La vernice di Prassitele
La vernice di Prassitele
Personale di A/6600798 alias Alessandro De Simone Dal 25 marzo al 5 aprile 2006 Raggio Verde Lecce, via Federico D'Aragona,4 Orario: 18/21 Vernissage sabato 25 Marzo ore 20,00 Interverrà Alberto Nuzzolo (docente di decorazione Accademia Belle Arti Di Brescia) Omaggio a Eve Ensler Letture da “I monologhi della vagina” Letture di Patricia Howell
Dietro la sigla A/6600798 si nasconde l'identità di Alessandro De Simone artista neretino che espone dal 25 marzo al 5 aprile nelle sale espositive dell'associazione Raggio Verde di Lecce in via Federico D'Aragona,4. Un titolo, "La vernice di Prassitele", che suggerisce il forte richiamo allo scultore greco (autore tra l'altro della Venere di Cnidia che ha il primato di raffigurare un nudo femminile) e, in particolare allo strato sottilissimo di vernice che Prassitele stendeva generalmente sulle sue sculture. La vernice che, sui veli in organza di Alessandro De Simone alias A/6600798, diventa terreno di incontro tra l'antico e il contemporaneo, la classicità di Prassitele e lo sguardo sugli eventi drammatici del nostro presente. Una scelta non casuale: il contesto storico in cui si trovò ad operare l'artista greco fu segnato da una profonda crisi della democrazia ateniese e l'incubo delle invasioni persiane, ed egli stesso fu testimone della crisi del rapporto idilliaco uomo-natura. L'evocazione al tormentato rapporto tra Occidente e Oriente che per certi aspetti ritorna, ancor oggi e ci rimanda alla crisi attuale, agli scenari dettati in questi ultimi anni dal terrorismo, dalle guerre in Bosnia, in Afghanistan, in Iraq...e ai numerosi conflitti ancora tristemente aperti nei diversi angoli del mondo. Nella mostra, il rimando in particolare - precisa l'artista - è alla produzione dei "Satiri" di Prassitele perché se da un lato mi interessa l'aspetto dionisiaco dell'arte, la spinta irrazionale che è dietro ogni gesto, proprio l'evocazione della figura sbilanciata dei Satiri mi ha rievocato le immagini del film 'Viaggio a Khandar' del regista iraniano Mohsen Mahakmalbaf, dove attraverso gli occhi delle donne afgane si entra in contatto con il loro mondo, nelle loro drammatiche esistenze segnate dalla violenza della guerra e ci si rende conto anche delle difficoltà con le quali devono operare i medici di Emergency". La vista di bambini mutilati dalle mine esplose con inaudita violenza non lascia indifferente l'artista che in qualche misura cerca con la sua arte di far scaturire nel fruitore la riflessione sulle tante vite ai margini del nostro tempo. Il binomio Oriente- Occidente visto nell'ottica dell'incontro tra culture viene filtrato attraverso l'arte che può forse restituire agli uomini il senso vero della vita La mostra sarà presentata dal prof. Alberto Nuzzolo, docente di decorazione Accademia di Belle Arti di Brescia e architetto che ha curato l'allestimento e videoproietterà alcune immagini che faranno da scenografia all'evento espositivo. Un evento arricchito dall'intervento di Patricia Howell che leggerà alcuni stralci tratti da "I monologhi della vagina" per un omaggio all'autrice Eve Ensler. antonietta fulvio
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