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domenica 14 marzo 2010 - sabato 20 marzo 2010
lunedì 15 marzo 2010
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inaudito.org
Inaudito.org il primo archivio open source per le ‘memorie orali’e sonore del Salento
Vincitrice del bando Principi Attivi nell’ambito del programma Bollenti Spiriti con il progetto Per filo e per segno, l’Associazione culturale Nomen Omen (dal latino"il destino nel nome"), partendo da una convinta visione liminale di forme e linguaggi, concentra le sue energie e la sua ricerca sullo studio di innovativi dispositivi fisici e multimediali capaci di contenere e veicolare le ‘esperienze’ passate e di restituirvi un immaginario rivitalizzato. Per filo e per segno è un viaggio nella memoria di voci inaudite che, soffermandosi sugli aspetti prosodici e sonori delle narrazioni, sulla forma assertiva dei linguaggi e sui differenti profili vocali, scava tra le macerie di una cultura orale, tra ciò che è stato dimenticato o scartato come residuo di folklore, quella montagna di ‘spazzatura’ poetica intessuta di racconti fiabeschi, favolistici e gotici che parlano, in modo sorprendentemente vivo, della terra del rimorso e dei suoi uomini. Il nucleo documentaristico di raccolta di storie e ‘voci’, frutto di un oltre un anno di intenso e costante lavoro progettuale, e di molteplici collaborazioni, tra cui l’Università del Salento per la traduzione e la trascrizione di numerosi testi, è oggi consultabile su inaudito.org, il primo archivio open source, in Salento, per le memorie orali e sonore del nostro territorio. Così, l’esperienza della fruizione sarà destinata non solo agli abitanti del luogo, che potranno comprendere a fondo il contenuto di quelle ‘storie’ riconoscibilmente nostrane ma anche a chi, trascendendo i confini locali, si avvicinerà al cuore delle stesse affidandosi all’affetto della voce. Un lavoro progettuale, Inaudito, dagli orizzonti larghi, un portale di grande respiro destinato ad alimentarsi e completarsi nel tempo grazie anche alla collaborazione degli utenti/fruitori che, attraverso l’upload, potranno partecipare alla costruzione di una vera e propria enciclopedia sonora della memoria. Intanto il percorso continua e si muove su confini sempre più ampi fino ad intrecciarsi con linguaggi apparentemente diversi ma concretamente affini, dalla musica, al teatro, al cinema. Sulle ‘voci inaudite’, su queste memorie orali della nostra viva terra passata, prendono forma infatti nuovi ma complementari progetti creativi che non tarderanno a farsi ‘intravedere’ nelle prossime ‘occasioni culturali’ che il Salento offrirà ai suoi appassionati e curiosi abitanti. Alla realizzazione del macro progetto Per filo e per segno, indispensabili si sono indubbiamente rivelate le menti e le competenze professionali del gruppo Nomen Omen, dal direttore artistico Elena Gigante, al consulente psicologo Fernando Conte, all’artista e curatore Luigi Negro, al sound designer Giacomo Merchich, al new media designer Antonio Rollo, all’attore Ippolito Chiarello, al regista Corrado Punzi, allo scenografo Luigi Conte, al disegnatore Gianluca Costantini, al regista d’animazione Pietro De Carlo, ai collaboratori di ricerca Giordano Lenti, Chiara Piliego, Anna Sicuro e Francesco Gigante.
Ufficio stampa Calliope Comunicare Cultura conatti@calliopecomunicarecultura.net Ref. Alessandra Caiulo .tel. 328.9631751
“Così fan tutte...” di Mozart - Gallipoli (LE)
“Così fan tutte, ovvero le necessità del core”, di Mozart, in scena al Teatro Italia di Gallipoli, giovedì prossimo alle 20,30, ma il 16 mattina , prova generale dedicata alle scuole. Per Gallipoli, è davvero una bellissima novità o meglio dire un graditissimo ritorno, visto che l’opera e il bel canto sembrano essere più o meno totale patrimonio del Politeama Leccese. Gallipoli ora ospita il grande Mozart con un cast d’eccellenza che rivela ciò che forse solo i gallipolini sembrano non sapere: l’alto pregio dei musicisti nati e cresciuti nella cittadina ionica, ma anche nel Salento più in generale: parliamo del figlio d’arte, il maestro Enrico Zullino, che dirigerà l’orchestra, per la quale ha curato tutte le partiture, del direttore di coro Dolores Mancarella, del soprano Rosanna Mancarella e l’elenco potrebbe essere lungo. Questa ‘prima volta’ dell’opera lirica a Gallipoli è organizzata dall’associazione ‘Salento Opera’il cui obiettivo principe è quello promuovere la cultura lirica fra le nuove generazioni. Per questo apre la prova generale alle scuole che vogliono partecipare e pare proprio che la risposta degli studenti sia stata molto forte. Scuole che verranno da diverse zone della provincia ed in particolare gli studenti della Scuola Media del Terzo Polo, che , nota già per il suo coro di oltre 150 studenti, proprio sull’onda dell’amore per il bel canto, ha aderito in massa alle ‘necessità del core’ e della musica e potrà vivere così, dopo quella del Politeama Greco a Lecce, con Traviata, anche l’esperienza di un dramma giocoso del ‘700. Notevole la compagnia di canto con Francesca Ruospo, (Fiordiligi, soprano), barese, vincitrice di numerosi concorsi internazionali e reduce dal Teatro Alla Scala dove ha cantato proprio “Così fan tutte” considerata da molti la nuova Tebaldi per bellezza di timbro e morbidezza di voce. Rosanna Mancarella, (Dorabella,soprano) salentina dalla carriera internazionale, ha cantato nei teatri più importanti del mondo: Arena di Verona, Scala di Milano, San Carlo di Napoli ecc. accanto a nomi come Carreras, Domingo, Devia ed altri con registi come Dario Fò e Franco Zeffirelli.Nel 1995 ha rappresentato l’Italia con la Scala di Milano negli scambi internazionali.Natalizia Carone, (Despina, soprano), barese, giovanissima ha già debuttato comeVioletta in Traviata e Liù in Turandot. Ha vinto diversi concorsi internazionali. Vincenzo Maria Sarinelli, (Ferrando, tenore), tenore lirico dalla voce morbidissima e dal bel timbro caldo. Barese di nascita ma salentino d’adozione, nonostante la sua giovane età ha al suo attivo numerose produzioni teatrali in Italia ed all’estero. Mauro Utzeri (Guglielmo, baritono) romano, cantante dalla voce calda e dalla squisita musicalità, ha calcato i palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani ed europei collaborando con direttori e registi come J. Saval, P. Maag, Dario Fò, Pizzi ed altri. Antonio Marani (Don Alfonso, basso), bolognese, cantante dalla squisita dizione e straordinaria presenza scenica si è formato alla scuola del grande Maestro Claudio Desideri. Ha cantato nei teatri più importanti dell’Italia e dell’estero. Da non dimenticare il grande maestro Enrico Zullino, gallipolino, direttore d’orchestra. Regia di Rosanna Mancarella, direttore del coro Dolores Mancarella, Scenografo: Artista-visuale Giovanni Giangrande.
da "Il nuovo Quotidiano di Puglia".
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giovedì 18 marzo 2010
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“DUE DI NOI” Massimiliano Manieri e Irene Scardia
per il 15° appuntamento del Tuscè Letterario e delle Arti di Galatina (c/o Gallerie Teatro Tartaro)
“Ordinate vengono a trovarmi le mie malinconie, in fila per due, in un rifugio senza oblitero Al susseguire, il rivoluzionare …Monto cassetti ove porre le bandiere, di bolla, in bolla, aspetto cresca il cespuglio, aspetto le crepe nei muri, aspetto i ritorni, e mi lascio ingannare malgrado e penso… che bella luce fai da qui” (M.Manieri)
Un talento ‘tra le righe’ quello dello scrittore e performer Massimiliano Manieri che, nella serata di Giovedì 18 marzo, alle ore 21.30, c/o il Tuscè Letterario e delle Arti di Galatina, incontrerà la musica lirica e diretta della pianista e compositrice Irene Scardia. Due personalità provenienti da esperienze e ambiti artistici differenti che, però, curiosamente, confluiscono in una convivenza trasversale fra musiche e parole. Un ritaglio sonoro sfuggente a regole comuni d'ascolto, per orecchie pronte all'inconsueto e recinti tenuti costantemente aperti. Un appuntamento, questo, carico di espressività ed emotività in cui, la musica, sarà affidata alla parola e, la parola, alla musica, in un susseguirsi di note e dialoghi che racconteranno e sovrapporranno le due identità aritmicamente, come in un gioco con regole in divenire. Ingresso libero. Per info e prenotazione tavoli contattare il num. 393.3255374
“Nel lavoro di Irene Scardia c’è una forza che muove le mani alla musica: l’inquietudine femminile che cuce lingue, densità espressive che propagano la necessità di una creatività piena, originaria, materica! Di quella ‘materia’ che fa il battito, il segreto, il ridere e il patire. Sangue e cuore e natura e…vento!”. (M.Marino)
Prossimo appuntamento del Tuscè Letterario e delle Arti Giovedì 25 Marzo 2010 ore 21:00 – FESTA DI PRIMAVERA
Installazione sonora a cura di GAETANO CARROZZO, musicista, compositore, laureato in Musica e Nuove Tecnologie E a seguire… ENERI, cantautrice/compositrice/arrangiatrice che, per questo evento, accompagnerà con la sua musica la magia della pittrice PAOLA RIZZO “Per le mie canzoni rubo le squilibrate conversazioni che spesso affronto con me stessa (come una partita sempre alla pari che non porta mai a soluzioni vincenti), così ci metto personalmente la faccia, e a volte ci perdo la faccia” che di intelligibilità non ha nulla, ma ne cattura fotograficamente la nascita.” Eneri
UFFICIO STAMPA CALLIOPE Comunicare Cultura contatti@calliopecomunicarecultura.net Ref. Alessandra Caiulo 328.9631751 Elena Riccardo 334.9992381
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venerdì 19 marzo 2010
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FAUSTO ROSSI LIVE ALL'ENDORFINA DI MONTESANO
VENERDI' 19 MARZO FAUSTO ROSSI in concerto ENDORFINA MONTESANO SALENTINO(LE) INFO 3403386316 Il grande Fausto Rossi in concerto all’endorfina di MONTESANO SALENTINO. Difficile sintetizzare cio chè artisticamente Fausto ROSSI rappresenta. DIeci album in trent’anni(il primo nel 78 SUICIDI,l’ultimo 2009 becoming visible). Ha centellinato così la sua musica, non per ragioni di marketing, ma seguendo un principio tanto lineare quanto raro: pubblicare nuove canzoni quando l’urgenza di farle conoscere diventava pressante. Ha anche cambiato nome, nel frattempo: da Faust’o, suggestivo ammiccamento a un patto col diavolo in linea con le tendenze post-punk e new wave del periodo, al suo vero nome Fausto Rossi, quando il vero patto con le ‘diaboliche’ etichette discografiche si è disgregato per lasciare spazio alla sola, nuda, umanità. Fausto Rossi è tornato, a poco più di trent’anni dal suo primo e già sconvolgente Lp Suicidio, che lo accreditò immediatamente tra i migliori giovani talenti della musica italiana, e a ben dodici anni dal suo ultimo album Exit, dal tono profetico delle grandi maledizioni per un’umanità perduta, dipinte con i colori neri di un dolore profondo. In mezzo, l’elettronica che interpreta un mondo in mutazione ma soprattutto lo smarrimento dell’individuo, con canzoni di struggente bellezza o invereconda causticità, e perfino con album solo strumentali o in inglese, sempre alla ricerca del punto di congiunzione tra suono, senso, poesia e sentimento di alienazione. E ancora, la computer music capace di accompagnare una poesia intimista e rarefatta in Cambiano le cose, e il pop-rock alternativo di L’erba, spietata confessione personale, ma anche j’accuse al mondo sostenuto da un’ispirazione debitrice della beat generation. Fausto è fatto così. Lunghi silenzi in un apparente stallo, vissuti in sofferti viaggi interiori da cui riemerge dando voce al suo sguardo sensibile di poeta di un altro mondo: non più Faust, ma semmai Everyman, misura dell’uomo che guardandosi dentro proclama la sua sete di vita, e guardandosi intorno rivela agli altri le anomalie di un sistema di potere incancrenito, imposto dall’ipocrisia della politica, dalle sirene dell’informazione manipolata, dalla strategia oppressiva delle religioni, dai paradisi artificiali che pure ha attraversato con sofferenza. Il nuovo album si intitola Becoming visible, ed è l’ennesimo spiazzamento che impone ai suoi ascoltatori più fedeli, peraltro già abituati a non considerarlo una “bestia da stile”, secondo una felice espressione di Pasolini, ma a seguirlo attentamente (anche in concerti e reading) nella sua continua esplorazione di un mondo musicale e poetico, che ha il coraggio di abbandonare il sound “giusto” e riconoscibile per affrontare ogni volta un orizzonte da ridisegnare, vero trasgressore contro i finti trasgressivi di cui è popolata la musica pop. A costo di perdere consensi, di rimanere per anni lontano da studi di registrazione e palcoscenici (nell’80 durante una grande manifestazione pop protestò contro il playback limitandosi a mangiare una mela durante la sua canzone: da lì non solo la censura televisiva, ma anche l’ostracismo dell’industria musicale), di non avere manager o staff, di rinunciare ai meccanismi consolidati dello showbiz e rimettere sempre tutto in gioco, fedele a un individualismo strenuo che è misura di un mondo interiore e di uno sguardo sull’esterno che, proprio grazie a questo, è completamente libero; anarchico nel rifiuto dei meccanismi di potere e di mercato dell‘industria musicale, non soltanto nei testi delle canzoni che pure staffilano sprezzanti il potere e i suoi servi, proclamando magari, sulla scorta di Allen Ginsberg, che tutto è santo, alla ricerca di una laica “santità“ universale e umanista.
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sabato 20 marzo 2010
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TROUBLE VS GLUE + !GATODEMARMO! IN CONCERTO
all'ENDORFINA IL 20 MARZO SUONERANNO:
TROUBLE VS GLUE(pop punk)from Romawww.myspace.com/troublevsglue
!GATO DE MARMO!(industrial,sperimentale) from salento www.myspace.com/gatodemarmo
CON QUESTO CONCERTO ENDORFINA PARTECIPA A MALEDETTA PRIMAVERA. MALEDETTA PRIMAVERA E' UN EVENTO DIFFUSO ORGANIZZATO DA ROCKIT(www.rockit.it) CHE UNISCE CONCERTI IN CONTEMPORANEA IN TUTT'ITALIA. Celebrare annualmente la primavera della musica italiana con un momento - unico e centrale – che valorizzi gli orticelli di tutti.
Trouble vs Glue e' un duo: Toni Trouble e Mrs. Glue. Usano tastiere giocattolo toy-keyboards, un campiontore, una drum machine, dei sintetizzatori, chitarra ,batteria e 2 voci per creare il loro pop-punk ballabile e obliquo
!Gato de Marmo! è un'intenzione. Come tale nasce nel 2006. Le prime idee che sorreggono il progetto sono tanto ambiziose quanto ancora poco nitide. Il gruppo, formato da Alberto, Rafelo, Luca e Vincenzo, inserisce nelle prime canzoni strumentali (Gianluca subentrerà alla voce quasi un anno dopo) molteplici elementi che richiamano alcuni cinetismi ritmici riconducibili ad un sound di tipo "Marsvoltiano", piuttosto che intrecci matematicheggianti à la Battles, per non parlare di alcune derive hypno-trip-tooleggianti. Passa il tempo ed il gruppo inizia ad essere a corto di aggettivi per descrivere i riferimenti ad altre band. Con l'arrivo del già menzionato Gianluca i brani diventano maggiormente strutturati ed organizzati. Prova ne sia il primo demo autoprodotto realizzato fra Novembre 2007 e Maggio 2008. Nei quasi 46 minuti del disco (registrato con mezzi piu' o meno di fortuna) si percorre un sentiero fangoso e affannoso attraverso i cinque sensi. Si eviscera il ruolo di ognuno di essi nella percezione del dolore. I testi parlano delle situazioni di angoscia e smarrimento provate dai protagonisti. La sinestetica ricercata nelle liriche, e' accompagnata da atmosfere a tratti acquose, a volte esoscheletriche, ridotte a piccole faville nel buio, in altri casi sature, magmatiche e debordanti. Un lavoro intimista per certi versi che si conclude con "Vanja's Death" brano ispirato dal racconto di Tolstoj "La morte di Ivan Il'ic". Il gruppo partecipa in seguito a numerosi eventi. Attualmente le sue sonorità sono assimilabili ad una sorta di post-core con angolature math, sebbene ricoperte da una patina di reminiscenze kraut-lisergiche. Nonostante tutto, al gruppo rimangono a disposizione ancora parecchi aggettivi. Prossimi progetti: -Trilogia sulle birre dell'Eurospin (Manca la Splugen) -Sonorizzazione film muto.
non mancate!!
ENDORFINA COFFEE DRINK MONTESANO VIA SAN DONATO 3495360005
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