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Calliope |
Inviata - 11/01/2011 : 09:10:14 |
Continuano gli appuntamenti con Mara la fatìa di Antonio Castrignanò: martedì 18 gennaio alle ore 21.00 a Lizzanello (Le) in occasione della Focara S.Antonio Abate.
Scenari notturni e spaccati di vita quotidiana s’intrecciano in un disco che sta già facendo parlare di sé non solo nel nostro paese ma anche oltralpe dove è uscito il 14 ottobre scorso. Un lavoro curato e raffinato - nel quale sono raccolte undici tracce tra tradizionali e autografe - in cui originalissime atmosfere musicali spaziano dalla poesia dei canti d’amore, all’esplosione ritmica della pizzica, fino alla dignità urlata con rabbia e rassegnazione nei canti di lavoro, cui l’album è dedicato. Un “luogo” musicale, questo disco, un linguaggio sonoro in cui passato e presente si fondono sfumando l’uno nell’altro. E’ il timbro vocale di Antonio, suono che sorge da quel pozzo di sapienza antica da cui ha attinto negli anni della sua formazione accanto ai grandi Cantori, il tratto unificante che colora della stessa intensa emozione ogni brano, che siano storie imparate dai nonni o una ninna nanna scritta a braccio per il proprio bambino. Così rivive, oggi come allora, lo spirito liberatorio dei canti che denunciano la dura realtà del lavoro ed esorcizzano l’incognita di quello che verrà, la malinconia delle serenate, la dolcezza delle nenie e la forza disarmante delle pizziche, così s’incarnano le bellezze di donne irraggiungibili.
Un progetto che si nutre del Suono di una terra antica e arcaica, delle sue delicate sfumature e dei suoi colori più intensi ma che volge lo sguardo al futuro affrontando la realtà del nostro tempo.
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