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Autore Discussione Precedente: la Politica Discussione Discussione Successiva: SE GALLIPOLI VI SEMBRA SPORCA O... E'' SPORCA
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kashiwara
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 Spedito - 15/03/2008 :  23:27:05  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
L'estate scorsa capitò qualcosa di molto simile in Birmania ed in quella occasione ne discutemmo qui: http://forum.salentovirtuale.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1348

Oggi la storia si ripete e ad essere colpito è un popolo pacifico al quale da anni gli viene negato il diritto fondamentale dell'uomo: la LIBERTA'.

Qui di seguito è ciò che scrissi per il popolo birmano; oggi vale anche per i tibetani:
Citazione:
.... ricordiamoci che se ora siamo qui a "cazzeggiare" lo dobbiamo a chi per noi ha sacrificato la propria vita per renderci liberi; abbiamo quindi il dovere morale di tentare ogni strada a noi possibile per mantenere questo stato di fatto e per far si che anche coloro che sono meno fortunati di noi ci riescano.

La libertà è il bene principale di ogni essere vivente.

Riflettiamoci e preghiamo per i nostri fratelli Monaci birmani.

Pace, serenità e libertà per tutti i popoli.


Originariamente inviato da kashiwara - 27/09/2007 : 16:57:30



Su questo si che bisogna riflettere .....

 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore 

callipolis
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 Spedito - 16/03/2008 :  06:50:10  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Mi associo a quanto hai detto nel foum dell'estate scorsa e che hai riproposto ora, riporto inoltre la definizione di libertà così come è definita dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo, spero che chi la legga per la prima volta capisca appieno il significato di queste parole:

La libertà è il potere che appartiene all'uomo di fare tutto ciò che non lede i diritti altrui; esso ha il suo fondamento nella natura, la sua regola nella giustizia, la sua salvaguardia nella legge. Il suo limite morale è in questa massima: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.

Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, art. 6, 1793
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

brenno51
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 Spedito - 16/03/2008 :  12:24:06  Mostra Profilo  Aggiungi brenno51 alla Lista Amici
Non per niente lo ha detto il più "Grande" degli Uomini!, impariamo a conoscere "i limiti della nostra propria libertà", questa conoscenza ci farà vivere appieno la nostra natura umana. Condivido, anche per la mia fede cristiana, l'essere vicini ai fratelli tibetani, l'oppressione e la costrizione "limita" il corpo ma lascia la mente ancora più "libera".

Citazione:
Mi associo a quanto hai detto nel foum dell'estate scorsa e che hai riproposto ora, riporto inoltre la definizione di libertà così come è definita dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo, spero che chi la legga per la prima volta capisca appieno il significato di queste parole:

La libertà è il potere che appartiene all'uomo di fare tutto ciò che non lede i diritti altrui; esso ha il suo fondamento nella natura, la sua regola nella giustizia, la sua salvaguardia nella legge. Il suo limite morale è in questa massima: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.

Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, art. 6, 1793


Originariamente inviato da callipolis - 16/03/2008 :  06:50:10

 Paese: Israel  ~  Invii: 92  ~  Membro da: 17/10/2007  ~  UltimaVisita: 09/09/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

lupodimare
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 Spedito - 16/03/2008 :  15:01:50  Mostra Profilo  Aggiungi lupodimare alla Lista Amici
all'epoca mi ricordo di aver "firmato" da qualche parte

al momento non c'è niente di simile in atto?

 Paese: Italy  ~  Invii: 251  ~  Membro da: 26/09/2002  ~  UltimaVisita: 11/10/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 16/03/2008 :  15:06:27  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Ciao Lupodimare,
all'epoca venne suggerito di indossare in un determinato giorno una maglietta rossa.

Non sò se ci sono in atto manifestazioni di di dissenso davanti alle Ambasciate Cinesi .......

Informiamoci ......

 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 16/03/2008 :  23:02:18  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
News:

Assaltata a l'Aja l'Ambasciata Cinese: 400 manifestanti circa sono riusciti a penetrare all'interno dell'Ambasciata Cinese, a strapparnela bandiera e a sostituirla con quella Tibetana. Subito dopo è intervenuta la polizia olandese.
http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/tibet160308.htm
http://www.italiensk.info/article/article_short.php?link_id=16455

Proteste davanti al Consolato Cinese di New York:
http://www.italiensk.info/article/article_short.php?link_id=16567


 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

callipolis
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 Spedito - 17/03/2008 :  06:05:56  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
L'intervento del Dalai Lama e le menzogne del governo cinese:

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=79698
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

gazzella 54
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 Spedito - 17/03/2008 :  09:11:03  Mostra Profilo  Aggiungi gazzella 54 alla Lista Amici
in cina purtroppo le scene viste in televisione sono la normalita',come era anche la normalita'quello che succedeva in iraq quando comandava saddam.Il governo cinese con un miliardo e trecento mlioni di abitanti non puo' andare tanto per il sottile.NON giustifico il massacro di gente inerme.Le dittature purtroppo portano a questo.Noi poveri mortali dinanzi a questa impotenza dei paesi che contano non possiamo fare altro che indignarci.CIAO.
 Paese: Italy  ~  Invii: 686  ~  Membro da: 21/02/2008  ~  UltimaVisita: 31/03/2012 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 18/03/2008 :  07:28:52  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
La protesta nel mondo contro il comportamento del governo cinese nei confronti del Tibet e dei suoi abitanti cresce giorno per giorno:

Manifestazione nazionale 10 marzo a Roma per il Tibet
www.youtube.com/watch?v=lAFvOhMg_lk

Manifestazione 10 marzo a Milano
www.youtube.com/watch?v=JXFBKEZEuyE

Servizio della BBC
www.youtube.com/watch?v=2BbIGYfilKQ

Manifestazione a New York (USA)
www.youtube.com/watch?v=YA4n7C6Gyn8

10 marzo: manifestazione a San Francisco (USA)
www.youtube.com/watch?v=-RojZ_QeBZM

Manifestazione a Berna (Svizzera)
www.youtube.com/watch?v=W85j-1a5VqE

Manifestazione in Belgio
www.youtube.com/watch?v=vBrC5_wOl_Y

Manifestazione a Calgary (Canada)
www.youtube.com/watch?v=Ff2B9txoWjE

10 marzo: manifestazione a Madison (USA)
www.youtube.com/watch?v=KzHuS-FqT6o

Lisbona (Portogallo)
www.youtube.com/watch?v=o8bkhAeF9_M

Strasburgo (Francia)
www.youtube.com/watch?v=az0TwN_-7AY

Visitate il sito della Comunità Tibetana in Italia: http://www.comunitatibetana.org/it/index.php

Modificato da - kashiwara on 18/03/2008 07:31:05
 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

brenno
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 Spedito - 18/03/2008 :  07:40:45  Mostra Profilo  Aggiungi brenno alla Lista Amici
Visitate anche questo di sito:
http://www.italiatibet.org/
l'organizzazione è in contatto con suoi operatori che stanno partecipando alla marcia

__________________________________________
Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni

 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1365  ~  Membro da: 25/07/2001  ~  UltimaVisita: 21/02/2023 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 19/03/2008 :  07:33:56  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Per riassumere cosa è successo in Tibet negli ultimi 50 anni ecco un articolo della Repubblica: http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/esteri/rampini/rampini/rampini.html

"Nel 1965 la Cina proclamava la "regione autonoma" uccidendo la Nazione del Dalai Lama
L'agonia del Tibet "cinese modernità e monaci da cartolina
di FEDERICO RAMPINI



1950: la Cina occupa il Tibet
PECHINO - "Dopo 4 anni di costruzione su un terreno aspro, la linea ferroviaria Qinghai-Tibet è quasi ultimata", annuncia trionfalmente Pechino. Una delegazione del governo centrale è in visita a Lhasa per vantare i meriti delle opere con cui la Cina modernizza il Tibet, "salvandolo" dal suo passato d'"oppressione feudale e povertà". Oggi la leadership comunista celebra i 40 anni dalla trasformazione dello Xizang ("la Dimora del Tesoro occidentale", il nome cinese del Tibet) in regione autonoma.

In effetti il 1º settembre 1965 segna il definitivo passaggio sotto l'amministrazione della Repubblica popolare che soffocò i sogni di indipendenza. La ferrovia da Golmud a Lhasa riassume le contraddizioni della politica cinese. Lunga 1.142 chilometri, di cui 960 a un'altitudine superiore ai 4.000 metri su terreni eternamente ghiacciati, è un'ardita testimonianza delle capacità industriali della Cina. Per ammissione del Dalai Lama (il leader religioso in esilio) fa parte di uno sviluppo economico benefico per la popolazione locale. Ma la ferrovia è anche sotto accusa per l'offesa a un ecosistema naturale finora incontaminato.

Ed è il simbolo di quella "conquista del Wes"" con cui l'etnìa dominante dei cinesi Han schiaccia il Tibet sotto il peso demografico della sua immigrazione: i militari di stanza a Lhasa sono quasi tutti Han, come i dirigenti del partito comunista locale, e senza ironia il regime comunista si arroga il diritto di consacrare i "veri" lama reincarnati. Quanto si salverà dell'antica civiltà tibetana, è un interrogativo a cui le celebrazioni di oggi non danno una risposta rassicurante. Per festeggiare il 40mo anniversario della normalizzazione amministrativa Pechino ha elargito finanziamenti per il restauro del palazzo Potala, il più celebre monumento della capitale tibetana Lhasa. Ma un tempo quel palazzo era la dimora dei Dalai Lama che vi abitavano con una folla di religiosi. Oggi il Potala ridipinto di fresco è morto come un museo, ridotto a una curiosità per comitive di turisti. Per un fedele buddista l'offesa equivale a ciò che proverebbe un cattolico di fronte a San Pietro e il Vaticano trasformati in parco-divertimenti.

Con 3,8 milioni di chilometri quadrati di superficie, quanto l'Europa occidentale, il Tibet occupa un terzo della Repubblica popolare ma i suoi sei milioni di abitanti sono appena lo 0,5 per cento dei cinesi.

Questa immensa regione di montagne e altipiani ha sempre attirato gli appetiti dei vicini per la sua posizione strategica (fra Cina e India), perché controlla riserve d'acqua vitali per tutto il continente (lo Yangze, il Fiume Giallo, il Mekong, l'Indu, il Brahmaputra nascono qui), e giacimenti di minerali preziosi dall'oro all'uranio. Le mire coloniali della Cina sul Tibet sono una costante nella storia, che non varia con i regimi politici: l'indipendenza di Lhasa non viene accettata neanche dalla Cina repubblicana che dopo il 1911 succede brevemente alle dinastie imperiali. Il 13mo Dalai Lama, predecessore dell'attuale, nel 1931 lancia un ammonimento: "Dobbiamo essere pronti a difenderci altrimenti le nostre tradizioni spirituali e culturali saranno sradicate. Perfino i nomi dei Dalai e Panchen Lama saranno cancellati. I monasteri verranno saccheggiati e distrutti, monaci e monache uccisi o scacciati, diventeremo schiavi dei nostri conquistatori, ridotti a vagabondare senza speranza come mendicanti". Appena un anno dopo la rivoluzione comunista, Mao Zedong si affretta ad avverare quella profezia. Già il 1º gennaio 1950 Radio Pechino annuncia per il Tibet l'imminente "liberazione dal giogo dell'imperialismo britannico" (la limitata influenza britannica in realtà era finita con la seconda guerra mondiale e l'indipendenza dell'India). Manipolati dagli emissari di Mao, il Dalai e il Panchen Lama, allora adolescenti, accettano di firmare messaggi in cui chiedono l'intervento della Cina. Il 7 ottobre di 55 anni fa quarantamila soldati dell'Esercito di liberazione popolare attraversano il corso superiore dello Yangtze e dilagano in tutto il Tibet occidentale uccidendo ottomila dei suoi soldati.

L'Europa tratta l'invasione come una questione interna cinese, l'America già impegnata a difendere la Corea non osa sfidare Mao, negli annali delle Nazioni Unite a quella data l'unico Paese che solleva la questione è il Salvador. Inizialmente le truppe d'occupazione seguono istruzioni astute per accattivarsi la popolazione locale: non si abbandonano a saccheggi e violenze, corteggiano il consenso della nobiltà e del clero buddista. Nel 1954 il Dalai e il Panchen Lama invitati a Pechino da Mao vengono sedotti dal leader comunista, che solo alla fine del loro soggiorno getta la maschera accusando il buddismo di essere un "veleno". Tornati in patria i due giovani leader religiosi scoprono che lontano da Lhasa, nelle provincie di Amdo e Kham, le milizie comuniste hanno già cominciato a svuotare i monasteri. Repressione e arresti di massa scatenano nel 1955 le prime fiammate di insurrezione armata, a cui partecipano i monaci buddisti. A quel punto l'America ha combattuto direttamente contro i cinesi in Corea, e la Cia viene incaricata di addestrare la resistenza tibetana (l'aiuto verrà interrotto da Richard Nixon e Henry Kissinger nel 1971 dopo il disgelo con Mao). Nel 1956 Pechino scatena una delle sue offensive più sanguinose, con 150.000 soldati e bombardamenti a tappeto. Nel 1959, quando il Dalai Lama in pericolo di vita fugge in esilio in India, la repressione cinese ha fatto 65.000 vittime, altri 70.000 tibetani sono deportati nei campi di lavoro (laogai) e 80.000 hanno attraversato il confine indiano o nepalese per finire negli accampamenti di profughi. Il peggio deve ancora venire. Proprio nel 1965, quando il Tibet viene annesso definitivamente come "regione autonoma", diventa uno degli esperimenti estremi della Rivoluzione culturale. Il fanatismo radicale delle Guardie rosse aizzate da Mao devasta uno dei più ricchi patrimoni artistici e archeologici dell'umanità. Molto prima dei talebani in Afghanistan o di Pol Pot in Cambogia, i comunisti cinesi decidono di annientare tutto ciò che ricorda la religione: castelli e statue, dipinti e libri antichi vengono distrutti. Su seimila templi e monasteri censiti prima del 1959 non ne resta intatto neanche uno nel 1976, dopo dieci anni di Rivoluzione culturale. Stremati anche dalle carestie, i tibetani non perdono però la volontà di resistenza. Basta un allentamento del controllo, quando nel 1980 il riformista Hu Yaobang diventa il numero uno in Cina, e le insurrezioni tornano a moltiplicarsi negli anni 80. Finché Pechino manda a commissariare il Tibet un giovane burocrate in ascesa, Hu Jintao: l'attuale presidente della Cina. L'8 marzo 1989 Hu dichiara la legge marziale in Tibet e scatena un'altra repressione sanguinosa. È la prova generale del massacro di Piazza Tienanmen.
Dopo di allora la normalizzazione ha imboccato un'altra strada, quella della ricchezza capitalistica che affluisce insieme con la colonizzazione Han. Qualche segno di ammorbidimento c'è stato: il buddismo delle lamasterie viene tollerato, il pellegrinaggio a Lhasa è perfino diventato di moda tra i figli della nuova borghesia rampante di Pechino e Shanghai. Il Dalai Lama (premio Nobel per la pace nel 1989) ha da tempo abbandonato l'obiettivo dell'indipendenza, si accontenterebbe di un'autonomia che preservi la cultura del suo popolo. La Cina continua a rifiutare di riconoscerlo".

Il resto è storia di questi giorni, con la "Cina buona" a preparare le Olimpiadi, quella "cattiva" a reprimere nel sangue ....... ma che ci vogliamo fare .... è una questione interna.
Io mi chiedo, ....... ma il Kosovo, non era una questione interna anche il Kosovo? Perchè l'Italia in quel caso l'ha riconosciuto stato indipendente?

Modificato da - kashiwara on 19/03/2008 07:34:57
 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

brenno51
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 Spedito - 19/03/2008 :  13:28:52  Mostra Profilo  Aggiungi brenno51 alla Lista Amici
Perché boicottare le Olimpiadi non andandoci?, io (fossi atleta) ci andrei e un'attimo prima di arrivare al traguardo mi fermerei e afrei passare avanti l'atleta cinese!!! Farei questo percé credo sia "materialmente" imposssibile (visto il giro di soldi) non andare e parteciparte alle Olimpiadi! Attenzione che i Comunisti sono "maestri" nell'arte del camaleontismo!
 Paese: Israel  ~  Invii: 92  ~  Membro da: 17/10/2007  ~  UltimaVisita: 09/09/2010 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

dinomagno
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 Spedito - 19/03/2008 :  13:45:55  Mostra Profilo  Aggiungi dinomagno alla Lista Amici
Citazione:
Perché boicottare le Olimpiadi non andandoci?, io (fossi atleta) ci andrei e un'attimo prima di arrivare al traguardo mi fermerei e afrei passare avanti l'atleta cinese!!! Farei questo percé credo sia "materialmente" imposssibile (visto il giro di soldi) non andare e parteciparte alle Olimpiadi! Attenzione che i Comunisti sono "maestri" nell'arte del camaleontismo!

Originariamente inviato da brenno51 - 19/03/2008 :  13:28:52


Sarebbe bellissimo ed indice di uno sport veramente nobile. Ma quanti potrebbero essere così eroi da rinunciare al proprio ego?
E' il mondo utopico a cui tende l'umanità. Ma non s'accorge che dietro ogni umano vi sono le debolezze eterne. Comunque intanto noi solidarizziamo con il Tibet e con tutti i popoli che sofronno. Viva la libertà.
 Paese: Italy  ~  Invii: 320  ~  Membro da: 16/03/2008  ~  UltimaVisita: 25/11/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 21/03/2008 :  11:53:50  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Un'articolo di Espresso/Repubblica a firma di Federica BIANCHI che ci aiuta a comprendere meglio le ragioni indipendentiste tibetane:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2006988/&print=true

Modificato da - kashiwara on 21/03/2008 11:54:45
 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

lupodimare
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 Spedito - 25/03/2008 :  14:43:36  Mostra Profilo  Aggiungi lupodimare alla Lista Amici
BASTA BASTA BASTA BASTA

AVVISO: LE IMMAGINI SONO CRUDE

LA VITA NON MI SEMBRA "COTTA"



SERVE URLARE???

GLI STUDIOSI DICONO CHE TUTTO QUESTO AVVIENE PER LE RISORSE

E LA CINA CON LA CRESCITA IN CUI SI E' AVVIATA DEVE FARLE SUE

NON CAMBIA NIENTE RISPETTO A QUALCHE MILLENNIO FA

L' UOMO SI MASSACRVA ALLO STESSO MODO PER IL TERRITORIO

CHE DISPONESSE DI RISORSE IMPORTANTI

QUANDO CENSURANO TALI IMMAGINI QUALE E' LA PAURA?





DALLA STAMPA .IT





















DA ASIANEWS
















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callipolis
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 Spedito - 25/03/2008 :  15:01:35  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Olimpiadi, Sarkozy non esclude il boicottaggio

Il presidente francese si è detto preoccupato della situazione in Tibet: tutte le opzioni sono aperte, dipenderà dal senso di responsabilità della Cina

http://notizie.alice.it/index.html?pmk=hpppstr1_5
 Paese: Italy  ~  Invii: 866  ~  Membro da: 08/03/2008  ~  UltimaVisita: 04/05/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 27/03/2008 :  16:42:03  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Domani 28 e sabato 29 marzo a Brdo in Slovenia si terrà un vertice al quale prenderanno parte i Ministri degli Esteri dei paesi dell'Unione Europea.

In quest'occasione si cercherà di trattare il delicatissimo tema "Cina-Tibet e Olimpiadi".

Intanto c'è da registrare che il primo ministro della Polonia Donald Tusk e il presidente della Repubblica Ceca Vaclav Havel hanno annunciato di non prendere parte alla manifestazione a causa degli avvenimenti in Tibet.

Il Presidente dell'Estonia pur non partecipando alla manifestazione di apertura dei Giochi, ha dichiarato che questo è dovuto ad "impegni precedentemente presi".

Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha dichiarato che non escluderà il boicottaggio ai Giochi ....

Certo è che se la maggior parte dei paesi partecipanti non mandasse i loro rappresentanti alla Cerimonia di Apertura, sai che bella figura farebbe la Cina al cospetto del Mondo intero?

.... purtroppo contro la superpotenza economica e militare che sta diventando la Cina, nessuno osa mettersi contro.

Adattando al caso una famosa frase di Stalin, potrebbe uscirne fuori una triste realtà:

"Questi cinesi ci venderanno anche la corda con la quale noi tutti ci impiccheremo ......."

 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

jonium
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 Spedito - 27/03/2008 :  22:09:25  Mostra Profilo  Aggiungi jonium alla Lista Amici
L'Italia non avrà il coraggio di boicottare le Olimpiadi.
Sono in gioco anche gli interessi di tante grandi aziende italiane che hanno investito in Cina per sfruttare il bassissimo costo della manodopera.

Jonium
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kashiwara
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 Spedito - 28/03/2008 :  07:24:29  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici


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brenno
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 Spedito - 02/04/2008 :  16:49:40  Mostra Profilo  Aggiungi brenno alla Lista Amici
so che non servirà a nulla perchè gli interessi economici sono di gran lunga superiori, ma vi invito ugualmente a partecipare alla campagna di grillo in favore del tibet!

http://www2.beppegrillo.it/iniziative/free_tibet.php

Mi sono convinto che un paese che nega con l'uso della forza i diritti fondamentali dell'individuo non sia degno di ospitare i giochi olimpici.
Nell'antica Grecia, durante i giochi, si interrompevano tutte le guerre in atto, quasi a significare la "santità" delle olimpiadi.

__________________________________________
Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni

 Illustre conforumiano
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kashiwara
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 Spedito - 02/04/2008 :  22:17:40  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
.... forse non servirà, ma almeno ci proviamo ..... ho mandato tante email per quanti account ho ....

Forza, lasciamo un segno!


Intanto dai giornali ho appreso la notizia che il capitano della Nazionale Indiana di Calcio, Bhaichung Bhutia,


ha dichiarato che si rifiuterà di portare la fiamma olimpica per protesta contro la repressione cinese in Tibet.

 Illustre conforumiano
 Paese: Italy  ~  Invii: 1804  ~  Membro da: 31/08/2007  ~  UltimaVisita: 03/09/2013 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

jonium
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 Spedito - 02/04/2008 :  23:00:23  Mostra Profilo  Aggiungi jonium alla Lista Amici
Ho appena "firmato" anch'io

Jonium
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La democrazia consiste nello scegliere i vostri dittatori, dopo che vi hanno detto quello che pensate di voler sentire
Alan Coren
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Non pronunciare parola che non sia più bella del silenzio
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callipolis
Moderatore


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 Spedito - 03/04/2008 :  05:40:46  Mostra Profilo  Aggiungi callipolis alla Lista Amici
Ho appena firmato

callipolis
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liesel
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 Spedito - 04/04/2008 :  12:25:10  Mostra Profilo  Aggiungi liesel alla Lista Amici
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/esteri/tibet-scontri-lhasa-3/reportage-d-ginori/reportage-d-ginori.html


SE PER L'ECONOMIA SI SOPRASSIEDE ALLA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI NON SO CHE DIRE,NON C'E' SPERANZA
 Paese: Italy  ~  Invii: 18  ~  Membro da: 17/09/2007  ~  UltimaVisita: 21/07/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

samba67_1
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 Spedito - 05/04/2008 :  13:39:55  Mostra Profilo  Aggiungi samba67_1 alla Lista Amici
Avevo già firmato la petizione. Spero proprio che sia utile.
Il pericolo è che ci avviamo anche noi Italiani verso situazioni simili. Spero che non ve la prendiate a male se vi faccio leggere una lettera inviata alcapo della Polizia.
"Gentile dottor Antonio Manganelli,
il termine con cui mi rivolgo a lei, gentile, non è casuale, è come vorrei che fosse la Polizia di Stato: gentile verso il popolo italiano che deve proteggere. Vede, ho una strana sensazione, che la Polizia di Stato stia assumendo agli occhi dell’opinione pubblica un ruolo che, sono sicuro, non vuole avere e non deve avere. Quello di protettrice degli interessi dei partiti, delle loro malefatte, dei loro numerosi pregiudicati e prescritti.
Questa sensazione la leggo negli occhi delle ragazzine prese a manganellate a Bologna durante la manifestazione di dissenso nei confronti di Giuliano Ferrara. La loro unica colpa è stata di avere contestato con un lancio di pomodori un signore che vuole cancellare un referendum e che dal suo comodo studio televisivo sponsorizza ogni guerra, purché americana. Quando è possibile per i nostri ragazzi dissentire, anche urlando, se non in piazza? L’informazione che ricevono ogni giorno dai giornali e dalle televisioni è pilotata, strumento dei gruppi di potere per mantenere il potere. Questo i giovani lo sanno. Per loro però ci sono, troppo spesso, le cariche, i pestaggi. E, invece, per i politici e i loro giornalisti stipendiati, la protezione dei suoi uomini, la scorta e le macchine blu. In Piazza Maggiore c’erano famiglie con bambini piccoli, non pericolosi terroristi.
Questa sensazione l’ho letta negli occhi dei vecchi picchiati dalla Polizia a Savignano Irpino. Pensionati straniti, confusi, increduli, di certo mai colpiti prima da ragazzi in divisa. Quei vecchi protestavano per la distruzione della loro terra, che è anche la sua, dottor Manganelli. Non capivano perché Bassolino, corresponsabile dello scempio, fosse ancora Governatore della Campania, come del resto non lo capisce, né lo accetta, nessun italiano. Non capivano le botte, le manganellate, il sangue.
Questa sensazione l’ho vista negli occhi, quando li ho incontrati, del padre e della madre di Federico Aldrovandi, un ragazzino picchiato a morte da una pattuglia stradale. L’ho sentita nelle dichiarazioni delle persone torturate a Bolzaneto e nella “macelleria messicana” della scuola Diaz.
Lei potrà obiettare che si tratta di episodi, di poche mele marce e, con tutta probabilità, ha ragione. Nel calendario dei Santi Laici, l’elenco dei caduti per un’Italia onesta che pubblico ogni anno sul blog, la Polizia di Stato è al primo posto. Centinaia di poliziotti si sono fatti uccidere per affermare la giustizia in Italia.
Lo scorso otto settembre ero a Bologna per il V Day. In piazza Maggiore e nelle vie laterali c’erano 150.000 persone. Nessun casco, nessuno scudo, nessun uomo in divisa di fronte al palco. Nessun incidente né prima, né dopo, né durante una manifestazione durata dieci ore. C’era però molta rabbia nei confronti di una classe politica senza pudore, verso i condannati in via definitiva che siedono in Parlamento. Gli stessi che i suoi uomini in passato hanno arrestato. E verso i prescritti che, grazie alle leggi ad personam, i suoi uomini, purtroppo, non hanno potuto arrestare. In gran parte i medesimi, condannati e prescritti, che dopo le elezioni saranno ancora senatori e deputati.
Lei lo sa, si sono già auto eletti grazie all’eliminazione del voto di preferenza. Per merito della cancellazione di una legge elettorale votata dalla maggioranza degli italiani. Gli elettori, se potessero scegliere, non li voterebbero mai.
La politica non può trasformarsi in un problema di ordine pubblico. La Polizia di Stato non deve diventare il braccio armato di chi ha distrutto il Paese per evitare il confronto con i cittadini. Non se lo merita la Polizia e neppure gli italiani. Spero in una sua risposta che pubblicherò sul blog. I miei saluti.” Beppe Grillo
 Paese: Italy  ~  Invii: 18  ~  Membro da: 11/03/2008  ~  UltimaVisita: 12/04/2008 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

kashiwara
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 Spedito - 08/04/2008 :  07:20:29  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Ho appena inserito questo messaggio sul sito della Squadra Nazionale Olimpica Italiana http://www.pechino2008.coni.it/index.php?id=238&no_cache=1:

"Perchè nessuno dei componenti la Squadra Olimpica Nazionale ha avuto il coraggio di esprimere il proprio dissenso per la repressione cinese in Tibet?
Complimenti al coraggio degli atleti azzurri ....... :("


Ora è al vaglio della Redazione dell'Italia Team ....... voglio proprio vedere se verrà pubblicato.

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Intanto ieri a Parigi è stata una giornata da incorniciare per chi ha voluto manifestare a favore dei fratelli tibetani: la fiaccola olimpica è stata spenta per ben 2 volte, è stata imbarcata su un pulman ed ha dovuto modificare il suo percorso per evitare ulteriori problemi.

Stamattina sul sito dell'ANSA http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2008-04-08_108189203.html c'è questa notizia:
"(ANSA) - PECHINO, 8 APR - Il Cio si riunira' questa settimana a Pechino per discutere di un eventuale abbandono del percorso mondiale della fiaccola olimpica. Dopo gli incidenti di Londra e Parigi, Kevan Gosper, responsabile delle comunicazioni del Comitato olimpico internazionale, ha detto che la commissione esecutiva si riunira' per 3 giorni a partire da domani e affrontera' la questione del futuro del percorso mondiale della fiaccola. Da Parigi, la fiaccola e' partita ieri sera alla volta di San Francisco".

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Sul sito della Gazzetta dello Sport http://www.gazzetta.it/Speciali/Olimpiadi/Primo_Piano/2008/04_Aprile/07/parigi.shtml, altro articolo da leggere: la Francia ha dimostrato di avere il proprio motto Liberté, égalité, fraternité non solo a parole ma anche nei fatti ...



.... e noi italiani? ....... le solite banderuole al vento ....... :(

Modificato da - kashiwara on 08/04/2008 07:27:43
 Illustre conforumiano
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kashiwara
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 Spedito - 26/04/2008 :  07:28:01  Mostra Profilo  Aggiungi kashiwara alla Lista Amici
Come immaginavo, il mio messaggio sul sito della Squadra Nazionale Olimpica Italiana http://www.pechino2008.coni.it/index.php?id=238&no_cache=1 NON è stato pubblicato:

EVVIVA LA LIBERTA' DI PENSIERO E DI OPINIONE


Ad ogni modo, sembrerebbe che il governo cinese abbia aperto uno spiraglio per il dialogo con il Dalai Lama: http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/tibet-scontri-lhasa-4/incontro-dalai/incontro-dalai.html


 Illustre conforumiano
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francescof
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 Spedito - 05/05/2008 :  12:38:21  Mostra Profilo  Visita l'homepage di francescof  Aggiungi francescof alla Lista Amici
Rieccoci sul caro forum di Gallipoli..
Oggi però vi vorrei parlare del mio primo maggio a Roma, al concerto di piazza san Giovanni.
Con grande orgoglio, vi ho sventolato, io e la mia fidanzata, la bandiera del Tibet. Non so se le telecamere l'hanno ripresa, spero di sì, dato che dal palco non è giunta una sola parola pro-tibet; non era il tema del primo maggio, certo, però, da qualche cantante almeno una parola me l'aspettavo.
Dai ragazzi intorno a me, invece, tante parole di approvazione, sorrisi e strette di mano. Foto di gruppo, offerte in vino e anche una mano nello sventolio (per tutte quelle ore di concerto non è facile). Chi non conosceva la bandiera, ha chiesto, e poi ha espresso la sua approvazione. Su "liberi tutti" dei Subsonica sventolio in sincrono con la bandiera palestinese. Toccante.

saluti a tutti
francescof
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gazzella 54
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 Spedito - 05/05/2008 :  14:02:24  Mostra Profilo  Aggiungi gazzella 54 alla Lista Amici
Non ho capito bene cosa ch'azzecca la bandiera palestinese con quella tibetana,vabbe!!!. Secondo gli esuli tibetani,nei quasi due mesi di rivolta sono morte almeno 150 persone,mentre per le autorita' cinesi le vittime sono in tutto22,(scuola comunista)in grande maggioranzacivili uccisi dai rivoltosiil 14 marzo.Fonti degli esuli tibetani hanno parlatodi oltre 5000 arresti mentre le autorita'cinesi non hanno ancora fornito delle cifre.Dal 14 marzo il tibet e' chiuso ai giornalisti e a tuttigli osservatori indipendenti e quasi ogni giorno giungono notizie di nuve violenze e nuovi arresti.Un gruppo di studenti universitari ha innalzato cartelli contro la C.N.N, accusata come altri mezzi di informazione occidentali di non aver riportato con obiettivita' le notizie sulla rivolta in corso in TIBET da quasi due mesi.
 Paese: Italy  ~  Invii: 686  ~  Membro da: 21/02/2008  ~  UltimaVisita: 31/03/2012 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

francescof
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 Spedito - 05/05/2008 :  15:43:08  Mostra Profilo  Visita l'homepage di francescof  Aggiungi francescof alla Lista Amici
Gazzè le due bandiere c'azzecano perchè rappresentano i simboli di due popoli che ingiustamente non hanno riconosciuta agli occhi del mondo la loro terra come propria.
 Paese: Italy  ~  Invii: 215  ~  Membro da: 29/06/2007  ~  UltimaVisita: 12/11/2017 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina

gazzella 54
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 Spedito - 05/05/2008 :  19:37:15  Mostra Profilo  Aggiungi gazzella 54 alla Lista Amici
Intanto bisogna subito dire che il popolo tibetano nonha mai compiuto atti di terrorismo nei confronti della cina,anzi e' il contrario;per quanto riguarda i palestinesi invece e' il contrario,perche' gia' nascono potenziali guerriglieri con il culto dell'estremo sacrificio nel nome del loro dio,anche a costo di far morire degli innocenti,sono loro infatti che non riconoscono la bandiera di israele,(che e' uno stato legittimo) riconosciuto da tutto il mondo,ti posso garantire che anche se domani stesso gli darebbero una terra e una bandiera ,la loro indole non cambierebbe,loro cosi' ci vivono bene,te lo dice uno che questa gente la conosce molto bene.non fare confusione,il tibet e' un'altra storia.ciao
 Paese: Italy  ~  Invii: 686  ~  Membro da: 21/02/2008  ~  UltimaVisita: 31/03/2012 -> Moderatore  Vai all'inizio della pagina
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