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Spedito - 04/04/2008 : 05:42:58
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Ieri sera nel comizio del candidato sindaco Giuseppe Venneri è stata data la notizia che sarebbe stata avviata la pratica, seguita dal prof. Raffaele Coppola, per inserire Gallipoli nel patrimonio mondiale dell'Unesco. Cosa ne pensate?
Dal sito della Commissione nazionale per l'Unesco:
Secondo la Convenzione, per patrimonio culturale si intende un monumento, un gruppo di edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico. Il patrimonio naturale, invece, indica rilevanti caratteristiche fisiche, biologiche e geologiche, nonché l'habitat di specie animali e vegetali in pericolo e aree di particolare valore scientifico ed estetico.
Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future.
I nostri patrimoni, culturali e naturali, sono fonte insostituibile di vita e di ispirazione. Luoghi così unici e diversi quali le selvagge distese del Parco Nazionale di Serengeti in Africa Orientale, le Piramidi d’Egitto, la Grande barriera australiana e le cattedrali barocche dell’America latina costituiscono il nostro Patrimonio Mondiale.
Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale.
I siti del Patrimonio Mondiale appartengono a tutte le popolazioni del mondo, al di là dei territori nei quali esse sono collocati.
Attraverso l’azione del Comitato intergovernativo per il Patrimonio Mondiale, l’UNESCO incoraggia i Paesi Membri ad assicurare la protezione del proprio Patrimonio naturale e culturale attraverso:
· l’adozione una politica generale intesa ad assegnare una funzione strategica al patrimonio culturale e naturale nella vita collettiva e integrando la protezione di questo patrimonio nei programmi di pianificazione generale;
· l’istituzione sul territorio, ove non esistano ancora, di uno o più servizi di protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, dotati di personale appropriato, provvisto dei mezzi necessari per adempiere i compiti che gli incombono;
· lo sviluppo studi e ricerche scientifiche per perfezionare i metodi di intervento che permettono a uno Stato di far fronte ai pericoli che minacciano il proprio patrimonio culturale o naturale;
· l’istituzione o lo sviluppo di centri nazionali o regionali di formazione nel campo della protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale e promuovere la ricerca scientifica in questo campo.
L’UNESCO si adopera altresì per:
· Incoraggiare gli Stati membri della Convenzione a proporre siti appartenenti al loro territorio nazionale per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale;
· Aiutare gli Stati a tutelare i siti del Patrimonio Mondiale fornendo loro assistenza tecnica e formazione professionale;
· Fornire un’assistenza d’urgenza ai siti del Patrimonio Mondiale in caso di pericolo immediato;
· Sostenere le attività degli Stati volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tutela del Patrimonio Mondiale;
· Incoraggiare la partecipazione delle popolazioni locali alla tutela del loro Patrimonio culturale e naturale;
· Incoraggiare la cooperazione internazionale nel campo della conservazione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale.
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Spedito - 04/09/2008 : 09:12:33
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Gallipoli Patrimonio Unesco, al lavoro il comitato.
da Lecceprima http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=10205
_____________________ .....in medio stat virtus.....
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Spedito - 04/09/2008 : 09:27:27
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Non voglio fare l'avvocato del diavolo ma da chi è composto questo comitato? Con quale metodo e in base a quali requisiti è stato o sarà scelto? Chi sarà a valutare l'idoneità di coloro che ne vorrebbero far parte ? Ci sarà un compenso economico e da chi verrà elargito ? (Libero sei il solito prolisso!!!!)
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Spedito - 04/09/2008 : 09:32:21
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Mmhaa!!! ben vengano queste iniziative,se fossi io assessore alla cultura,mi dedicherei anima e corpo per sistemare le evidenti ferite dei nostri monumenti storici,poi se rimarrei ancora in carica mi prodigherei per queste affinche' ci potesse essere il giusto riconoscimento da parte dell'unescu.Se questo e' un palliativo per distoglierci dai problemi reali,oramai non attacca piu'.
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Spedito - 04/09/2008 : 13:04:04
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Citazione: [.....] ..... perchè ora mi suonano "strane" le dichiarazioni di distensione di schirosi nei confronti di venneri? il professore non ha parlato di valorizzazione del centro storico e del patrimonio culturale gallipolino astenendosi, stranamente, dal prendere posizione circa l'interrogazione presentata dagli altri consiglieri d'opposizione compresi quelli del suo gruppo consiliare? Forse stò veramente abusando con il peyote e l'assenzio e le allucinazioni mi ottenebrano ormai la mente ma non potete negare che la cronologia degli eventi giochi in favore delle mie elucubrazioni. Alla fine venneri si trova ad aver quadrato il cerchio: si libera di una persona scomoda, sistema i suoi fidi, accontenta i voleri di qualche amico/notabile e, dulcis in fundo, "sistema" anche qualcuno dell'opposizione in modo da generare un debito "d'onore" da onorare, magari, con il silenzio all'opposizione ... che dite, esagero? ... sarà ... il tempo ci svelerà il mistero!
Originariamente inviato da brenno - 03/09/2008 : 16:01:35
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.... che strano! .... giuro di non aver toccato alcool io ...... al contrario del mio amico beone Brenno .....
Eppure anche a me è risuonato strano quell'avvicinamento di Schirosi a Venneri, in punta di piedi sventolando bandiera bianca .......
Allora, butto giù questo biccherino di whisky e, temporaneamente incapace di intendere e di volere, appellandomi allo stato di ubriachezza rilancio:
- Si stà preparando la cordata Venneri-Schirosi per attribuire a quest'ultimo un ruolo nella Gallipoli patrimonio dell'Unesco, con l'interessamento dell'Assessore Casavecchia;
- nel frattempo però l'opposizione presenta una richiesta di Convocazione del Consiglio Comunale per discutere temi scottanti;
- Schirosi, per evitare di compromettere l'operazione Unesco, si rende irreperibile e non può quindi firmare, rendendo tale richiesta "orfana" della firma del Capogruppo d'opposizione;
- al suo rientro a Gallipoli, Schirosi rilascia la dichiarazione, ripresa anche da LeccePrima http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=10193 nella quale sembra fare un piccolo "richiamo" all'Amministrazione, salvo poi dire "collaboriamo" ........
..... mmmm questo whisky ha obnubilato la mente anche a me .......
BRENNOOOOOOOOO, ccumpagnamunde a casa ........
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Spedito - 04/09/2008 : 13:38:34
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Kashi non prendere esempio da Brenno e lascia stare le bevande alcoliche specie se super alcoliche.
_____________________ .....in medio stat virtus.....
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Spedito - 04/09/2008 : 13:58:01
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Citazione:Kashi non prendere esempio da Brenno e lascia stare le bevande alcoliche specie se super alcoliche.
_____________________ .....in medio stat virtus.....
Originariamente inviato da callipolis - 04/09/2008 : 15:38:34
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............dici? ....... mboh! non sò perchè ma anche dopo aver ingurgitato un intero thermos di caffè forte e nero i miei dubbi non sono spariti! jeni kashiwara, sali su stù carrettu ca stù brau cristianu ave tittu ca 'nde ccumpagna a casa tutti toi!
__________________________________________ Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni
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Spedito - 04/09/2008 : 14:02:29
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E va bene però aspettate vi offro pure io qualcosa tanto per schiarirvi le idee (si fa per dire).
_____________________ .....in medio stat virtus.....
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Spedito - 04/09/2008 : 14:38:39
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Sta bbe ccititi te canne ,sta bbe mbriacati , sta sciati girandu cu li ciucci in lungo e in largo ma a me nu rispuditi alle domande ca be fazzu!!!! Ripijatube
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Spedito - 04/09/2008 : 15:23:47
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Citazione:Sta bbe ccititi te canne ,sta bbe mbriacati , sta sciati girandu cu li ciucci in lungo e in largo ma a me nu rispuditi alle domande ca be fazzu!!!! Ripijatube
Originariamente inviato da libero - 04/09/2008 : 16:38:39
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..... dai Brenno, passala!
Ehi fratello Libero, la sai ca sinti nu ccimentatore? ..... sono queste le tue domande?
Citazione:Non voglio fare l'avvocato del diavolo ma da chi è composto questo comitato? Con quale metodo e in base a quali requisiti è stato o sarà scelto? Chi sarà a valutare l'idoneità di coloro che ne vorrebbero far parte ? Ci sarà un compenso economico e da chi verrà elargito ? (Libero sei il solito prolisso!!!!)
Originariamente inviato da libero - 04/09/2008 : 11:27:27
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[i] .... vau ancora mbriacu, ma vitimu ci le ngarru .....
D: da chi è composto questo comitato? RSM: (risposta secondo me): da chi ancora non è stato accontentato ....
D:con quale metodo e in base a quali requisiti sarà scelto .... RSM: mi verrebbe da risponderti ...... bbuccunotti e acqua minerale .... ?
D: Chi sarà a valutare l'idoneità di coloro che ne vorrebbero far parte ? RSM: qualcuno che non vada contro gli interessi dei soliti?
D: Ci sarà un compenso economico e da chi verrà elargito ? RSM: certo che si, ci sarà un compenso economico e in un modo o nell'altro la spesa ricadrà sui poveri contribuenti gallipolini .......
Ma vedi, queste sono ecul... eluc..... "ao Brenno comu se tice?" farneticazioni di un ubriacone che ha fumato ......
Modificato da - kashiwara on 04/09/2008 15:25:24
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Spedito - 04/09/2008 : 16:36:00
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Citazione:Non voglio fare l'avvocato del diavolo ma da chi è composto questo comitato? Con quale metodo e in base a quali requisiti è stato o sarà scelto? Chi sarà a valutare l'idoneità di coloro che ne vorrebbero far parte ? Ci sarà un compenso economico e da chi verrà elargito ? (Libero sei il solito prolisso!!!!)
Originariamente inviato da libero - 04/09/2008 : 11:27:27
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ma tu non ti accontenti mai? l'assessore dice:
Citazione:“Un comitato che è in via di definizione ma che dovrebbe avere una sua fisionomia definitiva entro il prossimo mese |
comunque una prima risposta te l'ho data ...... credo ...... vedrai che schirosi e magari anche gigi giungato faranno parte del comitato. il metodo di scelta e i requisiti? mbeh, sulla base di simpatia personale credo e in virtù della loro comprovata cultura...... magari potrebbe essere pindinelli a valutarne l'idoneità di coloro che faranno parte del comitato per quanto riguarda il compenso economico avranno già pensato a qualcosa......che ti suggerisce la delibera di giunta circa le "alte professionalità" oltre che per sistemare qualcun altro?
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Spedito - 04/09/2008 : 18:07:11
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La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l’ esecuzione dei programmi UNESCO in Italia.
La Commissione opera attraverso 7 Comitati, che corrispondono ai 7 settori dell'UNESCO, composti dai membri della Commissione e coordinati da un Consiglio Direttivo.
In particolare, la CNI per l’UNESCO:
Dà pareri e formula raccomandazioni al Governo Italiano ed alle Pubbliche Amministrazioni in relazione all'elaborazione e alla valutazione dei programmi UNESCO;
Collabora con gli Organi competenti per l'esecuzione delle decisioni prese in seno alla Conferenza Generale dell'UNESCO che ha luogo a Parigi ogni due anni per approvare il programma generale dell'Organizzazione ed il suo bilancio;
Produce documenti concernenti le materie che rientrano nel suo ambito di competenze e contribuisce, anche attraverso una serie di pubblicazioni periodiche, a diffondere informazioni su principi, obiettivi ed attività dell'UNESCO.
Rende accessibile al pubblico, mediante un servizio di biblioteca - che comprende più di 11.000 testi costituiti prevalentemente di pubblicazioni e documenti dell'UNESCO - la più ampia conoscenza delle problematiche trattate dall’UNESCO.
Diffonde, in particolar modo tra i giovani, gli ideali dell'UNESCO, sia sostenendo le attività del Sistema delle Scuole Associate, dei Club e dei Centri UNESCO, sia offrendo opportunità di accesso a stages e a borse di studio UNESCO.
Organizza e promuove incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle materie di competenza dell'UNESCO.
Si adopera per associare attivamente al lavoro dell'UNESCO persone ed Enti che svolgono attività nei campi educativi, culturali e scientifici, agevolando, anche presso le istituzioni competenti, la raccolta di dati e di informazioni richieste dall'UNESCO stesso.
Favorisce l'accesso delle istituzioni più qualificate alle attività promozionali che l'UNESCO svolge attraverso la concessione del Patrocinio; a tal fine conduce indagini preliminari per la concessione del Patrocinio sia dell'UNESCO sia della Commissione stessa.
Esamina e trasmette eventuali progetti che necessitano sostegno finanziario secondo le modalità previste dei 'Programmi di Partecipazione'. Formula proposte sulla scelta dei membri delle delegazioni italiane alla Conferenza Generale dell'UNESCO e ad altre riunioni o manifestazioni promosse dall'UNESCO o ad essa collegate.
Esprime pareri e suggerimenti esu richiesta del Ministro degli Affari Esteri, sugli aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare nell'ambito della politica di cooperazione allo sviluppo.
La Commissione assolve il compito di tutelare l'Emblema/Sigillo/Label dell'UNESCO, o dei suoi programmi specifici, ed il suo uso, essendo organo di collegamento tra l'UNESCO ed il proprio Governo per tutte le questioni che interessano l'Organizzazione.
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Alle spese inerenti il funzionamento amministrativo e la sede della Commissione Nazionale, nonché le attività della stessa connesse all’espletamento delle sue funzioni si fa fronte con lo stanziamento iscritto al Cap. 2492 dello stato di previsione della spesa del Ministero degli Affari Esteri. Lo stanziamento per l’anno 2002 è stato pari ad Euro 77.500,00, per l’anno 2003 Euro 142.000,00, anno 2004 Euro 132.000,00., anno 2005 Euro 46.000,00.
Lo stanziamento per l'anno 2006 è pari ad Euro 46.248,00.
ANDATE SUL SITO
LEGGETE ATTENTAMENTE SARNNO SCIOLTI I DUBBI http://italy.comnat.unesco.org/index.php?intIdCat=101&blnIsCat=0&intIdLang=1
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Spedito - 04/09/2008 : 18:15:18
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Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (EN) United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization Bandiera dell'UNESCO Lingue ufficiali Francese, Inglese Direttore Generale Koïchiro Matsura Fondata 1945 Stati membri 69 Sede Parigi, Francia Sito ufficiale - Italiano http://www.unesco.org/ UNESCO Italia Modifica questa tabella L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO, dall'acronimo inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell'educazione, scienza, cultura e comunicazione.
Sono membri dell’UNESCO, al marzo 2008, 192 paesi più 6 membri associati. Il quartier generale dell’UNESCO è a Parigi, Francia, ed opera programmi di scambio educativo, scientifico e culturale da 60 uffici regionali sparsi per tutto il mondo. I progetti sponsorizzati dall’UNESCO comprendono programmi scientifici internazionali; programmi di alfabetizzazione, tecnici e di formazione degli insegnanti; progetti regionali e di storia culturale; e cooperazioni internazionali per conservare il patrimonio culturale e naturale del pianeta e per preservare i diritti umani.
Fu responsabile della fondazione dell’OANA. L’UNESCO fornisce fondi al Consiglio Internazionale della Scienza.
Una delle missioni dell’UNESCO è quella di mantenere una lista di patrimoni dell’umanità. Questi sono siti importanti culturalmente o dal punto di vista naturalistico, la cui conservazione e sicurezza è ritenuta importante per la comunità mondiale.
Per approfondire, vedi la voce Lista dei patrimoni dell'umanità.
L’UNESCO è rappresentato da propri ambasciatori e promuove il celebre Forum Universale delle Culture, che nel 2013 avrà luogo a Napoli.
QUESTA MI FA SORRIDERE
Controversie L’UNESCO è stato a volte al centro di controversie. Durante gli anni settanta e ottanta le nazioni occidentali, specialmente gli Stati Uniti e il Regno Unito, ritenevano che venisse usato dai paesi comunisti e dal terzo mondo, come forum per attaccare l’occidente. L’UNESCO sviluppò un piano chiamato "Nuovo Ordine Internazionale dell’Informazione", per fermare le presunte bugie e la disinformazione che veniva diffusa nelle nazioni in via di sviluppo. L’occidente lo respinse come un tentativo del terzo mondo e di alcuni regimi comunisti di distruggere la libertà di stampa; gli Stati Uniti si ritirarono dall’organizzazione in segno di protesta nel 1984 e il Regno Unito nel 1985 (il Regno Unito ha nuovamente aderito nel 1997 e gli USA nel 2003). L’UNESCO è stato anche criticato da alcuni per la sua burocrazia enorme e macchinosa
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Spedito - 04/09/2008 : 18:20:26
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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
I capolavori del patrimonio orale e immateriale dell'umanità sono quelle espressioni della cultura immateriale del mondo che l'UNESCO ha inserito in un apposito elenco, per sottolineare l'importanza che esse hanno secondo tale organizzazione. I capolavori immateriali si affiancano ai siti patrimonio dell'umanità: mentre questi ultimi rappresentano delle cose tangibili (come una foresta, una montagna, un lago, un deserto, una città, un edificio o un complesso archeologico), i primi rappresentano antiche tradizioni che spesso non hanno una codifica "scritta" ma che vengono tramandate oralmente nel corso delle generazioni. L'UNESCO si è posto il problema di salvaguardare questi capolavori per evitarne la scomparsa, allo stesso modo di come è già stato fatto per i beni materiali.
La prima lista venne stilata nel 2001 e comprendeva 19 voci, cui se ne sono aggiunte altre 28 nel 2003. Un ulteriore elenco è stato reso pubblico il 25 novembre 2005.
Ogni capolavoro viene proposto da uno o più paesi. Altri sono proposti da un paese solo ma con il sostegno di uno o più altri paesi.
la tradizione che i voti si vendono o si comprano...
ecco perchè gallipoli è in lizza
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Spedito - 04/09/2008 : 18:24:13
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Da anni si sente parlare con enfasi della candidatura di Gallipoli a Patrimonio mondiale dell’Unesco. Qualche mese fa il Commissario straordinario ha presentato il volume curato dal prof. Raffaele Coppola dal titolo “Da betlemme a Gallipoli Patrimonio Mondiale dell’Unesco". Il volume contiene gli atti dell’incontro di studio della Conferenza Permanente delle Città storiche del Mediterraneo e relativi all’incontro di studio “Le città storiche del Mediterraneo e il nuovo Piano Regolatore generale di Betlemme (23.4.2005) e della seconda riunione della Commissione sul tema della “Conservazione e valorizzazione della città Patrimonio mondiale dell’Unesco”. All’interno di questo volume trova posto la relazione della prof.ssa Tatiana Kirova su “Restauro e valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale della città vecchia e del territorio di Gallipoli: lista propositiva per il patrimonio mondiale dell’Unesco”. Dalla delibera insomma di Fasano del 1999 di adesione alla Conferenza permanente delle Città Storiche del mediterraneo, il Prof. Coppola ha percorso un itinerario che ha portato all’auspicio di una proposta (2005) di ottenere il riconoscimento Unesco di Gallipoli a Patrimonio Mondiale. Dal 2005 l’assessorato alla Cultura ha sempre insistito mediaticamente su questa idea senza però, a mio modestissimo parere, approdare ad alcuna conclusione. Oggi la proposta rispunta ancora una volta in termini mediatici, ma senza una sostanza reale di iniziative e prospettive. Basta ragionarci su per qualche minuto. E pazienza se dovrò essere necessariamente lungo e forse anche barboso. Nel comunicato diffuso da Lecceprima, e postato da Brenno ma anche da Callipolis, ci si accorge che l’attenzione viene riservata al nome e al prestigio della prof.ssa Kirova, di recente venuta nel Salento ed in particolare in Galatina proprio per la salvaguardia della cultura immateriale (tarantate e pizzica), come occasione per parlare ancora una volta di Candidatura di Gallipoli a Patrimonio mondiale dell’Unesco e di Piani di gestione. Si legge in Lecceprima:“Si lavora ad ampio raggio nelle stanze dell’assessorato alla Cultura di Palazzo Balsamo per accelerare l’iter per la candidatura della città di Gallipoli, del suo territorio, e della sua inestimabile roccaforte di tesori artistici e architettonici, a patrimonio mondiale dell’Unesco. Le basi sono già state poste da tempo, e propedeutica è stata anche la definizione della cittadina ionica tra i componenti della Conferenza delle Città Storiche del Mediteranno”. Nel comunicato dell’Assessore casavecchia si parla inoltre di un “Comitato di esperti rappresentativo delle varie espressioni della società gallipolina, in grado di affiancare e coadiuvare l’Amministrazione Venneri nel percorso intrapreso”.
Fatta questa lunga premessa occorre chiarire i misteri e precisare alcune questioni essenziali.
Per ottenere l’inserimento di un sito nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Unesco occorre innanzitutto essere preliminarmente inseriti in una lista propositiva che a carattere nazionale è gestita dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Attualmente la Lista propositiva contiene 77 siti. Naturalmente manca Gallipoli. Né risulta che dal 2005 ad oggi sia stata mai inoltrata specifica richiesta. Basta navigare un pò in internet per scoprire che: “Le domande di inserimento nella Lista propositiva devono essere inoltrate dalle Amministrazioni competenti per la gestione del sito ( es. Sindaco, Sovrintendenze di un'area archeologica o un Ente parco); Per la proposta di inclusione di un nuovo Sito nella prossima Lista propositiva, la domanda va inoltrata al Presidente del Gruppo di Lavoro interministeriale Tale gruppo valuterà le diverse proposte pervenute ai fini della compilazione della nuova Lista propositiva. Ogni anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali decide quali Siti già presenti nella lista propositiva, debbano essere presentati al Comitato per il Patrimonio Mondiale, Comitato che si riunisce una volta l'anno; Dal 2002 non ci saranno più di 30 nuove iscrizioni l'anno di cui 50% per paesi fin'ora non rappresentati e 50% in applicazione dei nuovi criteri” Spero di essere stato fin qui chiaro. Gallipoli non compare nella preliminare lista propositiva da cui nascono le candidature. Altro aspetto da valutare, anche per non alimentare inutili illusioni: essere riconosciuti Patrimonio dell’Unesco è impresa per Gallipoli impossibile dato il contesto di candidature attualmente presenti, il limitatissimo numero di siti che vengono riconosciuti (quest’anno nessun sito italiano è stato inserito nell’elenco mondiale e dal 1996 al 2005 solo 40 siti italiani sono stati riconosciuti. In Puglia solo Alberobello e Castel del Monte). Dico questo perché obbiettivamente va considerato che l’Unesco riconosce siti Patrimonio universale che soddisfino ad una delle seguenti condizioni: “Criteri di selezione: rappresentare un capolavoro del genio creativo umano; testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico; apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà; offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana; essere un esempio eminente dell'interazione umana con l'ambiente; essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti); rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale; essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici; essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell'evoluzione dell'ecosistema; contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione.”.
Dati questi criteri mi domando: ma Gallipoli è veramente tanto eccezionale (per esempio rispetto ad Otranto per non andare lontano) da ottenere il riconoscimento Unesco tanto ambito?
Ecco allora il cambio di rotta contenuto nella nota di Lecceprima: “Ma ora bisogna guardare oltre e intensificare l’azione mirata al conseguimento del prestigioso riconoscimento, visto che la tendenza degli ultimi anni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura è quella di dare il proprio riconoscimento non ad una singola città o addirittura ad un particolare monumento, ma ad un vero e proprio “percorso dell’eccellenza” che faccia emergere un territorio per peculiarità storiche, artistiche o culturali. “Per la città di Gallipoli” spiega l’assessore alla Cultura Gabriella Casavecchia, “si è individuato un filo che unisce il sud Salento sia con l’arte ed il barocco in particolare, sia con il patrimonio ambientale e nello specifico gli ulivi secolari”.
A questo punto entra in campo con il comunicato dell’assessore Casavecchia il “Comitato di esperti” su cui si sono fatte numerose ipotesi ed illazioni su questo forun.
Spieghiamo allora come nel contesto delle procedure per il riconoscimento Unisco entra questo benedetto Comitato di esperti”.
Abbiamo detto che Gallipoli né tanto meno l’area vasta del Sud Salento compare nell’elenco della Lista propositiva che è preliminare per la proposta da fare all’Unesco.
In verità non risulta che Gallipoli abbia mai avanzato in termini formali alcuna domanda al Presidente del gruppo di lavoro interministeriale presso il Ministero dei Beni e le attività Culturali.
A cosa allora serve il “Comitato degli esperti”? Assolutamente a nulla. O meglio serve per ingigantire mediaticamente ed enfatizzare l’argomento, mi sembra prendendo in giro l’opinione pubblica. E vi dico perché. Per i 40 siti italiani già riconosciuti Patrimonio Universale dall’Unesco per essere confermati nell’elenco occorre che si provvedano di un “Piano di Gestione”.“ Ciascuna richiesta di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale (per quei siti che compaiono nella lista propositiva) deve quindi essere accompagnata da un Piano di gestione in cui viene descritto in che modo l’eccezionale valore del sito sarà tutelato. Obiettivo primario del Piano di gestione è quello di assicurare un’efficace protezione del bene, per garantirne la trasmissione alle future generazioni. Per questo motivo il Piano di gestione deve tener conto delle differenze tipologiche, delle caratteristiche e delle necessità del sito, nonché del contesto culturale e/o naturale in cui si colloca. Può inoltre recepire i sistemi di pianificazione già esistenti e/o altre modalità tradizionali di organizzazione e gestione del territorio”. Quindi una fase successiva all’iscrizione nella lista propositiva. Il Piano che ha un costo rilevantissimo per i soggetti proponenti può avere il finanziamento statale previsto dalla legge 20 febbraio 2006 n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella 'lista del patrimonio mondiale’, posti sotto la tutela dell’UNESCO” che appunto introduce i Piani di gestione per i siti italiani già iscritti nella Lista, al fine di assicurarne la conservazione e creare le condizioni per la loro valorizzazione. Nella formulazione dei Piani vanno seguite le linee guida tracciate dalla Commissione Nazionale Siti UNESCO e Sistemi Turistici Locali.
Ed eccoci arrivati al “Comitato degli esperti”: Le linee guida infatti tracciano chiaramente questo percorso delineando “Il metodo della democrazia deliberativa”: “Un sito culturale è un luogo di interazione complessa tra ambiente, cultura e attori differenziati. Facilitare i processi di decisione attraverso la condivisione degli obiettivi nella gestione del bene comune - con la partecipazione degli interessati in condizioni di parità - è uno dei principali obiettivi della democrazia deliberativa. In questo caso, il processo decisionale diventa un valore in sé positivo quando esprime una capacità di coinvolgimento degli attori; costituisce invece un mero costo, quando la composizione dei conflitti è affidata al freddo calcolo della maggioranza. Le scelte strategiche ed i nodi conflittuali sono quindi definiti e risolti in modo soddisfacente creando tavoli e occasioni strutturate di confronto e di discussione tra gli interessati.”
Credo di aver dato un contributo alla chiarezza su questioni che la mancanza di trasparenza da parte politica porta ad ulteriori confusioni e tentativi interpretativi necessariamente errati od improvvidi. Sperando che una buona volta si smetta di fantasticare e sognare scegliendo invece e finalmente la strada della concretezza e della realizzabilità progettuale.
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Spedito - 05/09/2008 : 09:22:20
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Caro Elio e cari amici tutti, il buon Beppe Grillo, anche nel suo spettacolo/denuncia "Incantesimi" del 2006 ha più volte sottolineato che questo strumento meraviglioso che si chiama Internet ha una potenzialità incredibile. Possiamo accedere a qualsiasi notizia e possiamo documentarci su qualsiasi cosa .........
Io mi chiedo: "E' possibile che c'è ancora qualcuno che crede di poter far passare per vere alcune cose, sapendo poi che la gente non è più cieca come in passato? E' possibile che ci sia in giro chi crede di poter impapocchiare così facilmente il prossimo?"
Nel mio post precedente sono stato molto ironico e goliardico, ma assolutamente realista.
Alla luce di quanto da te, e da Lupodimare, riportato, con dei semplici copia/incolla da Internet, anch'io penso che Gallipoli non entrerà a far parte di nessuna lista propositiva, a meno che non vogliono far passare per "candidatura di Gallipoli" quella già presente nella lista propositiva sotto la denominazione "Salento e centri del Barocco Leccese" http://www.unesco.beniculturali.it/getFile.php?id=43
Sono altresì convinto che, se l'opposizione consiliare gallipolina non interviene, il tanto annunciato Comitato di Esperti si farà.
Di che cosa si occuperà questo Comitato, non si sà, ma tanto basta per gettare un pò di fumo negli occhi e sistemare qualche figlio, parente o amico.
Comunque diamo tempo al tempo ....... hanno persino definito i tempi di tale operazione: giusto un mese!
Modificato da - kashiwara on 05/09/2008 09:23:04
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Spedito - 05/09/2008 : 10:14:22
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Caro Elio mi auguro vivamente che quello che affermi è totalmente falso perchè ,se così non fosse ,sarebbe gravissimo MILLANTARE ciò che non solo non si può fare ma anche che non è stato mai formalmente richiesto . Purtroppo so che non sbagli e questo è ancora più grave perchè vuol dire A) che la professoressa Casavecchia (che sia come insegnante che come persona stimo tantissimo) non conosce la procedura e quindi sbandiera per ormai pronto un percorso che non è iniziato B) che la stessa "assessora" si sta facendo impapocchiare e ci sta impapocchiando qualcosa di inesistente!!!! Mi domando e dico perchè tutto questo? Se leggete il forum di Lecceprima la gente comune chiede poche cose ma fatte bene,chiede vivibilità,chiede elementari regole,chiede un pò di pulizia,chiede anche una classe politica seria, diligente,accorta,vicina alle esigenze di tutti,chiede una classe politica nella quale specchiarsi non chiede "spacciatori" di sogni e menzogne. Rimango sempre di più scosso ed attonito!!!!!
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Spedito - 05/09/2008 : 10:22:45
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Grazie Kashiwara. L'elenco è l'ultimo aggiornamento della lista propositiva. Io ero rimasto ad aprile. Molti siti risultano cancellati dalla nuova lista che dura 5 anni. Ci si spiega allora compiutamente il riferimento dell'assessore Casavecchia al Sud Salento A questo punto sarebbe interessante sapere ad iniziativa di chi è stata richiesta l'iscrizione nella lista propositiva "Salento e centri del barocco leccese" che richiama l'identificazione fatta in commissione parlamentare qualche anno fa delle emergenze architettoniche barocche del Salento. In questo campo furono fatti interventi finanziari considerevoli soprattutto a Nardò, Galatina e Lecce. Gallipoli ci entrò di spighetto grazie all'interessamemto del direttore provinciale del Museo Provinciale dr. Cassiano che fece inserire per Gallipoli un parziale finanziamento per il restauro delle tele della Cattedrale. Questo per dire che vi è una linea unica di comportamento della politica gallipolina, quella dell'annuncio mediatico che spesso serve a confondere le idee e soprattutto a mascherare... il nulla.
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Spedito - 05/09/2008 : 10:36:00
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Scusami Libero abbiamo postato in contemporanea e non avevo visto il tuo intervento. Penso comunque che l'intervento di Kashiwara sia oltremodo illuminante. In quell'elenco, ancora una volta, Gallipoli non compare. Ma di grazia, pensi che se avessero fatto richiesta di inclusione nella lista propositiva non lo avrebbero detto ai mille cantoni? Io voglio rifuggire da giudizi sulle persone. La politica va giudicata per quello che riesce a fare. Penso che la prof. Casavecchia sia animata di buona volontà. Gli manca forse il senso politico della concretezza e gli nuoce a mio parere la pressione nel senso mediatico richiesto dall'attuale situazione di fermo tecnico dell'Amministrazione Venneri. Gli nuoce anche quel sentiero aperto caparbiamente dal prof. Coppola nel 1999 con l'adesione alle città storiche del Mediterraneo sfociata nella ipotesi del riconoscimento dell'Unesco. Un politico meno frettoloso avrebbe potuto benissimo ritracciare quel sentiero capendo l'impossibilità di concretare risultati utili. Se il nuovo sentiero è l'aggregazione con gli altri comuni del Salento io non lo so. Per valutarne l'efficacia dovremmo avere tutti gli elementi utili che al momento ci mancano e che l'amministrazione non chiarisce.
Modificato da - ElioPindinelli on 05/09/2008 10:41:40
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Spedito - 06/09/2008 : 09:01:55
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La Prof.ssa Kirova intervistata dopo una visita a Galatina
Nessun riferimento né generale, né tantomeno specifico riguardo a Gallipoli. Nessun riferimento alle Città storiche del Mediterraneo.
SudNew riporta un articolo: http://www.sudnews.it/notizia/32247.html con l'intervista dell'Assessore Casavecchia; qui invece c'è un chiaro riferimento al Comitato di Esperti “comitato di esperti rappresentativo delle varie espressioni della società gallipolina" ......
.... mamma mia che curiosità che mi è venuta ......
Modificato da - kashiwara on 06/09/2008 09:07:00
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Spedito - 10/09/2008 : 15:06:29
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da quanto ho capito nessun passo "ufficiale" è stato fatto per inserire gallipoli nella lista dei siti candidati al riconoscimento da parte dell'unesco. In compenso ad otranto, invece:
http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=10322
......mboh! spiegatemi un po' ...... io capisco che esistono varie "strade" per richiedere il riconoscimento e una di queste è quella individuata da otranto (a mio avviso anche la più semplice!).
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Spedito - 10/09/2008 : 16:05:10
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Da internet:
"Centri e Club Unesco (FMACU) I Centri e Club UNESCO sono associazioni di persone in tutti i campi di studio, di lavoro, di specializzazione e di professione, che condividono gli ideali dell’Unesco e cercano di realizzarli attraverso iniziative ispirate al concetto espresso nell’Atto Costitutivo dell’UNESCO, "poiché le guerre nascono nella mente delle persone, è nella mente delle persone che devono essere realizzate le difese della pace". Il primo Club Unesco fu fondato in Giappone nel 1947 e da lì si estesero in tutto il mondo. Oggi sono circa cinquemila, diffusi nelle città e piccoli centri urbani. Fanno capo ad una Federazione Nazionale che – a sua volta – è associata in una Federazione Mondiale Associazioni Centri e Club Unesco, con sede a Parigi. Federazione Mondiale Associazioni Centri e Club Unesco: http://www.unesco.org alla voce "partners" La Federazione Mondiale dei Centri e Club Unesco ha la rivista CONFLUENCES.
http://fmacu.wfuca.free.fr (segnaliamo: sommaire- èditorial – N.1 vol. XV – La ghirlande – art. 1) Federazione Italiana Centri e Club UNESCO (FICLU) www.clubunesco.it I primi club si costituirono in Italia alla fine degli anni ’50, in particolare nei piccoli centri urbani dove svolsero un’azione educativa e sociale nella realtà locale. Contemporaneamente, altri club sorsero sia nelle scuole, sia in altre istituzioni a tutti i livelli. La Federazione Italiana dei Centri e Club Unesco si costituì a Firenze, nella sede di Palazzo Vecchio, il 10 dicembre 1979. La sede della Presidenza Nazionale è a Roma, presso la Commissione Italiana UNESCO, Presidente è la Prof. Marialuisa Stringa. La sede della Segretaria Generale è a Firenze in via G.P.Orsini,44 – 50126 Firenze – tel. e fax 055/6810895 - Cellulare 338.2627066 Posta elettronica : centrounescofi@iol.it Presidente : Prof. Marialuisa Stringa – Tel. 055/572676 Segretaria Nazionale: Prof. Renata Capria D’Aronco – tel. 330241160 – e.mail: clubunesco_udine@libero.it – www.clubunescoudine.org
Attualmente ci sono in Italia 140 Centri e Club UNESCO".
Con la procedura i centri non hanno nulla a che vedere. Immagina se dovessero entrare tutti prima nella lista propositiva e poi nella lista ufficiale riconosciuta dall'Unesco. Per capirci: avere un club per esempio di Legambiente non significa ottenere la quinta vela.
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Spedito - 10/09/2008 : 16:11:35
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Scusatemi ma la notizia è ghiottissima. Nel mio precedente intervento ho dato conto di ciò che esiste in internet compreso l'indirizzo del sito ufficiale dei club Unesco http://www.clubunesco.it/ Ho cliccato e mi è uscita la seguente pagina:
PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI SIRACUSA
SITO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO
Anche all'ombra dell'Unesco il grande imbroglio?
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Spedito - 10/09/2008 : 16:14:08
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quindi si tratta di un'altra cosa? ora è chiaro! per inciso il link http://www.clubunesco.it è sotto sequestro dalla procura di siracusa ????? cominciamo bene......
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Spedito - 10/09/2008 : 16:15:14
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ti ho postato addosso, dinomagno, non avevo visto che te ne eri accorto scusami
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Spedito - 10/09/2008 : 16:17:30
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comunque anche questo www.clubunescoudine.org ha qualcosa che non va......
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Spedito - 17/09/2008 : 10:50:27
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Dal Quotidiano di oggi. Articolo di A. Margatito
Gallipoli patrimonio dell’Unesco? Una bufala Magari un auspicio, quello sì, ma tale potrà rimanere almeno per i prossimi cinque anni. La notizia era stata data soltanto qualche giorno fa nel lungo periodo del solleone estivo, dall’assessore alla Cultura Gabriella Casavecchia. Per entrare nella lista dei siti è necessaria una procedura ed una richiesta, ma inoltrata dalComune. Tutti i gallipolini, ma anche gli amministratori, vorrebbero vedere Gallipoli patrimonio mondiale dell’Unescu, ma è un fatto che tecnicamente pare essere davvero inverosimile. Per far si che un sito venga inserito nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unescu bisogna innanzitutto essere preliminarmente inseriti in una lista “propositiva” che viene amministrata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Oggi come oggi la lista presenta 41 siti, e Gallipoli non c’è. Non risulta dal 2005. e per la proposta di inclusione di un nuovo sito nella prossima lista propositiva, la domanda va inoltrata al presidente del Gruppo di Lavoro interministeriale. Tale gruppo valuterà le diverse proposte pervenute ai fini della compilazione della Nuova Lista propositiva.
Modificato da - gazzella 54 on 17/09/2008 11:36:28
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Spedito - 17/09/2008 : 11:00:22
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Gazzella 54 lascia stare le bufale che quelle devono produrre buon latte per le mozzarelle!!!!!! Solita farsa Gallipolitana degna di incompetenti. Ma chi ca@@o pensate di prendere in giro. L'amministrazione dovrebbe chiedere scusa ai cittadini ed auto professarsi INCAPAPACE
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Spedito - 17/09/2008 : 13:35:56
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In ritardo ci arrivano anche i giornali. Con il sospetto anzi con la certezza che anche loro ci seguono a vista. Buon segno.
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Spedito - 22/09/2008 : 10:00:10
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Sul Quotidiano di ieri un intervento di Elio Pindinelli
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Spedito - 22/09/2008 : 15:07:29
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Ho notato che l'argomento UNESCO ha suscitato l'attenzione dei partecipanti al forum. Ritenendo l'argomento di importanza fondamentale per la nostra città, ho ritenuto formalizzare una interrogazione all'all'Assessore alla Cultura, persona che stimo, per illustrare in consiglio comunale lo "stato della pratica". Saluti e buon lavoro
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