cos’è la politica se non combattere e sconfiggere gli avversari per promuovere il proprio programma utile anzitutto al proprio elettorato e alla città in generale, di cui si ha un progetto ben fissato, contrapposto a quello del competitore?
Quanto all’assenteismo una semplice annotazione. Anzitutto diciamo a chi ha giovato, ossia chi e perché ha preferito restare a casa. Credo che il danneggiato sia stato Schirosi, non votato, come pare assai chiaro e dimostrabile, dalle liste di Scigliuzzo, di Coppola e in parte anche di De Marini. Ma ancora: dove sono andati a finire i 900 voti di Padovano-Ferilli e i 1.395 di Socialisti-Arcobaleno? Tanto ha potuto la bomba De Marini? Venneri-Barba, il male minore (?) hanno invece preso il massimo che potevano, specie dalle 12.00 alle 13.00 di lunedì 28 aprile. Basta controllare l’andamento dello spoglio nel centro storico e nei seggi appartenenti a via Massa e via Cagliari. La solita storia, certo incontrollabile. Ma è così che si costruiscono governi e maggioranze.
Si vive così, caro Elio! È tempo perso fare i predicatori-moralisti, denunciare o scrivere la verità. C’è gente che non ascolta e non legge. Non capisce nulla e di nulla si sente responsabile. Si lascia solo strumentalizzare e in ogni tornata elettorale aspetta solo quelle ultime ore fatidiche per passare quella sola giornata da leone. Così è stata educata e abituata! Del resto che gliene cale? Se la città è sporca e lurida, disordinata e caotica, incivile e invivibile. Se non è bella e non è accogliente… Mah! Che sanno di questi problemi? Ogni popolo ha il governo che si merita. Non parliamo poi di argomenti più alti, più lontani dalla povera gente, e neppure della morale pubblica. Chi sa mai cosa sia! Fatto è che anche a Gallipoli è scomparsa la sinistra capace di sperperare un vasto bacino di voti, oggi appannaggio della destra. E qualcuno mi sappia dire perché. E intanto si è temuto il palazzinaro e si è salvato l’ambiente!
Quanto alla politica nazionale un’ultima nota. È d’obbligo prima di chiudere.
Prodi e Veltroni hanno fondato il PD con la partecipazione di milioni di italiani, un partito riformista erede del duo Moro-Berlinguer, ma aperto alla storia socialista fortemente interessata a tale esperimento solo se farà a meno del suo romanticismo ottocentesco che ancora la tiene ancorata al simbolo. Non c’è più spazio per vecchi emblemi, per nessuno. Questa la rivoluzione veltroniana che spazza via vecchie nomenclature ed apre alla semplificazione della politica da tutti auspicata. Non è con falce e martello che si fanno più battaglie e si catturano le masse o il proletariato ormai merce di scambio, se si analizzano i dati elettorali. La storia recente ha cancellato o modificato tutto, non solo ha demolito muri o travolto Stati e grandi potenze insieme con teorie e dottrine anacronistiche. Dall'aprole 2008 la storia è un'altra, piaccia o no. Con tale novità dobbiamo confrontarci.
Inoltre non importa dove il PD si collocherà a Strasburgo. È puramente marginale. Non è stato il PD di Veltroni a terremotare la sinistra, ma è stata la sinistra a farsi male da sé, perché è da un secolo votata al karachiri (si legge così!) e al masochismo. Sapete quanti partiti sono nati a sinistra, non dico dal 1892, ma dal 1921 (congresso di Livorno)? Allora contateli e poi discutiamone. Quanti governi di destra sono nati in Italia per le divisioni della sinistra (a partire proprio da Mussolini, governo di minoranza)?
Ma non andiamo lontano. Perché ancora galleggia e primeggia Berlusconi? L’elettore non può né deve avere ancora fiducia di una classe politica che appena raggiunge il potere per il popolo se ne scorda e litiga continuamente, tra ministri, tra deputati, che, opponendosi allo stesso governo di cui fanno parte, partecipano irresponsabilmente a manifestazioni contro il proprio governo. Non solo. La gente è stufa di vedere capi-partito e capi-fazione sfilare sugli schermi TV per protagonismo a dire tutto e il contrario di tutto. Ma poi, dove ha fine il massimalismo e il totalitarismo, una volta aver portato Bertinotti alla presidenza della Camera ed eletto Napolitano persino Presidente della Repubblica? Mai successo!
Eppure il governo Prodi è stato un tormento e sa Dio che fatica ha dovuto sostenere la Finocchiaro a raccogliere il gregge continuamente allo sbando. Mastella ha dovuto solo bilanciare a destra le forze centrifughe da sinistra. Ognuno aveva la sua politica e la sua strategia in una siffatta accozzaglia. Doveva per necessità avvenire prima o poi il crollo. La fine di Prodi, la drastica presa di posizione di Veltroni, il terzo ritorno della destra berlusconiana, oggi più forte per la presenza di una Lega agguerrita che il Sud non ha votato. Per la sinistra quale lezione migliore di questa?
Non intendevo tediarvi. Solo uno sfogo, seppur prolisso. Ma un ulteriore contributo per l’approfondimento. Cosa ne pensate? Che sereno e costruttivo sia il confronto. Nessuno qui deve dettare legge. Ascoltiamoci con pazienza.
Resto in attesa. A presto.



 Paese: Italy  ~  Invii: 74  ~  Membro da: 28/03/2008  ~  UltimaVisita: 09/09/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

gazzella 54
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 Spedito - 05/05/2008 :  14:28:00  Mostra Profilo  Aggiungi gazzella 54 alla Lista Amici
Caro corsaro nero anch'io rimpiango quei tempi,(lo dico perche' li ho vissuti),e' vero, ci picchiavamo,pero' la stima anche se sono passati trent'anni e' rimasta;le generazioni cambiano,e anche il modo di fare politica,per cio' che riguarda le riforme, tutti ne parlano (prima del voto)poi va tutto nel dimenticatoio.Caro amico il problema e' che l'ideologia non esiste piu' , anzi e' bandita ,guai a parlarne,puo' essere pericoloso.Mi fermo anch'io, mi rendo conto che queste cose oramai fanno parte del passato,il futuro appartiene ai giovani,ma questo e' un altro argomento che forse varra' la pena di analizzare con calma .ciao.
 Paese: Italy  ~  Invii: 686  ~  Membro da: 21/02/2008  ~  UltimaVisita: 31/03/2012 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

paolo73
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 Spedito - 05/05/2008 :  16:46:01  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
Condivido quanto detto da filadelfos sia a livello nazionale sia a livello locale,che poi è quanto avevo detto io. Mi piacerebbe però chiudere l'analisi del voto locale comparandolo a quello di due anni fa, proprio partendo dall'andamento del voto nelle ultime ore di ogni tornata elettorale che ha avuto le stesse caratteristiche del 2006. Questo tipo di voto non è sicuramente mancato al centro destra nemmeno questa volta.Allargherei il discorso anche ad altre sezioni elettorali, perchè non credo che nessuna zona di Gallipoli sia esente da certi fenomeni. Ma come non hanno diritto a lamentarsi questi elettori non ne avranno diritto nemmeno gli astensionisti. Infatti, fermo restando che è naturale che in un ballottaggio diminuisce il numero dei votanti, i 1800 voti in meno che il Venneri di oggi ha preso rispetto al Barba di ieri vanno ricercati nell'astensionismo di gran parte dell'elettorato d'opinione, che all'apoca aveva visto in Barba una novità, e di parte dell'elettorato di destra che non ha voluto rivotare per un candidato, già bocciato dall'elettorato durante la sua amministrazione(vgs. elezioni provinciali 2004, oltre mille voti in più per Fasano nei confronti di Coppola, che all'epoca era come dire Venneri) e dai suoi partner, che due anni fa non lo vollero ricandidare e che ora hanno accettato chissà in considerazioni di quali accordi (non dimentichiamo il Bevenga che due mesi fa dichiarava:"mai Venneri...io vado con De Marini").Nel 2006 l'ingresso di Barba cambiò le carte in tavola in quanto tanta gente lo scelse liberamente credendo nella novità. Certo il suo exploit fu favorito anche da altri fattori, alcuni ipotizzabili, visti i clamorosi risultati di consiglieri mai sentiti, altri chiari, come la strumentalizzazione che fu fatta della squadra di calcio. In quel contesto più che uscire sconfitto Fasano con quasi 6000 voti, usci trionfatore il nostro Deputato con oltre 7000 voti. Ma già allora Fasano non ebbe l'appoggio della sinistra estrema, non lo ebbe, visti i tanti voti incrociati con Barba, in termini di voti (anche se non è che bisogna poi sopravvalutare l'esiguo pacchetto di voti in mano a De Mitri e compagni), ma non lo ebbe soprattutto durante una campagna elettorale in cui era chiaro che c'era una mal sopportazione fra le parti. "Il grande piano scaccia via Fasano", De Mitri, sempre lui, ma anche gli ex margheritani, l'avevano ideato in questa tornata elettorale, credendo di spodestarlo sfruttando lo stato embrionale del PD e la vana attesa dell'Avvocato per un posto in Parlamento che lo ha portato a non compiere atti di rottura. Forse in realtà qualcuno non si aspettava un tale comportamento da parte di Fasano, che invece ha dimostrato, questa volta, di saper aspettare avendo già fatto ammenda pubblica dell'errore passato. Inoltre Fasano è ben consapevole che questa tornata elettorale, seppur importante, non era l'ultima. L'andamento del primo turno ha rivelato a tutti che in realtà il Professore Schirosi, dotato di un carattere forte, non aveva bisogno di angeli custodi e che anzi riusciva a trainare anche diversi voti d'opinione che forse un altro candidato non avrebbe preso e che compensavano, inaspettatamente, almeno in parte, quelli che Fasano aveva portato come dote personale due anni fa. Infatti, è bene precisare che due anni fa, pur perdendo nettamente anche a causa del tradimento di alcuni candidati al consiglio comunale, Fasano prese più voti riportanti solo il suo nome, rispetto a Barba e che la civica a suo nome ebbe un eccellente risultato.Questo dato dovrebbe far riflettere, in quanto lo si voglia o no Falvio Fasano ha un seguito di persone che lo voteranno sempre e non è escluso che questa volta avrebbe convogliato su di se anche voti di delusi di destra che invece hanno scelto di astenersi (lista Coppola, ma anche comuni cittadini). Personalmente credo che questi voti gli avrebbe potuti recuperare anche il Professore, e le premesse dopo il primo turno c'erano tutte.Invece in fase di ballottaggio non solo questi voti Schirosi non gli ha raccolti, ma ha perso anche parte di quelli d'opinione, strettamente personali, presi al primo turno. Questo spiega il perchè,nonostante l'apparentamento con l'UDC,ilProfessore abbia preso al ballottaggio 800 voti in meno di quanti ne abbia accumulati Fasano due anni fa (che più o meno erano quanti ne ha presi ora Venneri).Qui sta la grande colpa per un'elezione non vinta dal Centro destra ma persa dagli alleati di centro-sinistra che per combattere contro i fantasmi hanno tradito il professore Schirosi.Giuseppe Venneri ha, come giusto, strumentalizzato l'apparentamento con l'UDC. Ma le provocazioni del centro destra avrebbero dovuto trovare dall'altra parte una cortina di ferro ed invece hanno trovato buchi neri dove infilarsi.Strampalati comunicati stampa, atteggiamenti inopportuni, pettegolezzi calati "ad artem" e infine disinteressamento totale della campagna elettorale (mentre i consiglieri del centro destra, in odore di sconfitta, andavano casa casa), senza dimenticare i seggi lasciati clamorosamente scoperti nonostante l'impegno di parte del PD, hanno favorito Venneri.Ed allora ha ragione filadelfos: il fine comune doveva essere battere Barba e......Venneri, il resto veniva dopo. Invece è prevalso "l'attenti a quei due" (Fasano- De Marini). Certo per tanti è meglio avere Benvenga, Di Mattina, Picciolo e Liaci. Come a livello nazionale nessuno mi convince del contrario, e cioè che a qualcuno stare fuori dal Parlamento non fa tanto male di quanto avrebbe fatto vedere vincere Veltroni. A Gallipoli, i sacrifici li voleva fare solo il PD (vincitore assoluto della prima fase anche se non immune da responsabilità per tutta la situazione), mentre gli altri non volevano perdere i pezzi, compresi i socialisti che hanno accettato l'apparentamento sol perchè già sapevano che l'unico loro "strepitoso" seggio conquistato era salvo.Schirosi ha deciso da solo per l'apparentamento, dopo aver sentito tutta la coalizione. Il Pd era disposto a cercare intese con tutti, gli altri solo con alcuni(ad esempio i pescatori...Immaginatevi i risultati vista la coerenza dimostrata da questi).Aggiungo che De Marini o non De Marini, Ferilli o non Ferilli, politicamente l'apparentamento con l'UDC era sacrosanto e sarebbe ineccepibile anche in ottiche più ampie e per questo voluto non da Flavio Fasano ma dall'intera segreteria provinciale del Partito.
 Paese: Italy  ~  Invii: 394  ~  Membro da: 22/10/2007  ~  UltimaVisita: 22/05/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

gianni51
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 Spedito - 07/05/2008 :  05:50:05  Mostra Profilo  Aggiungi gianni51 alla Lista Amici
Interessanti le dinamiche gallipoline, e intriganti, leggo e imparo. Solo che, guardando da fuori, si evince un andamento assolutamente nazionale. La caduta della sinistra, la debacle del PD e la stravittoria della destra. Se si parte da questo assunto forse la discussione è meno caratterizzata da campanilismi. E magari ci si pone la domanda della collocazione del PD e della rivisitazione della sinistra. Non è assolutamente la stessa cosa come il PD si porrà in Europa. Dentro la forza socialista, quindi riformista, o con i popolari, quindi conservatori per loro stessa definizione? La terza via sarebbe il creare un gruppo autonomo nella miglior tradizione del già abusato veltronismo “siamo questo ma anche quell’altro”, con i noti risultati ahimè. Far sapere agli elettori cosa si è sarebbe, quanto meno, questione di decenza. E la collocazione non è questione di lana caprina, è la filosofia stessa di un partito. Così come lo è il simbolo. Per questo motivo aspiro e lavoro, per quel poco che mi è possibile, per una forza realmente arcobaleno, senza falci e martelli, ma saldamente ancorata nell’universo socialista. Perchè l’Italia ne ha bisogno in questo marasma. Comunque sono iniziate le grandi manovre delle non correnti all’interno del PD. D’Alema si sta muovendo, Cofferati e Veltroni dicono “congresso subito” il ministro con i baffi preferisce aspettare le europee. A pensar male viene da dire che, in caso di un’altra debacle i giochi torneranno aperti. E per chi, in un sistema maggioritario, vuol correre da solo come nel proporzionale pensando di essere l’Obama della situazione, anche un ripensamente non sarebbe malaccio. Gli eskimo, caro corsaro, sono sotto naftalina da tempo. Ma quelli erano altri tempi . Oggi ci si scanna davanti ad un piatto di pasta con le cozze, ma rimane la tensione ideale di un nuovo possibile mondo. E rimangono prezzi alti che qualcuno ha pagato per la coerenza in quegli anni. Ma non vado oltre su questo discorso. Non so se gli italiani siano realmente conservatori o poco rivoluzionari . Quel che penso di sapere è che i bisogni spesso scavalcano i sogni. E che la necessità è portatrice di cambiamento. E che spesso la provocazione conduce il gioco. In un’intervista su LA STAMPA un operaio FIAT (accidenti quanto tempo è passato da quando la FIAT era Torino e il Piemonte intero) ha dichiarato di aver votato lega dopo anni di voto a sinistra perchè la lega parlava di salari.Mentre la sinistra si stava dibattendo su altre emergenze, stava, al solito, facendo teoria. Il vecchio discorso de “il problema è un altro”, quasi a non voler affrontare i problemi immediati. Ricordo un vecchio sacerdote che disse ad un amico dell’allora PCI “se vedo uno senza scarpe faccio di tutto per procurarne un paio, poi lo aiuto a trovare un lavoro se posso. Voi parlate del problema in lunghi dibattiti, poi decidete che solo la rovoluzione potrà un giorno lontano, liberarlo dalla schiavitù e dalla miseria. Intanto l’amico passa l’inverno senza scarpe.” Ecco qua caro Corsaro il problema della sinistra. Ed ecco uno dei motivi per cui Bossi ha vinto le elezioni. Enfatizzando il problema della sicurezza e cose simili. E quell’operaio non ha riconosciuto nemmeno nel PD il suo partito. Riflettiamoci tutti assieme pacatamente, forse qualcosa abbiamo tutti da imparare. Il fine della sinistra gallipolina doveva essere quello di battere Barba? Quello degli italiani avrebbe dovuto essere quello di battere il nano di arcore. Non è successo. E non si parli solo di vendette. Ci saranno pure quelle, ma siamo così sicuri che sia solo quello il problema?
Così come mi risulta impossibile vedere nel duo Veltroni Prodi gli eredi di Moro e di Berlinguer. Quelli erano statisti a tutto tondo. E c’era una forza realmente ancorata al socialismo ed una saldamente legata al capitalismo. Con pari dignità. Nessuno avrebbe dissipato o gettato via nulla del suo passato. E c’erano tensioni ideali con visioni chiare della società che si voleva creare. Oggi l’unico compromesso che è stato raggiunto è quello del non cambiare nulla. Non a caso i programmi elettorali erano quasi in fotocopia. Solo che Berlusconi ha le idee più chiare perchè di liberismo se ne intende. Quindi vince. Certo, il PD deve ancora chiarirsi e formarsi, però sarebbe bello che il suo segretario si rendesse conto che l’Italia non è gli USA. No, veramente non c’entra nulla con Berlinguer.

Modificato da - kashiwara on 07/05/2008 06:14:30
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kashiwara
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 Spedito - 07/05/2008 :  06:18:33  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Intervengo da Moderatore:
ho appena modificato (nella forma, non nella sostanza) il post di Gianni51.

Il "corsivo" ed il "grassetto" hanno funzioni diverse: utilizzare questi stili regolarmente, non ha un razionale e soprattutto affatica la lettura.
Sarebbe anche auspicabile, soprattutto nei post più lunghi e "pesanti", di andare a capo appena possibile, creare "spazio" dando, così, "respiro" al testo.

Buone discussioni

Modificato da - kashiwara on 07/05/2008 06:27:55
 Illustre conforumiano
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gianni51
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 Spedito - 07/05/2008 :  15:09:04  Mostra Profilo  Aggiungi gianni51 alla Lista Amici
chiedo scusa.
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gianni51
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 Spedito - 11/05/2008 :  07:50:56  Mostra Profilo  Aggiungi gianni51 alla Lista Amici
L’eskimo e il loden

“…Oddio come rimpiango gli eskimo che si picchiavano con i loden e che nonostante le mazzate reciproche avevano stima gli uni degli altri in quanto motivati da ideali quantunque opposti. Oggi non si menano più ma quanto e’ difficile trovare stima in qualcuno e soprattutto ideali.” Parto da questa considerazione del nero corsaro, che sta probabilmente navigando in qualche mare lontano, per fare alcune considerazioni. L’avvento del Veltronismo e l’insistenza sul fatto che: “oggi per fortuna non ci sono più gli ideali, quindi possiamo pensare solo al buon governo” (dixit Casini in un’intervista ad un tg) hanno fatto si che molti si trovino spiazzati. In buona sostanza, l’idea di fondo è che in questa cosiddetta seconda repubblica non debbano trovare posto gli ideali che sono, a quanto pare, il vero freno per una democrazia compiuta. Ed io che ho sempre ritenuto, e ancora caparbiamente ritengo, che l’avere l’idea di dove si voglia andare, e soprattutto di quale tipo di società sia più auspicabile, sia l’humus stesso della politica, sono un rottame? Non ci sono più eskimo in giro, neppure loden. Ci sono però molti grandi fratelli e isole dei famosi. E ci sono file chilometriche ai provini per le veline. Accidenti come vorrei che quelle stesse file fossero lunghi cortei che chiedono un lavoro serio, una società diversa, e una svolta della pochezza di questa classe politica che non emoziona proprio perché inconsistente. , Magari anche con una bella botta di estremismo nei loro slogan, perché pare che tutto ciò che ha un ideale sia estremismo. Lo ritiene anche qualcuno che proviene da un partito che si chiamava PCI. Lo chiedano a gran voce senza limitarsi a demandare tutto agli addetti ai lavori. Certo, per fortuna i giovani non sono solo quello, anzi, probabilmente gli isolani e i grandi fratelli sono un’esigua minoranza. Però mi si permetta di riflettere sul fatto che questa mancanza di ideali, anche di esigue minoranze, crea danni irreversibili alla crescita del dibattito e delle intelligenze. E’ pur vero che tutti si affannano a togliere dal lessico parole indicibili quali socialismo, comunismo, fascismo. Lo stesso Veltroni non pronuncia da tempo la parolaccia “sinistra”. E gli idealisti hanno solo perso tempo nel pensare e credere di volere un mondo diverso. Chi volete che siano quei nani idealisti come Berlinguer, Moro, Nenni, De Nicola, Pertini… in confronto a giganti del nuovo mondo, fondatori della nuova politica senza idealismo come Veltroni, Berlusconi, Bossi, Casini? Cosa volete che ci importi se chi ci governa abbia in mente una società ideale? Per loro questa lo è. Ideale, unica possibile ed insostituibile. Però, accidenti, il governo vuole riscrivere la costituzione. Chi non è preoccupato che un Bossi qualunque cambi quello hanno scritto i padri della democrazia, scagli la prima pietra. Questo figuro non dovrebbe fare altro che inchinarsi. Non ha il diritto di mettere mano a quel che ha contribuito a scrivere,ne cito uno a caso, Pertini.
In molti siamo confusi ed avviliti. E’ vero che il PD ha colpevolmente estorto voti utili sapendone priori l’inutilità ai fini della vittoria. Perché, lo dice lo stesso Gad Lerner nel suo blog, sapevano della sconfitta. Hanno mentito sui sondaggi. Allora Veltroni ha fatto un mero calcolo interno al suo partito? Del tipo “più voti ottengo, più ho potere contrattuale nella futura resa dei conti interna all’ammucchiata del partito democratrico?”. A pensar male si fa peccato, però… Il giorno dopo le elezioni, un’amica mi mandò una mail dicendo “ho votato in modo utile e sono arrabbiata, la sinistra non c’è più ed ora Veltroni utilizzerà il mio voto come grimaldello per faide interne del suo partito”.
Ci hanno sbattuto in faccia sondaggi falsi, hanno alimentato false speranze ed ora giocano a fare il finto governo. Bella partenza per il PD. Tre falsità. Berlusconi ha una ministra trentenne? E noi, che siamo il faro della democrazia, mettiamo una finta ministra ventenne. Uno a zero. Ma ne siamo così sicuri? Il problema è che la vera ministra ha la maggioranza e governa, ed avrà il compito di contribuire, con Bossi e Castelli, con Berlusconi e quel democraticone di La Russa a rifare la carta costituzionale firmata da quegli idealisti (quindi tout court vecchi rottami)che l’hanno scritta dopo aver fatto una guerra di liberazione, e dopo aver subito 20 anni di dittatura fascista.
Non voglio togliere l’eskimo dalla naftalina. Avevo qualche taglia in meno e non mi andrebbe più. Però non sarebbe male ammettere che, quanto meno, l’avere ideologie non è poi così riprovevole. E soprattutto che chi non ne ha è lui stesso un figlio della Tv che appartiene al ”maggior esponente del partito a noi avverso”. Perché è una politica dell’immagine, non dell’idealità. Degli slogan americani. Non si ha il coraggio neppure di coniare uno slogan. E ci si scorda di un piccolo paricolare: noi non siamo l’america. Lo ricordasse anche il maggior esponente del partito non avverso, non sarebbe bello? Quel signore privato di ogni spinta ideale in preda ad un raptus della conservazione ad ogni costo. E se mi si dirà che sono io il conservatore, come certamente succederà, nessun problema, non mi offenderò. Se le cose stanno come ora, è un onore esserlo .

 Paese: Italy  ~  Invii: 45  ~  Membro da: 30/04/2008  ~  UltimaVisita: 28/04/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

francescof
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 Spedito - 12/05/2008 :  14:13:03  Mostra Profilo  Visita l'homepage di francescof  Aggiungi francescof alla Lista Amici
Buongiorno a tutti e un saluto particolare ai nuovi utenti che si sono aggiunti prima e dopo le elezioni.
Arrivo tardi ad esprimere un parere sull'esito elettorale, per diverse ragioni. Innanzitutto la grossa delusione che non esito a nascondere, perchè ritenevo che Gino Schirosi sarebbe stata la persona giusta per prendere le redini di questa città, in quanto persona integerrima, dalla grande cultura e dal grande amore per questa città. Ritenevo anche che avrebbe vinto con una certa facilità, sia per il meccanismo dell'alternanza che spesso si verifica nelle tornate elettorali, sia per la compatezza del centro-sinistra, sia per ultimo l'apparentamento con l'UDC che politicamente è stata una mossa ineccepibile, alla luce del sole. Si trattava, infatti, di superare numericamente un gruppo di potere logoro e che aveva dimostrato già negli anni precedenti l'incapacità di far progredire economicamente e culturalmente la città, e bisognava raccogliere tutte le energie di uomini e di volontà per farli convergere su Schirosi.
Invece ha vinto Venneri e la sorpresa di questa vittoria, che non credo sia solo un'impressione personale, dopo lo stupore, lascia la consapevolezza che non può essere imputata a questa a quella parte politica la responsabilità dell'accaduto. E' una sconfitta collettiva, di tutte le forse pro-Schirosi. Ed è secondo me inutile cercare capri-espiatori in questo o quel partito.
Pure, ho letto in questa discussione aspre contese su singoli personaggi, Fasano in primis, e tante disquisizioni di questo tipo, vedi appunto le frange del PD, e le paure dell'asse con De Marini, etc. Io mi sono affacciato alla politica locale relativamente da poco, e questi discorsi mi lasciano in bocca il sapore dell'insipido. A che pro esistono queste contrapposizioni? Che giovamento ne ha la politica? Sia chiaro, questo è un discorso rapportabilissimo alla politica nazionale, che pure si fa detestare per i medesimi motivi (e mi sembra che Gianni pure lo ha scritto). Candidare Schirosi era un'ottima scelta e il centro-sinistra unito era un'ottima proposta.
Sui candidati consiglieri nutrivo e nutro grosse perplessità, perchè il vento del rinnovamento doveva passare anche da lì, e invece così non è stato. A Gallipoli il PD non era credibile come il "nuovo che avanza". E forse, dico forse, la volontà di conquista dei voti per il consiglio nel primo turno non è stata seguita dalla volontà di far vincere Schirosi al secondo. Nulla vieta che dell'altra parte si possa pensare la stessa cosa, e così saremmo pari.
Certo che il calo drammatico dell'affluenza al voto è un dato di fatto, e forse il fatto più doloroso.
Inoltre ci sono logiche che portano voti a tizio o a caio che trascendono l'analisi politica; lo hanno già espresso alcuni e io sono d'accordo, e ciò rende in parte vana l'analisi politica stessa.

Comunque, l'intento del mio discorso era quello di spronare i partecipanti di questo forum e me stesso a guardare avanti, alla politica cittadina chiederei di essere meno litigiosa e personalistica, e di badare ai fatti, alle delibere del nuovo consiglio comunale, ad esempio. Discutere, confrontarsi, e pian piano radicare un'alternativa credibile, autorevole e vicina alla gente. Iniziamo, per esempio, a porre all'attenzione del neo-sindaco l'istutuzione della consulta civica, e chiediamoci chi vi possa far parte.
Un saluto a tutti

francescof
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paolo73
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 Spedito - 12/05/2008 :  17:12:02  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
ciao francesco f. sottosvrivo ciò che dici, ma ti invito a rileggerla tutta la lista del PD...Forse mancano i voti, non le persone....ma chi si candida ha il suo di voto, poi devono essere gli elettori a scegliere...Ma il problema è che siamo in una città in cui dei dodici eletti della maggioranza nessuno ha fatto un vero comizio...
Purtroppo qui i voti che fanno la differenza per essere eletti si prendono perchè si ha una lunga famiglia o per motivi "diversi"...
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marcella
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 Spedito - 18/05/2008 :  08:24:46  Mostra Profilo  Aggiungi marcella alla Lista Amici
caro paolo73 non credo che bisogna essere un comiziante perchè si possa avere un consenso tra la gente, credo che conti di più chi sei, chi rappresenti nella società, la stima e l'affetto che la gente ha verso di te, cosa dici, come lo dici, perchè lo dici: questo ed altro nei contenuti possono certamente fare la differenza. Le eccezioni ci potranno essere, ma non saranno mai la maggioranza e non avranno mai la gambe lunghe (vedi piccinno, ferilli, fasano, ecc). La democrazia comunque ha sempre ragione perchè rappresenta la volontà dei più e tutti noi ci dobbiamo inchinare al suo cospetto...
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paolo73
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 Spedito - 18/05/2008 :  10:15:32  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
cara marcella perfettamente in linea su ciò che dici riguardo alle qualità che tu dici deve avere chi raccoglie consenso. Personalmente però ne vedo poche di queste qualità fra gli eletti. Inoltre se qualcuno è in grado di fare un comizio e di sapersi esporre non sarebbe male...Ma a Gallipoli, e lo abbiamo detto in tanti su questo forum, "si vota diverso"....e senza dubbio la democrazia è quantomeno indirizzata....senza dimenticarci l'astensionismo...
Non ho capito il tuo citare, come eccezioni Ferilli Piccinno e Fasano....se vuoi chiarire ti ringrazio...e ti saluto
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marcella
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 Spedito - 18/05/2008 :  12:33:32  Mostra Profilo  Aggiungi marcella alla Lista Amici
a buon intenditor poche parole caro paolo...
 Paese: Italy  ~  Invii: 37  ~  Membro da: 16/05/2008  ~  UltimaVisita: 09/01/2009 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 18/05/2008 :  13:09:36  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Citazione:
caro paolo73 non credo che bisogna essere un comiziante perchè si possa avere un consenso tra la gente, credo che conti di più chi sei, chi rappresenti nella società, la stima e l'affetto che la gente ha verso di te, cosa dici, come lo dici, perchè lo dici: questo ed altro nei contenuti possono certamente fare la differenza. Le eccezioni ci potranno essere, ma non saranno mai la maggioranza e non avranno mai la gambe lunghe (vedi piccinno, ferilli, fasano, ecc). La democrazia comunque ha sempre ragione perchè rappresenta la volontà dei più e tutti noi ci dobbiamo inchinare al suo cospetto...

Originariamente inviato da marcella - 18/05/2008 : 10:24:46




Citazione:
a buon intenditor poche parole caro paolo...

Originariamente inviato da marcella - 18/05/2008 :  14:33:32



Ciao Marcella e benvenuta sul Forum.

Io non sono un "buon intenditore" e mi piacerebbe che tu mi spiegassi, in parole semplici, ciò che hai parafrasato; in fondo, se decidi di rendere pubbliche le tue esternazioni, poi devi anche spiegarle ...... e sarebbe il minimo.

Grazie

 Illustre conforumiano
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marcella
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 Spedito - 18/05/2008 :  13:50:33  Mostra Profilo  Aggiungi marcella alla Lista Amici
sissignore signor Kashi, ho semplicemente citato tre personaggi politici che per rispetto alla par condicio ne ho indicati uno di destra, uno di centro e uno di sinistra che hanno fatto storia in termini di consenso, ma che aimè sono stati delle meteore nello scenario politico locale.
Tanto si doveva.
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abatem83
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 Spedito - 18/05/2008 :  18:15:25  Mostra Profilo  Aggiungi abatem83 alla Lista Amici
La spiegazione non convince anche perchè non coglie la consecutio logica del tuo discorso. Forse occorreva un po' più di coraggio e dirla fino in fondo? Strano però paragonare a meteore Fasano capogruppo al consiglio provinciale di Lecce e Ferilli consigliere comunale eletto con il massimo delle preferenze! Dai ammettilo volevi dire qualcos'altro ma le parole ti sono rimaste... sulla tastiera.
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kashiwara
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 Spedito - 18/05/2008 :  18:31:06  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Intervengo da Moderatore:

Riprendo l'invito a TUTTI gli utenti del Forum:

Discutiamo su tutto ciò che vi pare, mantenendo però un linguaggio civile, educato e mai offensivo.

Grazie per la collaborazione.

 Illustre conforumiano
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paolo73
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 Spedito - 18/05/2008 :  22:15:34  Mostra Profilo  Aggiungi paolo73 alla Lista Amici
scusa marcella ma considerare Fasano meteora è un pochino strano....Per Ferilli vedremo...facciamolo iniziare prima di definirlo meteora...Per ora è potenzialmente il primo degli eletti, come d'altra parte, primo degli eletti, è stato Piccinno, il quale ora è effettivamente fuori...ciao
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marcella
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 Spedito - 18/05/2008 :  23:42:53  Mostra Profilo  Aggiungi marcella alla Lista Amici
abatuccio caro ma sei proprio un birbantello! Sbaglio o si parlava di poitica locale? Beh se è così Fasano è quantomai fuori insieme alle sue donne, Ferilli nonostante i suoi innumerevoli sforzi, sarà fuori anche grazie "all'aiuto e all'assistenza legale di Fasano".
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