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ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03183 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 15 Seduta di annuncio: 264 del 11/12/2007 Firmatari Primo firmatario: BARBA VINCENZO Gruppo: FORZA ITALIA Data firma: 11/12/2007 Destinatari Ministero destinatario: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE MINISTERO DELLA SALUTE MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 11/12/2007 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-03183 presentata da VINCENZO BARBA martedì 11 dicembre 2007 nella seduta n.264 BARBA - Ai Ministri per i beni e le attività culturali, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dell'interno - Premesso che: come si evince da tutti gli organi di stampa provinciali e regionali, la costa occidentale salentina, ed in maniera particolare il tratto gallipolino, si trova ad affrontare una gravissima emergenza ambientale legata allo sversamento dei reflui degli impianti consortili di depurazione dei comuni limitrofi di Taviano e Casarano nel canale denominato "dei Samari" sul litorale sud di Gallipoli; il canale denominato "Raho", nel quale confluiscono - dal 2 agosto 2007 e senza alcuna autorizzazione della Provincia di Lecce - i reflui della struttura tavianese (allargata anche ai comuni di Alliste e Racale), ha trasportato acque nel territorio di Gallipoli in zona denominata "Li Sauli", a 100 metri dal confine con il territorio di Taviano; tale canale Raho confluisce nel canale dei Samari di Gallipoli; le acque reflue di provenienza tavianese sono progredite nelle ultime settimane con rapidità pari a quella già verificatasi negli ultimi tre mesi, a causa anche delle recenti piogge che hanno limitato quasi del tutto l'effetto drenante del terreno; tali acque si trovano ad una distanza di quattro chilometri dal mare gallipolino, distanza esigua che molto preoccupa i promotori del comitato spontaneamente costituitosi per la difesa del tratto di mare jonico; il canale dei Samari, in località Gallipoli, a differenza del canale Raho, in località Taviano, non è sterrato, bensì in cemento, e quindi favorisce e facilita il pericoloso deflusso dei liquidi verso il mare; il Comune di Casarano ha emesso un'ordinanza sindacale con cui si disporrebbe lo sversamento in mare dei reflui della struttura che serve, oltre al comune di Casarano, anche i comuni limitrofi di Parabita e Matino; ad oggi le acque reflue provenienti dall'impianto di depurazione consortile del comune di Taviano hanno abbondantemente superato i confini territoriali del comune di Gallipoli, giungendo ormai a poche centinaia di metri dal punto di sbocco in mare in località Baia Verde, località di notevole valenza turistica; anche il depuratore della città di Gallipoli, che scarica le acque reflue nel litorale nord della città, sin dal suo avvio, ha creato non pochi problemi di inquinamento marino e ambientale in genere, dal momento che, con palese evidenza, si percepiscono miasmi in varie parti della città; in conseguenza dello sbocco in mare dei suddetti reflui, il Comune di Gallipoli sarà costretto ad emettere un'ordinanza di divieto di balneazione per un tratto minimo di costa pari a 250 metri a monte e valle del punto di scarico, e quindi per un totale complessivo di 500 metri; le acque reflue, tra l'altro, andrebbero a sfociare nel Parco del Pizzo, cosa di inaudita gravità, quindi nelle acque di una zona naturalistica protetta, e sito di interesse comunitario; la situazione rischia di mettere in ginocchio l'intera economia turistica non solo del comune di Gallipoli, ma dell'intero Salento, visto che, nel tratto di costa interessato, insistono numerosi stabilimenti balneari, oltre ad una serie di strutture alberghiere; i danni per l'immagine e l'economia del territorio sarebbero incalcolabili; l'amministrazione comunale di Gallipoli, che l'interrogante ha avuto l'onore di guidare fino alla primavera del 2007, a febbraio ha deliberato all'unanimità al fine di attivarsi in tutti i modi ed in tutte le direzioni per bloccare l'iniziativa dello sversamento dei reflui nei canali Raho e dei Samari; i cittadini si dichiarano disposti a manifestazioni di protesta e anche ad azioni di forza con gravi e prevedibili conseguenze per l'ordine pubblico, al fine di bloccare lo sversamento dei reflui nel canale di raccolta dei Samari, quali, per esempio l'insabbiamento o addirittura la cementificazione forzata del tratto terminale della condotta che sfocia nello specchio d'acqua della zona ad altissimo valore turistico denominata Baia Verde; le forze politiche locali all'unisono, senza distinzione di schieramento, le associazioni culturali, le associazioni imprenditoriali nel settore del turismo, gli operatori commerciali e turistici stanno facendo fronte comune per evitare che si inneschi questa gravissima situazione di carattere ambientale; la Provincia di Lecce, nel Consiglio provinciale del 30 novembre 2007 sembra aver accolto le richieste delle associazioni gallipoline e dei semplici cittadini e cioè: 1) la sospensione del versamento dei reflui provenienti da Taviano nel canale dei Samari (a sud della zona ad alto valore turistico denominata Baia verde) ed il contestuale via libera allo scarico in falda; 2) il finanziamento della condotta sottomarina a servizio del depuratore consortile; 3) l'attivazione dell'impianto di affinamento delle acque di Gallipoli ai fini dell'utilizzo in agricoltura; 4) la valutazione della possibilità di intraprendere ulteriori iniziative giudiziarie nei confronti di Acquedotto Pugliese e di altre eventuali responsabili per i danni ambientali, si chiede di sapere: se non siano stati adottati o non si intendano adottare provvedimenti diretti o indiretti, finalizzati a risolvere la gravissima situazione sanitaria, ambientale, sociale ed economica inerente allo sversamento dei reflui degli impianti consortili di depurazione di alcuni comuni limitrofi alla città di Gallipoli nel canale gallipolino dei Samari, e la conseguente possibilità che tali acque in tempi rapidissimi giungano in mare creando uno scempio ambientale che metterebbe in ginocchio l'intera comunità jonica e salentina, alla luce anche dell'esasperazione degli animi dei cittadini, delle associazioni culturali e di quelle di categoria che operano nel settore del turismo e della promozione del territorio; qualora si continui a non intervenire, per quali ragioni ciò avvenga. (4-03183) Classificazione TESEO: CONCETTUALE: ACQUE DI SCARICO, AMBIENTE, DEPURATORI, INQUINAMENTO DELLE ACQUE, MARE GEO-POLITICO: GALLIPOLI, LECCE - Prov, PUGLIA