Una rassegna nuova, fresca, fatta di giovani talenti alla ribalta di stampa e pubblico. Atto unico – tra poesia e impegno civile presenta al pubblico dello SPAZO SCENASTUDIO Titoli che recuperano la dimensione essenziale del teatro, ponendo nel rapporto parola-ascolto, attore-spettatore il binomio fondante della propria forma espressiva. Titoli che vogliono parlare alla mente e al cuore, che sperano di far riflettere e sentire, ma che intendono anche muovere e commuovere. Dalle ironiche Confessioni di Ivan Raganato, alle dure rivelazioni del tenero Calogero Nicosia, passegiando attraverso i quartieri costruiti accanto all’Italsider nella Taranto degli anni settanta. La compagnia teatrale Scenastudio propone, in un Salento alla ricerca di testi e contesti nuovi, un viaggio nuovo, in un nuovo limbo, quello della modernità, da intraprendere insieme a nuovi traghettatori, i narratori di un nuovo teatro d’impegno.
Giovedì 16/11 Venerdì 17/11 Compagnia teatrale SCENA MUTA - CONFESSIONI Quando il peso sulla coscienza si fa insostenibile, quando non riesci a dormire, quando devi urlare al mondo il tuo segreto, chiunque può diventare il tuo confessore… Lo spettacolo-performance, di e con Ivan Raganato, è un viaggio nel tempo in cui i vari personaggi, rappresentati dall’unico attore in scena, confessano ad ignari spettatori, coinvolti loro malgrado in una sorta di cena, le loro colpe, desideri e peccati.
Giovedì 23/11 Venerdì 24/11 Compagnia teatrale TEATRO SCALO - MUCCIA Lo spettacolo, di Michele Bia in collaborazione con Franco Ferrante, è un monologo che narra la storia di un ragazzo, il bonaccione del paese che difende la sua scelta di rimanere al Sud, contrariamente agli amici che partono al Nord per trovare lavoro, affermando che nel Meridione lavoro ce n’è: basta trovarlo. Attraverso la storia di Muccia si vuole narrare una condizione comune a molti, per cercare di capire questo nuovo fenomeno che ridisegna le cartografie di flussi umani, materiali e simbolici, ridefinisce tempi e spazi di vita, determina su scala mondiale e a vari livelli l’emergere dell’insicurezza come stato d’animo epocale. Muccia ha partecipato al progetto organizzato dall’Università di Bari “Vite precarie e tempo di narrare”, un ciclo di appuntamenti, tra convegni e momenti artistici, che parlano di precarietà.
Giovedì 30/11 Venerdì 1/12 Compagnia teatrale PRIMA QUINTA – AD UN PASSO DAL CIELO “W LA MAFIA” Calogero Nicosia ha 30 anni. Da bambino aveva visto cadere sotto i colpi della mafia i suoi genitori, e diciottenne ha deciso di vivere in alto, ad un passo dal cielo. Lì ha scoperto la bellezza della libertà, l’autenticità della natura, ha conosciuto se stesso. Lassù è invincibile, può combattere il mostro, può evitare i suoi colpi e può anche riuscire, con rabbia e dolore, a deriderlo gridando “W LA MAFIA” Lo spettacolo Ad un passo dal cielo “W la mafia” di e con Aldo Rapé si è aggiudicato: Premio miglior attore e premio speciale della giuria “SCHEGGE D’AUTORE 2005” – Roma, maggio 2005 Premio miglior spettacolo, miglior testo, miglior attore, miglior regia, menzione speciale premio scuola, menzione speciale scenografia “I CORTI DELLA FORMICA 2005” – Napoli, Dicembre 2005 Premio Sez. Teatrale “PREMIO LETTERARIO OSSERVATORIO 2005” – Bari, Dicembre 2005 Premio “ERNESTO CALINDRI” 2006 Segnalazione speciale per il testo – Milano Piccolo Teatro
Giovedì 7/12 Venerdì 8/12 ALESSANDRO LANGIU - 25 MILA GRANELLI DI SABBIA Il monologo di Alesando Langiu, autore e interprete dello spettacolo, tratta il complesso e conflittuale rapporto della modernità con il territorio e i suoi protagonisti, come i ragazzi di “venticinquemila granelli di sabbia”: Panz, Nunzio e Mustazz. E’ una storia di oggi. Siamo negli anni settanta a Taranto, durante i quali sono stati costruiti i quartieri accanto all’impianto siderurgico dell’Italsider, oggi Ilva. Il testo “Venticinquemila granelli di sabbia” si è aggiudicato il “PREMIO ANNALISA SCAFI 2004” per la drammaturgia rivolta al teatro d’impegno civile, in ex equo con il “Crepuscolo della ragione”.
Giovedì 14/12 Venerdì 15/12 Compagnia teatrale IL GIRASOLO VORREI CHE LA ROSA Chi si attende da Vorrei che la rosa di Salvatore Calafiore una squisita ed asettica analisi “filologica” dell’opera di Corbière resterà deluso, la nostra analisi è solo “fisiologica”. Ci interessa convivere un’esperienza, un percorso interiore che da una suggestione poetica, l’attore, divenuto autore, svela in una “crudele” nudità “viva” nel tempo e nello spazio teatrale.
INFORMAZIONI Costo biglietto € 10,00 Costo biglietto studenti € 7,00 Inizio spettacolo ore 21.00 SPAZIO SCENASTUDIO via Sozy Carafa 48/B – quartiere San Pio - Lecce