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 mercoledì 21 marzo 2007

“Con la coda dell’occhio. Transiti del femminile”

http://blog.libero.it/accattona/getmedia.php?8re.jgmimJwugJw%7Deh%3D%25%7E9091618c%3B%2752%25%3Aaalaemk%25zf%7Eeatccia%3F%2513%27z%05kgonmghom-%3FT

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Comune di Lecce
Itinerario Rosa

Associazione Terra d’Ulivi

“Con la coda dell’occhio. Transiti del femminile”

21 /30 marzo 2007

Sedile
P.zza Santo Oronzo- Lecce

Marta Ampolo, Roberto Bergamo, Daniela Cecere, Andrea Laudisa, Andrea Scolavino


Ciò che si intravede con la cosa dell’occhio, ciò che lo sguardo trattiene. Un tuffo nei sogni in una città di sole donne o di donne sole.L’Associazione culturale “Terra d’Ulivi propone per “Itinerario rosa”, manifestazione promossa dal Comune di Lecce, un viaggio lungo dieci giorni, attraversando brevi tratti dell’universo femminile, imbastendo un dialogo intenso e profondo con le donne e il loro mondo fatto di lavoro, vita familiare e relazionale, ma anche di valori, ricchezza interiore, poesia e memoria, il tutto colto con lo sguardo e narrato con l'immediatezza del linguaggio dell’arte da Marta Ampolo, Roberto Bergamo, Daniela Cecere, Andrea Laudisa, Massimo Manieri, Andrea Scolavino, un composito di stili e creatività, dal video alla pittura, dalla fotografia alla parola, alla scultura.
“La mostra, spiega la curatrice Ambra Biscuso, vuole essere un mosaico sfaccettato e variegato della donna attraversouna rassegna di immagini e testi, cortometraggi e incontri letterari, versato a raccontare la donna nell'Italia che cambia, uno spaccato inedito, dunque, della realtà femminile Un dialogo intenso e profondo con le donne e il loro mondo fatto di lavoro, vita familiare e relazionale, ma anche di valori, ricchezza interiore, poesia e memoria, il tutto colto con lo sguardo e narrato con l'immediatezza del linguaggio dell’arte. Un composito di stili e creatività, dalla fotografia al video, dalla pittura alla scultura, alla parola. Una visione corale e collettiva della realtà della donna”.
Una visione corale e collettiva, dunque, della donna, dove si alterneranno voci poetiche di tutte le età, dal viaggio nella letteratura femminile salentina condotta da Marina Manieri alla riflessione su “Trance e amore negato” con Vincenzo Ampolo e Maurizio Nocera, appassionati omaggi a donne leccesi, “Oppure mi sarei fatta altissima” Ed. Terra d’Ulivi un saggio di Alessandro Canzian sulla poetessa Claudia Ruggeri, e ancora “La regina senza trono” di Pippo Augliera a Mia Martini. Sguardi d’arte, dunque, suoni, colori e la sensualità del ballo, dal sapore locale con la pizzica degli Arakne Mediterranea, dal respiro internazionale con il “tango argentino y milonga”.

Scrive della mostra Ivan Serra: “Con la coda dell’occhio. Transiti al femminile”. Cinque artisti salentini fra i più eclettici, fantasiosi, stimolanti che operino in questo territorio si confrontano col tema. Fra scarti laterali e intrinseche frammentazioni ne viene fuori un percorso visivo di ricca e sfaccettata complessità.
Marta Ampolo e Daniela Cecere lavorano in tandem contaminando il video con la pittura ed il fumetto; la “coda dello sguardo” di una donna è ciò che riunisce e sintetizza schegge sparse di urbana quotidianità. La frantumazione dell’esistente in scaglie di penetrante semplicità disvela realtà celate talvolta anche al soggetto stesso, nel mentre l’artista, il quale «usa gli occhi per dare cibo ai pensieri», attraversa vissuti lasciandosene attraversare.
Nell’inquietante galleria di ritratti costruita da Roberto Bergamo, lo spettatore viene risucchiato dentro le più recondite ed inconfessabili intimità delle donne. La cromia liquida ed evocativa amplifica suggestioni e rimandi, mentre l’identità femminile transita lungo un iperreale simbolismo dalla cruda ed a tratti lancinante sincerità
Andrea Laudisa fotografa sette intensi primi piani di giovani ragazze, tanti quanti i colori dell’arcobaleno. Su ogni nitido bianco e nero interviene manualmente mediante un segno cromatico dal quale si generano ulteriori malìe. Il gioco di parole presente nel titolo (I-ride life) concettualizza il difficile ma dinamico transito femminile verso l’autoaffermazione.
Per Andrea Scolavino la “coda dell’occhio”è quella di un uccello che vola e che sfugge lontano da tutto per ritrovare sé stesso. Metaforizza, così, la nascita e la rinascita e la libertà femminile, realizzando una polimaterica scultura/installazione in cui la leggerezza e la forza, l’aereo ed il solido transitano l’uno nell’altro intersecandosi indissolubilmente.


PROGRAMMA


Merc.21 ore 20.00 Saluto delle autorità. Interverrà il Vice Sindaco Paolo Perrone
ore 20.30 “Con la coda dell’occhio. Transiti al femminile”. Mostra con Marta Ampolo, Roberto Bergamo,
Daniela Cecere, Andrea Laudisa, Andrea Scolavino.
A cura di Ambra Biscuso

Ven. 23 ore 20.00 Incontro con Tonino Piccinno e Marilena Martina finalisti mondiali di tango argentino e y-milonga.
ore 20.30 Omaggio a Claudia Ruggeri
Presentazione di “Oppure mi sarei fatta altissima” di Alessandro Canzian. Ed. Terra d’ulivi.
Intervengono Carlo Alberto Augieri, Alessandro Canzian, Maria Teresa Del Zingaro,Mauro Marino, Maurizio Nocera. Letture a cura di Michelangelo Zizzi e Rosanna Gesualdo.

Dom. 25 ore 20.00 “La donna d’argilla” di Giuseppe Merico recitato da Federico Della Ducata e Myriam Mariano (compagnia teatrale “Calandra”)
ore 20.20 Elio Scarciglia dialoga con l’autore
ore 21.00 “Letteratura al femminile nel Salento” Intervengono Elisabetta Liguori,Maddalena Mongiò, Pamela Serafino, Mirosa Sambati, Maddalena Castegnaro Guidorizzi.
Coordina Marina Manieri. Letture: Miryam Mariano

Lun. 26 ore 20.00 “Trance e amore negato”
proiezione di “Assolo” di E. Scarciglia con Laura Nascosto ed Enza Pagliara
ore 20.20 Intervengono sul tema Vincenzo Ampolo, Maurizio Nocera
ore 21.30 Incontro con Imma Jannuzzi e gli “Arakne Mediterranea”

Mart. 27 ore 20.00 Performance poetica “Nelle creme... e nel fiele” di Massimo Manieri

Merc. 28 ore 17.30 La donna nei racconti dei bambini. Incontro - dibattito tra gli artisti in mostra ed i bambini. Coordina Tiziana Faggiano.
ore 20.00 La mostra tra analisi e critica.
Conversazione con Ambra Biscuso e Ivan Serra.

Giov. 29 ore 20.30 “Donna come l’acqua di mare” Omaggio a Mia Martini
Anna Palmieri presenta “La regina senza trono” di Pippo Augliera.
Interviene l’autore
Incontro con Mimmo Cavallo, Mario Rosini, Egidio Maggio, Monica Gesmundo, Francesco Maragliulo
Durante la serata saranno proiettati video con Mia Martini

Ven. 30 ore 20.00 Omaggio al Salento
Azzurra De Razza presenta ”Odore di Terra” di Elio Scarciglia.
Testi di Marina Manieri, prefazione di Alessandro Laporta
ore 20.30 Proiezione del documentario
ore 21.00 Intervento di Alessandro Laporta
ore 21.30 Ringraziamenti e chiusura delle manifestazioni

Associazione Terra D’Ulivi
Info: Elio Scarciglia 3201532619/ mare38@libero.it
www.elioscarciglia.it
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Ambra
 

 giovedì 22 marzo 2007
Non ci sono eventi a questa Data.  

 venerdì 23 marzo 2007

Letteratura a progetto. Come si scrive precarietà?
venerdi 23 marzo - ore 18,00
presso il Self Made Center
ex Convento dei Teatini - Lecce


Un “atipico”, quanto originale, incontro-dibattito con scrittori, giornalisti, narratori di precarietà.Un appuntamento inserito nelle iniziative socio-culturali, organizzate dal Self Made Center di Lecce, finalizzate al coinvolgimento delle categorie dei lavoratori atipici e delle imprese.

“Lavoratore è qualsiasi persona che lavora o che è in cerca di lavoro.” (Legge Biagi)
Basta mettersi in strada e cercare un impiego che già la disoccupazione è finita.
Basta cambiare i nomi alle cose e le cose non esistono più.
Basta cambiare il nome alla disoccupazione e la disoccupazione finisce.
Basta un gioco di parole, un po’ di ironia e tanta voglia di ripensare il mondo intorno a sé.
Basta rimescolare le parole, urlarle al mondo con un altro tono, costruire una nuova metafora.
A volte però tutto questo non basta. E un triste pensiero s’insinua languido nella mente: precario, insicuro, incerto, transitorio, temporaneo, momentaneo, passeggero, provvisorio, fuggevole, breve, di passaggio...
Li chiamano lavoratori precari ma noi li vediamo, turisti instancabili, sempre pronti a partire per una nuova eccitante vacanza dalla disoccupazione. Sono i lavoratori “atipici”, sono gli ex co.co.co, i neo co. pro., le Partite Iva, gli Interinali, i Tempi Determinati.
Ed ecco che quando il Fato gioca con i Destini degli uomini, l’uomo gioca con le Parole per cambiare il suo Destino.

L’appuntamento con la letteratura intende mettere in contatto le emozioni con le idee ed esse con le parole, che ne sono un’espressione.
Intende suggerire un modo altro di leggere la precarietà, un modo altro di scrivere della precarietà.
Ed essendo la letteratura la fonte cui attinge il teatro, l’appuntamento intende mettere in scena la precarietà.

La lettura drammatizzata, con l’attore Cosimo Guarini, di “Mi spezzo ma non m’impiego” di Andrea Bajani (Einaudi, 2006), un libro che racconta coerenze e incoerenze, sfaccettature e contraddizioni del precariato in tutte le sue forme, “interromperà” l’incontro con
- Alessandro Langiu, attore e autore teatrale. I suoi spettacoli di teatro sociale - 25 mila granelli di sabbia, 8 mesi in residence - hanno riscosso un grande successo di critica e di pubblico ("Premio Annalisa Scafi 2004" per la drammaturgia rivolta al teatro Civile).
- Dario Goffredo, scrittore, e Dario Quarta, giornalista, entrambi autori di due racconti per Tu quando scadi? Racconti di precari pubblicato nel 2006 da Manni Editore.


L’intento dell’appuntamento è far incontrare gli appassionati di letteratura del precariato ma anche, e soprattutto, quanti vivono la precarietà nel mondo della letteratura e della comunicazione. Provocare il confronto e il dibattito con scrittori, giornalisti, narratori per muovere e portare alla condivisione delle esperienze e alla costruzione di un laboratorio di scrittura.

Ufficio stampa
Calliope Comunicare Cultura
cell. 338/8321161 349/2148990 -
contatti@calliopecomunicarecultura.net

Lo Zì al Teatro Traetta di Bitonto
Dopo il grande successo di pubblico e la forte attenzione di critica riservatagli al Piccolo Jovinelli di Roma, torna in Puglia lo spettacolo “Lo Zì”, ultima produzione della compagnia teatrale Scenastudio.
Lo Zì è uno spettacolo che si propone di mettere in risalto il problema della diversità.

Che cosa accadrebbe se un uomo si accorgesse di soffrire di una malattia invalidante? Come dirlo agli altri e come imparare ad accettarsi?
Un’ora e un quarto di spettacolo, uno scoppiettante monologo comico in cui l’attore si mette in gioco dando prova di straordinarie capacità interpretative.
La rappresentazione di un’opera matura come “Lo Zì” può compiere un grande prodigio: il sorriso.
“Lo Zì” è uno spettacolo necessario e buono. È evidente che il buono è bello, ma questa volta sarà anche divertente.
“Lo Zì” vince la scommessa della comicità: un’ironia intelligente che, attraverso il sorriso, palesa problemi spinosi raccontando e raccontandosi, mescolando italiano e dialetto in una preziosa partitura musicale.
“Lo Zì” ha debuttato in prima assoluta lo scorso 25 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con il Patrocinio del Comune di Roma, Ufficio del Consigliere Delegato per l’Handicap ed il sostegno di Trambus, del Comune di Bitonto e della Provincia di Bari.
Lo spettacolo ha riscosso grande successo di pubblico e critica a Roma, dove è stato in scena al Piccolo Jovinelli dal 26 dicembre al 7 gennaio, e nelle date in Puglia già realizzate.
Tornerà, a grande richiesta, a Roma con il patrocinio del Comune di Roma e dell’Ufficio del Consigliere Delegato per l’Handicap e la Salute mentale.
È stato segnalato dalle principali testate nazionali e sulle reti nazionali della Rai per la poeticità e la sensibilità con cui il tema della disabilità è stato portato in scena.
È già stato in programmazione in vari teatri in Italia ed in Puglia ed hanno assistito allo spettacolo non meno di 8.000 spettatori, molti dei quali organizzati da Associazioni di Volontariato e di sostegno alle famiglie di portatori di handicap.
L’attore Mimmo Mancini, interprete dello spettacolo, ha partecipato a numerosi film e fiction televisive, tra i quali: Il Caimano, Sotto Casa, e da aprile a settembre 2007 farà parte del cast della serie televisiva, di grande successo, Distretto di Polizia.

Indicazioni su costi e orari presso i singoli teatri.

Ufficio stampa
Calliope Comunicare Cultura
cell. 3388321161 3492148990
contatti@calliopecomunicarecultura.net

 


 sabato 24 marzo 2007

Lo Zi al Teatro Traetta di Bitonto
Dopo il grande successo di pubblico e la forte attenzione di critica riservatagli al Piccolo Jovinelli di Roma, torna in Puglia lo spettacolo “Lo Zì”, ultima produzione della compagnia teatrale Scenastudio.
Lo Zì è uno spettacolo che si propone di mettere in risalto il problema della diversità.

Che cosa accadrebbe se un uomo si accorgesse di soffrire di una malattia invalidante? Come dirlo agli altri e come imparare ad accettarsi?
Un’ora e un quarto di spettacolo, uno scoppiettante monologo comico in cui l’attore si mette in gioco dando prova di straordinarie capacità interpretative.
La rappresentazione di un’opera matura come “Lo Zì” può compiere un grande prodigio: il sorriso.
“Lo Zì” è uno spettacolo necessario e buono. È evidente che il buono è bello, ma questa volta sarà anche divertente.
“Lo Zì” vince la scommessa della comicità: un’ironia intelligente che, attraverso il sorriso, palesa problemi spinosi raccontando e raccontandosi, mescolando italiano e dialetto in una preziosa partitura musicale.
“Lo Zì” ha debuttato in prima assoluta lo scorso 25 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con il Patrocinio del Comune di Roma, Ufficio del Consigliere Delegato per l’Handicap ed il sostegno di Trambus, del Comune di Bitonto e della Provincia di Bari.
Lo spettacolo ha riscosso grande successo di pubblico e critica a Roma, dove è stato in scena al Piccolo Jovinelli dal 26 dicembre al 7 gennaio, e nelle date in Puglia già realizzate.
Tornerà, a grande richiesta, a Roma con il patrocinio del Comune di Roma e dell’Ufficio del Consigliere Delegato per l’Handicap e la Salute mentale.
È stato segnalato dalle principali testate nazionali e sulle reti nazionali della Rai per la poeticità e la sensibilità con cui il tema della disabilità è stato portato in scena.
È già stato in programmazione in vari teatri in Italia ed in Puglia ed hanno assistito allo spettacolo non meno di 8.000 spettatori, molti dei quali organizzati da Associazioni di Volontariato e di sostegno alle famiglie di portatori di handicap.
L’attore Mimmo Mancini, interprete dello spettacolo, ha partecipato a numerosi film e fiction televisive, tra i quali: Il Caimano, Sotto Casa, e da aprile a settembre 2007 farà parte del cast della serie televisiva, di grande successo, Distretto di Polizia.

Indicazioni su costi e orari presso i singoli teatri.

Ufficio stampa
Calliope Comunicare Cultura
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