Nuova immersione “ecologica” per i sommozzatori impegnati nella pulizia dei fondali dell’area portuale di Gallipoli. Domenica prossima, 16 novembre, (tra le 8 e le 13) presso il Marina Bleu Salento, riprenderanno infatti le attività di bonifica del fondale marino rientranti nel piano di riqualificazione ambientale dell’area portuale gallipolina varato dalla stessa società Bleu Salento (che gestisce l’approdo turistico del molo di Riva) in stretta collaborazione con il Comune di Gallipoli. Nell’annunciare il nuovo appuntamento, l’amministratore unico della Bleu Salento Srl, Nicoló Poliseno, rammenta come il progetto lanciato nel giugno scorso e intitolato per l’appunto “Programma di pulizia del fondale marino”, ha già portato sino ad ora, al recupero e successivo smaltimento di circa 9 chili kg di materiali ad alto impatto ambientale, tra cui: reti, imballaggi misti, vetro e legno per oltre 4mila chili; materiale ferroso (tipo funi d’acciaio, nasse, e via dicendo) per un totale di 2600 chili: pneumatici fuori uso per 2.280 chili, e ben 40 batterie al piombo.
“Il programma, che andrà avanti ad oltranza fino al completamento dell’opera di pulizia di circa 20 metri quadrati di specchio acqueo del porto turistico di Gallipoli” spiega ancora Poliseno, “rappresenta l’ennesimo importantissimo passo nel percorso intrapreso dal Marina Bleu Salento verso il raggiungimento degli elevati standard di qualificazione ambientale necessari al conferimento della prestigiosa Bandiera Blu della Fee - Foundation for Environmental Education”. Anche per questo nuovo appuntamento domenicale l’intervento di pulizia si svolgerà con l’indispensabile supporto operativo dell’associazione subacquea “Paolo Pinto” e dei “Berretti Verdi”, comportando il coinvolgimento di 12 sub volontari, ed il supporto a terra di numerosi operai e mezzi per il trasporto e successivo smaltimento del materiale riportato...a galla.....E LEGAMBIENTE sta a guardare.
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Membro da: 21/02/2008 ~
UltimaVisita: 31/03/2012
RIVABELLA TRA MARE E COLATE DI CEMENTOProprio cosi',praticamente in riva al mare,in quanto non saranno piu' di cento metri dalla riva,pian pianino e' sorto un altro palazzo che se pure non ha l'altezza del palazzo gabetti, e' comunque una terribile colata di cemento in riva allo ionio che stride fortemente con l'azzurro del mare e con tutto quello che si strmbazza ogni giorno in materia di ambientalismo.Dopo il salutare e miracoloso stop alla sedicente caserma dei carabinieri.una piu' invasa e imponente punta perotti sta nascendo a gallipoli.Si tratta di un palazzaccio anch'esso sull'acqua a sua volta denominato palazzo Gabetti.Davvero non si capisce come possa essere consentito uno scempio del genere e come nessuna autorita' sia intervenuta.Se e' stata fermata la nuova caserma dei carabinieri ,deve essere fermata anche questo palazzo,ma legambiente come al solito ha altro da fare,forse sono affaccendati per le bandierine blu del prossimo anno...che schifo.
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